Tutto è iniziato quando Elisa sorprese accidentalmente Nicole seminuda nel bagno. Nonostante fossero amanti la donna era imbarazzata e non ha saputo dare una spiegazione plausibile alla figlia. Nell’imbarazzo che ne è seguito da parte di entrambe, nel tentativo di Nicole di scusarsi per il fatto ritenuto sul momento increscioso la ragazza si è trovata a dire “Mamma, mi dispiace ma ti devo confessare che più ti guardo e più mi piaci. Sei una bellissima donna. Te lo dico perché mi piaci e lo sai. So che sei mia madre e non dovrei, ma il vederti mentre fai sesso solitario mi ha mandata un po’ su di giri. Tu hai sempre qualcosa ….” E non ha finito la frase perché Nicole l’ha interrotta.


La visione apparsa inaspettatamente ad Elisa l’ha eccitata e voleva essere po’ intraprendente nei confronti della madre.


“Smettila stupida! Mi piace che tu apprezzi la bellezza del mio corpo ma per il resto, beh, avrei voluto …. Ma sarà meglio non parlarne, non credi? Ora quel che è stato è stato, ormai, pazienza! Tu hai i tuoi amori, hai le tue ragazze, i tuoi ragazzi. Io e Rocco ci vogliamo bene, il nostro è un amore misurato, rispettoso, soprattutto spirituale”


“Dai mamma!” ha insistito Elisa “Adesso non mi verrai a dire che i bambini li porta la cicogna?”


“No, io e Rocco ci siamo sempre amati, perché eravamo e siamo ancora innamorati, ma sempre con molto rispetto l’uno dell’altra”


“Sei proprio sicura che lui quando è lontano da casa non abbia un’altra donna e forse anche un’altra famiglia? Da come godi con me quando lui non c’è mi sa che ti abbia un po’ trascurata. Intendo dire come donna”


“No, assolutamente no! A me non sembra quel che dici tu. E poi tu lo sostituisci bene, non ti pare?”


“Scusami Nicole, ma sai che sei davvero un bel pezzo di figa? Te lo ha mai detto qualcuno? Se non fossi tua figlia ti farei la corte. Chissà quanti uomini vorrebbero averti o anche solo vederti nuda e chissà quante lesbiche!”


“Ho capito, sono una bella figa, come dici tu, o come dicono quegli uomini che vorrebbero vedermi nuda e chissà cos’altro”


“Dai mamma, non far finta di non sapere queste cose! Tutte noi donne siamo almeno un po’ vanitose e non vedo perché tu dovresti essere l’eccezione. Sono sicura che quando ti dico che sei una bellissima donna è la verità. Certo è che quando ti vedo mi eccito e che sicuramente molti uomini farebbero pazzie per te. Non è che le donne non ti apprezzerebbero! D’altra parte io e te facciamo sesso e ci soddisfiamo nella nostra intimità. Sono sicura che un po’ la cosa t’intriga. Magari ora che ti parlo ti sei anche bagnata. Hai mai pensato a quanti dei tuoi amici pensando a te si masturbano quando la loro donna non li vede? Per non dire di quante donne ti sognano nel loro letto oppure fanno l’amore con il loro compagno immaginando di venirti dentro o se fosse donna, venire nella tua bocca come faccio io?”


“Elisa! Non è che ti stai eccitando troppo? Non ti ho mai sentito parlare così. A momenti sei anche sfacciata. Penso che tu stia frequentando delle brutte compagnie!”


La voce di Nicole si era fatta un po’ più stridula, sembrava vagamente insicura, affettata, come se recitasse e questo non era da lei.


Nonostante la figlia l’avesse sorpresa seminuda con suo grande imbarazzo ma dando un meraviglioso spettacolo, Nicole ha indossato una sottoveste un po’ trasparente e circolava per la casa praticamente come se fosse in perizoma e reggiseno.


Elisa era eccitata da quella donna con cui spesso faceva sesso di notte ma che di giorno vedeva sempre vestita e sperava che quella fosse l’occasione per vedere di più. Lo spettacolo di Nicole la eccitava non poco.


“Su mamma, non negarti! Siamo tutti maggiorenni e vaccinati. Volevo solo dire che tu meriti di più, sei ancora giovane e, lasciatelo dire, sei ancora una donna molto sensuale”


Nicole è arrossita leggermente. Elisa aveva colto nel segno: l’amor proprio e la vanità femminile avevano stimolato l’essere femmina di Nicole il che significava che era pronta ad accoppiarsi con la figlia in un amplesso lesbico alla luce del mattino.


I loro rapporti sessuali si erano sempre svolti di notte e mai di giorno.


Ecco a cosa voleva arrivare Elisa. Era da quando aveva visto la madre seminuda, con le tette scoperti e lo slip calato alle ginocchia che ci pensava e per lei era un sogno da realizzare


Naturalmente l’aveva già vista altre volte, anche completamente nuda non molte notti prima e l’aveva vista tante altre volte, spiandola nel fare il bagno o la doccia senza un francobollo di tessuto addosso.


