Dopo quella prima esperienza un po inaspettata con l'amico (che chiamerò "A") ma piacevole, i nostri incontri si fecero sempre più disinibiti, ma non avevo ancora il coraggio di andare oltre. I pompini si moltiplicavano ma al momento finale lo mettevo fuori la bocca e lui veniva sulla sua pancia. Forse nemmeno lui era ancora del tutto preparato, vista la giovane età di tutt'e due... era più una forte curiosità, che vero piacere. Continuò così per mesi, ognuno con le proprie vite private e le proprie amicizie. Tra le mie un altro amico (che chiamerò "B") con il quale avevamo una certa confidenza... anche con lui stessi momenti di attività manuali comuni. Non mi piaceva tanto anche perchè il suo cazzo era più piccolino e non raggiungeva una consistenza piacevole, ma evidentemente la molla che era scattata con "A", mi portò anche con "B" a provare qualcosa di diverso (i due non si frequentavano). Così, un pomeriggio, ci trovammo in un garage proprio con l'intento di fare qualcosa. Non dimenticherò mai il freddo perchè era pieno inverno, ma forse fu questo che mi spinse a sentire il calore della sua pelle su di me. Premesso che avevo portato dei preservativi perchè non ne conoscevo l'igiene intima se non "da lontano", ma le mie intenzioni erano abbastanza chiare, lo invitai a scendere giù i pantaloni per masturbarlo io e, come mi aspettavo, accettò volentieri dopo avergli fatto indossare il condom. Ma stavolta andò molto diversamente perchè, rassicurato io dalle dimensioni non grandi e dalla "morbidezza" del coso che gustai prima ben volentieri in bocca, mi guidò su una panca dove provò a penetrarmi... ma al contatto del suo cazzo sul mio buchino, sborrai immediatamente e per non deluderlo lo feci venire in bocca (col preservativo) masturbandolo. Ci rimase male ma decidemmo di riprovare e così fu! Non più di tre giorni e ci ritrovammo in quel garage. Stesso inizio ma stavolta... andammo fino in fondo. Mi stirò delicatamente ma con molta decisione e cominciò a strofinare quel cazzo sul mio buchino, cosa che invece che disturbarmi, mi piaceva e mi faceva inarcare i fianchi. Cominciò a forzare un po.... ma sentivo un po di fastidio. Mi insalivai io da solo perchè lo volevo. Continuò, sempre di più e cominciai a sentire del male.... ma lui non mollò. Continuò a forzare ed io a sentire più male. Non sapevo più che fare. Tentai di allontanarlo, ma venne fuori quella parte un po femminile e un po maso che mi ha sempre accompagnato fino ad oggi. Era molto più pesante di me e sicuramente più forte. Mi lasciò sotto, lasciando stare che mi lamentassi e bloccandomi con le mani serrate sulla panca. Si vero... avrei potuto mettermi di lato e farlo uscire ma... ero li per quello e forse non avrei avuto altra occasione. Così mollai e mi penetrò fino in fondo facendomi un male boia. Ma fu l'inizio della scoperta della mia celata parte femminile. Continuero? Invogliatemi! :-)
«continua è interessante»
«Mi piace tanto co ntinua vorrei conoscere tutto»
«Scendere non è un verbo transitivo e quindi non sono riuscito a finire il racconto: ad majora »
«Si continua grazie per le confidenze»
«Continua continua, i racconti delle prime esperienze sono i più naturali»