Socmel!
Credo che dal titolo di questo racconto si capisca che siamo in emilia romagna, stavamo cercando stabilità nei nostri incontri mensili, visto che per tutti e due era abbastanza comodo , per me in particolare per le molteplici occasioni di viaggi di lavoro in loco.
Pomeriggio ore 17 circa, vado a prenderla in stazione, baci e lacrimucce come ogni volta che ci vediamo, i suoi occhi sorridono e brillano di eccitazione, la abbraccio forte forte e sento i suoi seni premere contro il mio petto, è fine estate siamo ancora vestiti leggeri. Ho giacca e cravatta ma è un proforma per lavoro, visto che ho anche fatto giri per clienti. Per oggi il mio giro è finito e mi posso dedicare a lei, è la prima volta che passiamo la notte assieme.
L’hotel che ho scelto è fuori città, non ho trovato nulla di comodo vicino alla stazione , ma siccome domani andremo in veneto , va bene così.
Nel tragitto dalla stazione all’hotel , mezz’ora circa, non ha fatto altro che pastrugnarmi l’uccello da sopra in pantaloni, così ho guidato a cazzo duro, la troietta è piuttosto arrapata mi pare! Non che io sia da meno , anzi!
Mi ha messo la mano sulla patta appena saliti, ha aperto la cerniera e ha posato la sua manina sui miei slip, palpando il cazzo e facendomelo crescere, poi avrebbe voluto farmi un pompino mentre guidavo ma la ho fatta desistere perché eravamo in città ed era chiaro, ci avrebbero visto tutti. Così si è limitata ai palpeggiamenti.
Io ovviamente ho ricambiato per quello che potevo, strusciandole la figa da sopra i jeans: la sentivo umida e calda pregustavo la notte che avremmo passato assieme colma di passione, lei gemeva , smaniava, voleva che mettessi la mano sotto, dentro le sue mutandine già bagnate ma guidando non potevo anche se avrei voluto, così premevo forte sul grilletto e più premevo più lei mi stringeva il cazzo fin quasi a farmi male. Arrivai quasi a farla godere ma sicuramente è andata su di giri parecchio, anche senza venire.
Così arriviamo all’hotel, io a uccello duro (che mi sono coperto con la ventiquattrore) e lei a figa bagnata e gambe larghe, i jeans leggermente umidi proprio lì, cercando di coprirsi con la borsetta, visto che aveva una tracolla dove era il necessario per la notte (cioè spazzolino e dentifricio , che altro sarebbe servito?)
Ci danno la chiave della stanza e saliamo con l’ascensore, una telecamera ci proibisce di continuare a toccarci e lei in un orecchio mi dice : ti farei un pompino qui, mentre saliamo! Con il rischio di essere visti appena le porte si aprono!
Arriviamo nella stanza arrapati persi, mi libero della giacca e della cravatta (finalmente) e mi preparo a saltarle addosso , ho una voglia matta di mangiarle la passera! Ma , sorpresa…la stanza ha un poggiolo con il parapetto in cemento sovrastato dalla solita ringhiera di metallo, ovviamente di fianco ci sono altre stanze che posso vedere quello che succede, basta sporgere la testa. Lei apre la finestra scorrevole e va fuori appoggiandosi , spingendo indietro il culo inguainato dai jeans e dimenandolo come a un palese invito. La seguo e mi metto dietro di lei, il mio cazzo già duro preme contro la stoffa e si fa sentire tra il solco delle sue natiche, abbranco le tette da sopra la camicetta a scacchi e le pastrugno ben bene , lei geme soddisfatta mentre le slaccio il reggipetto e mi riempio le mani delle sue tette slacciando anche i bottoni. In pratica lei è con il busto fuori dal poggiolo con la camicetta aperta e le zinne tra le mie mani, tutti potrebbero vederla! Siamo al quarto piano basta alzare la testa che si vede tutto.
Lei è eccitatissima dalla situazione anche perché dalle stanze attigue si sentono rumori che fanno presumere che qualcuno possa uscire improvvisamente e vederci in ciò che facciamo, le prendo i capezzoli tra i polpastrelli e stringo forte, lei caccia un urlo, lo ho fatto apposta per vedere se esce qualcuno! Intanto continuo a spingere con l’uccello duro tra le sue chiappette sode, insomma è una situazione da sbavarsi addosso, tra eccitazione e paura di essere visti. Qualcuno deve aver notato le manovre dal piazzale sottostante perchè c’è qualche naso in su, glielo faccio notare e lei ha un forte brivido e lancia un gridolino eccitato, con la mano passa dietro al suo culo e mi tocca l’uccello come per saggiarne la durezza, ne apprezza la consistenza e continua s strusciarsi.
Direi che è il momento di prendere in mano la situazione……le slaccio i jeans, lei gira la testa allibita e mi dice : cosa fai? Le rispondo? Ti piace farti vedere è porcellina? E allora fatti vedere come sei! Diventa tutta rossa e si gira di nuovo a guardare la piazza mentre armeggio con bottone e cerniera. Abbasso i jeans fino alle ginocchia, le tocco le mutandine che sono bagnate fradicie e rimetto l’uccello (che è ancora nei pantaloni miei) tra le sue natiche. Altro grugnito di soddisfazione e prendo a toccarle il grilletto, lei lancia un urletto che subito fermo mettendole la mando davanti alla bocca, se no corriamo il rischio che tutti ci vedano! Le tette si vedono da sotto ma la fica no per fortuna.
