Weekend da Lina (pub 28)


Francesca si stava asciugando all'uscita dalla doccia ed ecco che sente squillare il telefono.
Era Lina, l'amica di sua madre, la quale, dopo i rituali saluti ed informazioni sulla salute le dice “Sabato mio marito va ad una fiera ed io fino a lunedì sono libera. Ti vorrei ospitare per sabato e domenica. Dai! ho voglia di stare con te!”
La risposta è stata immediata e senza indugi perché l'idea a Francesca andava ma dovevo avvertire Mirta e Sergio che quel weekend non sarebbe stata in città.
“Ti darò una risposta. Mi hai preso alla sprovvista e devo sistemare alcune cose qui in città. Ti chiamo in mattinata con una risposta. Bacini tu sai dove!”
Dopo aver pensato come giustificarsi con Sergio ha deciso di dire che doveva andare in paese perché l’avevano chiamata in famiglia. A Mirta ha detto la verità nascondendo che sarebbero stati due giorni di sesso. Ha poi confermato a Lina che sabato e domenica sarebbe stata con lei a sua completa disposizione.
Francesca si è chiesta che cosa potesse portarle e per scegliere un oggetto ha aperto il suo armadio e prendendo delle lingerie, poi ha pensato che forse qualche vibratore, dildo, palline varie sarebbero state utili. Ha aggiunto anche delle scarpe a tacco alto tipo sandalo ed un latro paio più eleganti argentate.
Francesca nel prepararsi ha pensato di indossare una minigonna oppure un abito a tubino corto ma riflettendo ha pensato che in paese un abbigliamento di quel genere avrebbe dato troppo nell'occhio ed avrebbe creato una serie di incredibili pettegolezzi, pertanto ha optato per una canotta bianca e jeans blu notte a fiori con reggiseno bianco leggerissimo trasparente con bretelline in vista e perizoma abbinato. Ai piedi ballerine nere e capelli raccolti a chignon ma senza tirarli eccessivamente. Quindi un aspetto minimal.
Trucco leggerissimo e labbra della bocca rosa quasi naturale.
Niente piercing perché si sarebbero visti eccessivamente nella canotta ma in ogni caso li ha messi in borsa insieme con altre cosucce per indossarli con Lina, inoltre ha aggiunto dei ciondoli dotati di pinzette da usarsi, eventualmente, sulle parti intime di Lina.
Francesca è arrivata in paese sabato mattina poco dopo le dieci in un’ora in cui in piazza dove c’è la fermata dell’autobus non c’è molta gente ed è sgattaiolata prima che qualcuno la potesse vedere. Fortunatamente la sua amica abitava in una casetta singola con giardino in periferia all'inizio di una strada dove transitavano pochissime persone. Prima di partire l’ha avvisata affinché le facesse trovare la porta di casa socchiusa e non dovessi attendere l'apertura rischiando di farsi vedere.
Dietro alla porta c'era Lina che l’attendeva ed indossava un vestitino leggero a fiori con due bretelle larghe, aperto sul davanti e che faceva vedere l'inizio del solco del seno. La donna non aveva trucco sul viso e dal profumo lei ha capito che si era fatta una doccia da non molto tempo. I capelli erano a boccoli, lunghi appena sotto le spalle e di colore castano chiaro.
“Ciao. Come stai? Ti ha visto qualcuno?”
“No, non penso. Sto bene e tu?”
“Io sto bene. Ti ho pensato tanto queste settimane. Sarei voluta venire a trovarti, ma mio marito non mi ha lasciato un attimo libero e non ho trovato scuse. Parliamo piano perché tutti sanno che non sono a casa. Come vedi ho abbassato le serrande per dare l'idea che a casa non ci sia nessuno e gli altri credano che sia andata fuori con mio marito. Di andare con lui non avevo nessuna voglia, mentre di te ho voglia da tanti giorni”
“Spero, allora, di non deluderti” e Francesca si è avvicinata a lei per baciarla e da come lo ha fatto, ha capito che si aspettava quel bacio con tanto desiderio.
Lina l’ha abbracciata ed ha avvicinato le sue labbra a quelle di Francesca per scambiarsi il primo bacio della giornata.
Lina ha portato le mani di Francesca sulle sue mammelle guardando la ragazza estasiata e l’ha lasciata fare. Anche Lina non indossava reggiseno.
“Mi piace. Continua a toccarmi. Oh, che bello!”
“Ora ti leccherò i capezzoli. Li sento già duri. Te li hai toccati prima che io arrivassi?” ha chiesto Francesca.
