“La Befana, vien di notte, con le scarpe tutte rotte, il cappello alla romana, viva viva la Befana!” Chi ha avuto il coraggio di scoparla, visto che, è una vecchina, brutta e ultracentenaria?
Lo scoprirete leggendo questo breve racconto!
Nella notte fra il cinque e il sei gennaio, la befana Gertrude, durante il suo viaggio attraverso i camini di un villaggio canadese, le capita d’intrufolarsi nel camino di un convento di frati francescani, arrapati, dediti a masturbarsi e incularsi fra di loro; in quanto, l’unica suora del convento che potevano aggraziare “suor Cleusa”, con i loro turgidi tronchi carnei, si era temporaneamente allontanata dal convento per sbrigare una commissione urgente.
Mentre Fra Arcibaldo Da Velletri, stava inculando Fra Giacomo Da Troronto, avvertì, uno strano rumore provenire dal caminetto!
Fra Giacomo: sì, sì, Arcibaldo, inculami, inculami che, mi piace molto!
Fra Arcibaldo: aspetta un po', fratello!
Fra Giacomo: che succede? Proprio adesso, interrompi l’inculata che, stavo godendo, come una checca dannata!?
Fra Arcibaldo: un momento, fratello, anch’io, stavo quasi per eiaculare! Ma, sto sentendo strani rumori provenire dal camino! Chi potrà mai essere, a quest’ora di notte!?
Fra Giacomo: oh! Sarà sicuramente, un pipistrello! Ti prego, fratello, continua a deliziare il mio sfintere, col tuo grosso cazzo! Che poi, delizierò il tuo!
Fra Arcibaldo: no, no, guarda un po' chi c’è?
Fra Giacomo: ma, è la vecchia strega Gertrude, detta befana! Che ci avrà mai portato in dono!?
Geltrude: salve, fratelli, pace a voi! Vi ho portato un po' di doni da distribuire ai poveri; e, del formaggio per voi!
Fra Giacomo: oh, vi ringraziamo molto, Donna Gertrude! Sicuramente, il nostro provinciale e suor Cleusa che, in questo momento, sono assenti, né saranno, molto contenti!
Gertrude: credo proprio di sì! Ma, vedo che siete intenti a darvi piacere intimo reciproco!
Fra Arcibaldo: beh, vede, Donna Gertrude, in mancanza di donne, diamo sfogo alla carne, attraverso i rapporti intimi di tipo omosessuali! Ogni tanto, suor Cleusa, ci delizia, con la sua bocca e, ci fa assaggiare la sua figa *lattara! Ma, visto che questa notte, non c’è, ci arrangiamo da soli!
Gertrude: capisco! Se volete, potrei deliziarvi io, con la mia bocca, senza dentiera e la mia passera ormai appassita; ma desiderosa di assaporare un palo di carne! Sapete, nonostante, viaggi a cavallo di una scopa, non scopo da parecchio tempo, ovvero da quando Babbo Natale, mi ha mollata!
Fra Giacomo: capisco! Poi, rivolgendosi all’altro frate: “che né pensi della proposta di Donna Gertrude, Fratello!?”
Fra Arcibaldo: è un ottima idea! In mancanza d’altro; io mi faccio fare un bel pompino e tu, te la scopi a pecora!
Fra Giacomo: bene! Allora che si aprano le danze! Si spogli, donna Gertrude e, si metta alla pecorina!
Fra arcibaldo: sì, sì, continua a succhiarlo, vecchia strega! Sì, cosi, un bel liscione! Ohhh!!! mmmm!!!
Gertrude: sì, ti piace, il liscione, mmm!!! sì, anche con la lingua sulla capocchia! E tu, gran porco, fottimi, fottimi bene! Anche nel culo! Ahhhh!!! sìììì!!! mi sto ricreando tutta!
Fra Arcibaldo: continua a spompinare, vecchia troia! Che ti sborro tutto in bocca! Ahhh!!! sìììì!!! sborro, come un porco! Ahhh!!!! sììì!!! ingoia tutto!
Gertrude: sì, la ingoio tutta, come una vecchia troia! E tu, porco, sborrami nel culetto!
Fra Giacomo: ohhhh!!! sìììì!!! sborrroooooooo!!! nel culetto! Ahhhhh!!! sììì!!! che Dio mi perdoni; ma la carne, è debole ed io, avevo proprio bisogno di sborrare nel culo di una femmina!