Ultimamente Elisa aveva sognato spesso di fare l’amore con lei come se fosse un uomo, e non si era certo vergognata, anzi desiderava realizzare quelle immagini che le passavano in mente.


Il fatto di averla sorpresa seminuda non era stato casuale. Elisa l’aveva sentita entrare in bagno e poi non sentendo i classici rumori dell’acqua era entrata di proposito fingendo di non sapere che Nicole si trovasse lì.


Alla ragazza è venuto da chiedersi il perché Nicole, dopo essere stata scoperta, non si fosse rivestita e le è venuto il dubbio che avesse lasciato la porta aperta appositamente.


Alle parole di adulazione che la figlia le aveva detto, Nicole le ha canzonato “Dici che te ne intendi? Che ne sai tu delle donne e di me? In fin dei conti siamo amanti e ciò ci sta bene ma tu hai anche altre possibilità e non appena le sfrutti mi lasci ad aspettare e facciamo sesso raramente e per niente. Credi che le mie voglie siano a comando?”. Era un tentativo di sedare l’invisibile tempesta o ormonale che la stava devastando ed ha proseguito “Effettivamente devo rimproverare Rocco per qualcosa che ormai puoi capire essendo già una giovane matura che non si pone limiti nel fare sesso: lui non mi ha mai amata in modo completo. Non mi ha mai permesso quello che le mie amiche fanno”


“Cioè?” l’ha incalzata Elisa.


“Cioè...sì insomma, Rocco non mi ha mai permesso di fargli le seghe fino a farlo venire e quello sperma benedetto, che mi dicono salato e caldo, passarlo sulle tette” ed Elisa strabuzzando gli occhi ha chiesto “In poche parole non vuole che tu gli faccia un bel pompino?”


“Pompino è una parola volgare però, devo ammettere, la sostanza è quella”


La ragazza come per magia si è sentita attratta e partecipe della mancanza di quell’atto sessuale e degli effetti postumi ed allora si è avvicinata alla madre che davanti a lei, in quel momento, era le è parsa la femminilità fatta persona. Le ha cinto i fianchi e l’ha baciata sulle labbra, sul collo, sulla gola, mentre con una mano è andata ad accarezzarla fra le gambe.


“Mamma, ti voglio tanto bene. Io ti amo corpo ed anima!” le ha sussurrato Elisa che si aspettava un gesto che la bloccasse.


La situazione si era fatta particolarmente intrigante ed eccitante.


Nicole non si è mossa e si è lasciata fare tutto dalla figlia.


Forse per il fatto che era mattina e che c’era la luce del sole ha reagito in modo totalmente diverso da quello che ha sempre avuto la notte a letto.


“Non possiamo, Elisa! Ti rendi conto che siamo madre e figlia”


Ma la figlia senza dare tregua ha replicato “Mamma! Io voglio toccare e leccare quella parte di te dove sono passata e dove ormai so che a te piace essere toccata” e superando ogni pudore “In fondo anche il corpo ha le sue esigenze e poi, come tu hai detto, non sei solo una madre, sei anche una donna, una femmina ancora giovane e piacente e questo, credimi, è innegabile”


“Mi stai lusingando e mi sto eccitando ma stamane mi manca proprio un maschio. Se Roco fosse qui mi sarei fatta lui ma ora ho solo te”


Elisa ha prontamente afferrato l’invito ed ha proposto di andare in camera della madre ma prima è passata nella sua camera ed ha preso uno strap on e lo ha indossato rapidamente sotto la gonnellina ampia.


Appena davanti a Nicole che si era già stesa sul suo lettone, Elisa si è denudata esponendo l’oggetto appuntito fissato ad una mutandina. A lei lo aveva regalato Giulia, la sua amante trans con cui ha avuto una lunga relazione ormai terminata, ed ora era il caso di utilizzarlo in famiglia.


Alla vista di quell’attrezzo Nicole non si è meravigliata più di tanto avendo una volta scorto di nascosto Elisa che scopava Giulia.


“Se ti va mi puoi accarezzarmi le tette, mentre io in bocca mi godo questo coso di silicone”


Quel cazzo finto era un vero randello dalle dimensioni asinine, duro come una scultura, con il glande lucido simile alla testa di un ariete la cui bellezza emanava un fascino perverso per gli occhi inebetiti di Nicole la quale lo ha afferrato con una mano e poi con tutt’e due. Lei lo teneva in bocca come se non avesse fatto altro in tutta la sua vita.


Se fosse stato il cazzo di Rocco in men che non si dica, per l’eccitazione morbosa che aveva e per il tocco delle sue mani ben curate che solitamente andavano a toccare i coglioni gonfi come se volesse spremerli, Rocco sarebbe venuto eruttando densi fiotti biancastri che l’avrebbero fatta impazzire.


Nicole nel fare il pompino al finto cazzo aveva il viso sereno.


