CAPITOLO 22: Il mio primo bukkake.


Avevo avuto tantissime esperienze sessuali extra con diversi uomini, cornificando tanto il mio amato compagno. Un’esperienza però mi mancava e mi attirava tanto; il bukkake. Per chi non lo sapesse, trattasi di un’esperienza estrema, da vera porca, e consiste nel farsi sborrare in faccia ed in bocca da più uomini contemporaneamente.


Da appassionata ciuccia cazzi e ghiotta ingoia sborra, avevo un sogno nel cassetto: assaporare un grande ed estremo “bukkake”. Lo desideravo tanto, avevo una voglia matta di provarci, di farmi sborrare in faccia, in bocca ed ingoiare tutto lo sperma di un gruppo di uomini dopo averli spompinati per bene, in un'unica occasione, ma mi rendevo conto che era piuttosto difficile organizzare una cosa simile. Trovare tanti maschi disponibili a riempirmi di sborra in gruppo senza sputtanarmi o essere scoperta dal mio compagno, dai miei, dagli amici, non era cosa di certo facile. Ma lo desideravo troppo, volevo farlo e così, su consiglio di una mia amica, mi diedi da fare su internet e, su un sito di incontri clandestini, pian piano riuscii ad organizzare l’incontro.


Mi accordai con ben 6 bull disposti a massacrarmi con la loro sborra, in un paese a poca distanza da dove vivo io. Erano tutti di età compresa tra i 27 ed i 60 anni, mi avevano rassicurato tutti che erano esperti nel campo e che tutti sborravano in maniera incredibilmente abbondante; era proprio quello che cercavo, ingoiare tanta, tantissima sborra di più uomini. Unica mia condizione, la massima discrezione ed il divieto di fare filmati o foto, se non una sola foto con il mio viso coperto di sborra.


Mi accordai con i 6 fissando la data e l’ora del nostro incontro. Mi diedero l’indirizzo dove recarmi e, il pomeriggio del giorno prefissato, alle 15 circa, mi recai in auto all’appuntamento. Era un appartamento sito in un condominio fuori mano. Parcheggiai, salii le scale con il cuore che mi batteva forte in petto, emozionata ed eccitata e suonai il campanello; venne ad aprirmi un uomo sui 50 anni. 


Entrata, mi fece accomodare in sala dove, su due divani, erano seduti 5 uomini già completamente nudi, con i grossi cazzi in mano già duri e scappellati. La volgarità di quei maschi e della situazione mi portò un eccitamento sessuale incredibile; vedere quei cazzi grossi - nessuno era mini dotato – a mia disposizione, tutti per me, da ciucciare e leccare a mio piacimento, mi infoiava incredibilmente. Mi ordinarono di mettermi nuda ed io ubbidii immediatamente. Quello che mi aveva aperto la porta, che nel frattempo si era denudato a sua volta, cominciò a toccarmi tutto il corpo, mostrando le mie forme ai suoi compagni di avventura. Mentre mi guardavano il corpo, le tette, la fica, il culo, la bocca, facevano battute di apprezzamento pesanti, ma non mi offendevo affatto, anzi mi eccitavano tantissimo, facendomi venire ancora più voglia di cazzo in bocca. 


Mi ordinarono di iniziare, di darmi da fare con la bocca sui loro cazzoni e, in segno di sfida, mi lanciarono un cuscino del divano su cui inginocchiarmi; erano 2 su un divano e gli altri 3 sull’altro. Il sesto mi affiancava e non ne capivo il motivo. In ogni caso, completamente nuda, raccolsi da grande troia il cuscino, lo appoggiai sul pavimento, mi ci inginocchiai e, senza alcuna esitazione, presi a fare pompini ai 5 uomini a turni.


Inginocchiata tra le loro cosce, cominciai infatti a prendere a turno i loro uccelli in bocca; mi lavoravo quei bei cazzi di lingua e di labbra, poi ingoiavo le aste fino in gola, accarezzando i coglioni duri, gonfi e pelosi. Erano cazzi duri e grossi, mi resi conto subito che erano spaccaculi che sapevano come far godere una donna vogliosa di minchia turgida e maschia. Capii pure perché uno di loro non era insieme agli altri; mentre sparavo le pompe, lui mi accompagnava con la mano dietro la nuca dettandomi il ritmo, oltre che ad accarezzarmi le tette, la fica ed il culo. Insomma lui era quello che mi doveva far eccitare ancora di più, masturbandomi mentre pompavo in modo che facessi dei pompini incredibili presa da un'eccitazione inaudita ed irrefrenabile.


Erano tutti ben dotati e due di loro avevano cazzi grossissimi, fuori dal comune; ambedue superavano infatti di sicuro i 22 cm di lunghezza, ovvero il ventisettenne ed un altro di 55 anni. 


