<<Ehi stasera dopo lavoro mi fermo con le mie colleghe a fare aperitivo...>>


<<Di nuovo??? E' la terza volta questa settimana... I bambini ed io non ti abbiamo praticamente visto...>>


<<Lo so amore, scusa ma Elisabetta ci tiene tanto perchè è il suo ultimo giorno poi verrà trasferita a Milano e sarà difficile rivedersi... Sai che è quella con cui ho legato più di tutte in ufficio...>>


<<E va bene cosa dico ai bambini? Gli manchi. E manchi anche a me....>>


<<Digli che sono impegnata in ufficio e che gli voglio tanto bene... dagli un bacio da parte mia>>


<<E per me??? Nessuna consolazione???>>


<<A te ci penso quando torno a casa... Se non sono troppo ubriaca... ahhh>>


 



<<Ok il marito è sistemato... Ci vediamo per le 18 a casa tua.... non vedo l'ora...>>


<<E brava la mia porcella....Ti aspetto già pronto...>>>


<<Mhhhh... Sono già tutta bagnata...>>


 



<<Ciao Maurizio come state tu e Martina??? I bimbi??? So che è tardi per chiederlo ma avreste voglia di venire a casa nostra per una pizza stasera????>>


<<Ciao Giulia... noi tutto bene... Stasera ci avrebbe fatto davvero piacere venire da voi ma purtroppo Marti è ad un aperitivo con le colleghe...>>


<<Che peccato... Ma la Marti è sempre in giro ultimamente???? Non è che ha l'amante??? Ahahah si fa per ridere ovviamente.... Sarà per la prossima volta....>>


<<Ciao Giulia grazie ancora dell'invito... Marti non credo abbia tempo anche per l'amante.... Ultimamente è sempre stanca per tutti gli impegni che ha, gliene mancherebbe proprio un altro... Saluta tutti e alla prossima occasione... Ciao>>


 



<<Ciao Ragazze!!! Ci vediamo domani!!!>>


<<Ehi.... Seratina intima con Mauri???>>


<<Perchè dici così???>>


<<Beh sono le 17e30 in punto e corri già via... Il vestitino che hai lascia poco all'immaginazione e tutto alla vista... E poi da come sei arrossita direi che ci ho preso.... E non è neanche la prima volta in questa settimana...>>


<<Hai proprio ragione... Diciamo che abbiamo ritrovato un po' più di intimità in quest'ultimo periodo....>>


<<Si si chiamala intimità se vuoi.... io la chiamo voglia di cazzo!!!! Ahhhhh>>


<<Ma cosa dici.... Ahaahah.... ti sente tutto l'ufficio...>>


<< Ah beh tanto solo un cieco potrebbe non notarlo.... Divertiti.... Maialona!!!!! Ahahah!!!>>


 



Il traffico sotto la pioggia può essere snervante per chi ha degli impegni... e Martina lo aveva... un impegno bellissimo, affascinante ed estremamente bravo nel darle piacere.... e ora queste maledette persone scialbe, tristi e brutte, si brutte al suo confronto ora che aveva trovato Massimo che la faceva sentire la donna più bella del mondo, una principessa, più precisamente pensò tra il divertito e l'eccitato La principessa sul pisello. Il suo pisello lungo forte duro bellissimo, da un sapore fantastico che la stava già facendo bagnare al pensiero. E di questo se n'era accorto anche il motociclista che aveva di fianco intravedendo i suoi capezzoli che spingevano sul vestitino attillatissimo che portava. Ma bastò uno sguardo di traverso a mandarlo via imbarazzato mentre lei divertiva si mise a ridere.


 



<<Dove sei???? Sono qui che ti sto aspettando... Non ce la faccio più mi stanno esplodendo i pantaloni....>>


<<Scusami il traffico oggi è impossibile... Sono ferma da mezz'ora... Ti posso però dare un piccolo antipasto...>>


 



Clic!!!


<<Uao... che belle tette... non vedo l'ora di coprirle di sperma...>>


 



Clic!!!


 



<<Mamma mia dentro questo cazzo c'è tanta sborra da farmi annegare.... Sempre che non sia una prospettiva sbagliata della fotocamera...>>


<<Lo sai bene... sia quanto è grosso che quanta sborra fuoriesce... non fare l'ingenua... e vedi di muoverti che sei in ritardo... merito già un regalino...>>


<<E cosa vuoi????>>


<<Lo scoprirai...>>


 



Finalmente al portone... Eccolo lì il campanello... quel bottone che le avrebbe aperto le porte del piacere.... Drin.... Il portone si apre, senza neanche il gracchiare del citofono che chiede chi è. Lui sa che è lei, la stava aspettando e questo la fa sentire un po' un oggetto, una prostituta... e anche questo contribuisce alla sua eccitazione, sentirsi puttana, finalmente dopo tanti anni quel brivido torna a farsi sentire nel suo ventre...