Anche Elisa che la guardava aveva il volto di una ragazza seria ed innocente, in Nicole non aveva visto nulla di straordinario.


Dopo un poco rivolta a Nicole, Elisa le ha detto “Sono certa che, in fatto di tenerezze e coccole coniugali, il pompino non è l’unica cosa che Rocco non ti permette”


“Cos’altro dovrebbe permettermi, secondo te?”


“Scommetto, anzi ne sono più che certo, che vi accoppiate sempre nello stesso modo, nella classica posizione del missionario cioè tu sotto a pancia in su con le cosce divaricate e lui sopra”


“E in quale altro modo dovremmo fare l’amore?”


“Il 69, ad esempio”


“Si con lui il 69 lo faccio, anzi ti dirò che la mia posizione preferita è la cow girl revers. Certo che ad un altro uomo non metterei la figa a tre centimetri dal suo naso e, peggio ancora, due dita più su, pure la rosetta del mio culo!”


“dimmi, mà! Rocco ti ha mai presa da dietro?”


“Vuoi dire se mi ha mai penetrata da dietro, se mi ha inculata? Vuoi sapere se Rocco me lo ha infilato nel buco del culo?”


“Non ti ho chiesto Rocco te lo ha messo di dietro, ma se ti ha mai presa da dietro”


“Beh, sì! É fantastico accoppiarsi come fanno gli animali! In fin dei conti non siamo molto diversi”


Aveva detto ciò con voce alta ed Elisa non ha capito se Nicole fosse scandalizzata o se l’immagine di un uomo che chiava una donna come fosse una bestia, una cagna, l’avesse in qualche modo, eccitata.


A conferma della sua eccitazione c’era il fatto che Nicole si era messa inconsapevolmente una mano fra le gambe all’altezza dell’inguine.


Elisa battendo sull’argomento ha insistito “Eppure, credimi mamma, tante coppie lo fanno. Io penso che non sia una cosa così difficile da farsi. Forse lo fai perché vorresti essere la sua troia”


“No, non è per questo! Penso che sia bello vedersi in viso quando siamo tutt’uno con lui. Un’altra cosa è farlo con uno sconosciuto solo per fare sesso anche se so che è una forma di tenerezza. So che molte mie amiche si eccitano tantissimo quando vengono scopate così. Comunque tu lo sai che non sono fatta di ferro. Non credere che mi vergogni ad immaginare quello che stai descrivendo e che forse hai fatto con i tuoi amanti e che forse vorresti fare anche con me con quel dildo. Mettermi quel ‘coso’ dentro non è certo fare un peccato!”


Quell’oggetto era diventato l’interesse degli occhi di Nicole che l’aveva eccitata e già se lo vedeva dentro senza scandalizzarsi.


Ormai Elisa la conosceva bene e l’aveva vista nuda di nascosto ed allora Nicole ha pensato che mostrarsi non sarebbe stato certo un guaio. Ha sollevato la vestaglia e, come se nulla fosse, ha mostrato le lebbra della figa già bagnate.


“Sei bagnata” le ha detto la figlia senza imbarazzato.


“ti dirò di più, sono bagnata fino al buchetto posteriore” e si è girata con la massima disinvoltura per mostrare alla figlia in che stato fosse.


Detto questo, come se nulla fosse successo, ha abbassato la vestaglia lasciando alla figlia l’immaginazione più sfrenata, libidinosa e senza freni, dopo di che ha ripreso con un tono più che naturale il suo discorso “Non ti sembra scomoda quella posizione? Inoltre non puoi neppure baciare il tuo amante”


Elisa era già esperta e sapeva bene di che cosa si parlasse ed ha insistito “Invece sì! Prova a metterti alla pecorina e te lo dimostro”


“Dici? Vorresti scoparmi con il dildo in quel modo?”


“Ma no mamma! Non voglio scoparti ora, voglio solo dimostrarti come lo si può fare!” e con delicatezza l’ha afferrata per le braccia e per le spalle facendola mettere nella posizione cdi cui avevano parlato e che ora le voleva far provare.


Stranamente Nicol non ha opposto resistenza ma si è messa nella posa come se l’avesse sempre fatto.


Elisa le ha allargato in modo deciso le gambe e le ha levato la vestaglia lasciandola con il solo reggiseno.


Nicole era uno spettacolo.


I suoi capezzoli sporgevano appuntiti, turgidi ed eretti, le natiche erano ancora sode, larghe e distanti fra loro e c’era un segno chiaro lasciato dall’uso frequente di perizomi a filo. Al centro dei glutei c’era una sporgenza piccola, rotonda e rugosa. Elisa c’è passata sopra con i polpastrelli della mano destra e la donna ha chiesto “Elisa cosa fai?”


La risposta è stata la ripetizione del gesto e lei ha reagito di nuovo “Elisa dai! Smettila. Dai, no! Queste cose no tra madre e figlia!” ma il tono della voce era già diverso, era meno convinta e risoluta, più da libidinosa che aspetta che sia penetrata.


