Far entrare nella mia vita sessuale il mio capo sconvolse radicalmente il mio matrimonio.


Inizialmente io e mio marito volevamo provare i rapporti a tre non solo per la mia soddisfazione ma anche per la sua natura di cuckold, per divertirci, per giocare. L'idea di diventare così puttana per lui mi faceva impazzire; inutile essere benpensanti, io credo che per una donna non ci sia niente di più bello che essere posseduta da due uomini. Sentire quattro mani sempre sulla tua pelle, essere penetrata ovunque, guardare, toccare... ti sembra di scopare in continuo e farlo con l'approvazione della persona che ami ti regala quella leggerezza che mi faceva sentire la donna più fortunata del mondo.


Il fatto è che anzichè diventare la puttana di mio marito, in breve diventai la puttana del mio capo Daniele. Sostanzialmente per due motivi: il primo farà sorridere ma è il cazzo. Un uccello di 20 cm buoni buoni, ma soprattutto sempre duro e tonico, molto meglio di quello a cui ero abituata per dimensioni, lunghezza e resistenza. Il secondo era il mio desiderio fin lì probabilmente nascosto e represso di essere soggiogata, umiliata e un pò schiavizzata lo ammetto; il dover sempre obbedire mi stimolava, l'obbligo di non reagire ad ordini, anche i più assurdi, mi eccitava da morire. 


Quando eravamo soli in ufficio, con la stessa naturalezza con cui mi chiedeva di fare fatture, mi chiedeva di fargli un pompino oppure di spogliarmi e lavorare nuda. Sulla sua scrivania venivo quasi ogni giorno scopata o inculata, o anche solo menata: a volte mi alzava la gonna e mi sculacciava per minuti, ma il bello è che io stessa lo pregavo di continuare per farmi fare le foto col sedere rosso. A casa invece quello umiliato era mio marito Andrea: ci faceva da cameriere quando lui mangiava da noi, era poi sempre costretto a girare a quattro zampe come un cagnolino, usciva per comprare i preservativi quando Daniele decideva di incularmi e comunque era costretto a guardare i nostri rapporti sul tappeto sotto il letto, sdraiato come un cane appunto.


Con queste premesse non contestammo nemmeno l'idea di Daniele di fare le vacanze insieme, pagate da lui, in occasione dell'estate seguente; 15 giorni a Cuba per lui, al mare di Cayo Santa Maria, dove noi lo avremmo raggiunto dopo i primi giorni a L'Avana per l'ultima settimana. L'idea mi eccitava da impazzire: dall'altra parte del mondo avremmo potuto fare ancora più sesso, più giochi, più esibizionismo. E le premesse furono mantenute.


Arrivati in stanza, mentre stavamo ancora sistemando le valigie ecco Daniele bussare alla porta. Entra in costume e io lo accolgo abbracciandolo e baciandolo intensamente; da subito le sue mani mi cercano e mi toccano, mentre Andrea osserva già sconfitto. "Dovrai fare una doccia dopo il viaggio" mi intima... Io confermo che appena finito di aprire i bagagli l'avrei fatto. Ma subito col suo tono perentorio mi riprende: "Questo mestiere lo può finire il nostro cornuto, ora spogliati qui davanti a noi e andiamo a fare la doccia insieme". Era quello che volevo lo ammetto. 


In pochi minuti eravamo insieme sotto la doccia a giocare col sapone, a baciarci e toccarci. L'acqua tiepida mi bagnava dai capelli in giù, i miei capezzoli diventarono subito duri come bottoni grazie alle sue dita; poi le mani di Daniele scesero fra le mie cosce entrando e toccando la mia figa vogliosa come mai. Mi abbandonai con le braccia sulle sue spalle per venire dopo pochi minuti mentre sentivo il suo cazzo drizzarsi pronto per avermi. "Subito in ginocchio!" mi ordina. Io scendo come so che vuole, mi piego quasi come una geisha e dal basso inizio a leccare e succhiare la punta del suo uccello mentre l'acqua che sento calda mi bagna capelli e schiena facendomi inebriare. Godo si, godo come una porca quando sto sotto: lui che mi riempie la bocca di cazzo, la mia saliva che si confonde con l'acqua, i nostri occhi che non si staccano. Adoro farmi guardare mentre succhio il cazzo, sentirmi insultata ed essere schiaffeggiata mentre lecco; è lì che mi sento di essere la troia che non sono mai stata. "Alzati ed esci che ora ti scopo". Le sue sono sempre frasi nette e decise e questo mi da il piacere di dover obbedire senza reagire; mi fa godere anche con le parole!


Ci asciughiamo un pò di fretta e poi vado a mettermi davanti allo specchio; appoggio le mani al lavandino, inarco la schiena e allargo le gambe per essere presa così, in piedi. Lui mi apre bene le labbra di una figa ancora vogliosa e poi inizia a fottermi così, in piedi. Ci guardiamo nello specchio mentre mi monta con foga, tenendomi i fianchi e ogni tanto sculacciandomi. "Benvenuta in vacanza amore mio" mi sussura, ma subito capisco il motivo di una frase così dolce: richiamato dai miei lamenti di goduria, Andrea è venuto a guardare e ci osserva menandosi il cazzo sullo stipite della porta. I nostri occhi si incollano mentre Daniele continua a pomparmi e io non riesco a non gridare e mugugnare il mio piacere.


E' in quel momento che esplode la nostra sottomissione: Daniele mi ordina di fargli il segno delle corna con le mani e io eseguo senza fiatare umiliando Andrea e continuando ad incitare il mio uomo a scoparmi. "Adesso chiudi la porta e non ci guardare più cornuto, tanto hai visto che la tua donna se la gode bene così..." Poi rincara la dose con una risata e dice: "Finisciti la sega e schizza contro la porta che di qua ci penso io alla tua puttanella". Andrea chiude mentre io continuo a godere: sono infoiata dalla situazione, le mie tette dondolano libere per i colpi che mi prendo nella figa. Mi sento vacca come mai e dopo qualche minuto capisco dai grugniti crescenti di Daniele che sta per venire; puntualmente infatti, ancora una volta si scarica di sborra dentro me facendomi gridare di piacere. Mi sento sua, posseduta, usata. Quello che voglio.


Si rimette il costume dopo un bacio fra i capelli e mi lascia così, mentre vado a rinfrescarmi la figa sedendomi sul bidet. "Saranno belle giornate le prossime fidati" mi dice col suo ghigno di padronanza. Io gli sorrido, lo saluto e sulla porta riaperta vedo la sborra colata del mio maritino cornuto.

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