Introduzione
Oggi, per me, è stata una dura giornata, ho appena eseguito l'accesso a skype e stranamente ti trovo online; stanco, però, non mi potrò occupare di te come potresti prevedere. Con pochi complimenti ti scrivo che voglio farti percepire il mio controllo, perchè oramai tu sei mia! Non rispondi, in effetti non sapresti proprio cosa rispondere in quel momento, sei troppo perplessa per avere una reazione pronta e lucida. Il tempo passa, arriva un mio secondo messaggio dove ti avverto che a breve proverai un sensazione mai provata prima, un misto di paura e piacere insieme ti condurrà verso il tuo futuro. Rimarrai impietrita ma piena di un tepore piacevole e confortante. Questo sarà il segnale per capire che chi ti vuole davvero bene ti ha finalmente trovata e il cuore ti ringrazierà facendoti sentire pervadere da un forte stato di eccitazione e benessere. Qualche minuto dopo ti avviso che qualcuno busserà alla tua porta ...e pochi istanti dopo suona il campanello. La cosa non ti sorprende, pura casualità dici. Andando ad aprire scopri che il postino ti sta consegnando un mazzo di 70 viole. Incredula, ritiri il presente, ringrazi e chiudi la porta.Sei molto provata e hai bisogno di riposare un pò. Spegni la luce.
Paragrafo A
Ascolti le mie parole provenire dal buio dietro di te: "Come vorrei consumarti il collo di baci e sfiorandoti la schiena con il solo e leggero solletichio della barba, tornerei a scaldarti il collo con il mio respiro che inizierebbe a farsi irregolare...".
I primi brividi ti pervadono e, cogliendo l'attimo, inizio a massaggiarti le spalle con un movimento lento ma energico... Ora, totalmente rilassata, inizi ad aiutarmi nel massaggio, indicandomi dove più ti aggrada essere toccata... Ancora in piedi, io dietro di te, le tue mani sotto le mie, sono premurose e si fanno spazio rendendosi ottime supplenti delle tue che finalmente possono iniziare a sperimentare altre zone... All'unisono Il respiro di entrambi suona una musica dolce e perversa e, facendoti sentire la mia presenza da dietro, iniziamo a baciarci, col tuo collo disteso sulla spalla sinistra e la mia bocca che incontra la tua...
Vestita con un tailleur gessato non resisti, inizi a sbottonarti la giacca mentre io, ancora meno disposto a resisterti, ti strappo la gonna sfruttando la piega dello spacco. Lasciandoti libera di occuparti delle tue voglie più imminenti, sempre alle tue spalle, inginocchiandomi inizio a darti piacere con baci e lingua, fino a farti decidere di girarti, e accarezzandomi il capo mi stringi forte la testa contro di te.
Qualche gemito dopo, intuisco che la poltrona dietro di noi fa al caso nostro, spingendotici sopra continuo quello che per pochi secondi era stato interrotto dal cambio location. Afferro il vibro già acceso e inizio a masturbarti in modo delicato e soffice, con le mie labbra sulle tue e l'altra mano, che è rimasta sul ventre a stimolare ulteriori sensazioni... Il ritmo cresce, come anche la voglia di sostituire il vibro con qualcosa di più caldo e pulsante...
Paragrafo B
Ancora col reggiseno indosso ti tocchi i seni e inizi ad entrare nel vivo del divertimento, le pupille si dilatano, i lineamenti del viso si distendono, dimostrandomi tutta la tua voglia mi sussurri: "che dolce... me..lo..dia...". Ansimando scivoli dalla poltrona, mi sorridi e prendi le redini del gioco. Mi slacci la cintura, fissandomi negli occhi e mordicchiandoti il labbro, sai bene quanto sia pericoloso quel gesto... infatti il controllo diviene sempre meno proponibile !