Elisa incurante delle parole della madre ha ripassato per la terza volta i polpastrelli e questa volta Nicole non ha detto nulla facendo finta di non accorgersi di quella richiesta di trasgressività della figlia.


Elisa ha proseguito ad accarezzare quel bocciolo sporgente fra le natiche, ne ha percorso la circonferenza ed ha avvertito le contrazioni del muscolo sfintereo che a tratti si contraeva.


Per spiegare alla madre come si fa ad accoppiarsi alla “pecorina” l’ha montata ma senza penetrarla per ora avendo deciso di aspettare un po’ volendosi godere lo spettacolo di quel corpo femminile di donna matura, le natiche nude naturalmente aperte, le gambe snelle e ben tornite ed inoltre era curiosa di vedere la reazione; sapeva che era eccitata ma voleva che fosse Nicole a chiedere di sospendere o di continuare l’insegnamento.


Sicuramente la femmina che abitava nel suo ventre e fra le sue gambe voleva in qualche modo soddisfare l’eccitazione immaginando che la figlia le mettesse il dildo dello strap on dentro la sua figa.


Fino ad allora le due non avevano mai utilizzato giochini sessuali per soddisfare le loro voglie nei momenti in cui lesbicavano.


“Elisa, io non resisto più di tanto, vuoi terminare questa dimostrazione? Però non mi toccare, non accarezzarmi o toccarmi con quelle dita in modo troppo confidenziale” e qui la voce ancora una volta ha avuto un tremito.  Anche le sue gambe tremavano per l’emozione.


“Va bene, mamma, Lascia fare a me, non preoccuparti più di tanto! Sai che ti voglio bene e che ho per te il massimo rispetto”


La ragazza si aspettava una sua immediata reazione quando è montata sulla donna e si è adagiata sopra facendo pressione sul corpo in una posizione che per certi versi poteva essere anche poco dignitosa.


Invece Nicole non ha detto nulla. Non ha detto niente neanche quando ha sentito le cosce della giovane a contatto con le sue, neanche quando il mio bacino premeva contro le sue natiche, neppure quando al contatto di quel cazzo finto parecchio grosso si è insinuato nel solco dei glutei. Nicole non ha detto niente nemmeno quando Elisa ha appoggiato la punta di quel dildo contro l’ingresso della vagina.


Presa da una libidine incontrollabile e da una foia incontenibile, Elisa ha infilato tre dita nella figa di Nicole la quale si è ulteriormente aperta allargando le gambe e portando le spalle a contatto con le lenzuola. Messa così ha fatto allargare il solco fra i glutei ed al centro lo sfintereo anale nella sua stupenda forma. Di tanto in tanto Nicole emetteva dei gemiti appena percettibili e ad Elisa non sembrava vero avere davanti agli occhi l’oggetto dei suoi desideri lussuriosi. Quello sfintere che a lei constava essere vergine in realtà non lo era. Infatti appariva sporgente, slabbrato, anche se un po’ contratto, poco più sotto c’era la figa depilata lucida dagli umori prodotti e dilatata dal desiderio inconfessato che hanno fatto aumentare a dismisura l’eccitazione.


Era inutile riflettere su cosa fare.


Nicole non diceva nulla, ma dalla posizione assunta non poteva essere contraria all’accoppiamento perché la voglia di godere non ammette ragioni e lei non aspettava altro.


Ad Elisa non restava che puntare la punta del dildo dello strap on contro l’ingresso della vagina e penetrarla profondamente; le sarebbe stato facile essendo la figa della madre molto lubrificata e di conseguenza già pronta per l’uso.


Quel che si apprestava a fare le dava un gusto fisico e psicologico ineguagliabili.


Appena dentro la ragazza l’ha scopata subito con grande foga ed ha trovato la madre pienamente consenziente.


Il ritmo impresso era sempre più incalzante ed ha portato Nicole ad avvicinarsi rapidamente alla conclusione.


La giovane dava dei colpi sempre più forti e profondi sbattendo sui glutei e le natiche della madre.


Nicole l’ha avvertita che stava per venire ma la figlia, sadicamente, voleva prolungare il godimento.


Ha quindi rallentato il ritmo appena in tempo per non oltrepassare il punto del non ritorno.


Nicole era sempre silenziosa dopo aver ansimato, mugolato, grugnito e la figlia non sapeva cosa stesse effettivamente provando e tantomeno cosa stesse pensando in quel momento.


La donna era in balia della ragazza che le ha girato il viso di lato ed ha  visto che aveva gli occhi torbidi e semi chiusi “Guardami mamma! Non chiudere gli occhi quando vieni, voglio vedere il piacere nei tuoi occhi, non ti devi vergognare. Ora ti faccio vedere che ci si può baciare anche in questa posizione” e appena finito di dirlo le ha girato  un po’ di più la testa. Nicole ha collaborato volgendo lo sguardo verso la figlia. Inoltre ha allungato le sue labbra gonfie e vogliose ed ha dato un bacio e si è lasciata baciare a lungo sensualmente ed anche lascivamente mentre le mani di Elisa a forma di coppa tenevano le mammelle turgide, libere dal reggiseno, tiepide, nude, delicate, dai capezzoli turgidi, eretti.


