Era marzo e l'inverno iniziava a lasciare posto alla primavera. Per evadere dalla solita routine matrimoniale, feci un giro su internet e mi soffermati su uno di quei siti di appuntamenti quasi al buio. Era di prima mattina quando pubblicai un annuncio corredato da una mia foto osé. Già sopraggiunto il primo pomeriggio quando mi rispose una 25enne che esordì dicendo che il tutto era frutto di una scommessa persa con le sue amiche e che quindi, faceva sta chat conoscitiva, per espiare il pegno con le sue amiche. L'immagine del profilo WhatsApp mostrava solo due occhi color acqua terribilmente ammalianti e affascinanti. Provai a farla sorridere via msg e ci riuscii infatti più volte a mie esternazioni, lei pubblicava emoticons con sorrisi. Ma io è a voce che riesco a giocarmi le mie carte migliori e dopo un po' di insistenza, passammo ad una telefonata. Entrambi eravamo a nostro agio e ci accorgemmo che c'era simpatia reciproca e che poi, nonostante l'annuncio "di sesso" non c'era imbarazzo nel rapportarsi. La telefonata non fu breve e alla fine la convinsi e riuscimmo a concordare un appuntamento vero e proprio per il mattino seguente. La notte non fu proprio serena: mi perseguitavano quegli occhi e la curiosità di vedere il resto mi tenne più sveglio che altro, ciononostante la mattina ero fresco come se la notte insonne non mi avesse provocato problemi di stanchezza. Mi presentai impeccabile e puntuale come fece anche lei. Gli occhi meravigliosi erano la ciliegina in un corpo altrettanto meraviglioso! Non alta ma molto molto carina e, mentre si voltava per controllare, notai il culo che praticamente parlava. Salita in auto con fare furtivo, mi chiese di allontanarci in quanto troppo vicini alla zona in cui bazzicava il compagno. Non me lo feci dire due volte: ci allontanammo dal luogo pericoloso. Non pratico della città, fu lei ad indirizzarmi verso un parco cittadino. Antistante l'ingresso vi era un grande parcheggio dove una macchina in più o in meno non si nota. Li, rivolti uno verso l'altro, riprendemmo a ridere e a scherzare come il giorno precedente al telefono ma stavolta, eravamo dal vivo e tra una battuta ed un'altra, le mie mani si poggiavano sulle sue gambe. Mi eccitava il suo sguardo, il suo sorriso e il mio pantalone aderente a stento lo nascondeva. Forse se ne accorse, forse no. Fu così che feci andare il discorso sulla scommessa del giorno precedente per tentare di far saltare il banco. Mi disse che era una che gioca sempre per vincere ma che stavolta era stata ben felice di aver perso la scommessa perché aveva avuto modo di conoscermi. Ad un tratto si lancio con la testa tra le mie gambe asserendo, ma io non ci ho mai creduto, di aver visto una persona che lei conosceva. Fu così che con la mano tocco i miei 20 cm. Si alzò dopo un po' e prima con sguardo furtivo controllò che il pericolo fosse scampato, poi mi guardo con occhi sgranati e disse:
- "wow, è tutto tuo???"!!! Tornò a ringraziare le sue amiche mentre lo accarezzava senza uscirlo dal jeans!
- "no!" le dissi, "Così mi faccio male alle palle che, piene, mi danno fastidio schiacciate come sono"
- "allora forse è meglio liberarlo così c'è più spazio per le palle!" ribattette lei.
Non avrei desiderato di più! Una volta liberato il mio uccello in tutto il suo volume capii che era più eccitata di me e con dolcezza le invitami il suo capo a chinarsi sul mio arnese. Mi fece un pompino corposo, affamato e salivoso. Non si staccava e sembrava lo conoscesse nei suoi più intimi sussulti. L'avvisai che se avesse continuato così sarei venuto a breve e fu così che prima si prese i meriti per quel pompino eccezionale e poi si staccò perché, disse:
- "tutti abbianmo bisogno di godere!"
Mi disse che era il momento di verificare le doti atletiche e le attitudini sessuali di entrambi e così si sollevò la gonna, spostò lo slip e in un attimo venne verso il posto di guida, che io avevo già allargato facendo indietro il sedile, mi sali in braccio e se lo infilò nella figa con un forte gemito annesso.
Era zuppa!!! Più che bagnata, zuppa!!! Non eravamo in posizione comoda ma era un piacere sublime e spettacolare... Mi chiese se aveva il tempo di venire perché vedeva e sentiva che io ero prossimo.
- "se resisti un solo minuto ancora, vengo e poi mi prendo il tuo seme in bocca!"
Annuii e lei fu di parola: ebbe un orgasmo violento e urlato , godette tanto che mi sentii inondare. Qualche secondo per riprendersi e si alzò, si spostò e lo riprese in bocca: non so quanta sborra mi uscii perché nulla andò perso. Ci ricomponemmo e, ancora frastornata, benidisse ancora le sue amiche e mi invitò a mettere in moto e portarla nei pressi dell'ufficio dove lavorava perché era in ritardo. Durante il viaggio mi teneva la mano sulle gambe ma senza parlare. Giunti all'arrivo mi mollò un bacio appassionato e mi disse: "non sparire che ci aspettano momenti unici".
Mi prese la patta tra le mie e ringrazio pure il mio cazzo per il lavoro precedentemente svolto.
Fu l'inizio di tre mesi di ????!!!