 



Cloc!!!


 



L'ascensore si ferma al piano, le porte si aprono i suoi tacchi risuonano nella tromba delle scale, forse il condominio può sentire anche i battiti del suo cuore, la porta è chiusa, lui non è li ad aspettarla l'attesa si comporrà ancora di quei ultimi attimi. Si gira un' ultima volta a guardare il pianerottolo per vedere se ha lasciato qualche goccia per terra, ma non di acqua piovana, degli umori che le stanno fuoriuscendo dalla fica e proseguono lungo le cosce dato che è senza mutande... è più comodo... lo fanno le troie...


 



Din don...


 



<<Ciao ti stavo aspettando.... Uao sei bellissima... Entra>>


<<Grazie>>


Lui chiude la porta alle sue spalle, lei lo osserva attraverso uno specchio, è bellissimo, vestito con una camicia bianca infilata nei pantaloni, dove presto spera di poter infilare le mani per afferrargli il cazzo...


 



<<Andiamo di la in cucina??? Vuoi bere qualcosa???>>


<<Si volentieri grazie>>


Lo segue ed attraversano la casa che finora lei non aveva mai visto. Finora avevano scopato in macchina come gli adolescenti... o come... le puttane...


 



Cin cin... si avvicinano i bicchieri, si avvicinano le mani, i visi i corpi... e a quel punto l'attrazione diventa troppo forte... il vino viene messo da parte e lei cerca la sua bocca la sua lingua.... le mani vanno al suo petto forgiato dall'attività di personal trainer, il suo personal trainer. E' così che si sono conosciuti, e ora dal bramare il suo cazzo lo può afferrare.


In un lampo i bottoni dei pantaloni saltano liberando le mutande tese che non riescono a contenere il suo membro, lungo, duro, enorme.... non c'è paragone con quello di suo marito... Lei lo afferra e inizia a muovere le mani, lo sega mentre le loro lingue danzano si aggrovigliano, lottano, si cercano...


Poi si inginocchia, il suo cazzo davanti agli occhi, gli sbottona la camicia, non vuole niente a disturbare la vista di lui quando alzerà lo sguardo... lo afferra con una mano dischiude le labbra e lo porta alla bocca, solo che la sua cappella la riempie del tutto... il sapore il calore del suo cazzo le piacciono da morire, la sua fica inizia di nuovo a grondare e lui le porta una mano dietro la nuca, ansima e inzia a premerle la testa per fare spazio all'asta.


Non riuscirò mai a prenderlo tutto in bocca, pensa Martina, ma poi realizza che lo stesso pensiero lo ha avuto le volte precedenti e si è rivelato infondato, ci riesce perchè è una brava puttana che farà di tutto per soddisfare il suo uomo. Allora apre la bocca ancora di più, abbassa la lingua, mentre il suo cazzo si fa spazio e lui inizi a mugulare di piacere.... <<Ah... sei proprio brava.... succhia, fallo entrare tutto...>>


Lei si sforza... cerca di farlo entrare tutto ma è veramente troppo grosso. Alza gli occhi, lo vuole vedere, vuole vedere se i suoi sforzi sono abbastanza; lui è li con la testa rovesciata all'indietro che sta godendo, allora lei sta facendo un buon lavoro e si sente soddisfatta...


Poi di improvviso lui le sfila il cazzo dalla bocca e la accompagna su in piedi, la bacia mentre con le mani cerca la lampo del vestito a tubino nero che indossa, la trova, la apre e il vestito cade...


<<Ah vedo che non porti le mutande....>>


<<Lo sai che sono pratica... a cosa sarebbero servite, sapevo che si sarebbero sfilate in men che non si dica non riesco a resisterti...>>


<<Ora vedremo se quello che dici è vero....>>


<<Cosa intendi??>>


Lui le porta una mano sul culo, le stringe una natica, la molla e le da uno schiaffetto...


<<Sei arrivata in ritardo...>> le dice intanto che continua ad accarezzarle il culo, e nel passare la mano da una parte all'altra indugia un po' con il dito forzando un po' la fessura, <<ti ricordi che abbiamo parlato di un regalino???>>, lei si allarma <<Non vorrai...>> ma in quell'attimo l'altra mano di lui si poggia sulla sua fica, con due dita allarga le labbra e trova subito l'entrata che spalanca, lei geme le sue dita le arrivano dritte al cervello, poi passa al clitoride e lo massaggia con piccoli cerchi e affondi, come piace a lei... <<Cosa vuoi???' Lo sai che così perdo il controllo....>>


<<Lo so.... e voglio il tuo culo...>>


Oddio , pensa lei... <<Non posso... sono anni che non lo faccio... quel coso li mi apre in due...>>


Ma intanto lui continua con la mano, e lei perde di nuovo il controllo, ansima, le gambe le iniziano a cedere, il respiro si fa sempre più affannoso....


