Caro Babbo Natale,
Ti ho visto l'anno passato. E tu penso lo sai. Certo che lo sai che ti ho visto e non ridere sotto quella barba arruffata di bianco. 


Ero in terrazzo a fumare quanto sei entrato in camera. Fuori il nevischio grattava via i colori ma quell'ombra che scivolava dalla porta al letto l'ho vista. Ti ho visto porco. Ti ho osservato salire sul letto dove mia moglie dormiva già nella sua sottoveste rosso Natale che le aderiva sulla schiena e ne assecondava il sedere. Ne potevi vedere le mutandine di pizzo nero, dillo che le hai puntate bastardo. Dillo che la tua barba si bagnava della tua bava di cane in calore.


Ho visto la macchia rossa del tuo cappotto allargarsi mentre ti inginocchiavi sul letto e alzavi la sottoveste e iniziavi a leccare le cosce lucide sotto la luce calda del lampadario. Ho visto lei muoversi nel dormiveglia, agitare le gambe, le dita sottili dei suoi piedi ritrarsi dal solletico dei tuoi baffi, e come gesto irriflesso portarsi una mano al pube e abbassare le mutandine. 


Dalla finestra, e lo so porco di un cane che tu lo sapevi che c'ero!, Ti ho visto con la mano fregarti l'uccello per indurirlo mentre la peluria di lei compariva tra le chiappe. Quel tuo uccello antico ma nerboruto, attraversato da vene pulsanti mentre lo scappellavi per lubrificarlo a dovere. E mia moglie si metteva a pecorina come una renna innalzava la testa tenendo gli occhi socchiusi e mordendo le labbra mentre allisciandosi la fica con le dita. 


Ti ho visto allora aprirgli con le mani il culo e leccarle il buco, quello che io non avevo mai violato per pudore. Ma tu porco di un Babbo Natale ci hai anche sputato sopra e mentre mia moglie si sfregava più forte, e alzava il sedere come a invitarti, tu porco di un cane l'hai penetrata senza ritegno. Le hai infilato il tuo cazzo largo e venoso tutto dentro, tutto in fondo. Ho sentito urlare, e poi gemere e vedevo il tuo culo flaccido sbattere verso quello della mia Laura e schiaffeggiarle una chiappa con la tua mano destra, mentre nell'altra le tiravi i capelli suoi lunghi e marroni, che splendevano alla luce come riflessi di un albero di Natale. E la sbattevi trainandola come una slitta, con i capelli come redini e mia moglie come renna sodomizzata dal tuo tronchetto natalizio. Vedevo la schiena di mia moglie inarcarsi dal godimento, le tette sobbalzare dalla violenza delle tue spinte. Sentito respiri strozzati da urla, e il letto sbattere anch'esso sulla parete di fronte. Il suo culo, dolce e immacolato, farsi rosso dagli schiaffi e ad un tratto dal suo buco colare la sborra densa e tersa fin giù sul letto.


Ti ho visto e tu anche, in quel momento girandoti mi hai visto segarmi dietro il vetro schizzato  dal mio sborro, che colava anch'esso sul freddo cristallo. Neanche un cenno e avvolto dal tuo rosso costume hai lasciato mia moglie stesa con il buco del suo culo che vedevo ancora dilatarsi, come a respirare e fare uscire altro del tuo liquido. 


Ti ho visto. Mi hai visto. Hai rispettato la mia richiesta. Hai esaudito il desiderio che ti avevo richiesto per quel Natale.  Avevo sempre desiderato vivere un'esperienza da cuckold. È stata la prima volta ed è stato fantastico. È stata anche la prima inculata di mia moglie e ti sono debitore perché ora  me lo dà senza nessuno scrupolo. 


Non posso che ringraziarti. Ma per questo anno voglio chiederti un altra piccola cosa. Vorrei farlo a tre. Io tu e mia moglie. Vorrei vederla penetrare da due cazzi e riempirla di sperma in bocca e in fica. So che sarai molto preso in quella notte ma prometto che il prossimo anno ti chiederò solo un sex Toys.


Con riconoscenza. Tuo Buddy!

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