Ci inginocchiammo, ai piedi della Signora, Jenny a quelli del marito , sfilammo scarponi e calze ponendoli accanto e , ma in quel momento quella specie di "armadio" il nero, lo avevo indicato fattore ma in realtà doveva essere una guardia, gridò ...Padrone, Padrona ! ..
Ci girammo anche noi, dalle tasche laterali dei nostri zainetti aveva estratto le bombolette spray anti aggressione di cui ci eravamo muniti, prima di partire, il contadino scattò in piedi ed esclamò ...Puttane, pensavate di usarli contro di noi ! adesso ve li sbattiamo nel culo ...
Io negai ma feci appena in tempo a dire ...no...no che Jenny mi fece comprendere che preferiva rispondere lei ...No...no pietà Padrona, Padrone...ci siamo introdotti qui per trovare materiale per un servizio giornalistico...a nostro tornaconto, ma se fossimo stati sorpresi ...come abbiamo fatto ci saremmo....insomma ci siamo arresi o arrese come preferite che diciamo
Gli spray servivano se venivano aggrediti per strada, se possibile..preferiamo essere inculate, stuprate che picchiate , prefiamo la schiavitù a ferite...botte...un conto è essere violentate da voi...un altro se prese da sbandati, negri infoiati
Pietà...fateci quello che può darvi piacere ma non fateci del male
La Signora sorrise e disse al compagno ...Si dai si sono arresi, sottomessi, vediamo come ci sanno fare con bocca e lingua ...Poi gridò a noi...Su voi, puttane, procedete..Ubbidimmo subito
Io inizia a leccarle i piedi accogliendo nella mia bocca i suoi alluci, poi salii lungo le sue belle gambe, leccando e baciando, fino a superare la vagina e procedere sulla pancia, il ventre fino a perdermi, leccandole e baciandole le tette
Mi girai un secondo e vidi che Jenny aveva preso in bocca il cazzo di quel Pietro e gli stava praticando un pompino, sapevo bene che era bravissima, le espressioni ed i gemiti del Padrone ...ne erano una conferma
Lei gemeva dal piacere, mentre le succhiavo i capezzoli, mi afferrò la testa e me la spinse in basso, compresi quello che volevo e cominciai a leccarle la figa, intrucendovi la mia lingua, fino a che venne
Ad un loro cenno il guardiano ci afferrò per le braccia e ci sbattè sul tavolo a pancia sotto, obbligandoci con due calci ad allargare le gambe, ci baciammo sulla bocca e tenemmo per mano, la mia sinistra, la sua destra, mentre con le altre ci aggrappavamo al bordo del tavolo, tenendoci pronti, ben sapendo quello che ci stavamo per fare !
Infatti quel Pietro le afferrò le tette palpandole violentemente e le fece il culo, baciandole e leccandole la schiena, la donna estrasse da un cassetto un suo aggeggio, se lo cinse alla cintura e mi inculò
Continua (se interesserà ai vostri lettori )