Notando la protuberanza del pantalone, la curiosità di toccarlo è inevitabile e, avvicinando la mano, soddisfatta cominici a strusciarcela sopra, ovviamente ciò che sta sotto è più che già pronto ad "uscire allo scoperto"... Sordidi gemiti escono dalla mia bocca mentre la tua, calda e morbida è già entrata in confidenza con la zona . Con la punta della lingua inizi a solleticarmi il glande e tutta l'asta inizia risponde con un movimento di godimento. La afferri con decisione e inizi a nasconderla con il calore della tua gola che all'istante lo trasforma in una colonna di marmo... Con uno sguardo di intesa capisci che il letto sarà il prossimo luogo da visitare, e senza accorgercene ci finiamo dentro. Saltandomi sopra inizi a muoverti come solo la tua sensualità è capace di fare. Inizia a storfinarti sopra la mia bocca che, prontamente schiusa, lascia la lingua libera di comunicare con te. Ti muovi e, approfitando del mio naso, cerchi stimoli aggiuntivi al piacere che già senti alternando la direzione sopra di me. La mia lingua, sempre insoddisfatta cerca di farti capire che puoi osare di più. Le tue movenze diventano più energiche e sei spinta a ricercare variazioni. Con le grandi labbra mi stimoli il membro e, prima di impazzire, lo dirigo in direzione della tua cascata, spigendolo piano e leggermente, per darti modo di darmi indicazioni di quando lo vuoi... ma un tuo sospiro profondo pervade la stanza e non curandoti delle mie attenzioni, mi rivolgi uno sguardo intenso, pericoloso, convinto. Slacci il reggiseno, getti la testa indietro scoprendo i tuoi imponenti seni che mi lasciano estasiato come il sole a mezzanotte e in un sol colpo accogli tutto il mio voluminoso sentimento.
Galoppando come un'amazzone, la frequenza si fa più insistente e i nostri piacevoli sussulti si fondono in unica godereccia sinfonia, sul tuo volto leggo chiaramente che sei in pace e armonia e al contempo ancora irrequieta e vogliosa. Una miscela di amore e sesso completa i nostri animi che però hanno ancora difficoltà a placarsi... Continuando la danza, e non volendo essere da meno, con un balzo scendi da "cavallo" e ti sdrai di schiena con la nuca appena oltre il materasso, con uno sguardo assassino e la lingua che scorre sulle vellutate labbra, intuisco che mi vuoi eccitare assaggiando tutto il mio sapore. Accontendantoti (e accontendandomi eheh), mi alzo dal letto e raggiungo la tua bocca, che dopo un lungo ed appassionato bacio, accoglie il mio membro oramai con i minuti contati.
Paragrafo C
Sono arrivato al limite, la tua carica erotica mi porta a non poter più ragionare obbiettivamente, dopo qualche passaggio sul tappeto rosso e le mie mani sui tuoi seni, che aspettavano solo di essere coinvolti, mi guardi estasiata e, chiudendo le palpebre per pochi istanti, mi comunichi un assenso più che convinto. Non ho più tempo, la lingua accompagna tutta la lunghezza del mio pene e, mentre mi sorridi appagata, guardandomi dritto negli occhi, quell'oceano mi travolge ed esplodo, spargendo il mio nettare sul tuo petto. Del seme caldo raggiunge un tuo capezzolo facendoti sussultare di piacere...
La fellatio in atto mi stimola ad allungarmi su di te, sormontandoti. Congiungendo le mie labbra alle tue più grandi e con rapidi e ripetuti contatti di lingua la clitoride ti manda importanti pulsioni al cervello che ti provocano vampate di calore e battito irregolare. Riesco a sentire il tuo respiro trasformarsi in affanno ed il mio compito ora è di farti godere come mai prima d'ora. Mi giro e mi porto sull'altro lato del letto.
Ti porto due dita alla bocca che sapientemente rendi lubrificate. Scorrendo lungo la guancia, il collo, il petto senti anche tu che sono pronte, lo capisci dalla scia che lasciano dietro di loro e che ti fa sentire i brividi. Raggiungo lo sfintere ed inizio, oltre a rivestirlo di saliva, a penetrarlo con la lingua mentre il naso opera indisturbato a livelli superiori.