Avvertendo un eccitante odore di maschio arrapato, prendevo le cappelle in bocca, le ciucciavo voracemente guardando negli occhi i maschioni. Loro mi reggevano la testa incollata alle loro aste. Poi, a turno, mi prendevano la testa portandola con violenza sul cazzo e costringendomi ad ingoiarlo completamente ed a tenerlo in bocca per lunghi istanti; mi costringevano in violenti soffoconi, tanto che ben presto cominciai a lacrimare dallo sforzo, mentre il sesto uomo mi ficcava le dita in fica ed in culo, mi palpava e strapazzava le tette ed i capezzoli. Finito il primo giro, cominciai a succhiare i cazzi del secondo gruppo, i rimanenti tre, provando un po' di dolore alle ginocchia e iniziando a sentirmi stanca a furia di spompinare e di essere soffocata dai cazzi, ma ero ingorda, ero pazza di piacere, godevo come una matta e così continuavo imperterrita a pompare come una trivella di sborra.


Sapevo di dovermi dare da fare molto per far godere ben 6 maschi e, eccitata al massimo, succhiavo a spron battuto. Sono troia, ed avere ben 6 cazzi a mia disposizione, mi mandava in estasi; poi il pensiero di quelle imminenti sborrate da ingoiare, mi faceva impazzire di libidine. Inoltre, sentirmi le dita del sesto maschio che mi stantuffavano culo e fica, mi faceva uscire di testa. Mugolavo sonoramente mentre spompinavo quei bei cazzi.


Ad un certo punto, capii che il primo era pronto, potevo sentirlo dalla cappella vibrante e durissima e dal liquido seminale che ne fuoriusciva; mi dedicai al suo cazzo fino a che mi disse di essere pronto; mi fermai, lui prese a segarsi ed improvvisamente una gran sborrata mi colpì in pieno viso. I getti erano violenti, densi, me li lasciavo cadere dalla cappella sul viso, sulla bocca. Fu in questo momento, mentre mi beccavo la prima sborrata, che raggiunsi il mio unico orgasmo, intenso e prolungato. 


Con il viso stravolto, imbrattato e reso quasi irriconoscibile dallo sperma, mi dedicai al secondo che era pronto e che mi scaricò una seconda sborrata in pieno viso ed in bocca, con la cappella che eruttava sperma caldo e denso come un vulcano. Erano dei veri bull, sborrarono veramente tanto, ed erano solo i primi due; la faccia mi divenne una vera maschera di sborra.


Raccolsi lo sperma dal viso con due dita e me lo portai in bocca ingoiandolo, mentre i restanti maschioni mi guardavano con sguardi sorpresi dal mio essere così troia, eccitatissimi e pronti a "venire" indecorosamente nella mia bocca.


Chiesi a quello che mi masturbava se avesse una tazza; la prese e li pregai di sborrarci dentro. E così, i restanti 3 cominciarono a farsi una sega e, con il mio aiuto che leccavo e ciucciavo le loro cappelle, ad uno ad uno vennero, orientando e raccogliendo una quantità incredibile di sborra nel tazzone. Ora dovevo soddisfare anche il sesto, ovvero quello che mi aveva regalato tanta eccitazione con le sue dita; mi ci inginocchiai davanti, lui in piedi, e presi a fargli un gran pompino, fino a che lo portai a sborrare a sua volta nella tazza che era ormai colma di sperma dei 4 bull.


Sempre inginocchiata, con il viso, il collo, le tette e la pancia piene di sperma, chiesi loro:


“Secondo voi, riesco a bere tutta questa sborra”?


Uno dei maschi, quello che mi aveva masturbata, rispose:


“Non so se ne hai il coraggio, ma visto che sei così troia…dai, facci vedere”.


Con sguardo da gran porca, accettai la sfida per nulla facile e mi portai il bordo della tazza piena alle labbra, avvertii un odore pungente e forte e cominciai a berne tutto l’abbondante contenuto. Schiumoso, salaticcio, una poltiglia densa e dall’aspetto disgustoso di sperma e bava, mi passava per la bocca, la assaporavo alquanto disgustata, avvertendo un sapore salaticcio ed acidulo, per poi ingoiare.


Bevvi tutto il contenuto della tazza provando un certo ribrezzo e disgusto perché, nonostante fossi ingorda di sborra, una cosa è ingoiare nell’atto dell’orgasmo, tutt’altra cosa è il berlo così, a sangue freddo….


Mentre ingoiavo, mi sentivo veramente porca e troia, sporca, ma ero eccitatissima dall’atto così trasgressivo ed animalesco. Senza esagerazione, il contenuto della tazza sarà stato come mezza bottiglietta da mezzo litro…. Insomma una marea di sborra ingoiata e mandata giù nello stomaco.


Sazia e soddisfatta, andai a lavarmi per bene la faccia e la bocca devastate, mi rivestii, li ringraziai e me ne andai. Avevo finalmente esaudito anche questo mio desiderio… Forse per i sensi di colpa per la grande porcata appena compiuta, con lo stomaco pieno di sborra, mi recai dal mio compagno prima di rincasare…


... continua ...


 

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