“Sì mi sono toccata tutta. Fino a pochi minuti prima che entrassi in casa ero nuda” ha risposto Lina.
Francesca si è allontanata un po' da lei per guardarla ancora ed ha chiesto “Mi hai pensato molto?”
“Sì, tanto”
“Che cosa hai fatto?”
“Te lo devo proprio dire? Ho vergogna. Non sono abituata a dire e fare le mie confidenze”
“Ma io sono ormai la tua confidente, anzi sono la tua amante. Non hai fiducia in me?”
“Allora! ……. si mi sono sgrillettata tanto. Ho avuto molti orgasmi pensandoti. Devo aver consumato le dita. Aspettavo che ci vedessimo. A dire il vero volevo venire a trovarti a casa tua ma, come ti ho già detto, non è stato possibile. Oh, sono così emozionata!”
“Non ti preoccupare. Abbiamo tanto tempo davanti a noi!” ha risposto Francesca.
“Vieni, andiamo in salotto a rilassarci e pettegolare” e si sono entrambe recate nel salotto e Francesca si ha tirato dietro il piccolo trolley con il tesoro che c'era dentro.
Quando si sono sedute sul divano Lina ha lasciato le gambe larghe.
Francesca ha ripreso a baciarla per continuare ad entrare nella sua intimità e Lina non si è tirata indietro, anzi!
“Sai che anche io ti ho pensato e che una sera avrei voluto averti tra le gambe! Non mi sono dimenticata di quei due giorni passati insieme a casa mia”
Le mani di Francesca intanto hanno esplorato il suo corpo ed arrivate a toccare la pelle delle gambe sono risalite sotto il vestito arrivando a toccare la figa. Per come Lina teneva le gambe era facile arrivare a toccarle il grilletto ma si è accorta che i peli non erano stati tagliati completamente per rendere la figa glabra.
“Che bella pelle liscia che hai oggi!” ha esclamato Francesca “Come mai non hai depilato l'inguine?
“Non mi sono depilata perché non ho avuto tempo e poi non volevo farlo con mio marito a casa. Mi farebbe piacere che mi depilassi tu. Me lo faresti?”
Francesca non aspettava altro. Era l'invito a sedurla.
“Vieni andiamo in bagno!” ha detto sollevandosi dal divano e prendendola per mano.
A Francesca non sembrava vero che un'amica di sua madre fosse una delle sue amanti. Non era ragazza eppure l'aveva già iniziata all'erotismo ed al sesso extra coniugale, a Francesca era piaciuto sedurla ed ora era lei che in modo timido la invitava a fare sesso. Evidentemente l'ultima volta Francesca l'aveva lasciata in stato di eccitazione e Lina deve aver avuto un bel tarlo in testa se era arrivata ad invitarla per due giorni di sesso.
Mentre preparava gli attrezzi per la depilazione Lina parlava di altre cose ma niente di personale.
Francesca nel frattempo si è spogliata tenendo solo il perizoma e le ballerine.
“Ti ho portato dei regali personali, anzi direi intimi” ha detto rivolgendosi a Lina in modo malizioso “Ma sono una sorpresa!”
“Dai, dimmi di che si tratta?” ha chiesto sorridendo felice Lina.
“Te li darò al momento opportuno!” ha risposto Francesca anche lei sorridendo.
Intanto Lina si è sistemata in modo che le gambe fossero larghe e che la figa fosse ben in vista con il pube da radere. I peli non erano lunghi quindi era facile e non doloroso depilarla.
“Che bello Francesca! Mi piace, hai una mano molto delicata” ha sussurrato.
“Io lo faccio spesso perché Mirta mi vuole sempre liscia e profumata. A Sergio poi piaccio molto così”
Lina ha proseguito “Quando scopi con Sergio lo fate al buio?”
“Qualche volta anche alla luce e tu con tuo marito?” 
“Ah! Lui vuole farlo solo al buio o quasi. Non mi guarda mai quando siamo accoppiati. A me piacerebbe essere vista. Conosco il suo corpo dalle sensazioni che mi danno le mani mentre lo accarezzo e lo tocco. So quanto ha grosso il cazzo perché oltre a chiavarmi lo prendo anche in bocca.
“A te piace averlo in bocca?” ha chiesto Francesca.
“Si, mi piace. Mi dà delle belle sensazioni sentirlo crescere e gonfiarsi e poi i suoi gemiti. Si vede che le piaccio e gode di tutto ciò che gli faccio”
“.... e di quello che io ti ho fatto e ti sto facendo ora?”
