Lo stanzino dove quel guardiano di colore ci aveva chiuso, prigionieri dei suoi Padroni aveva solo una piccola finestra con sbarre, da questo entrava un po' di luce lunare, eravamo nudi o nude come la Padrona voleva che dicessimo.
Abbracciati, domandai a Jenny ...Domani, cosa ci faranno ? ...Lei mi baciò sulla bocca e rispose ...Speriamo che non decidano di torturarci, forse ci terranno prigioniere...forse ci venderanno come schiave ad altri contadini, ...speriamo di non diventare le schiave e le puttane dei braccianti negri di queste parti....Sorrise ancora in modo enigmatico e commentò ....Dai scherzo ...o forse no ! ..
Mi eccitai, se ne accorse e cominciammo a baciarci, le leccai le tette, poi si girò sussurandomi ...Dai....inculami ...so che a confronto dei cazzi che abbiamo preso, il tuo...beh però sei molto dolce ...Non me lo feci ripetere e le feci il culo, palpandole le tette e leccandole la schiena.
Ci lavammo alla meglio con l'acqua che la guardia ci aveva lasciato ed usammo per...i nostri...bisogni, la tinozza che ci aveva dato, poi ci stendemmo nuovamente sul pagliericcio...nudi...abbracciati, ascoltando i rumori del bosco
Alle prime luci del giorno, la guardia aprì la porta, uscimmo, lavammo i recipienti e lo stanzino, poi come ci avevano ordinato cominciammo a preparare la colazione per i nostri Padroni
Appena in tempo, perchè scesero abbastanza presto, sicuramente ci avrebbero punito se non l'avessero trovato pronta e di loro gradimento, mentre la consumavano, noi aspettavamo, in ginocchio, tenendoci per mano e sempre nudi...nude
Poco dopo la Padrona fece un cenno al guardiano che prese dalla tavola qualche alimento ed una ciottola di latte e ce li fece scivolare con un piede davanti, ringraziammo e mangiammo subito, eravamo affamati.
Finita la colazione il contadino chiese alla moglie ...Cosa ne facciamo ? ... Jenny si era raccomandata di lasciare parlare lei, quindi rimasi in silenzio, lei implorò ...Pietà Padrona, non fateci del male, avete visto che ci siamo arrese, il cazzo piace a tutte e due...non diremo niente ...sono cose che ci piacciono ...lasciateci andare.
I due rimasero in silenzio, quel gigante di colore era sempre impassibile, alto, atletico...un mandingo, fermo con le braccia conserte , Jenny riprese subito...Facciamo parte di un gruppo di pacifisti, ambientalisti, animalisti .... Rompi coglioni ..in cerca di cazzi da prendere .! l'Interruppe il contadino, lei sorrise timidamente e proseguì...Si Padrone, ma vorrei proporre una cosa, lasciateci andare, se in tre mesi realizzerete i miglioramenti che vi sono stati chiesti, per gli animali e l'ambiente, e farete un versamento alla nostra organizzazione , torneremo a consegnarci come docili schiave e puttane per i vostri piaceri ...
Trattenni il fiato, temevo si infuriassero perchè Jenny...osava chiedere condizioni, invece sorprendentemente l'uomo gridò...Un giorno ? almeno 5 ... alla fine ci accordammo per 3 .
Ci lasciarono andare, ci rivestimmo e riprendemmo in discesa il sentiero nel bosco, raggiunto il ruscello, in mezzo alla fitta boscaglia, ci spogliammo ed a vicenda ci lavammo un po' il buco del culo, che bruciava, lenendo un po' il fastidio , con la pomata che la mia amica trans aveva portato
Tornammo poco dopo al paese ed all'albergo, dove avevamo preso una stanza, prima ...dell'avventura notturna, ignorammo gli sguardi pelesemente ironici della donna che gestiva l'hotel e di un paio di avventori al Bar...quasi certamente, sapevano tutto...forse non eravamo i primi che si facevano rompere il culo da quei contadini .
Dopo aver riposato nella stanza, nel pomeriggio , ripartimmo con la corriera e tornammo alle rispettive case, perfettamente in tempo rispetto alle scuse usate con la mia compagna ed il compagno di Jenny e riprendere la nostra vita normale
Non vidi Jenny per 3 mesi , solo qualche scambio di sms , dove mi scriveva, tra altre cose...novità n.n. ...poi però un giorno ....
Continua .........