Il mio ventitreesimo compleanno (pub 34)
Il 14 settembre è il ventitreesimo compleanno di Francesca.
La sua amante Mirta ogni anno fa festa. Vengono tanti amici ed amiche ed ognuno di loro, come da consuetudine porta un regalo.
La festa è anche una cena a buffet sul l’ampio terrazzo di casa di Mirta.
Le persone sono tutte molto eleganti. La festa è orami diventata un ‘must’ per la città. Per ragioni di spazio vengono invitate non più di 30 persone.
Gli uomini erano tutti molto belli, lei indossava un abito bluette lungo con spacchi laterali alti fin oltre la vita e grande apertura nelle spalle fino alla schiena, una fascia non larga passava intorno al collo e scendeva a coprire solo le tette riunendosi all’altezza dell’ombelico. Francesca indossava anche i più bei gioielli che avesse e qualcuno prestato da Mirta, in particolare la collana che scendeva dal collo sulla schiena era estremamente erotica ed invitante, la rendeva unica tra tutte le altre donne ed era l’ammirazione dei maschi presenti di ogni età. Il movimento del metallo prezioso su quella parte del corpo dava i brividi oltre che agli invitati anche echi lo portava, era la sensazione di caldo e fresco del metallo che oscillava sulle spalle fino quasi alla schiena ed era anche l’essere ammirata così insistentemente. Sul davanti niente intimo se non una catenina che univa i piercing dei capezzoli; della catenina si vedeva solo la parte centrale tra le due fasce che coprivano in parte le tette di cui l’abito ne mostrava le rotondità espressione della sua grande femminilità facendo capire a chi la guardava che non c’era reggiseno che sostenesse qualcosa. La catenina era quindi obbligatoriamente applicata ai capezzoli.
I capelli l’estetista li aveva intrecciati in una coda che Francesca ha abbellito con dei brillanti e li ha fermati con un gioiello splendente che andava ad aggiungersi alla già intrigante collana sulla schiena
Le unghie delle dita dei piedi, che lei cura moltissimo, le ha tinte con un colore rosa molto chiaro. Alle dita delle mani ho messo degli anelli artistici creati da un gioielliere artigiano molto bravo di sua conoscenza.
Biancheria intima? Niente. Sotto il vestito totalmente nuda.
Scarpe da 17 cm con zeppa e tacco altissimo tali da farla sentire in paradiso. La sua figura, già di per sé slanciata, ora lo era molto di più.
Mirta le ha presentato tante persone tra queste molte donne bellissime di cui almeno due Francesca se le sarebbe fatte sede stante. Nel guardarle nei loro movimenti e nel parlare si è chiesta se fossero lesbiche o bisex.
Di maschi ce n’erano tanti alcuni single, gli altri avevano le compagne. Chiaramente, per non dare molto nell’occhio, ha frequentato i maschi; uno sposato le piaceva da morire. Il suo modo di parlare, gli argomenti, il suo modo di gesticolare, il suo look la eccitavano. Per lei, lui era una calamita.
Mirta era vestita in bianco, anche lei con spacchi laterali, niente biancheria ma solo calze velate bianche. Quando le ha indossate Francesca si è eccitata. Ai piedi sandali argentati tanto alti che quasi non riusciva camminare.
Le spalle erano scoperte ma non la schiena. Sul davanti una scollatura a V molto profonda per mostrare le tette che nonostante l’uso erano ancora ben sode.
Capelli ben pettinati e lasciati sciolti. Rossetto rosso scuro
Pochi gioielli tra cui un bel bracciale rigido al polso, una collana di perle al collo ed orecchini di perle alle orecchie.
La serata è stata veramente bella e piacevole. A Francesca sembrava di essere in un party come si vedono in Beautiful.
Finita le festa tutti gli invitati sono andati via e con Mirta, suo amore, hanno passato in rassegna i regali che lei aveva ricevuto da amici e parenti.
Ciò che la meravigliava era che non avevo ricevuto alcun regalo proprio da Mirta ed ha pensato che sicuramente le avrebbe riservato qualche sorpresa, lei era solita fare così perché voleva sempre stupirla.
