Mirta in calore (pub 14)


 


Una mattina, dopo una notte in cui Francesca e Mirta si sono amate come assatanate di sesso, si sono fatte una doccia insieme in cui le loro mani e labbra hanno finito il lavoro della notte precedente.


Andate poi nella loro camera da letto, hanno indossato la loro minuscola biancheria intima decisa vicendevolmente finalizzandola alle nostre fantasie erotiche. Francesca ha indossato un minuscolo perizoma con il triangolino celeste bordato con stringhe d’argento che proseguivano dietro e sulla vita, il reggiseno era a balconcino lasciando liberi i capezzoli. Mirta le ha inanellato i capezzoli con barrette dorate le sui estremità tenevano due semicerchi anch’essi d’oro. Francesca ha aiutato Mirta ad indossare delle calze nere a rete fitta sostenute da un reggicalze a catenina metallica argentata che le cingeva anche la vita; il reggiseno era in tessuto di raso nero con dei ricami argentati ed anche un bellissimo perizoma che all’altezza del buchetto della figa aveva il ricamo di un drago realizzato il filo argentato.


Ai piedi Francesca ha indossato delle ballerine nere e Mirta delle scarpe nere tacco da dieci centimetri.


Poi l’amante di Francesca ha aperto il suo armadio delle ‘sorprese’ chiedendole di scegliere per lei delle palline cinesi da tenere nella sua figa durante la giornata, Francesca ha pensato che volesse farle vedere alla sua commessa Erica, ragazza bisex, a cui spesso lei, durante le pause del lavoro leccava la figa e veniva ricambiata.


Francesca e Mirta si erano già truccate e si sono, poi, trasferite nel soggiorno-cucina per fare colazione.


Dopo qualche istante di silenzio, davanti ad una bella tazza di cioccolata Mirta ha detto a Francesca “Al posto delle palline cinesi avrei voluto un maschio da cui farmi scopare”


“Non ti è bastata la scopata fatta con quei due bei ragazzi ed il compagno di Marta?” ha replicato Francesca.


La voglia di essere femmina e passare da una situazione ad un’altra si è presentò in Mirta la quale ha detto anche che, una volta tanto, voleva provare ad essere un po’ puttana ed un po’ schiava ed ha chiarito che voleva godersi un bel maschio.


Poiché Francesca era giovanissima le ha chiesto di trovare un maschio che la montasse e che la facesse sentire totalmente femmina in sua balia.


Per trovarne uno adatto alle richieste di Mirta, nei giorni seguenti, la giovane ha contattato le sue ‘amiche di sesso’ le quali le hanno dato dei numeri di telefono di alcuni maschietti che a loro dire erano speciali. Per avere un’idea di chi fossero quei maschi ha dovuto dire che era lei l’affamata di sesso e loro fra frasi ambigue e domande intime l’hanno aiutata un po’ ovviamente verificando la disponibilità dei vari maschi e constatando che qualcuno non era adatto al caso. Non era facile trovarne uno; a Francesca sembravano tutti fasulli.


Lei stava per arrendersi nella ricerca e lasciare insoddisfatto il desiderio di Mirta, quando in un’ultima telefonata prima di chiudere definitivamente con la ricerca ha sentito la voce di un giovane di 27 anni. Al telefono le ha fatto una buona impressione. Parlava molto bene, sembrava molto discreto, intelligente, aperto a nuove idee e alla ricerca di sensazioni sessuali.


Lui non aveva mai fatto un’esperienza di rapporto a tre, né con due maschi né con due femmine.


Nonostante ciò hanno concordato di vedersi in bar ed hanno fissato un appuntamento.


Dopo aver scambiato quattro chiacchiere di persona, Francesca lo ha invitato a andare a casa sua per verificare la reazione di Mirta a cui lo aveva già descritto ed anche convinta ad accoppiarsi con lui.


Per Mirta era una specie di appuntamento al buio.


In quell’occasione lei si è fatta un ditalino davanti a Francesca al solo pensiero di quel maschio che l’avrebbe scopata.


Il giorno in cui lui si è presentato alla porta ed è entrato in casa di Mirta, le due amanti lo hanno accolto con grande entusiasmo e si sono sedute sul divano.


Lui ha esordito con “Io sono Sergio”


“Ah! Sei tu! Finalmente vedo il ragazzo conosciuto in chat da Francesca. Sei qui per bere qualcosa e fare quattro chiacchiere o per …… andare oltre, se è questo che vogliamo?” ha detto Mirta già esprimendosi con toni erotici invitanti.


Lui è rimasto stupito non capendo se si stesse scherzando o se lei stesse facendo sul serio, inoltre era inebetito oltre che dalla proposta, anche dall’abbigliamento delle donne.


Francesca aveva dei sabot a tacco alto che dondolava sulle dita dei piedi, Mirta dei sandali elegantissimi che avevano una fascetta vicino alle dita dei piedi e una cinturina sopra la caviglia. Il tacco era da dodici centimetri ed avevano un centimetro di zeppa che rendevano il piede molto verticale nella camminata la quale risultava anche lenta ma molto sensuale e provocante.


I capelli di Mirta erano raccolti a coda di cavallo così come quelli di Francesca che li aveva un po’ più su della nuca.


Entrambe non indossavano intimo e neanche calze.


I loro vestiti erano solo delle camicette da cui si indovinava facilmente lo stato dei loro capezzoli ed una minigonna a fascia che al solo sedersi si sollevava fino quasi scoprire la figa. Per nasconderla hanno incrociato le gambe.