Un desiderio irrefrenabile mi spinge a portarti a stare bene quanto me e con un gesto fulmineo le dita sorprendono sul tempo naso e lingua. Penetrando entrambi gli orifizi e impegnate in un andirivieni poderoso e costantemente più veloce, ti sento godere sempre più intensamente... Aumenta il ritmo e la forza della masturbazione, sono molto eccitato, e con un'erezione immediata torno a tamponarti massivamente e assecondando il tuo ritmo, saliamo in paradiso. Un fremito, lungo il tuo corpo, mi dice di uscire e un urlo di sfogo accompagna una doccia di piacere che mi inonda... con un profondo sospiro mi getto in fianco a te che con il tuo sguardo, oramai "disinnescato", mi segui e mi sussurri : "...".
Paragrafo D
In bagno, mentre tu giochi sul letto e ti inventi qualcosa per avere di più, non riesco a non averti davanti agli occhi, con quella tua espressione lussuriosa che mi rende cieco di desiderio. Tornando in camera la visione delle tue natiche fa riprendere vita al mio sesso. Avvicinandomi noto una coda che sporge e leggo qualcosa sulla tuo gluteo destro, scritta col rossetto, che mi invita a sostituire la coda con qualcosa di più sostanzioso. In men che non si dica il sangue pompa e ciò che prima era in ripresa ora è granito !
Le mie mani raggiungono le tue colline che le palpano vigorosamente e, addentando la coda, la tiro fino ad iniziare a vedere il plug e lascio la presa, e ancora e ancora. Ti sfugge un gridolino isterico che mi supplica di entrare. Neanch'io resisto più ed estraendo rapidamente la coda, sputo sul tuo anello e sulla mia cappella, oramai gonfia come una mongolfiera. Te lo punto dritto e inizio l'ingresso.
Mi ero ripromesso di essere dolce ma, appena il mio attrezzo tocca il calore del tuo buchino, una fiammata mi pervade e perdendo totalmente il controllo e inizio ad alesare quel cerchietto libidinoso di carne e nervi. Ti sono dentro e ciò che provo è a dir poco celestiale, quell'anello, poco proporzionato al mio pene, mi costringe a spinte poderose che mi mandano in estasi. Decido di uscire, onde evitare premature eiaculazioni e subito ti giri preoccupata ma con un lungo respiro e un gran sorriso riprendo a fartelo sentire dove più ne hai voglia in quel momento ma in un'altra posizione.
Nonostante la mia propensione alla comodità, la mia libido mi suggerisce la sedia... Dopo uno scambio di idee la proposta è accettata spostandoci così in cucina. Prendi una sedia e girandola te l'avvicini. Ti ci siedi sopra ma non hai tempo di vedere dove sono che già, percependo la mia lingua umida attorno al tuo anello, intuisci dove possa essere. La lingua lascia il posto che aveva rubato e riprendono le pomapate accompagnate da reciproci apprezzamenti. Un crampo quasi mi prende una gamba e capisco che forse il tavolo è meglio, certo la sedia mi eccita molto ma il tavolo permetterebbe maggiore piacere ! Senza dividerci, ci sdraiamo sul tavolo ancora con sopra la tovaglia, ti bacio sul collo. Siamo uniti e sentiamo i nostri corpi, che uniti ci rassicurano l'un l'altro e finalmente l'idillio è arrivato all'atto finale ma la sveglia interrompe questo scorcio di paradiso...

Epilogo
Ancora scossa guardi la sveglia, ancora in funzione, e ansimi sorridendo un pò stupita. Distogli lo sguardo un attimo e ti alzi dal letto. Ti dirigi in bagno, una nuova giornata ti aspetta, non vuoi certo farti cogliere impreparata! Non ancora desta del tutto, fai un giro della casa ma delle viole nessuna traccia...

S3ttepollici
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Categorie: Etero