“Aspettami un attimo qui sul terrazzo, torno subito”
Dopo qualche minuto si è presentata indossando biancheria intima succinta ed un pacchetto regalo tra le mani. Vederla avvicinare a Francesca in calze autoreggenti bianche, perizoma a stringhe argentate ha svegliato immediatamente nella ragazza i suoi sensi.
“Questo è il mio regalo. Aprilo e dimmi se ti piace”
Ho aperto il pacchetto e con grande meraviglia Francesca ha visto che il contenuto era un dildo di morbido di discrete dimensioni corredato di due membri ed una cintura che poteva essere utilizzata per allacciarlo in vita.
“Questo è un regalo per te, non per me”
“Sbagli. Da mesi mi chiedi di penetrare il mio buco più stretto e mi sono sempre negata. Però stasera sarà tuo, voglio godere anch’io” ha detto indicando e maneggiando il doppio dildo “Questo dovrai agganciarlo in vita per scoparmi contemporaneamente anche nella figa”
Non aveva mai parlato con toni così espliciti. Forse era il vino che aveva bevuto che la faceva esprimere in certi termini che davano l’idea dell’arrapamento totale della donna.
Così nel giro di pochi istanti, Francesca si è ritrovata nuda anche lei lì sul terrazzo, all’aperto. Se non le potevano vedere, sicuramente potevano sentire i loro lamenti d’amore.
Si sono baciate per molti minuti. La sua bocca era profumatissima e per Francesca baciarla era un gusto ed un qualcosa a cui non voleva rinunciare, lei si è staccata da Mirta per un attimo e sculettando, per effetto dei tacchi altissimi, è andata in camera da letto per prendere del gel sapendo già che la sua matura compagna l’avrebbe inculata con qualcosa.
Al ritorno le due si sono abbracciate e con entrambe le mani hanno avvicinato le loro teste affinché le bocche fossero incollate e non si staccassero durante il lunghissimo bacio.
Francesca ha anche allungato le mani per vedere a quale stato di eccitazione era arrivata Mirta la quale altrettanto ha fatto con lei.
A bacio terminato Francesca si è allontanata per indossare velocemente lo slip con i dildo e, dopo un po’ di preliminari sul buchetto e sul clitoride, ha lubrificato il buchetto di Mirta con un po’ di gel, l’ha fatta voltare e mi è avvicinata per penetrarla.
Il buco della donna è parso strettissimo ed il dildo stentava ad entrare nonostante il gel.
“Piano, amore, mi fai male ma lo voglio dentro. Continua lentamente finché si apre. Abbi pazienza! Mi duole ma mi piace. Dai continua! Piuttosto, dimmi, tu stai godendo? Io sono molto arrapata. Non vedo l’ora che sia dentro. Mi voglio sentire piena”
Lentamente ma continuamente Francesca ha spinto ed alla fine il fiore si è aperto ed il dildo è entrato improvvisamente nel suo intestino.
“Oh, amore! Lo sento. Che bello! Finalmente ci sei riuscita! Ti amo tanto. Mi sento larga. Muoviti piano. Fallo uscire leggermente. Sì, ancora dentro. Dai! Lo voglio dentro”
“Vuoi che ti metta l’altro nella figa?” ha chiesto.
“Si uhh! Che bello! Sto godendo tanto. Mi piace che mi allarghi. Mettimi l’altro nella figa. Voglio avere una doppia penetrazione”
Così Francesca ha preso l’altro dildo di silicone e l’ha penetrata dove la donna desiderava.
Quelle penetrazioni hanno fatta bagnare sempre di più Mirta ed i suoi muscoli hanno iniziato a rilassarsi e aprirsi al punto tale che, dopo qualche tentativo, il cazzo finto è scivolato facilmente nel suo sfintere.
“Sapessi che sensazione meravigliosa, tesoro mio!”
La sensazione è stata meravigliosa anche per Francesca perché sentire il buco stretto della sua amante l’ha eccitata molto ed inoltre sentiva lei godere come una vera femmina penetrata in entrambi i buchi. Le mancava solo un cazzo in bocca e sarebbe stata al completo.