Immaginatevi la scena: lei con i gomiti appoggiati alla ringhiera , camicetta aperta , tette a penzoloni fuori dal poggiolo, reggiseno appeso al collo, pantaloni calati sino alle ginocchia. Arrapante da morire soprattutto perché continuo a sfregare il cazzo tra le natiche e con le mani strizzo i capezzoli. Terribile , da infarto per eccitazione e paura di essere visti.
Adesso tocca a me spogliarmi pian piano: via la cintura bottone e cerniera, i pantaloni del vestito cadono per terra, adesso solo la stoppa delle sue mutandine e dei miei slip ci divide, ma provvedo subito: abbasso le sue mutandine alle ginocchia e le mie fino alle caviglie, adesso il cazzo le sfrega nudo sulla fica gocciolante.
Sta impazzendo di libidine, si struscia, si dimena, mugola, sbava ma non può fare altro messa come è può solo sentirmi cado e duro che mi strofino fuori dalla sua fregna. Scopami, mormora, ti prego scopami, chiavami fa qualcosa non ne posso più. Io bastardo rispondo di no , che non è ancora il momento e la tortura continua.
La mia mano dal capezzolo va a titillare il grilletto gonfio di voglia sopra la fica guazza di umori, le mi dice ‘bastardo scopami!’ io sorrido e continuo a toccarla, le dita scivolano verso il basso a carezzare le cosce tornite e sentono un rivolo di umori che cola quasi fino alle ginocchia, la troietta gode e io sorrido. Con le unghie graffio dolcemente la schiena strappandole brividi, piccoli schiaffetti sulle natiche tra le quali il mio membro naviga fradicio, duro, violaceo, voglioso, lo punto sul buchetto già lubrificato. Lei , così stimolata spinge indietro e le scappa un ‘si inculami!’ che mi fa andare fuori di testa. Non resisto davvero più neanche io, forzo quel buchetto invitante con la punta e spingo piano piano dentro mei sospira forte, ‘finalmente!’ dice ‘non ne potevo più , adesso sbattimi , porco!’. Io la pompo piano piano , non ci penso minimamente a venire, ma voglio portare lei ancora più vicino ad un orgasmi terribile.
Lei è a un passo dall’orgasmo anale portato dalla fortissima eccitazione, si morde le labbra , le dita per non gridare e continua a incitarmi sottovoce: ‘dai stronzo più forte! , bastardo rompimi il culo , pompami! Sbattimi con quel cazzone di marmo che hai.’ ‘Vorresti , troia’ le dico , le sfilo il cazzo dal culo e mi siedo per terra tra le sue gambe (badando a non rompere il vestito), e mi metto sopra i suoi jeans e lo slip così che lei non possa muoversi, e comincio a scoparla con la lingua….credo che questa volta la abbiano sentita, un aaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhh urlato strazia l’aria, non se aspettava la porca e in 10 secondi mi scarica in bocca il suo primo orgasmo che bevo con avidità mentre lei si accascia sulla balaustra del poggiolo.
Si riprende subito e si toglie pantaloni e mutandine che sbatte dentro la stanza , si leva anche il reggiseno rimasto attorno al collo ma si lascia la camicetta, io le sono davanti con l’uccello duro, lei mi guarda con aria di sfida mi fa appoggiare alla ringhiera si inginocchia e se le prende in bocca fino in gola. Stavolta tocca ame trattenere un grido mordendomi le mani, lei sa bene come si succhia il mio cazzo, sa i miei punti preferiti, gli angoli dove passare la lingua per farmi impazzire e sa come farmi durare in eterno. E lo fa! La stronza lo fa, impazzisco , smanio voglio venire e lei ride….ho ancora la camicia abbottonata e i pantaloni alle caviglie e la stronzetta se ne approfitta, la camicia la sbottono per poterla guardare bene e i pantaloni cerco di levarli, alla fine resto con le calze e la camicia: tutto da ridere….sul poggiolo in due praticamente nudi, io con il cazzo nella sua bocca e lei con la sola camicetta aperta che me lo succhia avidamente. Pensa se si affacciano i vicini…..Ops…..dal poggiolo di fianco esce una testolina e guarda poi sento bisbigliare…….Mi sa che ci hanno visti! Sinceramente non me ne frega nulla.
In un attimo di lucidità riusciamo a raccattare tutto e a rientrare in camera, finalmente ci spogliamo e ci facciamo una doccia insieme, tanto per sbollire un attimo se no qui finisce tutto subito, nel frattempo dalla stanza attigua arrivano rumori inequivocabili, segnali che i vicini ci hanno visto e ci imitano.