“uhhhh… meraviglioso!” ha sospirato Lina
“Vedrai che questi due giorni godremo tanto. Chissà quante volte verrai e quante volte potrò bere dalla tua fighetta?”
“Lo spero. Con te è tutto un'altra cosa. Mi rendi tutto più bello e più facile. Mi piace come mi guardi e come mi tocchi. Ecco perché sognavo questi due giorni di sesso con te” ha detto Lina.
Durante la depilazione, Francesca passava ora il pollice ora il medio sulla figa aprendo le labbra esterne con due dita sfiorando sempre più frequentemente il clitoride in modo che alla fine fosse ben eretto e gonfio. L'eccitazione di Lina andava crescendo e ogni tanto aveva uno spasmo indicato ora da uno s**tto delle gambe ora da un rovesciare la testa all'indietro mentre il respiro andava aumentando.
“Se continui così mi fai venire” ha detto ansimando.
“Ma non me lo dire! Per così poco?”
“Ero già eccitata da prima ed ora tu mi stai facendo diventare matta dalla voglia che ho!”
“Aspetta che finisca poi ci s**teneremo!” ha replicato la sua giovane amica che la stava finendo di depilare.
Francesca l’ha sciacquata e controllata che la pelle fosse liscia. In effetti la sua figa era veramente bella, le grandi labbra non erano ampie ed il colore era di un bel rosa bordate leggermente di scuro che faceva risaltare il bordo leggermente scuro. Lina si messa in piedi, ha baciato la sua amante incrociando a lungo la sua lingua con l’altra e, mentre con un braccio la stringeva a sé, con l'altra mano era tra le sue gambe a stimolarla inoltre lei spingeva con il bacino affinché le dita entrassero a fondo.
Francesca ha constatato che era bagnata e non dall'acqua utilizzata, erano i suoi umori che uscivano e che raccoglieva, poi ha portato le dita alla sua bocca ed insieme le hanno leccate. Il sapore era buono e le dita profumate.
Il bagno di casa di Lina era ampio ed aveva un bel top largo di marmo. Francesca l’ha sollevata e lei si seduta sopra e le sue gambe non toccavano il pavimento, nell’idea della giovane c’era il farle poggiare i piedi sul piano in modo che le gambe fossero piegate e le sue parti intime fossero esposte e la donna fosse anche leggermente impedita.
Ormai Lina si stava offrendo e i suoi gesti erano lenti e belli come quelli di una donna in calore che aspetta di essere presa. Francesca vedeva la fighetta aperta e lucida ed anche il suo buchetto posteriore con le grinze di colore leggermente scuro, le si è avvicinata per baciarla in bocca ed è andata subito a succhiarle i capezzoli che sono diventati turgidi rapidamente. Lina aveva portato la sua mano destra sulla figa ed aveva iniziato a toccarsi, ansimava e chiedeva di continuare.
Le due donne cariche di voglia si sono baciate a lungo ed infine Francesca si è piegata quasi a novanta gradi per leccarle la figa che ormai era lucida di umori ed è stato solo piacere da gustare con le labbra e lingua. L’amante di Francesca si agitava, ansimava, la incitava a continuare. Le chiedeva se fosse piacevole leccarla.
Francesca ha allungato le mani per stringerle le tette ed i capezzoli; a Lina piaceva il trattamento che stava subendo, si contraeva e rilassava allungando e ritraendo le gambe, poggiandole sulle spalle di Francesca e le spingeva la testa contro la sua figa con i piedi.
Francesca dai movimenti ed il respiro ha sentito che l’orgasmo di Lina stava per arrivare, il suo clito era ben eretto e fuori dalla custodia e lei lo leccava ritmicamente con la punta della lingua.
Infine Lina ha lanciato un urlo accompagnato da un ansimare profondo, una mancanza di respiro ed un agitarsi scomposto insieme ad un piccolo spruzzo uscito dal profondo dell'intimo: era venuta.
“Oh Dio! Che cosa mi hai fatto! È stato bellissimo! Oh Francesca, che bello. Amore mio non avevo mai goduto così. È diverso di godere con te!”
Lina si è rilassata lentamente prendendo di nuovo coscienza di chi le stava intorno. Ero Francesca che la baciava e la accarezzava e lei, riprendendo i sensi, l’ha abbracciata e baciata profondamente per ringraziarla per il grande e profondo piacere ricevuto.
