Non c’è due... senza trio – L’amica del liceo (Prima parte) 


 



Era estate, e come ben si sa le giornate in quel periodo spesso volano e passan via come battiti di ciglia. L’estate, stagione del divertimento senza pensieri, dei tramonti in riva al mare e delle discoteche all’aperto. Ecco, proprio le discoteche all’aperto riportarono alla mente di Giorgio l’immagine di Laura, la migliore amica della sua giovane e disinibita fidanzata Chiara.


In una di quelle giornate all’insegna del divertimento e della goliardia più sfrenata egli si era ritrovato ad assistere ad uno spettacolo che mai avrebbe immaginato prima; le due donne dopo aver bevuto un paio di consumazioni come erano solite fare ogni volta, si erano gettate nella mischia della pedana da ballo super affollata e, neanche a dirlo, avevo immediatamente attratto l’attenzione dei soliti maschioni che si trovan sempre da quelle parti cercando tutto tranne che una serata di danza in discoteca. Le due, ovviamente abituate a tutto ciò dopo anni e anni di esperienza nel frequentare quei luoghi, avevano facilmente e gentilmente messo in chiaro che non “tirava aria” per tutti loro e i loro ormoni zampillanti, tanto che Giorgio nemmeno aveva avuto bisogno di alzarsi dal suo divanetto continuando beatamente a sorseggiare il suo Coca Buton.


 



Fatto sta che man mano che le canzoni si seguivano ecco che allo stesso modo le movenze delle due donne andavano seguirsi l’un l’altro in una danza che diventava sempre più affiatata e che tutto sembrava tranne che un innocente divertimento di amicizia. Giorgio dal canto suo non gli diede molto peso sul momento, sapendo che le due erano amiche dai tempi del liceo e quindi sapevano badare a se stesse si allontanò per un attimo, o almeno così era nelle sue intenzioni, dirigendosi al chiosco per effettuare una nuova ordinazione non calcolando di trovarci una calca di giovani dinanzi degna dei migliori assedi che la Storia umana ricordi.


Nel minor tempo possibile, stando alle premesse, fece ritorno al suo posto ma quando il suo sguardo cercò di distinguere le due figure femminile laddove poco prima si trovavano… ecco che le stesse erano scomparse come inghiottite dalla folla circostante.


Si voltò per controllare che ci fossero le cose di entrambe e non vedendo le loro borse ci fu un’unica soluzione possibile “toilette time” come sempre diceva lui scherzosamente.


 



Poggiato il suo nuovo bicchiere al tavolino e recuperato il borsello che non poteva certo lasciare incustodito, si diresse quindi verso le cabine adibite allo scopo per lo stesso motivo che immaginava avesse spinto le due donne lontane dalla pista e provvedette a liberarsi del fastidio prima di uscire dalla cabina “Men”. 


Quello che però lo sorprese fu un suono flebile, quasi sussurrato, proveniente dalla zona semi-oscura alle spalle delle cabine stesse, quel suono aveva un non so che di familiare e lo spinse quindi ad affacciarsi cercando di distinguere chi fosse e perché si trovasse lì visto che decisamente non era una zona dove abitualmente la gente si riunisce per conversare.


Appena prima che il suo sguardo individuasse le figure di chi era lì dietro ecco sopraggiungere un nuovo suono, stavolta un ansimo più che una parola vera e propria e dal tono di voce avrebbe scommesso si trattasse di Chiara. 


 



La conferma arrivò una frazione di secondo più tardi quando dinanzi ai suoi occhi, tutt’altro che invisibili agli occhi di qualunque avventore, si palesò l’immagine di Chiara, per l’appunto, distesa a gambe oscenamente spalancate su un telo mare che immediatamente riconobbe essere il suo, mentre una seconda figura era inginocchiata  lì nel mezzo intenta a divorarle quanto di più intimo ci possa essere. Quella figura dalla chioma bionda, era proprio la sua Laura, che leccava e succhiava avidamente la vagina dell’amica sbrodolante una quantità imprecisata di umori mentre le sue dita rapidamente la penetravano e le stimolavano la clitoride strappandole ansimi e gemiti mentre l’amica brunetta le teneva la testa premuta invitandola e bere sempre più del suo nettare stringendole e scompigliandole quella chioma dorata quasi allo stesso modo in cui Giorgio era abituato a fare durante i favolosi pompini che la sua fidanzata gli tributava nei momenti di lussuria che spesso e volentieri si concedevano in luoghi più o meno privati visto che il rischio era per entrambi decisamente una marcia in più.