Le penetrazioni erano violente e profonde fino a toccare la cervice uterina.


Nicole si sentiva vicina all’orgasmo che non era solo ed esclusivamente il suo ma anche di Elisa la quale ha aumentato il ritmo, che è diventato frenetico portando la donna sotto di lei vicina all’apice del godimento.


Nicole gemeva sempre più forte e riceveva dei colpi tremendi ed anche finali.


La donna matura che riceveva il dildo nella sua figa, come le era stato ordinato, ha mantenuto gli occhi aperti, in realtà li avrebbe voluti chiudere così come era sua abitudine anche quando aveva gli orgasmi notturni dovuti alle leccate della figlia nell’avere il massimo del piacere. I suoi occhi tradivano la libidine e la voglia di varcare il confine del piacere supremo, di tuffarsi in un totale smarrimento che l’aveva presa e a cui si era felicemente abbandonata.


Le pupille si contraevano e dilatavano come la sua vagina e sicuramente anche lo sfintere anale.


Nicole l’ha fissata negli occhi con molto compiacimento ed in quel momento ha lanciato un urlo che non era nel suo carattere “Vengoooooo! Godooooo! Oh che bello! Mi hai chiavato da dietro! Ho fatto la troia!”


A quel punto la donna non ha retto lo sguardo e gli occhi si sono rivoltati nelle orbite e l’orgasmo esplodeva in lei con vibrazioni, scuotimenti e gridolini, sospiri e respiri profondi e si chiudendosi verso il mondo circostante per godersi in solitudine il sommo piacere.


La ragazza un attimo dopo è venuta anche lei.


Era stata eccitata sia dal movimento, sia dalle parole e dall’assecondamento della madre, sia da una piccola protuberanza che era stata creata all’interno della mutandina dello strap on che muovendosi nella monta della donna ha sfregato sul suo clitoride.


Si può dire che madre e figlia siano venute insieme.


Subito dopo Elisa ha rallentato il ritmo ed infine è uscita dalla vagina lasciandosi cadere di fianco alla madre che era caduta sul posto rilassando le gambe.


Elisa avrebbe voluto riempire di sborra la madre ma essendo femmina anche lei la sua natura non le concedeva quel piacere ma era una soddisfazione vedere che le cosce erano lucide da qualcosa che la Nicole aveva prodotto con la sua vagina.


 “Avevi ragione, figlia mia!” ha detto appena ripreso fiato “Siamo solo delle finte moraliste. Sono venuta, ho goduto, mi sono lasciata montare come volevi tu perché lo desideravo. Ora puoi ben dire di avere una madre porca. Chissà cosa direbbe Rocco se lo sapesse, forse mi caccerebbe da casa”


“Tutto ciò che abbiamo fatto anche oggi resterà un nostro grandissimo e riservatissimo segreto e lui non saprà mai niente”


Elisa si è avvicinata lla madre e le ha sussurrato “Mi piace molto il tuo corpo e lo voglio ancora toccare e penetrare. A te è piaciuto, vero?”


Prima che Nicole rispondesse l’ha rovesciai sul letto e l’ha baciata in bocca cercando co la sua lingua quella della madre per duellare una nella bocca dell’altra esplorandola sotto la lingua negli angoli più segreti e spingendo la punta quasi fino in gola.


È stato un bacio molto sensuale molto più intimo di quelli scambiati nell’amplesso che avevano appena avuto.


Stesa su di lei, Elisa si è eccitata di nuovo ed ogni tanto spingeva in avanti il pube facendole sentire il cazzo dello strap on che ovviamente restava rigido e quindi sempre in tiro, sempre duro come fosse un cazzo eccitato al massimo.


Nicole rispondeva spingendo la sua figa contro quella della ragazza, l’ha accarezzata di nuovo fra le gambe e l’ha trovata ancora vogliosa, ha fatto passare una mano sulla sua fighetta nuda e la ritratta ritrovandosi con le dita impiastricciate di una sostanza colloidale un po’ viscida che non era sperma maschile.


La giovane ha stretto forte la donna fra le sue braccia e sentiva per la prima volta di amarla non come figlia ma come donna innamorata e la desiderava come una lesbica desidera la sua donna.


È stato un momento sublime in cui tutto diventa relativo.


Le due si sono amate di nuovo con un amore passionale, sincero, sinceramente lascivo ed esclusivamente sensuale.


