Erano diverse volte che mia moglie tornava dal lavoro abbastanza tardi.
"Mi fermo un po' di più in ufficio che ho delle pratiche incasinate e da sola riesco a concentrarmi meglio..." diceva.
Da bravo maritino cucinavo qualcosa, apparecchiavo la tavola, aspettavo che tornasse. Invece di arrivare per le 19.30 - 20, arrivava un'ora e anche più dopo.
La cosa strana è che invece di cambiarsi e andare a tavola, affamata, si chiudeva in bagno per un po'. Sentivo scorrere l'acqua della doccia.
La prima volta non ci ho fatto caso, la seconda si e mi sono ricordato che anche l'altra volta.
Ci diciamo le solite cose e vado in bagno. Guardo nella cesta dei panni sporchi cercando le mutandine. Le trovo sopra, e sono normali.
Mi sono sbagliato, penso.
Poi però, vado ancora a rovistare e sotto, appallottolate, un altro paio, e sono bagnate. Molto bagnate.
Le annuso. Sento l'odore della sua fica. Ma anche un altro odore.
Di maschio?
Sento le farfalle nello stomaco alla prova di un tradimento. Un emozione fortissima. Ma anche un'eccitazione folle a immaginarla troia e scopata da qualcuno in ufficio.
Ma poi, sicuro che era in ufficio? Magari era in macchina. Chi può essere che si sta scopando mia moglie?
Mi ricompongo, esco dal bagno e cerco di essere normale. Provo a leggere la rivista che avevo in mano ma non riesco a concentrarmi per più di tre parole. E' ora di andare a letto. Prima io, poi lei.
Quando arriva inizio a stuzzicarla, a carezzarla, baciarla. Le faccio capire che ho voglia di lei.
E ho veramente una voglia pazzesca. Temo di venire solo a sfiorarla.
Lei prima si schermisce. Dice che ha sonno. Poi si lascia fare.
Quando sto arrivando a toccarla nell'intimità mi ferma la mano e si abbassa, per prendermelo in bocca.
"uuhmmm già duro e bagnato... hai voglia eh... ora ci penso io..."
La tentazione di lasciarla fare è forte. Non appena la sua bocca calda mi avvolge la cappella rischio di sborrare. Ma mi controllo. Voglio sapere.
Mi tolgo, la bacio, scendo per renderle il servizio.
"ma no dai... siamo stanchi, dobbiamo alzarci presto, dai... ti faccio un pompino... dammelo in bocca... lo voglio... "
La puttana. Ora più che mai voglio la sua fica. Ci arrivo e la trovo bagnata, gonfia. E' una fica che è ha scopato, che è stata sbattuta a lungo.
Troia. Mi ci butto con il viso. La lecco. Aspiro il suo odore cercando odori sconosciuti. Entro con la lingua dentro di lei. Con le dita la sento larga. Anche il culo è morbido e cedevole. Che troia, si è fatta scopare e anche inculare.
Le lecco bene il buchino, la sditalino fra ano e fica. La volto a pancia sotto sul letto e monto sopra di lei. Le apro le natiche e glielo punto, durissimo, sul buco del culo.
"che fai??? sei matto... così a freddo..."
"Si. Te lo metto nel culo a freddo come meriti, puttana. " le dico. E glielo butto dentro in un colpo solo. Entro facile. Zoccola.
"Da chi ti fai scopare? da chi ti fai inculare? dillo! " a ogni domanda le do un colpo fino in fondo, infilandola fino ai coglioni.
Ha il respiro corto. E' eccitata come una vacca.
"si dammelo nel culo, fammi male... vuoi che ti dica che mi sono fatta scopare? che mi sono fatta inculare? eh porco... ti piace che la tua mogliettina se la scopano? dai... dimmelo che ti piace... che sei un porco con una moglie troia...."
"si, mi piace, ti sei fatta inculare eh? lo sento il culo allargato... sono entrato come nel burro troia... chi ti ha rotto il culo? "
"dopo... dopo te lo dico... ora fottimi, ora rompimi il culo... sono una troia ma la tua troia... lo faccio per te... faccio tutto per te... "
"ah lo fai per me... scommetto che a te non piace farti scopare vero?"
"no... mi fa male... ha quel cazzo duro... vuole sempre mettermelo nel culo...
"ah sempre nel culo eh... e come ce l'ha, grosso?
"si... grosso....duro..."
"più grosso del mio?"
"si... no... no "
"si o no?"
"si... più largo... mi fa male..."
"e poi? solo in culo te lo mette?"
"soprattutto... ma no anche altre ... cose..."
"cosa? parla troia... "mentre la inculo lentamente, ma in profondità, tirandolo fuori quasi tutto e poi riaffondo fino in fondo... e schiaffeggiandole le natiche...
"se lo fa ciucciare.... quando... ha ... fretta..."
"quando ha voglia di svuotarsi le palle con la troia eh?!"
"si... mi usa... se ne approfitta..."
"ti sborra in bocca?"
"si... mi tiene giù... finché non l'ho ingoiata tutta ... e poi... e poi se lo fa pulire bene prima di rimetterlo dentro..."
"e stasera? che ha fatto stasera?"
"stasera... nel culo... "
"è venuto nel culo?"
"si... "
"e allora prendi pure questa... puttana... " non mi tengo più e con qualche colpo più veloce sento esplodere l'orgasmo e la sborra iniziare a fluire a getti nel suo intestino ... non finisco più ... mi accascio sopra di lei lasciandole il cazzo, che resta duro, infisso nel culo... sento le sue contrazioni, me lo stringe con l'ano, me lo succhia...
"uhm... che bello..." dice "mi hai fatto venire col culo... mmmmhhh sono piena..."
" e sono due stasera allora..." le dico.
"ih ih... ti piacerebbe eh" dice
"no no... a te, piacerebbe, cioè, piace... sei tu che vieni a casa tardi e ti chiudi in bagno... e... nascondi le mutandine bagnate..."
"sei un porco, mi spii?"
"certo. sei una troia, lo so... "
"sei tu che mi spingi a essere troia"
" e tu ne sei ben contenta..."
"è un gioco... ti assecondo, ma lo sai che lo faccio per te... sono solo fantasie..."
"fantasie un cazzo, avevi il culo come un burro..."
"ahhhahh ma dai... dormi adesso...."
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Secondo voi, che ne pensate?
«Finalmente un racconto fatto bene. Eccitante, riporta molto bene il pensiero, la fantasia e le azioni di una coppia cuckold. Scritto con talento, bene così.»
«Da ciò che scrivi e racconti sei cornuto e cpntento mi sa. »
«Lasciala fare tanto godi anche.tu altro che le santarelline meglio lei»
«A te piacerebbe che fosse vero ??»
«secondo me ti tradisce pero' tu l'hai fatta confessare bene...
puoi divertirti ...»
«Mandala a fanculo, non ti si merita»
«Se qualcuno ha telegram ho bisogno che qualcuno si seghi sulla foto della mia ragazza e me la mandi é giovane»
«Che le corna le hai... eccome se le hai ... Hai voluto la bicicletta e ora pedali, e lei fa felici un po' di cazzi»