<<Quindi non è la prima volta.... sai come si fa non ci dovrebbero essere di problemi... Lo concedi poco a tuo marito???>>


<<Non è stato mio mari..>>, un ondata di piacere la interrrompe... <<Allora chi è stato???>>, <<Un...>>, un'altra ondata... l'orgasmo sta bussando... <<un mio ex..>> <<Quindi il tuo maritino non ha mai goduto del tuo culo?? Non si accorgerà allora della differenza dopo che sarò passato io...>>, le preme l'indice sull'ano... lei d'istinto si ritrae, ma la mano sul suo clitoride sfiora un punto sensibilissimo, lei perde di nuovo il controllo, le si annebbia il pensiero... <<No non è quello...>>, <<e cos'è allora??>> le sue dita continuano a lavorare.... davanti e dietro.... Martina si sente come ubriaca, sente che le inibizioni stanno cedendo... <<Non so mi sembra di tradirlo...>>, <<perchè non lo stai già facendo...>> <<si.... però... a lui non l'ho mai dato... a te... dopo pochi giorni... ah...>> il suo culo si apre alla spinta del dito... <<vuol dire che io me lo merito di più... che dici???>>, le avvicina il dito alla bocca: <<lecca.... più saliva metti più sarà piacevole....>>, lei come un automa, mentre i pensieri sul suo culo le vorticano in testa, inizia a succhiare a leccare e ad inumidire il dito, il suo dito forte, ruvido, il dito che presto la penetrerà.


Lui la gira, la bacia avidamente la stringe a se, i suoi seni si schiacciano contro il suo petto, il medio di lui si fa strada nel mezzo delle sue natiche, il respiro di Martina aumenta il suo battito accellera ed eccolo, il suo polpastrello inzia a spingere sul suo ano, poi la prima falange entra <<ahi...>>, <<rilassati, respira concentrati sul davanti, lo senti il mio dito che non ha dimenticarto il tuo clitoride????>>, <<si lo sento..>> lui spinge ancora, a Martina sfugge una smorfia e un gemito... lui si ferma... <<che fai???>> chiede lei. Lui non dice niente va verso il comodino apre un cassetto. Lei lo vede, un vibratore rosa dalle forme sinuose. <<Non l'ho mai provato...>>, <<vedrai ti piacerà...>>, quel oggetto di plastica e silicone inizia a vibrare, lei lo guarda incuriosita, chissà che sensazioni le farà provare si chiede scetticamente; ma appena lui lo avvicina al suo clitoride, già sensibile per la masturbazione di prima, la sensazione che lei prova è indescrivibile quanto inaspettata, pochi secondi e l'orgasmo arriva veloce e il controllo sparisce di nuovo, se ne accorge anche lui sentendo il suo ano che cede alla pressione allargandosi. <<Brava... apriti, lasciati andare vedrai sarà bellissimo, ti farò provare sensazioni mai provate...>>.


La prende la sdraia sul divano supina, la sua mano ruota, il suo dito sempre dentro, sempre più, il palmo della mano ora preme sulla sua fica, i suoi umori scivolano giù e bagnano lo sfintere il medio scivola ancora più dentro, la sensazione è un misto di bruciore e dolore dietro e un godere assoluto davanti. Nella testa invece il vuoto assoluto, nessun pensiero nessuna preoccupazione... Si sente solo impotente davanti al volere di lui, praticamente una puttana....


<<Sei pronta????>>


<<No ancora.... voglio ancora sentire le tue mani, continua...>>


<<Va bene come vuoi....>>


Lui ritrae un po' il dito, lei pensa che voglia uscire, invece il pollice della stessa mano con cui le sta masturbando il culo si fa strada nella sua fica. Lei sente le sue dita che sono divise solo dal sottile lembo che divide il suo davanti dal suo dietro e lo stringono tra di loro... <<Che stai facendo??? Mi vuoi fare impazzire???? E' bellissimo!!!>>, e i suoi gemiti si fanno ancora più forti, più frequenti.


Passano i minuti e aumentano le dita con cui le allarga lo sfintere, prima due, poi tre... il suo buco del culo ormai è allargato, come la sua mente, aperta ormai ad essere inculata.