 



Ed ora eccola lì, Laura, la bionda porcellina che da mesi gli regalava momenti di sesso indimenticabile, inginocchiata a bere dalla vagina della sua vecchia amica in un luogo che più pubblico e frequentato di una discoteca in spiaggia durante l’estate era difficile da immaginare.


Tutto questo in un modo meraviglioso che stava portando Chiara verso alte vette di piacere che le contorcevano il viso e il corpo, generando mugolii e gemiti che erano ben udibili da chiunque fosse un minimo lontano dalle pista da ballo dove la musica da discoteca ancora riusciva e reggere il contrasto.


Ovviamente, il povero Giorgio neanche a dirlo, aveva i suoi pantaloncini corti che già dal primo istante di quello spettacolo si erano trasformati in qualcosa di molto simile ad una tenda da campeggio visto quanto il suo membro si era svegliato e urlava a suo modo chiedendo di poter essere liberato. Fatto sta che in preda all’eccitazione ecco li maschio avanzare verso la propria donna e con decisione darle una sonora pacca sul sedere strappandole un gemito di apprezzamento visto che il tocco della sua mano era per lei ormai qualcosa di così ben conosciuto che nemmeno per un istante le fece pensare che potesse essere un altro uomo.


 



Giorgio notando che Laura decisamente non sembrava avere intenzione di mollare la propria succosa preda ecco che fece per inginocchiarsi dietro di lei, in perfetto stile pecorina e dopo averle sfilato in un atttimo gonna e perizoma, gli piantò dentro tutta la sua virilità strappandole un lungo ed acuto gemito di piacere che lei trasmise a Chiara gemendole letteralmente dentro l’allagato sesso che ancora le divorava sapientemente.


Iniziò quindi per tutti e tre un amplesso selvaggio con Giorgio che tenendo Laura saldamente per i fianchi la stantuffava ad un ritmo forsennato ansimando, gemendo e grugnendo in modo quasi animalesco lasciando che il piacere lo pervadesse in ogni singolo centimetro del corpo muscoloso e regalandole schiaffetti sul suo culo sodo che la eccitavano ed invitavano ad aumentare il ritmo del cunnilingus mentre tutti viaggiavano a grande velocità verso il culmine del piacere e ben presto unirono i loro gemiti in unico grande suono, le due donne soffocando una nella vagina dell’altra e Chiara mordendosi il labbro inferiore in una maniera che definire tentatrice sarebbe stato più che riduttivo. 


 



Gli sguardi di tutti e tre appannati da quel misto di piacere e rilassamento che sono uno degli orgasmi più intensi della loro vita poteva lasciar loro.


Una volta ricomposti e ripuliti, con le due donne che ovviamente si offrirono in comunione di ripulire quel gran bel pezzo di carne pulsante che tanto aveva fatto godere Laura riempiendola di caldo sperma fino all’utero, si diedero appuntamento per ripetere l’esperienza a casa di Laura e Giorgio. Quella sera era la sera in questione per la quale Giorgio e Laura stavano ultimando i preparativi.


Ma questa è un’altra storia…


 



Spero che abbiate apprezzato questo mio nuovo racconto e che troviate un attimo per commentarlo con le vostre sensazioni, impressioni e critiche. Sono ansiono di sapere le opinioni di tutti voi al fine di migliorarmi sempre di più e perché no di discutere assieme su questo meraviglioso mondo che la scrittura erotica offre a tutti noi per esprimerci al meglio e senza timore. Vi aspetto numerosi/e e vi auguro buon proseguimento. Il vostro Madip.


 



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