Ormai qualche anno fa partii per un viaggio in solitaria in Canada. Obiettivo visitare Toronto e Ottawa e passare il mio compleanno in un modo diverso dal solito.


Pernottai in ostelli prevalentemente e un giorno partecipai ad un tour organizzato per vedere le cascate del Niagara. Il bus che ci avrebbe portato si fermò presso alcuni hotel a raccogliere gente proveniente da varie nazionalità e all'ultima fermata salì anche questa signora sulla quarantina, anche lei da sola. Aveva il posto di fianco al mio.


Era una signora del sud America, poi mi disse venir dalla Colombia. Si chiamava Rosy. Alta 1.65 circa, con delle belle curve, capelli e occhi scuri e abbronzatura perfetta.


Iniziammo a parlare del più e del meno, lei era in Canada per lavoro e sarebbe rimasta per alcuni giorni. Inoltre era il suo compleanno.


Durante il tuor girammo sempre insieme, compreso il giro in barca sotto le cascate, che fatto a Novembre non è il massimo data la temperatura dell'aria prossima allo 0°C. E lì in quel frangente vidi che qualcosa di strano era in moto. Sulla barca più di una volta iniziò a tenersi a me, o appoggiarsi con il culo al mio pacco.


Il tour prosegui e ogni tanto lei continuò con questi gesti, sempre scusandosi e sorridendo maliziosamente.


Finita la giornata, e tornati a Toronto mi chiese se volessi andare a festeggiare con lei a cena e così si decise di andare a fare un aperitivo e poi a mangiare del pesce. Durante la cena le cose cambiarono. Tutto d'un tratto iniziò a toccarmi con un piede il mio pacco e mi chiese come mai stessi diventando rosso. Si sbottonò un bottone della camicia facendo intravede il reggiseno di pizzo nero.


Il mio cazzo iniziò a diventare duro e da ragazzo di 27 anni, la voglia salì.


Finimmo di mangiare e ci dirigemmo verso un hotel lì vicino, pagò lei per tutti e due. In camera mi ringrazio della giornata e si mise in ginocchia davanti a me, mi sbottonò i jeans e vide il mio cazzo, duro, baganto di liquido pre-eiaculatorio e iniziò a leccarlo e baciarlo. Con le mani iniziò a giocare con le mie palle e poi decise di prendere tutto il cazzo in bocca. In quel momento le spinsi la testa contro di me, era tutto dentro la dua bocca e continuava a leccarlo.


Mi fece venire dentro la sua bocca, il mio sperma le colò un po' sulle labbra e sul seno. A quel punto si iniziò a spogliare, non curante delle gocce di sperma che le colavano sul corpo.


Si butto sul letto, come per invitarmi e non mi feci attendere. Mi misi sopra di lei, e iniziai a baciarle il corpo e le tette. Le baciai e succhiai, poi scesi verso la sua figa. Mi chiese se ci fosse problema visto che era mamma e non sarebbe stato come con altre ragazze. La iniziai a leccare e succhiando il clitoride le infilai due dita dentro. Ad ogni mossa lei gemeva e mi diceva di continuare più forte. Era bagnata, molto.


Mi chiese di darle il cazzo, senza preservativo, voleva provarr di nuovo il gusto di avere sperma dentro di lei. Le indicai l'anello al dito, lei senza dire nulla lo prese, lo tolse e lo mise sul comodino. Capii che c'era una sola cosa da fare in quel momento. Spinsi dentro di lei il mio cazzo. Era molto bagnata, sentivo ad ogni colpo la parete uterina contro la mia cappella.


Le alzai le gambe sulle mie spalle e in quella posizione decisi di venir dentro di lei come mi chiese.


La notte passò così, mi addormentai dentro di lei una mezz'oretta dopo e l'indomani mi svegliò con un pompino dicendomi che le avrebbe portato fortuna durante la riunione che avrebbe avuto.


Sì rivestì, rimise l'anello e ci salutammo. Ognuno per la propria strada, ognuno per la propria vita con una giornata condivisa in tutti i modi possibili.

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