Si, sono cornuto e era quello che volevo.
La realtà è che lei è molto più giovane di me. e che quando l'ho conosciuta aveva poche esperienze, mentre io ero stato sposato, avevo fatto scambio di coppie per anni, frequentato privée, incontrato singole e coppie da solo, perché mi piaceva quel brivido degli incontri solo per il sesso o per cercare, nel sesso, quei giochi che mi attiravano. Qualcuno lo chiama "trasgredire". Non so a cosa poi. Come se ci fosse una regola.
Per me la regola è: fai quello che ti piace con quelli a cui piace quello che piace a te. Punto.
Ma il solo sesso, anche quello più ricercato e emozionante, cercando nei recessi della propria anima quello che fa tagliare il fiato dall'emozione, dopo un po' stufa. Da assuefazione.
Così quando ho conosciuto lei volevo qualcosa di più tranquillo e duraturo. E soprattutto non volevo forzare la mano.
Vedevo in lei delle potenzialità e il sesso era piacevole. La stuzzicavo con delle fantasie, cercando di capire dove alcune corde vibrassero con più intensità.
E capivo che lei, molto algida, controllata, nascosta dietro una maschera di ironia e intelligenza, aveva un lato oscuro, come tutti noi. Il suo era quello della puttana senza ritegno. La puttana che viene usata dai maschi come svuotapalle.
Mentre la scopavo, parlandole, le storie che la facevano perdere la testa erano quelle in cui al lavoro rimaneva sola con i magazzinieri e se la scopavano appoggiata agli scatoloni, nel sottoscala umido e sporco. E puzzavano di sudore, c'era un ragazzo più bello, e era lui, che la circuiva, ma poi la faceva scopare anche dal collega, anziano, con la pancia, peloso che lei se lo ritrovava dietro che la scopava a pecorina mentre il ragazzo la teneva giù con la sua testa sul cazzo, e poi si scambiavano e il vecchio le sborrava in bocca e gliela faceva ingoiare...
oppure che il capo la faceva entrare nel suo ufficio e tutti gli impiegati sapevano che se la sarebbe scopata, ridacchiavano e si facevano segni, e ormai lo sapevano tutti e qualche stronzo si sentiva in potere di ricattarla, e lei cedeva al ricatto però, perché la costringevano...
bastava darle il via, con qualche fantasia e poi lei continuava e io scoprivo sempre di più dei suoi più segreti desideri, inconfessati fino a allora...
"quello stronzo del capo... mi ha detto che la moglie sospetta, perché ultimamente la scopa poco... e allora prima di uscire da casa aveva voluto essere scopata... e lui lo aveva fatto.. ma che non era venuto e adesso aveva voglia che finisse lei... e quando lo aveva tirato fuori dai pantaloni aveva sentito l'odore doverso, che era della fica della moglie del capo, e allora glielo aveva chiesto: ma ti sei lavato? e lui le aveva detto, no... te l'ho lasciato a te, da pulire, ti piace?
Insomma, le piacevano delle fantasie in cui lei era costretta a fare cose sporche, degradanti.
Non ho mai forzato, ma ho coltivato. E la sua sessualità è diventata sempre più esigente. E quello che prima era qualcosa che si agitava sul fondo è venuto in superficie, prepotentemente.
Dai e dai, cambiando lavoro, alla fine il "capo" che la mettesse a pecora senza tanti complimenti lo ha trovato. E ha scoperto che sul filo del gioco erotico poteva raccontarmi tutto, senza troppi sensi di colpa.
A me va bene. Non mi interessa, almeno per ora, ripercorrere strade che già conosco, quelle degli incontri. Mi sono scoperto osservatore, o al limite, minimanente manipolatore, spingendola, o favorendola, nelle sue avventure erotiche.
Probabilmente, dopo una vita in cui comunque mantenevo il controllo della situazione, avevo la necessità, per ritrovare le farfalle nello stomaco, di scenari in cui io ero totalmente fuori, potendo solo immaginare o solo dopo entrare, con i suoi racconti, di cui comunque non ero che fruitore passivo, alla mercé della sua perversione.
Perché a un certo punto nel gioco lei ha iniziato a metterci del suo, sorprendendomi.
La prima volta è stata così.
Lei aveva una distorsione e ci avevano detto che un vicino di casa era osteopata. L'avevamo chiamato e lui si era offerto di venire subito a casa per dare un'occhiata.
Non era niente di che, ma eravamo rimasti a parlare tutta la sera. Il tipo non se ne andava più. Era pieno di complimenti untuosi nei suoi confronti.
Quando era andato via, entrambi lo avevamo giudicato noioso, brutto, un po' viscido, insomma una conoscenza da non coltivare.
Lui l'aveva poi contattata qualche volta per chiedere come andava la caviglia. Niente di più.
Qualche settimana dopo torno a casa e la trovo su di giri. Mi si struscia. Mi bacia. Mi prende una mano e se la porta sulla fica. La trovo bagnatissima.
E' eccitata e vuole scopare. Subito.