Il dildo attaccato alla mutandina ha ripercorso la vagina fradicia e lubrificata di Nicole e tutto è avvenuto in modo molto naturale. La penetrazione nel suo ventre è stata più profonda senza incertezze e senza reticenze ha raggiunto il piacere liberandosi completamente durante l’unione dei due corpi in totale intimità lasciandosi travolgere da un orgasmo superlativo che le ha rese ancora una volta libere da ogni tabù.


Stanche, sfinite ed appagate sono crollate sul letto e si sono abbracciate baciandosi continuamente come se mai lo avessero fatto.


Quando stava per alzarsi e rivestirsi di quel poco che si era levato, inaspettatamente ha visto Nicole alzarsi pigramente per riappoggiarsi subito dopo su di un gomito e fissarla con gli occhi e con un tono un po’ impacciato, chiedere “Mia piccola grande maestra, sei sicura di avere terminato la lezione? Una maestra come te ora che è momentaneamente appagata non si può dimenticare la parte migliore, non credi?”


“Quale sarebbe questa parte migliore?”


“Beh, una figlia che riesce ad arrapare la madre fino a farla diventare vogliosa e incestuosa e che alla fine riesce a portare avanti il gioco fino a farla venire, deve assolutamente finire l’opera iniziata! Abbiamo fatto trenta ed ora, tesoro mio, non ci resta che fare trentuno!”


“Vedi mamma, ti avevo detto che esiste un altro modo di possedere e far godere le donne. Forse intendi questo?”


Nicole ha assentito ed Elisa ha proseguito “Se non lo vogliamo sperimentare di fatto, possiamo almeno simularlo”


Ma Nicole era decisa e voleva farlo e ha replicato “Noi ci comportiamo come due coniugi che si vogliono veramente bene ed allora perché non parlare di monta, di penetrazione da dietro?”


“la sorpresa per Elisa è stata grande “Quindi mi proponi di provare a fare la penetrazione da dietro, direttamente nel culo?”


“Sì, proprio così! In fin dei conti dal momento che la distanza fra i due buchi è così esigua, sono solo pochi millimetri, per me e come fosse un tutt’uno. Che ne dici di andare in bagno a prepararci per farlo? Io ho bisogno di levarmi di dosso questi rivoli ed essere più fresca”


“Buona idea!” ha esclamato Elisa e tenendosi per mano le due sono andate sotto la doccia mentre i baci erano sempre numerosi e profondi.


La situazione sembrava essere cambiata. Le due femmine non parlavano più di sesso ma continuavano a ridere e scherzare toccandosi sotto il getto d’acqua.


Però una delle due, Elisa, non era ancora sazia tanto che prima che uscissero dal bagno, aveva di nuovo agguantata e stretta Nicole per baciarla con una passione mai provata prima, ha posato le sue mani sulla schiena per andare ad afferrare il sedere che ha stretto a sé con forza agitando anche il bacino contro quello dell’altra.


Benché Nicole fosse venuta poco prima, ha avvertito le scariche di piacere che le nascevano dal ventre e si scaricavano nella figa. Per tentare di non cedere immediatamente ha fatto qualche timido tentativo per frenare la figlia ma era una difesa inutile; ormai il desiderio era prepotente anche dentro di lei e come prevedeva le voglie miravano direttamente al suo culo. I tanti discorsi fatti sulla sua rotondità, sulla sua bellezza, sul calore e sul piacere che poteva dare erano troppo recenti per dare adito ad un eventuale dubbio.


La donna ha accompagnato la Elisa nella camera da letto ed in un attimo lei era supina con Elisa che le è letteralmente piombata addosso attaccandosi alle tette.


 A Nicole quella situazione piaceva tantissimo, l’aveva sognata spesso e spesso l’avevano realizzata durante i loro incontri amorosi. A lei piaceva sentirsele succhiare ed ogni volta riaffiorava il ricordo di quando, da bimba, Elisa poppava e le faceva venire voglia e di quando, ma non spesso, finita la succhiata, lei si stendeva esausta sul letto ma vogliosa si faceva dei ditalini rapidi e soddisfacenti.


Ora era abbandonata al piacere di sentirsi aspirare i capezzoli a cui si aggiungeva le meravigliose delle mani che creavano brividi di piacere nel palparla. Così anche lei ha preso ad accarezzarla sulla schiena e spingendo il pube con forza e agitandoli per poter mettere a contatto le grandi labbra.


Elisa si è staccata dalle tette, si è messa in ginocchio tra le cosce ed ha avviato un lavoro di stimolazione. Inoltre le ha bloccato le mani sul lenzuolo, le ha allargato le gambe e l’ha titillata tutta dai capezzoli al ventre fin giù alla figa, si è infilata con prepotenza nella vagina con due dita ed ha dato il via ad un ditalino infinito e sconvolgente.


Muovendo delicatamente il dito sul clitoride ha masturbato Nicole per un tempo infinito, accompagnando con dolcezza i piccoli orgasmi che si susseguivano e che la ragazza avvertiva bene sulle dita. Quando si è resa conto che Nicole era vicina all’esplosione, ha accelerato il ritmo e l’ha fatta squirtare tenendola ferma mentre disegnava sul ventre i disegni del piacere che la facevano sussultare.