Sergio piaceva molto a Mirta e nell’averlo lì ne è rimasta sorpresa e nei minuti seguenti non capiva più niente.


Era in calore e voleva solo essere scopata e inculata.


Il ragazzo si è avvicinato molto a Mirta fino al punto di baciarla in bocca.


Mirta non ha resistito a quel bacio, anzi, ha iniziato a rispondere.


Stranamente Francesca non era gelosa. Quella situazione non la ingelosiva, anzi la eccitava.


Mirta e Sergio si sono baciati con più calore incrociando le lingue nelle loro bocche sino a quando le loro mani sono passate a palpare i loro corpi.


Francesca si è avvicinata senza momentaneamente partecipare ma solo come spettatrice. Ha visto lui scoprire le tette di Mirta, succhiare i capezzoli, leccarli e lei gemere di piacere per effetto dei passaggi della lingua.


La mano di Mirta è andata a palpare il suo pacco nel pantalone di morbida lana che cresceva sempre più vistosamente. Con lentezza si sono spogliati sino a ritrovarsi nudi sul divano.


Francesca ha visto Mirta baciargli il petto, la pancia e scendere giù, sempre più giù, sino a prendergli in bocca l’uccello. A quel punto Francesca si è spogliata mentre Mirta lo spompinava dimostrando di essere in calore. Francesca si è piazzata dietro Sergio e le è venuto istintivo leccargli il buchetto posteriore. Lui ha avuto un piccolo sussulto sussurrandole di non smettere.


Mirta era già bagnata come una fontana. Sembrava stesse aspettando una situazione del genere, come se la aspettasse da tempo e finalmente poteva goderla in pieno.


Sergio non aveva occhi se non per Mirta. Lui era entrato mentalmente e fisicamente in lei.


Più la scopava, più la sua figa si stringeva attorno a quel cazzo che sinceramente è di tutto rispetto.


Era grosso, lungo e duro, giovane e la donna se lo gustava tutto, sembrava divorarlo.


Il cazzo ogni tanto usciva dalla figa e Francesca lo guidava per provare a penetrarla nel culo, dopo averlo lubrificato e preparato all’allargamento con un po’ di gel.


Sergio era un bel maschio forte che è riuscito a sollevarla con il cazzo piantato dentro la figa mentre lei, sentendolo tutto dentro, gemeva di piacere. Sergio di peso l’ha trasportata sul divano del salotto.


Lei ne ha approfittato per impalarsi meglio e prendere a fondo anche nell’intestino il cazzo del giovane ragazzo. Nella posizione in cui si trovava Mirta si stava facendo scopare in figa e in culo, alternativamente e come se non le bastasse ha preso un cazzo di gomma dalla sua riserva ed ha dato inizio alla simulazione di un pompino. Francesca ha pensato che forse sarebbe andata anche oltre.


Infatti, con il cazzo del ragazzo in culo, Mirta ha pregato Francesca di metterle il dildo più grosso nella figa.


Forse sarebbe stato meglio farlo con l’intervento di un altro uomo e Francesca si è chiesta se fosse proprio questa la finalità a cui veramente desiderava Mirta.


Sergio stava per godere e Mirta ha guardato Francesca ed ha anche allungato le mani chiedendole un bacio profondo intrecciando le lingue.


Con un movimento rapido Mirta si è girata, si è inginocchiata all’altezza del cazzo, lo ha preso in mano e lo ha succhiato avidamente aspettando che lo sperma le invadesse la gola.


Gli schizzi sono arrivati presto e tanti al punto che la donna non riusciva a contenere tutto lo sperma nella cavità orale, allora lo ha riversato sul cazzo per poi rileccarlo con ingordigia.


Francesca si masturbava freneticamente e pur desiderando raccogliere quella sborra dalla bocca di Mirta, ha proseguito nel fare il suo ditalino però alla vista di tutto ciò non ha resistito.


Lei si è avvicinata a Mirta e Sergio ed è venuta schizzando sbroda sul viso e sul collo dei due amanti. Lo schizzo ha sorpreso anche le e l’ha lasciata inebetita pe la violenza dell’orgasmo accompagnato da vari spasmi incontrollabili.


Passato il momento si sono ripuliti e subito hanno pensato alla prossima volta.


“Forse dovresti portare un amico” ha proposto Mirta a voce alta


“Magari due!” ha risposto Francesca “ però da ora in avanti ti chiedo solo massima discrezione”


Ormai Mirta era andata, non aveva più freni, voleva essere scopata da tanti uomini contemporaneamente.


Prima che Sergio andasse via lo hanno invitato a cena e poi hanno proseguito con vari tipi di accoppiamenti amorosi nel lettone.


Anche Francesca ha voluto provare ad essere presa davanti e dietro e la cosa non l’è dispiaciuta affatto, anzi avrebbe voluto ripetere l’esperienza dato che l’aveva già fatta ma questa volta aveva un gusto diverso.


Finiti i loro giochi sessuali, nudi come mamma li aveva fatti, si sono accomodati in salotto per parlare di loro stessi per conoscersi meglio.


Francesca si è seduta sulle ginocchia di Sergio e, mentre si parlava, Mirta non ha perduto l’occasione di leccare sia la figa della sua giovane amante sia il cazzo del ragazzo.


Tutti e tre erano veramente felici e soddisfatti delle loro prestazioni sessuali e tra loro il clima era veramente allegro e piacevole.

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Categorie: Etero Trio
Tag: Sarde