Andare a fare la spesa era diventato come fare una passerella Grazia aveva raccontato alle sue amiche di cosa avevamo fatto e di come aveva goduto. Trovai Grazia per strada fu come al solito molto espansiva con i saluti con la solita palpata al culo, mentre passeggiavamo verso il supermarket incontrammo una sua amica, l'avevo già vista a passeggio col cane, sempre ben vestita e truccata ed avevo anche notato le sue occhiate, quindi quando ci presentò le vidi brillare gli occhi e scorsi sotto il vestito i suoi cspezzoli diventare dritti. Parlammo poi ci chiese se ci poteva offrire un caffè, non avevo voglia ma Grazia mi fece capire di accettare, ci sedemmo e mi ritrovai in mezzo a loro, parlammo un pò di tutto, alla fine il discorso andò verso il sesso, Letizia mi fece capire che le piacevo e Grazia rincarò la dose lodando le mie prestazioni, io dissi che non volevo intromettermi tra marito e moglie, lei rispose che il marito aveva sempre fatto il guardone mentre lei si divertiva a farsi sbattere dai suoi amici, ma ormai non trovava più nessuno e poi non se la sentiva di scopare, ma voleva provare ancora una volta ad accarezzare e far diventare duro un cazzo e magari gustarlo per bene. Mentre parlava mi accorsi che tutte e due le donne mi accarezzavano le coscie e salivano, Grazia fu la prima a sfiorarmi in mezzo le gambe poi arrivò la mano di Letizia, sondavano la situazione, Grazia mi chiese se potevo soddisfarla, io risposi se il marito era d'accordo, lei rispose che a lui bastava guardare. Pagarono il conto e ci dirigemmo verso casa sua, arrivati davanti al portone Grazia ci salutò e andò via. Letizia aprii il portone e prendemmo l'ascensore, ovviamente durante la salita cominciarono ad esplorare il mio culo e io mi accorsi che aveva un culo sodo e tonico, arrivati al piano nascosi con la mano la mia eccitazione. Entrati in casa mi presentò il marito, che avevo già visto, lei lo mise a conoscenza che andavamo in camera perchè voleva sentirsi ancora donna. Entrammo nella camera da letto e Letizia disse che andava a gabinetto e di aspettarla, il marito si sedette su una poltrona posta davanti al letto, Letizia entrò in camera era rimasta solo con reggiseno e mutandine, fisicamente non dimostrava la sua età ed era già eccitata lo notavo dai capezzoli duri e una macchia sulle mutandine, cominciai a spogliarmi, lei mi disse di tenermi la maglietta e i boxer perchè li voleva togliere lei. Si sedette sul letto e mi misi davanti, quindi lei mi tolse la maglietta e cominciò ad accarezzarmi il petto, strizzando un pò i miei capezzoli, poi mi tolse i boxer liberando il mio cazzo non ancora duro, lo prese In mano e cominciò un movimento con la mano sull'asta, mentre l'altra tastava le palle, tremava, io guardai il marito che si stava cominciando a masturbarsi. Mi disse di sdraiarmi, la mano non lasciava mai il mio cazzo, con l'altra massaggiava il petto e poi cominciò a leccarmi i capezzoli, era molto delicata con la lingua, io le slacciai il reggiseno e cominciai a palparlo, lei ebbe un brivido. Mi stavo godendo la sua mano che mi segava delicatamente, poi lasciò i capezzoli e cominciò a scendere baciandomi e leccandomi la pelle, io pasturavo quei due seni morbidi ed eccitati, arrivò con la bocca alla metà agognata, il mio cazzo bello duro, cominciò baciando la cappella è poi lo mise in bocca, la sua mano scese sulle palle e se lo infilò tutto in bocca, l'altra mano continuava ad accarezzarmi il petto. Io nel frattempo avevo infilato la mano passando dal culo a toccare la sua figa bagnata, appena infilai il dito ebbe un brivido di godimento, si tolse il cazzo da in bocca ed emise un mugolio di godimento, ma riprese subito a leccare e succhiare, era brava un ottima pompinara, continuò il pompino fino a farmi godere, le tenni una mano sulla testa, ma da quanto capii non aveva nessuna intenzione di togliersi ed ingoiare tutto, guardammo tutti e due il marito che stava sborrando nel pigiama, finito di ripulirmi mi alzai e cominciai a vestirmi, mentre lei mi diceva che era da tempo che non godeva succhiando un cazzo, io le feci i complimenti per il pompino da vera maestra, lei mi ringraziò ed accompagnandomi alla porta mi disse se poteva chiamarmi quando aveva voglia, le lasciai il mio numero e me ne andai.