Al rilassamento si è girata sulla schiena e le ha passato delicatamente i polpastrelli dalla nuca in giù attraversò la schiena facendo seguire le dita con la lingua che percorreva la colonna vertebrale scatenando un intenso piacere.


Poi si è levata dal letto e stando in piedi ha rindossato lo strap on e fatto ciò è andata ad allargare le natiche ed anche le gambe per insalivare il buchetto posteriore, poi ha allargato ulteriormente le natiche e le ha sollevato leggermente il busto. Elisa non poteva vedere l’espressione del viso della ma era certa che la fosse di estasi infinita. Nell’ammirare il buchetto e la figa ben esposti,  con due dita le ha allargato le grandi labbra e titillato il clitoride ed infine infilato l’indice nell’ano con estrema delicatezza. In quel momento Nicole ha avuto un leggero fastidio, lei si sarebbe aspettata dei dolori acuti, invece niente ma solo qualcosa di accettabile. Pe iniziare le procedure di penetrazione anale Elisa ha appoggiato il finto cazzo sulle crespe dello sfintere e molto lentamente, mentre versava saliva, lo ha infilato dentro.


Qualcosa però non andava per il verso giusto perché Nicole ha sentito che Elisa ha interrotto la spinta ed ha avvertito che si allontanava. La donna è rimasta interdetta  e si è girata per chiedere. La figlia era scesa dal letto ed era corsa in camera sua ma stava già rientrando con un tubetto di crema, un prodotto estetico a base di vaselina che aveva già provato ed in mancanza di meglio poteva anche andar bene.


La crema è servita per ungere con soddisfazione il buchetto e poi ha infilato di nuovo il dito che è scivolato dentro senza problemi.


La lubrificazione ha fatto sì che si potessero aggiungere anche il medio per muoverli dentro scatenando in Nicole reazioni di goduria. Presa dalla libidine Elisa ha anche fatto entrare l’anulare e lo sfintere, con la sua elasticità, si è adeguato immediatamente e Nicole ha percepito il piacere invaderle il ventre. Infatti più le dita entravano a dilatandole l’ano, più godeva e più Elisa si infoiava e premeva con forza. In breve tempo ha sentito che tutta la mano aveva allargato il forellino e lo aveva superato. La foga con cui si stava eccitando impressionava la figlia e in altre occasioni Nicole avrebbe interrotto quel torbidissimo amplesso, invece ora il piacere faceva passare tutto in secondo piano.


Sfilata la mano dall’intestino di Nicole che aveva le cosce divaricate, Elisa ha accostato al buchetto all’asta che sembrava fatta di marmo, per quanto era dura, ed ha sentito la richiesta di fare piano. La ragazza ha risposto con un mugolio.


Quel cazzo di silicone ha premuto con violenza sullo sfintere, che per quanto maltrattato non era ancora abbastanza dilatato, ed è stata spinta la cappella dentro il retto.


Appena quell’oggetto è entrato Nicole si è sentita da quello che ora poteva essere un mostro. Ha urlato di dolore ma Elisa non si è fermata, anzi ha spinto col bacino attirando a sé le natiche della madre finché non si sono appoggiate alla sua pancia.


Nicole ha detto alla figlia del fastidio e la ragazza ha inteso che avesse dei dolori ed allora si è fermata per un attimo ed accarezzandole le guance le è scusata e l’ha rassicurata che da quel momento sarebbe stato molto decisamente meglio.


Agguantando le tette da dietro le ha fatto sollevare il busto e Nicole è rimasta  con quel cazzo piantato tra le mie natiche, le chiappe schiacciate contro il bacino della figlia e le mani della ragazza che le tormentavano i capezzoli. Il fastidio che aveva nel culo è stato ampiamente compensato dal piacere che ne derivava cominciando a vivere con passione l’inculata. Nicole si ha passato la mano fra le cosce per titillarsi la figa accentuando il piacere.


A quei punto Elisa ha iniziato a muovere il dildo nel culo con molta lentezza e cautela. Nicole nel sentire l’asta che le scivolava dentro per il godimento che ne aveva, ha mugolato ed ha assunto una posizione più consona affinché la chiavata nel culo avvenisse con maggior foga. Lei sentiva l’asta scivolare avanti e indietro ed ogni passaggio ed ogni volta era fonte di scariche di godimento; sentiva che Elisa sfilava il cazzo quasi del tutto, si fermava un po’ ad ammirare il culo che sembrava seguire il cazzo che lo dilatava e che poi faceva ripiombare dentro con forza.


Nicole, intanto, si faceva un magnifico ditalino che le dava scariche violente di piacere.


La giovane ragazza la stava scopando con metodo cercando di farle provare tutte le emozioni che il culo poteva dare e la donna la accompagnavo alla ricerca del massimo piacere offrendole il culo e sul davanti sgrillettandosi e sditalinandosi.


