Gattono verso di lui. E’ in piedi in mezzo alla stanza, la faccia nascosta nell’ombra. Un getto di luce gli illumina la parte bassa degli addominali ed il cazzo. E’ già in tiro. Mi inginocchio ai suoi piedi e glielo prendo in bocca. Le dimensioni non sono da capogiro, riesco ad arrivare sino in fondo dopo un paio di affondi. Sento la cappella raggiungermi la gola e forzarla senza remore, inghiotto dandogli modo di affondare per un altro paio di centimetri.


Vengo interrotta da una mano sulla spalla. E’ una ragazza bionda, sarà sulla trentina. Mi prende il volto tra le mani e mi bacia. La sua lingua è grande e morbida, si avvinghia alla mia. Sento i suoi capezzoli sfiorare i miei, dandomi un brivido. Si stacca da me e con la punta della lingua va a stimolare il frenulo dell’uomo. Mi guarda negli occhi come ad invitarmi a partecipare. Non mi faccio pregare.


Ci alterniamo su quel cazzo come due gattine con una scodella di latte. Quando me lo pianto in gola lei scende a leccare le palle poi, come fossimo allenate a farlo da sempre, ci scambiamo i ruoli in un attimo. I coglioni che mi ritrovo a succhiare avidamente sono gonfi e tesi. Lisci al tatto. La mia lingua li stuzzica, la bocca li avvolge. Sento colare sul mento un rivolo di saliva. E’ della ragazza che, sopra di me, continua ad ingoiare tutta l’asta ritmicamente. I nostri sguardi si incrociano di nuovo. Non c’è bisogno di parlare. Ci disponiamo ai lati del cazzo e lo baciamo contemporaneamente. Bocche spalancate ai lati della cappella e lingue che si sfiorano proprio all’altezza del frenulo.


Sento scorrere un dito lungo la mia figa già grondante. Mi volto giusto il tempo per vedere un ragazzo piuttosto giovane con un filo di barba appena accennata e due occhi di un azzurro intenso che spiccano nella fioca luce della stanza. Torno a concentrarmi sul cazzo oramai completamente insalivato mentre sento le dita del ragazzo esplorarmi la figa, accarezzare il clitoride, scivolare dentro. Allargo le gambe per permettergli di penetrare più a fondo. Lo sento arcuare due dita all’interno ed andare ad applicare una leggera pressione sulla parete vaginale, proprio dietro il clito. La mia figa è gonfia, aperta, impaziente. Estrae le dita e lo sento strisciare sotto di me. Ora è steso a terra, il suo viso è proprio sotto il mio, mi pianto di nuovo in gola il cazzo dell’uomo e lascio colare un rivolo di saliva su di lui. Apre la bocca ad accoglierlo. Sento il suo cazzo duro sfiorarmi le grandi labbra. Con la coda dell’occhio mi accorgo che la bionda si sposta e si piazza dietro di me. La sento guidare la cappella del ragazzo all’entrata della mia figa. 


Mi penetra. I miei gemiti sono soffocati dall’asta che tengo saldamente piantata in gola, ma il mio corpo tradisce ugualmente la lussuria che mi pervade. Entra piano, poco alla volta e sembra non finire mai. Sento finalmente il caldo delle sue palle sulle mie natiche. Lo sento pulsare al mio interno, immobile. Poi lo sfila e riprende ad affondarlo piano piano.
L’uomo che sto spompinando sembra essere appena uscito da uno stato di tranche e lo vedo muoversi per la prima volta. Si accovaccia e si siede proprio sopra la faccia del ragazzo costringendomi a piegarmi all’avanti per poter continuare a succhiarlo. Sento chiaramente la lingua del ragazzo mettersi subito a lavoro con giovane frenesia. Gli sta leccando il buco del culo ed ogni volta che affonda la lingua sento il cazzo dell’uomo irrigidirsi in bocca. 


Finalmente la scopata prende ritmo e comincia a stantuffarmi con decisi colpi di bacino. Aumento anch’io l’intensità del pompino seguendo quella delle spinte del ragazzo. 
Un formicolio intermittente mi avverte della lingua della ragazza sul mio ano. Sta leccando tutto ciò che le capita a tiro durante la scopata: palle, cazzo, il mio culo e di nuovo da capo. E’ come se la vedessi. Indaffarata a non perdersi neanche un centimetro di pelle da poter leccare con avida lussuria. Perdo la testa e mi abbandono al piacere. Un orgasmo caldo mi avvolge le membra e mi scoppia in testa. Passa in fretta però. Così com’è arrivato. Ne voglio ancora. 


