Era l'estate del 1980 ad agosto avrei compiuto 17 anni, alto 1,90 e pesavo 65 kg non ero certo un bellissimo, se a tutto questo aggiungete la timidezza ecco descritto il segaiolo perfetto. Erano tempi dove il sesso era tabù anche solo parlarne, quindi con i miei amici quando trovavamo qualche rivista porno la consumavamo e giù di mano, insomma seghe in quantità industriali, poi c'era la curiosità di confrontare i nostri cazzi ed io essendo circonciso avevo la cappella già in vista e per di più molto sensibile, infatti ancora oggi quando vengo leccato devo trattenermi per non godere subito. Veniamo ai fatti, nel mio palazzo tutte allo stesso piano vivevano tre belle donne, ma la mia preferita era la signora Anna, bionda, un gran seno e sempre vestita elegantemente, era proprietaria di una tintoria, sposata con un uomo neanche molto appariscente, io su di lei fantasticavo cose turche a letto. Un giorno mia madre mi mandò a ritirare dei vestiti nel suo negozio, io ero felicissimo perchè potevo parlarci ed osservarla da vicino, entrai era sola e salutandola notai la camicetta bianca che faceva intravedere il suo reggiseno di pizzo, ovviamente mi eccitai, meno male che il bancone nascondeva la mia eccitazione resa ancora più visibile dai pantaloncini corti, dissi il motivo per cui ero lì, lei sorridendomi guardò in alto e mi disse "la tua roba è lì sopra è vero che mi tieni la scala mentre salgo a prenderla" risposi immediatamente di si e così comincio a salire, ad un certo punto alzando lo sguardo vidi le sue gambe e le autoreggenti nonchè le sue mutandine bianche, arrossii però nello stesso tempo mi eccitai ancora di più pensando alla sega che mi sarei tirato appena arrivato a casa. Lei cominciò a scendere e arrivata a terra, porgendomi i vestiti, notò il mio imbarazzo e la pacca gonfia e maliziosamente mi disse "hai mica sbirciato sotto la mia gonna?" io risposi "no no" ma lei capì che era una bugia, presi la roba sallutai e scappa via. Quella visione mi era rimasta talmente impressa nella testa che fu motivo di molte seghe per i giorni a venire. Un pomeriggio la incrociai nell'androne del palazzo, prendemmo l'ascensore e arrivati al suo piano, mentre mi salutava mi disse "domani pomeriggio hai voglia di passare da casa mia che ti devo parlare?" io automaticamente risposi di si, ovviamente quella notte non dormi, e al pomeriggio suonai al suo campanello, ero molto nervoso, venne ad aprirmi, aveva una vestaglia di seta blu, mi fece entrare e mi fece accomodare in salotto, cominciò col chiedermi come andavo a scuola, se ero bravo, poi mi offrì una bibita, nel porgermela, non so quanto volontariamente o involontariamente me la versò addosso, io schizzati in piedi, ma ormai maglia e pantaloncini erano fradici di aranciata, lei mi guardò e mi chiese scusa dicendomi "resta lì fermo che vado a prendere un asciugamano per asciugarti" andò e tornò e comincio a strofinarmi, poi mi disse "dai togliti quei vestiti che li laviamo, non puoi tornare a casa in queste condizioni" e senza darmi tempo di parlare mi aveva già tolto tutte e due gli indumenti e li aveva portati in lavatrice, tornò e mi trovò ancora in piedi e in mutande e mi disse "sei proprio magro, però vedo qualcosa di grassoccio qui" indicando il mio cazzo, io sempre più in imbarazzo misi le mani per coprirmi, lei "dai ti vergogni" e rise. Io restai in piedi e lei si sedette sul divano, aprendo un poco la vestaglia, notai che era senza reggiseno, quello mi fece arrapare ancora di più, lei vide sotto le mie mani la mia eccitazione e disse "hai una ragazza?" io risposi "no" lei "peccato a quanto vedo non sei messo male per la tua età" poi continuò "posso vedere" mentre lo diceva mi toglieva le mani, quindi mi abbassò le mutandine, il cazzo bello duro si trovò libero, lei lo guardò e disse "però, niente male, ma sei un bugiardo, non sei più vergine" quindi risposi "no e che da piccolo sono stato circonciso, quindi sembra che non sia più vergine" lei "quindi sono la prima che scopre questo tuo segreto" ed io imbarazzato "si" lei "bene ora ti voglio toccare se non ti va dimmelo" io non risposi mentre la sua mano cominciò ad andare su e giù, poi all'improvviso se lo mise in bocca e cominciò a farmi un pompino, io non resisterti molto e feci in tempo a dire "signora si tolga che sto per godere" che sborrai nella sua bocca, pensavo si sarebbe tolta e invece con mio grande stupore ingoiò tutto. Finito rimasi come un idiota davanti a lei nudo e con il cazzo ancora duro. Passarono dei minuti poi lei mi disse "vieni, andiamo in camera che ti faccio vedere una cosa" arrivammo in camera, mi fece sedere sul letto e si tolse la vestaglia, guardai le sue tette, grosse e con i capezzoli diritti, lei ridendo mi prese la mano e me la mise sul seno dicendomi "mi sa che oggi ti svergino, ho voglia di scoparti" io risposi solo "si va bene" quindi mi disse "ora tirami giù le mutande così vedrai la figa per la prima volta" con le mani tremanti cominciai a sfilare fino a toglierle e mi ritrovai davanti un cespuglio di peli neri, lei mi fece cenno di sdraiarmi e così mi prese nuovamente in bocca il cazzo e non ci volle molto a farlo diventare duro, poi mi disse "sei pronto" io non capivo cosa stava succedendo ma risposi "si" mi venne sopra e se lo infilò delicatamente dentro, io sentivo di avere il cazzo in una cosa calda e bagnata, poi cominciò a cavalcarmi, cominciai a capire il piacere che si prova a scopare, io fermo e lei che sopra di me faceva su e giù dicendo "che bel cazzo, ora che non sei più vergine ci divertiremo" io preso dall'estasi e dalle sue parole risposi "si tutte le volte che vuole possiamo scopare" io stavo per godere, lei era già venuta diverse volte disse "si tutte le volte che voglio tu mi devi chiavare" a quelle parole io cominciai a godere e lei "ooooooohhhhhh che bella calda la tua sborra si svuota tutto" restammo abbracciati poi lei si tolse e io ripresi fiato. Andò a gabinetto e tornò con i miei vestiti puliti me li porse e comincio a vestirsi, non dicemmo niente, una volta vestiti mi disse "questo è un segreto tra noi due, se non lo fai sapere a nessuno lo rifaremo di nuovo" con un sorriso risposi "e chi parla è troppo bello scopare" mi accompagnò alla porta e dopo aver guardato che non ci fosse nessuno sono uscito. Questa è stata la mia prima volta ma poi scoprirò altre sfaccettature del sesso.
«Racconto bellissimo e se si tratta di un fatto realmente accaduto è ancora più bello .»
«Bella testimonianza!»