Me lo tira fuori e se lo sbatte sul viso, se lo ciuccia ingorda fino in gola, e poi si gira sul tavolino e dice scopamela, sbattimela...
Lo faccio subito e entro in una fica bagnatissima. Mi chino su di lei e all'orecchio inizio a dirle... che cos'è che ti ha eccitato tanto, puttana... che hai fatto..." all'inizio non risponde... poi ... "ho fatto una porcata... volevo fare una porcata è tutto il giorno che ho voglia... "
"e che hai fatto? dimmelo..."
"non ci avevo pensato proprio... ma è venuto ... tizio (il fisioterapista) ... lo sai come la penso su di lui... mi fa schifo..."
"e allora? ci ha provato?"
"no... lui ... mi si mangiava con gli occhi ...e io ero sempre più eccitata proprio dall'idea di fare la puttana con uno che non mi piace nemmeno e che... ti conosce... ... ho pensato... se faccio la troia con questo e poi te lo racconto... e poi tutti e due sapete che sono una troia ma non ve lo potete dire... fate finta di niente... quando vi incontrate e entrambi pensate a me come una troia... a me questa cosa mi ha eccitato da pazzi... mi stavo bagnando le cosce..."
"sei veramente una personcina perversa... che hai fatto?"
"lui mi stava guardando la caviglia... me la massaggiava ... io ero in piedi e lui in ginocchio... allora gli ho detto che se mi sedevo forse era meglio e mi sono messa sul divano, e lui si è seduto davanti, prendendo la caviglia sulle sue ginocchia
io a poco a poco ho aperto sempre più le gambe e si vedevano le mutandine e lui non staccava gli occhi da lì.... era diventato rosso e respirava forte... allora mi ha detto... certo se fai così nn riesco a concentrarmi... e io ho fatto proprio la puttana... perché ho allungato il piede fino sul suo inguine e gli ho detto: che c'è... ti faccio un brutto effetto?
e ho sentito che aveva il cazzo duro con il piede... ho iniziato spingere con le dita ... ho fatto proprio la puttana perché gli ho detto: posso fare qualcosa per te?
lui ha iniziato a toccarmi fra le cosce, sporgendosi per arrivare alla fica, ma io non ho voluto, mi sono inginocchiata davanti a lui e gli ho detto: no, per ringraziarti delle tue cure, ora faccio io...
gli ho allargato le ginocchia e mi sono messa davanti a lui... era rosso, non capiva più un cazzo... gliel'ho tirato fuori... era talmente duro che non riuscivo a tirare giù la zip..."
Io la sto scopando di brutto e faccio fatica a non venire... non so se crederle o meno, forse è una fantasia, forse no... la incito a continuare:
"che zoccola che sei... con quel porco... che hai fatto?"
"gliel'ho tirato fuori... amore aveva un odore che quasi vomito... quello schifoso... non hai sentito quando sei entrato, quando mi hai baciato? "
E vero, penso! Quando l'ho baciata era appiccicosa e aveva un odore strano. Forte.
"sei una grandissima troia... " le dico.
"amore pensavo a te... ho resistito... me lo sono strofinato sul collo, voglio che senti l'odore di quel cazzo... voglio che senti quanto sono porca, per te..."
Annuso dove dice e no, non è suggestione, è odore di sesso... per non dire, semplicemente, odore di cazzo.... e allora ci metto del mio e la lecco, sul collo, sul viso, le guance... e lei capisce che la sua porcaggine mi piace e continua a raccontare...
"gliel'ho preso in bocca. non ce l'ha tanto lungo però è largo... e la cappella è grossa ... me la sono messa in bocca e con la lingua la solleticavo sotto... poi ho iniziato a pompare... come mi hai insegnato...senza mani solo bocca...mi sono concentrata e poi pensavo che tu eri dietro e me lo mettevi nel culo... e mi spingevi giù la testa... e allora ho iniziato a spingere io, fino in gola...
mi ha detto: no fermati che mi fai venire subito... ma non mi sono fermata e l'ho fatto sborrare come una fontana... "
"mmhhh che puttana che sei... hai ingoiato?"
"no amore... ho sputato tutto... qui..." e dalla tasca della vestaglietta riesce a recuperare un fazzoletto di carta... me lo passa. E' umido, e l'odore è poprio di sperma fresco.
E' vero. Altro che fantasia. Apro il fazzoletto e glielo metto davanti al viso, la troia ci affonda il muso e lecca... a quella vista non resisto e le inondo la pancia della mia sborrata.
Ma poi l'ho scopata ancora, e ancora... ero eccitato come un toro e lei porca e lasciva come una prostituta orientale. Il viso con una smorfia di lussuria, di troiaggine.
Ecco... in questo momento della vita il mio erotismo è affidato alle sue perversioni, che io ho liberato, ma che sono sue. E che così mi coinvolgono nel suo immaginario. Senza alcuna possibilità di controllo da parte mia.
Non so mai quando e cosa aspettarmi. So che diventa ogni giorno più "forte" e decisa. E si sa, se una donna bella e intelligente vuole qualcosa, se la prende.
«Intensi»