Dai sei carina , semplicemente vestitrice della mia ignudità , ma ormai siamo due pianeti , io Giove tu Venere privati dei connotati in un'attrazione gravitazionale assurda e sincrona , tu ragazza amorevole e indefessa mi scaldi col tuo ardore venereo attravaerso i nostri tracciati matematici dettati da un meccanismo di fisica dell'amore in uno spazio muto , sordo , cieco e freddo mentre io ti guido in un'elissi perfetta.