<<Avanti mettimelo dentro...>>


<<Girati. Mettiti a quattro zampe...>> Lei obbedisce, come una cagna prostra il suo culo, divarica leggermente le gambe piega il busto in avanti, poggia la testa su un cuscino, piegata di lato in modo da avere la visione di lui dietro di lei che la sovrasta.


Lui prende il cazzo durissimo, lo inumidisce con gli umori della sua fica passandole la cappella in mezzo alle labbra, un filetto umido si tende e poi si rompe tra la punta della sua verga e la fica di lei, poi lascia cadere un po' di saliva sul suo buco del culo, con un dito la spalma e poi poggia la cappella sullo sfintere, che non è più stretto come prima ma si apre cedendo... <<Ah... come è grosso... ti prego fai piano...>>, le passa il vibratore ordinandole di poggiarlo sul clitoride. Lei esegue, e come prima, la magia di quella vibrazione si compie nuovamente e la voglia di essere aperta da lui si fa sempre più prepotente... <<dai spingi.... inculami... sono la tua troia...>>. Lui non se lo fa ripetere e spinge tutto il suo cazzo dentro il suo culo ed inizia a pompare.... sempre di più, come un martello, incessante e senza pietà.


Una mano di lei si infila in mezzo alle sue gambe e va verso le palle di lui che dondolano al ritmo delle sue spinte, lei le prende in mano, le soppesa, le accarezza e pensa a quando scaricheranno tutto il loro caldo e denso contenuto dentro al suo culo... si dentro al suo culo...


<<Come hai detto???>>, oddio allora non l'ha solo pensato... <<Si!!! Vienimi dentro riempimi!!! Reimpimi!!!>>, lui sentendo così non si trattiene più e aumentando un po' il ritmo e la profondità le scarica tutto il suo contenuto dentro inondandola di caldo piacere.


Sfilandosi, gocce bianche del suo sperma cadono sul pavimento, lei si lascia andare sul divano esausta ma ancora estasiata da quel rapporto così selvaggio, lui si siede sudato il suo cazzo che pulsa ancora ma piano piano si piega in avanti perdendo la durezza; lei lo guarda ancora un po' incredula che possa avergli permesso di infilarlo nel suo culo... non l'ha mai concesso a suo marito, chissà perché invece non ha opposto nessuna resistenza al suo amante... alza lo sguardo su quell'addome che sembra disegnato, sui pettorali che si espandono e si ritraggono a ritmo del respiro di lui, e poi su quel viso, su quella barba di qualche giorno così.... così maschia... ecco! Ora capisce, è a tutto questo che non riesce a negarsi, negare il suo corpo e la sua volontà, perchè lo farebbe immediatamente, si farebbe scopare di nuovo da lui.... ma è tardi deve tornare a casa. Si riveste mentre lui è in bagno, lo aspetta e si fa accompagnare alla porta, si avvinghiano un ultima volta lei lo bacia, non vorrebbe più andarsene.... <<Ciao allora.... ci vediamo presto... stasera sei stata fantastica...>>, a quest'ultima affermazione un pensiero si rifà di nuovo alla mente, il pensiero di essere una puttana...


Sale in macchina e al primo parcheggio più appartato, si cambia, toglie il vestito aderente, le scarpe con il tacco, il trucco... indossa di nuovo i vestiti con cui la mattina è uscita di casa. Solo quando sta quasi per ripartire si accorge che qualche macchina più in là due adolescenti che si stavano facendo una canna la stanno ancora fissando, increduli e divertiti. Lei li guarda gli sorride e gli strizza l'occhio, ingrana la prima e va via sorridendo...


Apre piano la porta di casa e va in bagno, si siede sulla tazza e mentre urina sente scivolarle via dal culo ancora del liquido caldo... poi si infila nel letto...


<<Sei tornata amore??? Come è andata??? Elisabetta è rimasta contenta???>>


<<Si tutto bene ci siamo divertite....>> e mentre lo dice sorride....


Lui la abbraccia da dietro e le poggia il membro già turgido sul sedere...


<<Che fai???>> chiede lei.


<<Abbraccio mia moglie. Non posso???>> ridendo


<<Non mi sembra solamente un abbraccio... le sue intenzioni sembrano diverse...>>


<<Beh come biasimarlo è tanto che non lo facciamo....>>


Così dicendo le infila una mano nelle mutande.... <<Anche lei mi sembra ben disposta... sarà stufa di non essere considerata dopo tanto tempo...>>


Lei sorride e pensa se solo lui sapesse.... <<Eh si...>> dice girandosi verso di lui e prendendogli il cazzo in mano...


<<Sono proprio una puttana>> pensa iniziando a segare il marito....


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