Francesca ha fatto scendere Lina dal piano su cui era seduta e, tenendola per mano incrociando le dita, sono andate in camera da letto. Era la camera da letto matrimoniale dove Lina faceva le battaglie d'amore con il suo amante e che ora vedeva Francesca in azione.
“Francesca tu non vuoi venire?”
“Sì ne ho voglia, ma vorrei stare con te a coccolarci un po' prima di continuare”
Le due donne si sono distese sul lettone abbracciate si sono accarezzate toccandosi vicendevolmente dicendosi parole d'amore.
Lina ad un tratto le ha detto “Lo sai che mi hanno detto che tua sorella ha un amante?”
“No, non so niente. Dai raccontami!”
Lina ha iniziato a dire che aveva saputo che la sorella di Francesca aveva un amante ed era un uomo sposato e si raccontava anche che fosse assatanata durante l'accoppiamento. Pare che le urla si sentissero fin fuori e che lei uscisse da casa di questo uomo sempre con i capelli in disordine e con abiti diversi da quelli indossati all'entrata in casa.
Francesca ha risposto a Lina “Marisa è probabile che abbia un amante. A lei piace scopare, ma di maschi non ne ho mai saputo. Ho sempre pensato che si sgrillettasse in solitudine tanto che, quando vivevo in casa con i miei, più di una volta mi sono accorta che lei si stava facendo un ditalino. La sentivo ansimare e vedevo il movimento sotto le coperte. D'altra parte è bella e mi pare difficile che qualcuno non se l'abbia ancora montata”
“La penso anch’io come te” ha risposto Lina
Nel frattempo le mani di entrambe le donne non sono rimaste ferme ed hanno esplorato i loro corpi.
”Ho voglia di farmi vedere da te mentre mi masturbo” ha detto Francesca “Ti piacerebbe?
“Cioè?” ha chiesto Lina restando interdetta.
“Mi piacerebbe che mi vedessi mentre mi faccio un ditalino. Il sapere che mi stai guardando mi eccita e potrò godere di più”
“Dai! Si, fallo! Ti voglio vedere”
A quel punto Francesca ha chiesto a Lina di farle il favore di applicarle i piercing perché in assenza avrebbe goduto di meno.
“Spero di non farti male” le ha detto la donna timorosa.
“No, non mi fai male ...... e poi ho qualcosa anche per te, me n'ero dimenticata!”
“Non mi dire che mi hai preso qualcosa! Non dovevi!” ha detto Lina felice di ricevere un regalo inaspettato. Per lei era già un regalo fare sesso libero e lesbico don la figlia dell’amica di sempre.
All'apertura del trolley Lina è rimasta sorpresa.
“Ma quante cose hai portato? Le avevi tu? ...e le hai usate?”
“Sì, le uso con Mirta e debbo dirti che danno sensazioni meravigliose. Ti fanno godere in continuazione e non vorresti mai smettere. Non solo! Li vuoi sempre con te ed è perciò che li ho qui. Qualcuno te lo regalerò; dipende da quello che ti piacerà di più. Vuoi iniziare a provare?”
Lina nel contempo ha preso gli oggetti mettendoli sul letto.
Francesca prendendo dal trolley le scarpe che voleva regalarle “Queste sono per te. Ti piacciono? Indossale vedrai quanto diventerai bella!”
Lina ha indossato le scarpe e si è inginocchiata sul letto tenendo le gambe divaricate, toccava i vari oggetti e misurava con le dita il diametro dei vari dildo e vibratori. Non ne aveva mai visto tanti e li trovava buffi ma allo stesso tempo le sarebbe piaciuto averli dentro, intanto Francesca descriveva le varie funzioni e dove si poteva metterli mimando i movimenti nello stesso tempo le mani la toccavano e si è accorsi che Lina era di nuovo eccitata ed aveva anche la figa di nuovo colante.
Quando la ragazza ha preso in mano un but plug di metallo con un bel diamante finto nell'impugnatura l’ha la incitata “Lo vuoi provare? Ora lo puoi sentire molto bene perché hai le scarpe a tacco alto che ti tirano un po' e ti fanno sentire un po' più sexy. Dai!” e si è portata dietro Lina che era sul letto facendola mettere in ginocchio con le natiche sollevate. In quella posizione la donna ha offerto alla sua giovane amante il fantastico panorama del buchetto a completa disposizione. Francesca ha appoggiato la punta ma inaspettatamente Lina ha preso da uno dei comodini un tubetto lubrificante che usava con il suo sposo spalmandolo sul but plug e poi sulla rosetta posteriore. Infine Francesca ha messo a contatto il but plug con lo sfintere ed ha spinto lentamente perché voleva che lo sentisse entrare e che avvenisse l'allargamento.
