Venerdì sera, sto cazzeggiando col Pc sul sito d'incontri e vedo un last che più o meno dice cosi: “Causa covid-19 giochi fermi, cerchiamo un fotografo per domani pomeriggio ore 14 a casa nostra” Rispondo di getto al last, immaginando vista l’ora tarda di non essere l’unico candidato ma poco dopo una mezz’ora arriva il contatto. Mentre preparo il materiale da portare, pur sapendo che nulla sarebbe successo fantastico un po’ sulla situazione. Arrivo leggermente in anticipo perché c’è poco traffico, il Look down in Lombardia è già attivo e io posso circolare liberamente grazie ad una autocertificazione speciale legata alla mia professione, metto la mascherina e scendo dall’auto e cammino per una decina di metri arrivo all’indirizzo indicato. Mi apre la porta un signore sulla cinquantina che chiamerò Gianni, con un sorriso cordiale mi invita ad accomodarmi in salotto, appoggio tutto il mio materiale e mi siedo su un divano rosso, Gianni mi chiede se gradisco qualcosa da bere mentre mi mostra un vassoio su un tavolino a rotelle dove c’è un po’ di tutto, Birra grazie, mentre sto sorseggiando la birra, spunta dalle scale la moglie che chiameremo Chiara (per rimanere in tema con la birra…) Una signora un po’ robusta avvolta in un accappatoio giallo sole che mi saluta cordialmente e si va a sedere a qualche metro di distanza di fronte a me sulla poltrona. Mi confessano che sono un po’ incazzati per la situazione globale di questa pandemia. Annuisco e continuo a sorseggiare la mia birra. “Le foto le facciamo al piano di sopra dove c’è la camera da letto” suggerisce Gianni e mi fa strada aiutandomi a prendere un po’ del mio bagaglio saliamo una decina di gradini e varchiamo una porta che dà sulla camera, preparo le luci e il cavalletto poi chiedo a Gianni di poter chiudere le tapparelle per non mischiare le luci esterne con le mie artificiali e… sono pronto. C’è grande letto al centro della stanza, arriva Chiara vestita solo con mutandina modello “filo interdentale” e calze autoreggenti, sale a carponi sul letto regalandomi la vista del suo bel fondoschiena attraversato da un minuscolo filo nero, la sua rosa del buchetto brunita che, forse chissà quanto avrebbe da raccontare. Nei miei paesi bassi ci sono già sussulti di un’incontrollabile erezione purtroppo prigioniera nei miei jeans e di conseguenza un po’ dolorosa. La voce di Chiara che chiama il marito mi distoglie dai pensieri peccaminosi che mi suggerivano le chiappe della signora. Gianni arriva in camera completamente nudo il cazzo già in posizione di battaglia e sdraiandosi sul letto, non prima di aver dato un sonoro sculaccione sul sedere della moglie, dice: “Noi trombiamo, tu fai quello che vuoi. Se non ci fosse stato un reciproco accordo, avrei interpretato quella frase diversamente. Maledetto covid pensai ancora una volta tra me e me e cominciai a scattare le prime foto mentre sul letto il tutto inizia con un bel 69, la testa di Gianni da sotto tra le cosce di Chiara leccava con avidità la patatona della moglie già lucida di saliva e umori Lei contraccambiava ingoiando per metà il cazzo del marito da vera professionista del pompino, il pisello cominciava a farmi troppo male e fu così che infilai la mano nelle mutande per metterlo in una posizione più consona, il sottofondo di rumorini derivanti dalle umide leccate fu sovrastato dalla voce di Gianni che mi chiese se andava tutto bene e se potevano cambiare posizione ? Alzai il dito pollice in segno di ok e loro cambiarono posizione, adesso la scena che vedevo attraverso l’obbiettivo della mia Canon era lei su un fianco e Gianni da dietro la penetrava nella figa prima con leggeri movimenti poi sempre più forti che facevano sobbalzare il letto e le grandi tette di lei, il sottofondo oramai era diventato un misto di rumori e gemiti Chiara sussurrava ansimando” Spingilo più dentro, spingi più forte, spaccami tutta” si capiva che era ormai prossima all’orgasmo ma Gianni invece di assecondare Chiara rallentò anzi, uscì dalla sua patatona fradicia e continuò a sfregare il cazzo sul solco della vagina e poi ne infilava un pezzettino e poi lo ritirava fuori giocando, con un mezzo sorriso forse divertito dalla situazione… Le parolacce che in quel momento gli diceva Chiara per il godimento interrotto non lasciavano dubbi sul disappunto di lei che con una cadenza dialettale tipica dei brianzoli continuava a ripetere “Sei uno stronzo, proprio sul più bello, sei uno stronzo uno stronz… La parola si blocco di colpo lasciando il posto ad un urlo misto tra dolore e sorpresa. Il cazzo di Gianni era conficcato tutto nel culo della moglie così, senza preparazione fino alle palle, lo teneva dentro senza muoversi tenendo Chiara per i fianchi per non farla scappare da quell’inculata che ad occhio e croce non era neanche la prima, Chiara non parlava più non so se perché incazzata dalla mancata venuta o perché cercava di abituarsi alla nuova intrusione, io continuavo a scattare e con l’obbiettivo da 300 mm avevo così vicina la sua figa da poterla leccare mordicchiare e assaporare fino all’orgasmo…Gianni tolse la mano dal fianco di Chiara e la poso sulla parte alta della figa cercando in clitoride e iniziò un lento massaggio circolare, dopo qualche secondo sento Chiara mugolare e cominciare lentamente a muovere il bacino in senso rotatorio come per assaporare meglio la penetrazione poi i movimenti cominciarono a prendere un ritmo più fluido anche Gianni assecondava i movimenti della moglie indietreggiando leggermente per poi tornare di nuovo fino in fondo al suo buchino cercando ogni volta di guadagnare qualche millimetro spingendo a fondo contro le chiappe di lei, continuando la lenta masturbazione del bottoncino.” Ormai ci siamo” penso, da un momento all’altro l’orgasmo sarebbe esploso mentre il mio cazzo, sempre imprigionato gridava vendetta…  Movimenti sempre più veloci, ma Gianni a sorpresa senza togliere il cazzo da buchino, la mette a pancia in giù le apre le gambe con i piedi e comincia a pomparla violentemente, le gambe aperte mi danno la vista i quel cazzo che entra fino alla radice in quel buco stupendo, anche Chiara adesso asseconda i movimenti di Gianni andando con il culo incontro al cazzo del marito. Gianni accelera i movimenti e grida: “Sto sborrando ti sto riempendo il culo con un clistere di crema calda” Contemporaneamente cade su di lei esausto mentre osservo lo scroto di lui dare gli ultimi spasmi per riversare le ultime gocce di sperma. Sento Chiara che con voce implorante dice al marito “Ti prego non uscire resta dentro sto godendo adesso… e continua a roteare il culo ancora per qualche secondo poi tutto si ferma scende il silenzio si sentono solo i respiri affannati reduci di una bella cavalcata e il vociare lontano di ragazzini che giocano a pallone nel parcheggio. E’ stato un bel pomeriggio, soprattutto di distanziamento sociale… “Maledetto covid” !!!

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Categorie: Trio
Tag: Amatoriale