Nel frattempo, rientrava suor Cleusa; e quando vide lo spettacolo indegno, esclamò esterrefatta: “oh, mio Dio che spettacolo indegno! Porci, maiali, avete trasformato il convento, in un puttanaio, in Sodoma e Gomorra! Con la complicità di questa vecchia strega!”
Fra Giacomo: ci perdoni, suor Cleusa! Ma, io e fra Arcibaldo, avevamo voglia di far sesso; e cosi, visto che lei, non era in sede, abbiamo pensato bene di darci piacere da soli! Poi, è arrivata Donna Gertrude el’abbiamo coinvolta nel nostro gioco! Se vuole, ci segnali al provinciale; però se desidera darci lei una punizione, in modo tale che possiamo espiare i nostri peccati di carne, l’accetteremo volentieri! Vero, Arcibaldo!?
Arcibaldo: sì, sì, suor Cleusa, ci dia una punizione, accetteremo di tutto, anche la frusta! Lo considereremo, un castigo di Dio!
Suor Cleusa: bene, vi darò una punizione, vi frusterò e poi, mi dovrete leccare la passera fino a farmi squirtare! E lei, Donna Gertrude, si stravacchi sulla poltrona, ci guardi e si smanetti quella fregna appassita! Avanti, mettetevi faccia al muro, con le braccia disposte ad x, vi darò dieci frustate a cranio, poi mi alzerò la tunica, mi siederò sulla poltrona e voi, mi abbasserete le mutandine, mi ficcherete le lingue nella fregna sangue e latte; che già gronda di sbroda!
Fra Giacomo: ai suoi ordini, sorella!
“Suor Cleusa, al secolo Elisabetta, era una donna quarantenne alta all’incirca 1,70, abbastanza in carne, capelli lunghi rossi, VI^ di reggiseno, figa pelosissima e un culo da far spavento! Peccato che, una siffatta donna, sia finita in un convento di clarisse a causa di una delusione d’amore”.
Dopo averli frustati severamente, “l’ accalurata” suora, si stravaccò, sulla poltrona, aperse le gambe, con una oscenità inaudita ed ordinò ai due frati, di leccargliela, leccargliela con voluttà, fino a farle raggiungere il massimo dell’orgasmo; e cioè: lo squirto!
Il tutto sotto gli occhi sgranati della vecchia Befana Gertrude che guardava e si masturbava felicemente!
Suor Cleusa: ahhh!!! Sìììì!! Continuate a leccare, come dannati, Luridi porci! Sì, cosi, strappatemi le mutandine! Uhhhh!!! Che goduria paradisiaca! Toccatemi le cosce, toccatemi le cosce! Ummmm!!! Ficcatemi la mano sotto le autoreggenti! Ahhhhh!!! Sto venendo, sto venendo, ahhhhh!!! Ohhhh!!! Sììì!!! Ohhhhh!!! Squirtooooo!!! Sìììììì!!! Ohhhhh!!! Che Dio sia benedetto! Esclamò alla fine!
Ora, segatevi, come due Gay arrapati e sborratemi sulle ttette! Sì, fatemi vedere, come vi fate le pippe peccatori!
Fra Arcibaldo: certo, sorella, ti riempiamo di sborra, come sempre!
Anche la Befana, raggiunse dopo tanto tempo, un orgasmo da paradiso!
Gertrude: è stata una esperienza fantastica! Non raggiungevo un orgasmo cosi dai tempi in cui a natale, nevicava; e si mangiava la neve col vin cotto!
Fra Giacomo: siam’ contenti per Lei, Donna Gertrude! A proposito! Carissima Suor Cleusa; la qui presente Donna Gertrude, ha portato qualcosa in dono per noi!
Suor Cleusa: di che cosa si tratta!?
Fra Giacomo: di doni da distribuire ai poveri e, delll’ottimo formaggio per noi del convento!
Suor Cleusa: oh! Fantastico! La ringrazio a nome di tutto il convento e del padre provinciale; che, in questo momento, si trova in missione, Donna Gertrude!
Donna Gertrude: prego, suor Cleusa! Come ben sa, da secoli, la mia missione, è intrufolarmi nei camini e portare regali ai bambini!
Suor Cleusa: bene! Che ne dite di festeggiare la Befana, con un po' di musica Gospel!?
Fra Giacomo: perfetto, sorella!
E la calda nottata del convento francescano, si concluse con: “formaggio, vino e musica gospel, con la benedizione di Dio onnipotente che, assolse i suoi servi peccatori, in secula seculorum amen!”
Befana trombata, Befana fortunata.
Fine