“Lo sento entrare. Mi piace! Continua!” ha confermato Lina.
La manovra è stata lenta ed il plug è entrato con facilità, è stato mosso un po' perché si sistemasse nel retto e poi Francesca ha dato due colpetti per avvertire la sua amica che ormai era piena. Le ha toccato anche il grilletto accarezzandole le grandi labbra con una mano che è partita da dietro mentre le baciava la schiena.
La donna matura ansimava a bocca aperta ma è riuscita ad esclamare “É troppo bello! Mi sento piena. Ho delle bellissime sensazioni. uuhh! ahhh! Questo coso mi tiene larga e più stringo e più mi piace!”
Francesca le ha chiesto di mettersi in piedi e lei lo ha fatto con lentezza pensando di avere dei dolori, invece niente, anzi era tutta una goduria.
Lina era fantastica e Francesca vedendola da dietro e vederle con il culo pieno ed ornato dal diamante del plug, si eccitava.
Le ha chiesto camminare e lo ha fatto immediatamente. Le mammelle sporgevano dal profilo del torace, le natiche erano ben esposte e le gambe erano ben tese a causa dei tacchi da 12 cm. Era una gran figona.
“Come ti senti?” le ha chiesto già immaginando la risposta.
“Mi sento bene. Mi sento strana. Mi sembra di essere diventata una puttana!” ha risposto sorridendo.
“Una puttana no, ma sentirti troia è nella nostra natura di donne!”
Scesa dal letto, mettendosi in piedi, Francesca si è avvicinata a lei ed in modo sarcastico ma anche piena di sensuale malizia le ha sussurrato in un orecchio facendole il solletico con l’alito “Chi avrebbe mai pensato che Lina, l'amica di mia madre, fosse così in calore ed avesse in me la sua amante lesbica!?” e non le ha dato tempo di rispondere essendosi avvicinata alle labbra per baciarla ancora.
Francesca a Lina ha messo in mano i piercing e lei ha infilato prima quelli ai capezzoli poi quello alla figa sfiorando, forse per inesperienza o forse delicatezza, il clito dell’amica. Lina si è meravigliata di quanto fosse bello applicarli e del fatto che si soffrisse nell'indossarli.
Francesca le ha chiesto di restare in piedi e di guardarla stesa sul letto a masturbarsi davanti a lei la quale estasiata la guardava come se fosse una novità.
Mentre Francesca si sgrillettava le chiedeva quanto piacesse, quanto fosse bella e chiedeva anche quanto lei la facesse godere e quanto l’avesse fatta arrapare. Francesca ansimava, mugolava ed infine ha sollevato le gambe con ancora ai piedi le ballerine e con un urlo soffocato è venuta spruzzando anche sbroda.
Qualche minuto dopo ha aperto gli occhi ed ha visto Lina che vanitosamente si guardava nello specchio. I capelli le facevano da cornice ad un bel viso ovale con due bei occhi scusi, con le tette meno voluminose di quelle di Mirta ma era pur sempre una terza piena e poi non era da tralasciare il culetto che era non male nonostante la non più giovanissima età.
Appena risvegliata dal torpore dell'orgasmo, Lina ne ha approfittato per toccarla dappertutto l’amichetta ha ricambiato le carezze baciandosi continuamente, le loro lingue nuovamente si sono incrociate ed hanno giocato come fossero due lesbichette alle prime armi. In breve si sono trovate sul letto abbracciate con le mani e le bocche fameliche, ansiose di dare e ricevere piacere.
Francesca le ha messo una mano sulla figa e l’ha trovata nuovamente bagnata, allora le ha infilato un dito poi un altro ed un altro ancora nella figa sentendo il plug ben conficcato dietro ma Francesca, lì per lì ha pensato di estrarlo lentamente ed avrebbe sicuramente sentito i gemiti di goduria di colei che lo aveva dentro, invece lo ha lasciato dentro ed ha proseguito a farla godere.
Lina ora era un po’ diversa ….. più …. come dire … larga ed ha accolto anche un quarto dito gemendo e muovendo il bacino verso la mano. Francesca sentiva il but plug attraverso la membrana ed era eccitata moltissimo dall'avere in mano una donna più grande di me con qualcosa dietro che la riempiva e che a lei piaceva.