Afferro l’uomo di fronte a me, ancora intento a farsi leccare l’ano dal ragazzo, e lo faccio girare. Ora è inginocchiato davanti a me, di schiena. La cappella, pregna della mia saliva, scende a lambire le labbra del ragazzo che la accoglie prontamente in bocca in un tenero abbraccio. Io gli afferro le chiappe, le divarico ed affondo la testa in quel tripudio di odori e saliva, andando a titillare il buco del culo dell’uomo con la punta della lingua. Lo vedo piegarsi all’avanti ed inarcare il bacino per offrirsi completamente a me in una pecorina da manuale. Mi insalivo per bene l’indice della mano destra e lo inserisco al suo interno. Contemporaneamente, come fossimo sincronizzate, sento il mio ano venire forzato dal dito della bionda. Scivola dentro senza sforzi e comincia a muoversi in ampi cerchi al mio interno. Lo sento invadente, ma estremamente piacevole. Contraggo la figa, di nuovo sveglia ed il ragazzo non si fa pregare: riprende a spingere più forte di prima, con in bocca il cazzo dell’uomo, evidentemente eccitato dalla situazione. Prendo a mimare i movimenti di lei al mio interno con l’indice, ora ben piantato nel culo dell’uomo. La sento entrare e uscire, aspettando che si restringa per poi andarlo a forzare di nuovo. La sento inarcarlo dentro, accarezzarmi dall’interno, quasi a sfiorare la cappella del ragazzo ad ogni affondo. 


 


Il cazzo che mi sta scopando si sta irrigidendo, è vicino ad esplodere e serro i muscoli interni per dargli il colpo di grazia.
Caldi getti di sborra mi riempiono l’utero con violenza. La sensazione è straordinaria. Un caldo fiume di piacere si fa strada in me. Aspetto che finisca di scaricarsi completamente prima di sfilarmi, accovacciarmi sopra la bocca della ragazza, ora distesa, e cominciare a spingere fuori tutto quel denso nettare nascosto in me. Le riverso in bocca quello che sembra essere un vero e proprio fiume di sborra che lei beve avida dalle mie labbra. Non lo inghiotte, ma si alza, mi fa mettere a pecorina e se lo lascia colare dalle labbra proprio sul mio buchino, assicurandosi di spalmarlo per bene sia fuori che dentro. Una volta lubrificatami a dovere con la sborra del ragazzo, afferra il cazzo dell’uomo e lo dirige proprio lì, alla mia entrata posteriore. Sento la sua cappella gonfia prendermi a forzarmi l’ano, scivolando dentro un centimetro alla volta, aiutata dalla vischiosità di tutta quella sborra. Ogni tanto si ferma per darmi modo di rifiatare ed abituarmi all’invasione, poi riprende a forzare. Inesorabile. Sento il ragazzo scivolare sotto di noi e prendermi il clitoride fra le labbra, succhiandolo delicatamente. Mi aiuta a rilassarmi e mi spalanco le chiappe invitando l’uomo ad entrare fino in fondo. Con un sussulto accolgo la sua asta nel mio retto, fino allo stomaco. La bocca spalancata in un urlo senza voce, la schiena arcuata. Sento il secondo orgasmo della serata avvicinarsi a grandi falcate. Lo incito a scoparmi il culo senza remore e spingo la figa in bocca al ragazzo. Il ritmo dell’uomo si fa forsennato, mi spacca a metà e sento ogni nervo del mio corpo sull’attenti. Il ragazzo mi penetra con la lingua con affondi sempre più decisi. Urlo al mondo il mio orgasmo. Travolgente. Infinito questa volta. Quasi doloroso nella sua forza dirompente. Sento crampi allo stomaco e scariche elettriche lungo la spina dorsale. Un impellente urgenza di fare pipì ma mi trattengo. 


Dopo quella che sembra un’ora il mio corpo riprende a rilassarsi, ma non quello dell’uomo che riprende a fottermi con più foga di prima, deciso a godere. Sento il rumore come di un cellulare che squilla , ma su vibrazione. Non ci metto molto a capire che è il suono di un vibratore che la bionda sta facendo scomparire nel culo dell’uomo. Sento il suo cazzo reagire istintivamente a quella stimolazione indurendosi all’inverosimile dentro il mio culo. Ora geme anche lui ed ansima ad ogni affondo. Ancora un paio di colpi ben assestati e si sfila da me. Lo sento godere con un verso gutturale. Sta sborrando in faccia al ragazzo disteso sotto di noi. Mi volto per godermi la scena e lo vedo eiaculare gli ultimi getti di una sborra bianchissima proprio sulle labbra del ragazzo che ora è ricoperto di sperma fino in fronte, gli occhi serrati e un sorriso bello come il sole. L’uomo si accascia su un fianco completamente distrutto. Incrocio gli occhi con la bionda. Ancora una volta non abbiamo bisogno di parole. Ci accovacciamo entrambe sul viso del ragazzo e cominciamo a leccare via la sborra come due gattine affamate. E’ densa ed insolitamente dolce. Non è più solo lussuria la nostra, ma golosità. Una volta sicure di averla raccolta tutta ci baciamo avidamente, passandocela di lingua in lingua. Non vorremmo smettere mai. 


Alzo gli occhi e vedo due neri giganteschi entrare nella stanza, seguiti da quella che di primo acchitto sembra una donna, ma, a giudicare dal rigonfiamento nelle mutande, deduco essere un trans. Il primo della fila si toglie le mutande senza smettere di camminare verso di me. Ha un cazzo gigantesco, quasi mostruoso. Ampie vene nere corrono lungo tutta la sua lunghezza per terminare in due coglioni grandi come palle da biliardo. Spalanco la bocca il più possibile per accoglierlo, la figa già grondante di nuovo al pensiero di poter abbracciare quello spettacolo della natura…


...Il suono penetrante della sveglia sul comodino mi riporta bruscamente alla realtà. Mi sveglio di soprassalto completamente sudata e con la figa in fiamme.
“...Cazzo!”


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