Anno nuovo, oggi 5 gennaio 2022, in ferie fino al 7.


Sono a casa, telefonino aziendale spento per evitare chiamate indesiderate, sono circa le 9 del mattino, la mia lei a lavoro ed io rassetto carte e cose varie che mi serviranno al rientro.


Bussano ripetutamente alla porta, strano alle 9 del mattino, chi potrà essere??


Mi avvicino all'uscio per chiedere chi fosse a bussare.


Risponde una vocina femminile: " signor....XXXX..., non si ricorda di me? Sono  passata qualche volta quì da casa sua, sono una cliente della sua compagna, mi sono già sentita con lei e mi ha detto che potevo lasciare a casa sua questi abiti da sistemare"


Apro la porta e la invito ad entrare: "si accomodi signora, prego, mi dica come posso essere utile",  lei rispose: "veramente aveva detto che sarei dovuta venire quando c'era lei per prendere le misure ma dal momento che lei, signor XXXX è in casa ed io sono in grado di prendere le misure, che ne dice se lo faccio quà così mi tolgo il pensiero??"


Risposi io dubbioso: "Signora, come desidera, ma io non ho cognizione di queste cose..." e ribbattè subito lei: " no, non si preoccupi, faccio io"


A questa insistenza, annuendo, dico: "va bene signora, facciamo come vuole lei".


Rispondendo prontamente disse: "Si, si perchè la sua compagna non rientrerà prima delle 13,30 e per me è tardissimo"


"Ok", risposi, " cosa dovrei fare?" e la signora rispose:" Niente di particolare, io indosso questi abiti e lei mi aiuta a prendere le misure per accorciarli" , "va bene" risposi io dubbioso del risultato, "se deve cambiarsi l'accompagno in una camera dove potrà provare gli indumenti,... mi segua".


L'accompagnai in una stanzetta con armadio, scrivania e divanetto, le accesi le luci e mi allontanai cercando di chiudere dietro di me la porta. "Non c'è bisono... la lasci socchiusa, quando sono pronta la chiamo e mi dà una mano, tra le altre cose vedo che tutte le ante dell'armadio sono degli specchi così si evita di sbagliare", frettolosamente disse la signora.


"Va bene, io sono nella stanza accanto", le dissi allontanandomi dalla porta.


Un minuto dopo mi sento chiamare: "Sigor ..XXX.. può venire, sono pronta"


Andai nella stanza e vidi la signora con un completino; corpetto scollato avanti e dietro ed una lunghissima gonna plissettata bianca che effettivamente voleva essere accorciata. Mentre la signora sistemava bretelline, cinturini e decoltè, il mio sguardo si posò sul divano, dove oltre ai pantaloni, maglioncino e giubotto della signora, c'erano pure una canotta,  un reggiseno ed un paio di  mutandine che definire perizoma sarebbe eccessivo, alchè pensai "ma cosa c'entrano gli intimi...... booo... le donne a volte sono strane..."


"Allora signora, cosa devo fare?", chiesi alla donna.


Ella rispose con voce roca e tono molto basso: "vede allo specchio, la gonna è troppo lunga, secondo lei quanto dovrei accorciarla? Così cosa ne pensa... veramente mi sembra poco meglio così...vero?" e lo diceva sollevando la gonna fin sopra le sue ginocchia. Io allora, rispondendo alla sua domanda le dissi: " questo non posso consigliarlo, deve essere lei con i suoi gusti a decidere, poi a parte la moda dovrebbe essere anche pratica".


"Ha ragione", rispose e continuò dicendo: "anche se la sollevo ancora un pò dovrebbe andare", così arrotolò la gonna fino al livello della parte bassa delle natiche e continuò:" così va bene, a me piace, così metto in mostra le mie gambe che sono di tutto rispetto, che ne dice lei??".