“Sbattimi come una cagna, dai, fammi male!”
Francesca ha stantuffato il dildo sempre più in fondo al suo intestino e lei ad ogni spinta stringeva l’ano.
Hanno proseguito così fino a che il piacere è arrivato al parossismo e con un urlo Mirta è venuta.
L’eccitazione nel vedere colei che Francesca considerava la sua fidanzata con i due buchi occupati, per effetto del vino e dello champagne bevuto, l’aria fresca, gli abiti, i loro corpi bellissimi ed esposti liberamente all’aperto, l’atmosfera che ci circondava, ha creato nella ragazza uno stato di eccitazione e voglia di venire incredibile.
Il dildo le trasmetteva le sensazioni della figa di Mirta la quale infine lei ha avuto un orgasmo e le sue contrazioni hanno amplificato il piacere a cui non ha resistito ed è venuta.
Dopo quella sera Mirta e Francesca si sono ritrovate spesso a giocare con quel nuovo giocattolo.
Una sera, mentre scopavamo, le è scappata la frase “Ne vorrei uno vero, uno che sborrasse addosso a me e te insieme”
La frase ha colpito molto la giovane amante che non aveva mai pensato ad una simile situazione, si sarebbe trattato di fare sesso a tre.
Talvolta quando Francesca non la penetrava nel culo, contemporaneamente, Mirta usava l’altro dildo in bocca per simulare un pompino. Era un chiaro segno del desiderio di farsi scopare da più uomini ed era indecisa se proporlo o meno però si è fatta coraggio e “Ti faresti scopare veramente da me e da un altro contemporaneamente? È una cosa che desideri? Ti eccita molto l’idea?”
Mirta l’ha guardata incredula e poi “Si, cara. Non so come dirtelo, ma è una mia fantasia molto frequente. Non è facile ammetterlo, perché mi fa sentire un po’ puttana, ma quando scopo con te, vorrei un uomo. A volte anche due, che mi aprissero tutti i buchi. Vorrei sentirmi usata, violentata da più persone. So che è rischioso ma con persone fidate lo farei e son sicura che non me ne pentirei”
Quelle parole Mirta le ha dette vergognandosi un po’, le ha dette per dire un suo desiderio senza sollecitare un eventuale sentimento di gelosia in Francesca. La quale già dall’indomani si è messa in rete verificare un po’ le varie disponibilità su internet. Infatti molti giovani mettono fanno inserzioni di questo tipo, così ha cercato qualcuno che facesse al caso loro.
Non era facile trovarne uno. lei li sentiva anche per telefono ma sembravano fasulli.
Stava per arrendersi e lasciare insoddisfatto il desiderio di Mirta, quando ha fatto un’ultima telefonata prima di chiudere definitivamente con la ricerca.
Era un giovane di 27 anni. Aveva postato la sua foto sia nudo e non era niente male. Al telefono le ha fatto una buona impressione poiché parlava molto bene, sembrava molto discreto, sembrava intelligente, aperto a nuove idee e alla ricerca di sensazioni sessuali. non aveva mai fatto un’esperienza di rapporto a tre.
Una sera hanno concordato di vedersi e dopo avere scambiato quattro chiacchiere di persona, Francesca l’ha invitato a andare a casa per verificare la reazione di Mirta a cui lo avevo già descritto. In quell’occasione lei si è fatta un ditalino davanti a Francesca al solo pensiero del maschio che l’avrebbe scopata.
Quando quel giovane e Francesca sono entrati in casa, Mirta era seduta sul divano.
“Io sono Valerio”
“Ah! Sei tu il ragazzo conosciuto in chat da Francesca!” e per fissarlo nella mente lo ha guardato da capo a piedi “Sei qui per bere qualcosa e fare quattro chiacchiere o per, …. andare oltre? Se è questo che vogliamo” ha detto Mirta apprezzandone il fisico e l’aspetto.