Il gioco è andato avanti per un tempo indefinito. Spesso Elisa rallentava o addirittura si fermava per godersi il vedere il muscolo sfintereo dilatata avvolgere la cappella ed il corpo del cazzo dentro l’intestino, a volte era Nicole a rallentare per gustarsi i piccoli orgasmi trasmessi dal culo alla figa.


Poi Elisa sentì montare la passione nella madre per quel grosso cazzo e cominciò a pompare senza tregua sbattendo con forza sui glutei spingendo quell’oggetto dove mai nessuno era entrato e mai nessuno aveva così allargato quel culo.


In Nicole si sono scatenati anche gli istinti sessuali ed ha cominciato a gemere e ad urlare di continuare, di spingere pregando che la sfondasse.


Elisa al sentire e vedere la sua amante e non più la madre, è diventata una forza una forza della natura muovendo avanti ed indietro quel finta cazzo che apriva, dilatava, squarciava ma soprattutto scatenava orgasmi ripetuti, continui, violenti.


La voce della donna, prima esitante, un po’ tremante, ora era come affannata, sfrontatamente porca.


Elisa ha pensato di non farle del male e con decisione ma senza forzare ha introdotto quell’oggetto liscio e lucido nello stretto pertugio del retto, sodomizzandola percorrendo tutto il tratto arrivando fino in fondo. Non era certo una penetrazione ortodossa ma era entrata nel tiepido corpo di donna, e di giovane madre infoiata, utilizzando l’ingresso meno nobile e puro, attraverso il suo pertugio segreto e fino a quel momento proibito difficilmente accessibile provando un gusto fortemente perverso.


Lei non ha urlato, segno che stava godendo.


Elisa ha proseguito a penetrarla con forti bordate e Nicole ha risposto “E’ bello così, continua! Squarciami fino in fondo!”


Allora la figlia ha passato una mano fra le gambe per arrivare al clitoride gonfio per l’eccitazione che non poteva più nascondere ma che, al contrario, mostrava senza pudore. Quelle dita appena messe l’hanno masturbata fino a farla venire, urlare, piangere di gioia, fino a riempirmi le mani del suo brodo denso e colloso. Il suo ventre era scosso da mille orgasmi che si concludevano con mille spruzzi di liquido vaginale e spasimi; anche le reni, la schiena e i muscoli interni delle cosce si contraevano con lo stesso ritmo. Una volta gettata la maschera di donna non più vergine nel culo, non ha avuto più nessun pudore a mostrare la sua libidine senza freni e il suo bisogno di sesso anale mai appagato.


Nicole non molto dopo si sentiva spossata non reggendo quasi più il ritmo. Se fosse stato un uomo l’avrebbe implorato di sborrare, di riempirle il culo con la sua sborra.


Quel pensiero ha portato la donna ad esplodere con la furia di un uragano accompagnando l’orgasmo con urla che niente avevano di umano, lei sentiva quel grosso oggetto aprile il culo, lacerarlo e scatenarle un orgasmo abbastanza violento.


Per un attimo, la stanza le girò intorno perdendo il senso della realtà ed è sprofondata in un mondo l’ha travolta. Al risveglio si sentiva svuotata e schiacciata sul letto dal corpo di Elisa che le stava sopra con : quel cazzo ancora piantato nel culo.


Nicole si è voltata per guardarla ed ha incontrato la sua bocca. La ragazza l’ha baciata dolcemente come si fa con le persone che si amano “Grazie, tesoro, è stato stupendo!” si è limitata a dirle ed a sorriderle.


Lentamente Elisa ha estratto il cazzo finto dal culo e si è scavalcata mettendosi al fianco accarezzandole il viso con dolcezza.


Quel giorno tutto finì lì ma la loro intesa ha avuto come previsto un seguito dal momento che Rocco un po’ per il lavoro, che lo costringeva spesso ad allontanarsi da casa, un po’ per il fatto che aveva intensificato i suoi viaggi in oriente, le due hanno avuto molte altre occasioni per fare liberamente l’amore, godendo senza vergogna l’una dell’altra. Anzi, un giorno, Nicole ha deciso di rendere più intrigante la loro intesa per altro già immorale proponendo ad Elisa la presenza con la presenza di una terza persona di sesso femminile. Doveva essere l’assistente di studio di Nicole con cui aveva segretamente una relazione lesbica. La donna era una persona colta e intelligente, di grande apertura mentale e culturale ma in preda alla passione dovuta alla menopausa.


Il periodo in cui questa amica di Nicole ha partecipato al sesso a tre, Elisa ha fatto finta di non essere la figlia di Nicole.


È stato un periodo meraviglioso, una parentesi della vita da ricordare con molta nostalgia.


Elisa ha ora in progetto degli accoppiamenti con delle pratiche sado-masochiste per dare un po’ più di sapore alla loro vita.

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Categorie: Etero Voyeurismo
Tag: Sarde