Eravamo in campeggio con il camper, insieme ai miei figli piccoli.
Mia moglie, all'epoca splendida 35enne, di solito era piuttosto timida e riservata.
Un pomeriggio eravamo a stesi sulle brandine nella nostra piazzola mentre i figli erano in giro per il campeggio a giocare con gli amici.
Allungai la mano per accarezzarla un po' e notai stranamente che non mi respinse.
allora mi feci più audace e mi avvicinai al suo costume insinuandomi sotto con le dita. Mi aspettavo da un momento all'altro una sua reazione, ma invece mi lasciò fare, anzi anche lei allungò la mano e l'appoggiò sul mio costume che era già gonfio.
Con un gesto indifferente, prese un lembo dell'asciugamano e se lo mise sopra per coprirsi un po'.
Questo mi fece coraggio e le mie dita si infilarono nella sua fessura che era già bagnata. Iniziai a farle un ditalino alla luce del sole, mentre le persone ci passavano da vicino lungo il vialetto.
La situazione era eccitantissima e in breve tempo la sentii aumentare il suo respiro e contrarsi in un breve, ma intenso orgasmo, cercando di non farsi notare dagli altri.
Mi guardò con fare birichino, mentre il mio cazzo stava a fatica dentro gli slip sotto la sua mano.
Quando si riprese, si alzò, mi prese per mano, e mi portò nel camper.
Mi fece salire sul letto nella mansarda mentre lei rimase giù in piedi. In un gesto liberò il mio uccello dalla prigione del costume e scattò come una molla quasi sbattendole sul viso.
Sorrise mentre lentamente si avvicinò e iniziò a farmi un meraviglioso pompino.
la sua bocca si avviluppava sull'asta, succhiandola, mentre sentivo la lingua che accarezzava il glande leccandolo avidamente.
Dopo averlo inghiottito quasi tutto (non riusciva mai ad infilarlo tutto in bocca) lo fece riemergere dalle sue fauci lucido della sua saliva, mentre un filo di bava univa le sue labbra alla cappella violacea.
Le sue mani accarezzavano delicatamente i coglioni mentre affondava di nuovo il cazzo in bocca.
Era meraviglioso e dopo un po' di quel trattamento, sentii che stavo per esplodere.
Cercai di farglielo capire, perchè non sempre amava farsi venire in bocca. Invece aumentò il suo ritmo fino a che una cascata di sperma caldo la riempì.
Continuò a pompare fino a che anche l'ultima goccia non fuoriuscì dalla cappella tenendo ben stretta l'asta con le labbra per non far uscire nulla.
Poi si staccò da me , mi guardò con gli occhi pieni di amore e in un solo gesto deglutì tutto il mio seme rumorosamente.
Fu uno dei pompini più belli che abbia mai avuto.