“Vengo Francesca, vengo…sììì… sììì!!”
Alla giovane amica non è restato che scendere con la lingua a succhiare il suo clitoride ed i succhi che le uscivano abbondanti dalla vagina.
Lina era insaziabile ed anche una vera fontana.
Le due donne sono rimaste sfinite sul letto ad ascoltare i loro respiri ed entrambe hanno sentito contemporaneamente un po' di appetito, di conseguenza si sono levate dal letto per andare in cucina.
Francesca non ha levato il plug dal culo di Lina, la voleva vedere camminare e farle provare ancora le sensazioni che dà quell’oggetto nel culo. Lei ha accettato volentieri dato che l'averlo avuto dentro non le aveva causato disagio.
Nell'andare in cucina al piano inferiore della casa, dove hanno mangiato, Lina ha scodinzolato agitando da destra a sinistra le natiche e Francesca da dietro l’ha osservata e si ha goduto lo spettacolo.
“Ora mi dovrei sedere. Come faccio con il but infilato?” ha chiesto un po’ preoccupata.
“Siediti lentamente e vedrai che sarà bello” ha risposto Francesca da esperta.
Lina preso i dal frigo qualcosa da mangiare che aveva già preparato e dopo pochi minuti entrambe si sono sedute a tavola una a fianco all'altra. Durante il pranzo si sono scambiate impressioni sulla mattina d'amore e, per confermare il loro amore e piacere di essere lesbiche, si sono scambiate molti bocconi con le labbra infilando la lingua nella bocca dell'altra per poter essere una sempre nell'altra. In tavola c'era anche dell'acqua e una bottiglia di spumante. Di acqua ne hanno bevuta poca avendo deciso di utilizzare lo spumante per accompagnare le pietanze.
Tra un boccone e l’altro Lina ha detto “Cara amia, quando mi porti al piacere più alto io mi sento parte di te, mi sento parte di quel amore che, ora capisco, muove tutto che riesce a realizzare tutte le cose possibili e impossibili. Ora non so se da parte mia sia amore perché è tutto accaduto così velocemente e mi sembra di far parte di una perversione però, fatto sta che, senza di te non posso più vivere dal giorno che sono stata a casa tua in città. Per me tu sei sempre un pensiero fisso, non faccio altro che pensarti e ricordare come mi è piaciuto fare sesso a casa tua. Queste parole non dovrei dirtele ma ormai mi sono arresa perché finalmente sto conoscendo una parte di me che solo in qualche frangente è emersa senza avere nessuna soddisfazione o proseguimento. Qui in paese non è facile dire o parlare di queste cose. Però ora sono felice che tu ci sia e che mi stia ascoltando e mi stia facendo godere oltre i miei sogni”
Francesca è rimasta ad ascoltarla pensierosa.
Lina era una donna più grande di lei tanto che poteva essere sua figlia ma era lei che l’aveva sedotta ed iniziata la sesso extra coniugale oltre che averle dato coscienza che il sesso non era soltanto una scopata al buio con il marito, era lei che la stava facendo conoscere il suo corpo e scoprire che si hanno sensazioni fantastiche se le si sa cercare e trovare.
“Vedrai che questo pomeriggio ti farò godere ancora” le ha detto Francesca.
“Uhh! Non mi dire che lo faremo ancora?! Sono già distrutta e non mi so spiegare da dove viene fuori questa voglia di fare certe cose alla mia età!”
Lina era molto eccitante a vederla riordinare la cucina restando sempre nuda con le scarpe a tacco alto ed il but plug sempre alloggiato dietro la rendeva molto eccitante. Quel plug sembrava non farle più fastidio.
“Che mi dici del but plug che hai dietro? Ti piace vero?”
“Sì! È veramente piacevole averlo dentro. Mi dà delle sensazioni così eccitanti! Basta che mi muova anche di poco e subito lui mi avvisa che è dentro. Il sentirmi piena mi dà un bellissimo effetto. Chissà se ne esistono di latri tipi? Di sicuro colui che l’ha inventato sapeva che stava realizzando un oggetto meraviglioso”
Francesca ha colto la palla al balzo e mettendosi un dito in bocca, stringendo tra i denti un’unghia, assumendo uno sguardo un po’ perverso, ha confermato che quel plug dà sensazioni uniche preannunciando a Lina “Più tardi lo lveremo e poi, se così si può dire, ti inculerò con qualcos’altro. Vedrai che non te ne pentirai e godrai tanto, amore mio”

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Categorie: Lesbo
Tag: Sarde