Mi mise in imbarazzo ma le risposi semplicemente dicendo che se la merce che si mostra è bella, tutti ne restano soddisfatti. 
Annuì e mi disse: " l'altezza va bene, può segnare con gli spilli?? li deve mettere quì, quì e pure quì", porgendomi una scatolina piena di spilli estendendo il braccio verso di me. 
Appuntati gli spilli per bloccare la stoffa in quella posizione mi chiese di porgergli un foulard che aveva pogiato sul divano, gli diedi quello che aveva chiesto e mi disse di fare un giro intorno a lei per vedere se, a mio parere, avesse difetti. 
Noi, al mio paese in queste situazioni diciamo: "SI RIPARA DOVE PIOVE", proprio per evidenziare la mia ignoranza in merito. 
Comunque faccio il giro intorno, mentre lei si specchiava di fronte all'armadio, arrivato dietro la sua schiena mi dice..."STOP"... e muovendo le braccia con il foulard in mano a mò di danza classica, lo lascia cadere volontariamente a terra. 


"Ops... mi è caduto... tranquillo lo raccolgo io", mentre diceva questo, con un movimento veloce, si chinò come le lancette di un orologio che segnano le 6,30 mettendo in mostraun culo nudo e rotondo da favola. Io, dietro di lei mi imbambolai e lei che si era chinata a mò di ginnasta, ma evidentemente non lo era, perse l'equilibrio non so ancora se volontariamente o per caso ed io istintivamente la bloccai dai glutei sodi come non mai e caldissimi ad evitargli una caduta. 


"Wow.... che riflessi!!", mormorava la sognora e nel frattempo le mie mani non lasciarono più la presa.


"Le piace? Com'è il mio culetto??Abbastanza sodo??", mi chiese la signora.
Io penso che di arrossire non si pensava nemmeno ma lasciai la presa scusandomi. "No, continui anzi se non fosse stato per lei sarei caduta...sarebbe stato un guaio. Continui a vedere un po nel mezzo, è buono secondo lei per fare colpo su un uomo??"


Ma guarda che situazioni, non mi dispiace ma stiamo nella realtà o è tutto una specie di cartone animato??


Non mi fermai perchè la signora si girò in avanti, prese la mia mano sinistra e la portò sul suo sedere e prendendo tra le sue mani la mia mano destra, la spinse in mezzo alle sue cosce, lì nell'insenatura di una patatina senza peli, non depilata, proprio senza peli. 
Che sensazione, il mio inseparabile cominciò a farsi sentire e lei che mi diceva: "palpami tutta, si metti le dita dentro, nella figa e nel culo, però solo uno..."


Partii e presi l'iniziativa la palpai e scrutai dappertutto, l'unica pecca per me era solo un seno non proprio abbondante ma sodo e tondo.


Lei  prese a palparmi i pantaloni strofinando su e giù mentre slinguettavo il suo seno turgido. Avevo il palmo della mano destra con l'anulare ed il mignolo nel buco morbidissimo del suo culo, l'indice ed il medio dentro la figa a cercare la zona più sensibile per farla sussultare di piacere, ed infine il pollice fuori che tratullava il clitoride.... bellissimo.


Ad un tratto si ferma, mi allontana la mano da lei e mi dice:" scusi non volevo fare questo a casa sua, poi con la sua compagna che mi aspettava nel pomeriggio...però non la posso lasciare così, in queste condizioni... si sieda sul divano "


Io risposi: "non si preoccupi è stata colpa mia, non sia preoccupata...", ma ella mi strattonò dicendo: "ora stia tranquillo e tra un attimo siamo entrambi a posto".


Questo mi fece intendere che aveva raggiunto l'orgasmo ed ora si sentiva ... in dovere di farmi arrivare anche a me. Meno male che ci sono gli altruisti.


Sul divano mi abbassò i pantaloni della tuta, le mutande e cominciò a leccare dal basso verso l'alto come se si trattasse di un gelato, alternava movimenti rotatori delle mani sul mio glande umettandolo copiosamente con la saliva. Di tanto in tanto lo metteva tra le tette e lo strofinava un po sui capezzoli agitandosi i fianchi così come in una danza del ventre.... che bello.


Ad un certo punto, quando i miei respiri si fecero frequenti e corti, mi afferò il cazzo e lo sprofondò in gola sussultando ed aspirando finchè non sborrai. Non fece cadere neanche una goccia di sperma... lo ingoiò tutto.


Alla fine si ricompose, si rivestì e mi disse:" come sarto non è il top ma con le mani le misure le sa prendere bene. Mi ripromentto di reincontrarci per fare una cosa completa e serena, senza fretta". 


Restai entusiasmato da quella sveltina che durò poco più di mezz'ora ma mi ha lasciato un dolce pensiero che spero si concretizzerà presto.

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