Ci sono diverse figure intorno a me cui potrei dedicare le mie fantasie e non solo.
Di fronte dove lavoro , c'è un chiesa , un tempio , una fortezza in cui quotidianamente figure femminili presenziano l'officium . Figure che suggellano l'incantesimo tra cielo e terra , sono addobbi e corone di un miracolo che interroga e a cui poniamo domande , ma la grazia non può diventare mesta per le luci fioche , i silenzi , i rintocchi...non puoi nutrirti di aria condensa di spiriti , effluvi e litanie come un'epifita. Siediti vicino a me a luci piene ti darò delle risposte finite , limitate come me , reali. Guardiamo i nostri corpi corrotti e coruttibili , non diventare un orpello fine a se stesso una candela che brucia verso il cielo troppo infinito, voglio giocare col tuo fuoco e le mie dita sapendo che potrei scottarmi , ti sciolgo i capelli ti applico un linimento ti tocco le mammelle che mai a nulla servirono , ti bacio sulla bocca , voglio la tua rosa , impollinare la tua fica di serra...Sono lì lo sai.
Un bacio
«Ciao, per errore il racconto è stato caricato anche sul blog. Purtroppo non è adatto, buona giornata. Giovanna.»
«Bravo. Tutti raccontini interessanti, immediati, crudi come la vita di un ... single? SbaglioMi piace pensare che tu si un uomo di chiesa che si concede giusti passatempi. Ciao Giovanna
PS ti aspetto anche sul nostro "salotto buono" per scrittori e lettori raccontierotici.eu»