Racconto di pura fantasia adatto ad un solo pubblico adulto. Tutti i protagonisti sono maggiorenni.
Giacomo, per tutti Giacomino, quella sera dopo cena, era seduto in salotto con Alice, sua fidanzata e compagna del liceo, 18enne come lui, sua madre, la madre di Alice, entrambe quarant’enni divorziate, e Alex, il loro vicino di casa. Il motociclista avventuriero, ex compagno di classe di mamma, a quale mamma chiedeva aiuto quando in casa si guastava qualcosa, ripagandolo poi con cene e pranzetti, visto che Alex sapeva far tutto, e lui, cronico nerd, nulla.
Doveva essere una cena tranquilla. Poi è entrato quello. Alto, pelle scura, un giubbotto addosso, un passamontagna in testa, e una pistola in mano.
Giacomino aveva sentito parlare di quel rapinatore pazzo, e, da un suo compagno di banco, aveva sentito dire che non si limitava solo a rapinare le persone, ma, dopo averle stordite con delle pasticche le obbligava a compiere atti osceni, così poi la gente si vergognava di quel che aveva fatto, ed evitava di denunciarlo.
-Datemi tutto quello che avete!!!- aveva gridato.
Alex, aveva tentato di reagire, e forse con un pugno lo avrebbe disteso a terra. Ma, con un grido di paura le due signore lo avevano persuaso a non farlo. E così tutto quel che avevano, l’avevano dato a quel folle. Soldi, gioielli, orologi …
-E ora prendete queste!!!- li aveva ordinato poi il balordo, agitando una busta di pasticche, di fronte a loro. E anche questa volta le due mamme per paura del losco tipo persuasero tutti ad assecondarlo.
-Però poi prometta di lasciarci in pace..- gli aveva sussurrato mamma.
-Vedremo …- gli aveva risposto il tipo sorridendo. E intanto, tutti e cinque avevano buttato giù quella pasticca. Poi, per un buon quarto d’ora non era successo nulla. Zitti loro, e zitto quel balordo che continuava a puntarli contro quella pistola. Solo dopo un quanto d’ora di puro silenzio aveva proferito quella terza richiesta.
-E ora, spogliatevi tutti nudi!!!- ordinò ghignando.
-Ti spacco la faccia!!!- gridò Alex.
-Zitto tu!!!- lo aveva zittito quello.
-Per favore, questo no!!!- aveva protestato la mamma di Alice.
-Fatelo o morirete!!!- gridò il rapinatore.
-Faccia almeno andare i ragazzi di là,- lo aveva supplicato mamma, riferendosi a lui e ad Alice.
-NO!!! ORA TUTTI NUDI O MI ARRABBIO!!!- era stata la reazione di quel criminale, e loro, terrorizzati, avevano incominciato a spogliarsi.
Il primo Atto è finito.
Il secondo Atto arriverà, solo se il pubblico di lettori di questo sito lo vorrà.
«Il seguito ? proprio non arriva l'Autore ? spero tutto bene»
«Racconto troppo breve spero che il seguito soltre ad essere più lungo ci sia più sesso.»
«....Il seguito ? Per cortesia saremmo in attesa !»
«L'ho riletto con un'amica con cui scriviamo anche noi racconti particolari : un po' frettoloso come ambientazioni ma invoglia molto a conoscere il proseguimento, anzi , come dice Jenny, ci farebbe...venire voglia di essere presi anche noi prigionieri da quel tipo ...forse ci arrenderemmo ...ma dovremmo sapere il seguito.»
«Io leggerei volentieri il seguito»