racconto fantasy tratto da una storia quasi vera
Salve a tutti, questa storia che vi sto per raccontare , trae origine da un episodio realmente accadutomi; che, ovviamente per motivi di privacy, non sto qui a raccontarvi.
Rina, è una simpaticissima fruttivendola del napoletano, venticinquenne, castana, abbastanza formosa, V^ di reggiseno e una bella passerona semi-rasata.
Essa, ha da poco partorito un bel pargoletto maschio; e, come quasi tutte le partorienti, ha un problema di diastasi addominale, ovvero l’allargamento del ventre; che, abbisogna dell’intervento del chirurgo plastico. Ovviamente, tale diastasi, le provoca fastidio; ma, non nasconde che, quando si guarda allo specchio, il cocomero (cosi, lo chiama lei per via della voluminosità), le provoca una certa eccitazione, tant’è che, quando chiude il suo negozio, deve correre necessariamente nel retrobottega, a darsi un piacere solitario, posizionata dinanzi ad uno specchio ottagonale, appositamente messo all’interno della stanza. Essa, non si masturba soltanto, con le dita; ma, quando l’eccitazione sale fino all’inverosimile, usa ortaggi ad esempio: “carote, zucchine ecc.
Rina: ahhh!! sìììì!! il cocomero, il cocomero, come, mi eccita! Sììì!! vorrei che adesso, ci fosse qui, un bel maschione che oltre a sbattermi, mi sborrasse, tutto sul mio cocomero; ahhh!!! sìììì!!! quel cornuto del mio ragazzo, mi ha trombata, ingravidata, come una vacca, e poi mi ha lasciata col pargolo e il fastidioso cocomero! Godo, sburro! Sbrodoooo!! ahhhh!!! il cocomero! Ahhh! Sìììì!!! adesso, mi strizzo i capezzoli; cosi, esce un po' di latte! Ahhh!!! ohhh!!! sììì!!! come, è denso il mio latte!
La troia, godeva e si contorceva, come una forsennata, guardando il suo enorme ventre allo specchio, da sotto il grembiule, non aveva niente, nemmeno le mutandine; in buona sostanza, la sua fregna, era sempre pronta per l’uso!
Un bel dì di dicembre, si era ormai in prossimità delle feste natalizie, va a far la spesa al suo negozio, Gilda, una bellissima trans attiva e passiva, bionda alta all’incirca un metro e novanta e, una minchia di trenta centimetri circa! Si era quasi vicini all’orario di chiusura del negozio e Rina, non poteva mancare all’appuntamento col suo cocomero; ma la voglia di palo di carne, incominciava a prendere il sopravvento; e cosi, la caliente venditrice di frutta e verdura, convince la bellissima trans tra le altre cose cliente abituè, a scoparla ed alla fine, farla eiaculare sul suo ventre, con una spruzzatina sulla sua latteria!
Gilda: buonasera, Rina!
Rina: ciao Gilda, come va?
Gilda: ah, tutto bene! Ho bisogno dei soliti pomodori, finocchi e arance siciliane!
Rina: ok! Ascolta, Gilda; ma tu, sei una transex operata!? Scusa se, ti faccio questa domanda!
Gilda: no, sono una trans attiva e passiva mi piace darlo e riceverlo, sono anche, una leccapiedi devota! Perché, mi fai questa domanda!?
Rina: niente, semplice curiosità! Ehm, lo dai anche alle donne!?
Gilda: certo, se una donna mi attira sì!
Rina: capisco! Ehm, io, ti piaccio!?
Gilda: certo! Che ti succede, Rina, forse la depressione post partum, ti ha dato alla testa!? Le chiese scherzando.
Rina: beh, il fatto, è che da quando, sono stata abbandonata da colui che mi ha ingravidata, non ho conosciuto più l’ombra di un cazzo; mi è rimasta questa diastasi addominale che, sinceramente, mi da un po' fastidio; ma, non ti nascondo che mi provoca eccitazione; quando, mi guardo allo specchio; infatti, non vedo l’ora di chiudere il negozio per recarmi nel retrobottega a guardarmi allo specchio e sditalinarmi, come una matta osservando il mio cocomero e sbrodare, come una lurida spudorata! Però, una bella impalata, mi farebbe raggiungere la pace dei sensi!
Gilda: capisco! Cocomero, perché, lo chiami così!?
Rina: beh, per la sua voluminosità, guarda che bel ventrazzo grosso che, ho!
Gilda: ummm! È proprio un bel ammasso di carne a forma di cocomero brindisino, appunto!
Rina: visto!? Allora, Gilda, mi impaleresti nel retrobottega, stasera!? Son già tutta bagnata fradicia!
Gilda: ok, ma ad una condizione!
Rina: dimmi pure!
Gilda: che dopo, invertiamo i ruoli, ovvero delizi il mio deretano, con una bella zucchina grossa!
Rina: ok, affare fatto!