Lui è rimasto stupito. Non capiva se lei stesse scherzando o facendo sul serio.
Valerio si è avvicinato molto a Mirta fino al punto di baciarla in bocca.
Dall’avance assai azzardata, Mirta ne è rimasta sorpresa e già non capiva più niente. Era in calore e voleva solo essere scopata e inculata
A quel bacio Mirta non ha resistito anzi, ha iniziato a rispondere. Del fatto che quel ragazzo le piacesse, stranamente, non ne era gelosa. Quella situazione non la ingelosiva, anzi, la eccitava.
I due hanno iniziato a baciarsi con più calore sino a quando Francesca ha visto le loro mani correre a palparsi dappertutto. Allora si è avvicinata senza momentaneamente partecipare ma solo come spettatrice ed ha visto lui scoprire le tette, succhiare i capezzoli, leccarli e Mirta gemere di piacere per effetto della lingua.
La mano di Mirta si è poggiata sui pantaloni di Valerio a palparne il pacco che cresceva sempre più vistosamente. Con lentezza si sono a spogliati sino a ritrovarsi nudi sul divano.
Francesca ha visto la sua amante baciare il petto di quel giovane, poi la pancia e scendere giù, sempre più giù, sino a prendergli in bocca l’uccello. A quel punto si è spogliata anche lei e, mentre lei lo spompinava come una cagna in calore, Francesca si è piazzata dietro di lui.
Mirta era già bagnata come una fontana, sembrava quasi stesse aspettando quella situazione, come se la aspettasse da tempo e finalmente potesse goderla in pieno.
Valerio non aveva se non che occhi per Mirta, Francesca non gli importava.
Intanto lui era entrato in Mirta per chiavarla. Più la scopava, più la sua figa si stringeva attorno a quel cazzo che era di tutto rispetto. Infatti era grosso, lungo e duro e giovane. Lei se lo gustava tutto, sembrava divorarlo.
Poi il cazzo è uscito dalla figa e Francesca l’ha guidato per penetrarla nel culo dopo averlo lubrificato con un po’ di gel. Mentre la chiavava si sono spostati per sedersi sul divano e lei ne ha approfittato per impalarsi meglio e prendere a fondo nell’intestino quel cazzo ma non le bastava perché si è fatta scopare sia nella figa che nel culo, alternativamente.
Come se non le bastasse, Mirta ha preso un dildo ed ha simulato un pompino. A quel punto Francesca ha pensato che forse sarebbe andata anche oltre.
Infatti con il cazzo del ragazzo in culo Mirta ha chiesto di metterle il dildo più grosso nella figa.
Il pensiero di Francesca è stato che forse avrebbero dovuto farlo con un altro uomo, forse era quello che desiderava veramente.
Il ragazzo stava per godere, così Mirta ha guardato Francesca e con un movimento rapido si è inginocchiata davanti a quel cazzo, lo ha preso in mano ed ha iniziato a succhiarlo avidamente aspettando che la sborra le fosse travasata in gola.
Gli schizzi sono arrivati presto e così tanti al punto da non riuscire a contenere tutto lo sperma nella cavità orale; sborra che ha riversato sul cazzo per poi rileccarlo con ingordigia.
Francesca si è masturbata freneticamente poiché alla vista di tutto ciò non ha resistito e si è avvicinata a loro per venire schizzando la sbroda sul viso e sul collo di Mirta.
Poi si sono ripuliti e lavati per ritrovarsi in soggiorno e già pensavano alla prossima volta.
“Forse dovresti portare un amico” ha detto la ragazza a voce alta
“Magari due!” ha esclamato Mirta “Ti chiedo solo massima discrezione. Mi raccomando!”
Ormai era andata, Mirta non aveva più freni, voleva essere scopata da tanti uomini contemporaneamente.
Per l’appuntamento successivo hanno Invitato Valerio a cena e poi hanno proseguito la loro serie di accoppiamenti sessuali nel lettone.
Francesca ha voluto provare ad essere presa davanti e dietro e la cosa non le è dispiaciuta affatto, anzi ha pensato di ripetere l’esperienza.