Dunque non le piaccio per nulla?
Faccio finta di non aver neanche sentito e le dico, perentorio e indifferente : "girati e mettiti a quattro zampe, come fossi una pecora, una cagna.... svelta, svelta" Balbetti ancora qualcosa, arrossisci come una adolescente, ma cominci ad accovacciarti, sui ginocchi, e poi stendi le mani in avanti e resti lì, esposta, a cosce larghe, senza vedere che faccio e che guardo. Forse mi sbaglio, ma mi sembra che la fichetta, in bella vista, abbia come dei piccoli spasmi e sia umidiccia; di sicuro un odore acre di desiderio, di muschio, di sano erotismo mi riempie le narici e mi fa profferire con modo volgare e deciso un : "allargati troia, allarga le cosce, apri le natiche, ancora , ancora...."
L'uccello è in tiro e reclama l'aria ed io l'accontento liberandolo dai pantaloni e strusciandolo, piano piano sul culetto della capretta.... " Che fa, via, cosa fa, mi imbarazza, ho paura, posso voltarmi? " Non la considero neanche e con una mano le strizzo di lato un capezzolo, forte, forte sino a farla gemere... e continuo continuo con lei che quasi grida un basta basta basta con voce infantile e tremebonda.
"Zitta troia, zitta" le sussurro nell'orecchio per poi affondarci la lingua in una leccata lasciva che si tramuta in un morso leggero .... e lei comincia a smaniare e respira pesante, a bocca aperta. L'uccello è davvero in tiro ora, ci passo un po' di saliva e faccio lo stesso nell'incavo delle cosce di lei che comincia a scodinzolare come una vacca.... e l'espressione vacca ora le si addice in pieno, perché le mammelle ,coi bei capezzoloni, sembrano pronte per esser munte ed ondeggiano a destra e sinistra, seguendo i movimenti dei fianchi e della testa....
"Mugula troia, vacca, puttana, mugula... dimmi che ti piace, dillo!" E tu emetti un flebile si , forse poco convinto, ma le mie mani ora sacrificano ancora di più i capezzoli e li stringono, li palpano, li comprimono sui seni e poi li tirano in fuori come a strapparli, mentre il mio uccello comincia a strusciarsi tra le tue cosce ed umidifica la fica, e ne viene bagnato dagli umori che, adesso, cominciano ad essere corposi assai... E tu muovi ancor di più il culo e, ritmicamente, lo spingi in fuori , quasi a richiedere incosciamente che ti prenda, che affondi nelle tue carni...
"Che fai, troia, che fai, smettila, mettiti ferma, immobile" e ti giro intorno e ti butto, di getto, l'uccello in bocca ,spingendoti la testa su di lui, e comincio a farti andare in su e giu , tirandoti per i capelli, a lungo, sempre buttandotelo di più in gola, sino a che un conato di vomito, un sussulto mi dice di esser arrivato a fartelo ingoiare tutto, ma continuo e le tue labbra ora son a contatto colle palle e le narici, compresse su di loro, ti impediscono ancor di più un respiro regolare. Hai dei summovimenti di stomaco, stai per vomitare, hai gli occhi rossi ed il viso cianotico, ma le mie mani ancora non ti lasciano ,...... solo quando le tue braccia mi stringon le gambe, quasi implorandomi , solo allora , ti stacco di colpo la faccia , libero la tua bocca ed il tuo respiro diventa simile a quello di un maratoneta all'arrivo..... Ansimi assai.......
Complice la saliva, Il trucco ti si è come sciolto sulla faccia e sembri un quadro appena dipinto che l'acqua abbia scolorito ,spargendo i colori in modo disordinato......
"Fai pena, svelta, corri a lavati la faccia, sembri una maschera di carnevale"
E lei, obbedisce , si alza di scatto e fa come per chiudersi alle spalle la porta del bagno.. " e no... lasciala aperta " Si dirige al lavandino e si lava la faccia e poi guardandomi timidamente dice un " ho bisogno di fare un bisognino, può uscire? " Non la considero e le indico il wc... e lei ci si dirige con andatura strana , si siede e si libera velocemente con uno scroscio rumoroso.
La cosa ha messo anche a me voglia di far pipi ed è guardandola sul water che una idea bislacca si impadronisce delle mie voglie e dei miei ormoni.....
Segue