Rina, chiuse il negozio e si recò con Gilda nel retrobottega dove, oltre allo specchio, era sistemata una panca, vi si sedette sopra e, con la sua bocca carnosa, iniziò a deliziare la trans, con un bel pompino voluttuoso e pieno di passione!
Rina: avanti, Gilda, tiralo fuori, voglio prima prendertelo in bocca! Aspetta che mi tolgo il grembiule e mi abbasso i pantacollant; di solito, sono pronta per l’uso; ma, stasera, fa un po' freddino e, son stata costretta ad indossare le mutandine, reggiseno e pantacollant!
Gilda: prego, fa pure tesoro! Intanto io, mi abbasso i pantaloni, lo tiro fuori e te lo sbatto in bocca!
Rina: uhmmm!! sììì!!! slurp, slurp! Che margiale enorme che, hai! Bella transex! Sì, cosi, tutto scapocchiato! Lo lecco, lo lecco tutto e poi me lo ficco in bocca, spingendomelo, fino in gola! Ahhh! Ummm! Che bellù margiale che tieni!
Gilda: sì, sì, grande troia, succhiamelo per bene, succhiamelo per bene! Sì, così, anche i coglioni! Ahhhhh!!! sììììì!!! sto quasi per sburrare!
Rina: no, ti prego, non sborrare! Ficcamelo prima in fregna! E poi, mi sborri sul cocomero!
Gilda: come la signora troia fruttarola desidera!
Rina, si mise sulla panca, in posizione ponte levatoio; e la transex, le ficcò tutti i suoi centimetri di minchia nella fregna spanata, facendola urlare di piacere e sbrodare, come una lurida troia; per poi alla fine, svuotarle le palle tutte sul ventre, facendole realizzare il suo sogno, ovvero: una mega sborrata sul cocomero!
Rina: ahhhh!!! sìììì!!! Gilda, sììì!!! ficcami il cazzo nella fregna, godo, come una dannata, vacca, sgualdrina!! Ahhhhh!!! sìììì!!! sfondami, impalami, sto sburrando, come una lurida puttana! Ahhh!!! sìììì!!! sfondami l’utero, fammelo arrivare fin dentro le viscere, ahhhh!!! sìììì!!! ohhhhh!!! sbrodooooooo!!! ahhhh!!! sììììì!!! ahhhh!!!!
Gilda: sì, anch’io, sto godendo, come un porco lurido! Ahhhh, sborro, sborrro! Sborrroooo!!!
Rina: sì, tiralo fuori, sborra sul mio ventre, sì, svuota le palle sul mio cocomero, ahhhh!!! sìììì!!! anche sulle mammelle! Ahhhh!!! sìììì!!! E’ stato bello, con te, ho realizzato il mio sogno, ovvero inebriare il cocomero di sborra! Maronna miaaaaaa!!!! Tutt’à sburr’ ‘ngopp’ ò cocommr’! esclamò in dialetto napoletano.
Gilda: ti è piaciuto, vero troia!?
Rina: sìì! Molto! Ora, mi posso classificare una fruttarola troiaccia e baldracca!
Gilda: bene! Ora, invertiamo i ruoli! Io, mi metto a pecorina e tu, mi ficchi in culo la zucchina!
Rina: certo! Ora te la ficco in culo, la checozza!
Gilda: sì, tieni un po' di vasellina, ungimi l’ano e poi ficca quella zucchina dentro, sculacciami, voglio sentirmi anch’io una puttanona ; proprio come me lo ficca in culo mamy!
Rina: perché!? Te lo fai inculare da tua madre!?
Gilda: beh, ogni tanto, una banana, me la ficca in culo! Ma ti prego, chiavami tutta, con quella dannata zucchina! Ahhhh!!!! sììì!!! sculacciami, sculacciami, ti prego! Ahhhh!! mi sta venendo duro nuovamente! Ahhhh!!! tu, inculami che io mi faccio una sega!!! ahhhh!!! spaccamelo il culo! Ahhhh!!! sìììì!!! mmmmm!!! dentro, tutto dentro! Ahhhh!!! sborro!!
rina: ti è piaciuta la checozza, eh!?
Gilda: tanto, è stata meglio della banana di mia madre!
Rina: bene! Ora, ricomponiamoci e andiamo a cenare; ho i miei genitori che mi aspettano a casa, col pargoletto.
Gilda: ok; ehm, come sta il bambino?
Rina: sta bene! Cresce, cresce!
Gilda: son contenta!
Rina: tieni questo, è un regalo per te, una bella bottiglia di prosecco maschio!
Gilda: grazie, molto gentile! Quando vuoi fare qualche altra spadellata, disponi pure di me!
Rina: certo! Ti bacio tutta, Gilda!
Gilda: anch’io, Rina! Ah! Salutami il cocomero!
Rina: non me lo nominare altrimenti, mi eccito nuovamente!
Gilda: zoccolona!
Fine
ogni riferimento, è puramente casuale
Mimmo L scrittore hard production
«Il migliore scrittore del sito... Viva il sesso nazional-popolare e viva soprattutto le porcone partenopee»