Ci buttiamo sul letto e ricominciamo a baciarci , a toccarci più vogliosi di prima ascoltando i vicini e ridendo alle loro parole e rumori, sentiamo lui che da della pompinara a lei che lo succhia , lei che lo incita a scoparla forte, tipo film porno proprio, lui avrà avuto sessant’anni e lei forse 40 chissà se era una coppia regolare?
Infilo la testa fra le sue cosce, la fica fresca di doccia si apre come un fiore in cui immergo goloso la mia lingua come a suggerne il nettare, il suo squittire mi fa capire che gradisce, mentre lei contorcendosi riesce a prendersi il mio cazzo in bocca per un gustoso pompino arrivando così a fare un bellissimo 69 assaporando i nostri sessi vogliosi di piacere.
Dopo un po di questo leccarello, la faccio stendere di schiena le gambe sulle mie spalle e comincio a scoparla piano così guardandola negli occhi per vedere il suo piacere, voglio sentirla parlare, sentirle dire che le piace il mio cazzo, che la fa godere, e lei me lo dice facendomi contento e incitandomi anzi a chiavarla più forte, a sfondarla a farla godere che non ne può più dalla voglia. Accelero i miei colpi profondi e rapidi, ritto sulle braccia, vedo le sue tette ballare, lei che se le strizza e sospira, mi guarda men tre sento le prima contrazioni arrivare e lei che mi dice: dai che vengo dai forte, più forte stronzo, sbattimi bastardo, dammi tutto il tuo cazzooooooooooooooooooooooooo godooooooooooooooooooo! Vengoooooooooooooooooooo! Sbrodolooooooooooooooooooo!
Eccola la mia troia che gode, che piacere vederla così!
Continuo ovviamente a pomparla rallentando un po per tenermi il più possibile lontano dall’orgasmo, le abbasso le gambe e la prendo di fianco sempre guardandola in faccia, e sempre a farle danzare i seni sotto la forza dei miei colpi, lei con gli occhi chiusi continua a sospirare passano due minuti e viene di nuovo, inondandomi il cazzo del suo succo, io sorrido mentre la guardo e continuo ancora a sbatterla a cazzo durissimo.
Mi viene sopra lei adesso, sa che sono un po stanco e vuole farmi riposare, mi sbatte le zinne in faccia per farsele succhiare mentre cavalca il mio uccello, va lenta , sa che sono al limite ma vuole godere ancora e mi scopa con calma alternando su e giù, avanti e indietro: fantastica! Se ne viene un altro paio di volte impalata, poi esce e si sdraia al mio fianco soddisfatta. Che meraviglia , sono al settimo cielo anche se non sono venuto, non mi importa a me piace vederla godere, sapendo che sono io a farla stare bene. Mi da ancora qualche bacino alla cappella, poi mi strizza l’occhio e si accoccola sulla mia spalla e ci addormentiamo così , senza nemmeno andare a cena.
Dopo un’oretta di sonno mi risveglia uno strano piacere intorno al pube, sento l’uccello caldo e duro e mi chiedo cosa stia succedendo: ecco cosa era l’occhiolino! Si era svegliata prima lei e mi stava regalando uno straordinario pompino! Faccio per fermarla e scoparla di nuovo, ma una occhiataccia con il cazzo in bocca mi dice che è meglio non interferire. E’ un pompino estenuante, dolcissimo e eroticissimo, sempre guardandomi negli occhi, dalle palle alla cappella, succhia aspira mordicchia soffia, il mio cazzo sobbalza più volte in preda agli spasmi del piacere ma lo ferma, lo lascia riposare, lascia che torni tranquillo sempre duro e voglioso di coccole, mi mette un dito nel culo, sobbalzo dal piacere ma lei mi morde la cappella, cerca di forzare il buchino facendomi vedere ciò che fa, succhia i testicoli gonfi di sperma, passa la lingua sull’asta e io impazzisco nei suoi occhi torbidi, occhi da troia, occhi da pompinara che sa di soddisfare il suo uomo e dopo un periodo lunghissimo muoio nella sua bocca, schizzo sborra nella sua faccia, lei la accoglie a bocca aperta, raccogliendo ogni goccia e aiutandosi con le dita per prendersela tutta, per poterla ingoiare, mi fa vedere la sua bocca colma del mio piacere e sorridente ingoia tutto. Sono distrutto, mai goduto così tanto. La situazione di prima sul poggiolo, i due di fianco che ci hanno sentito e imitato, la scopata dopo e il pompino finale con risveglio è stato troppo, crollo disfatto. Incredibile puttanella!
Si siede nuda e ammira il risultato della sua sapiente bocca e sorride, addenta un panino mentre ancora si passa la lingua sulle labbra sporche della mia sborra e mi invita a mangiare qualcosa per riprendere le forze, mi alzo malfermo sulle gambe e vado a fare una doccia corroborante, quando esco lei ha finito il panino ed è seduta a guardare la tv io la prendo alle spalle la sollevo e la distendo sulla scrivania della stanza e le infilo la lingua nella figa senza neanche darle il tempo di capire, un gorgoglio di piacere mi fa capire che non disdegna il trattamento. Dalla stanza di fianco giungono di nuovo rumori inequivocabili, il tipo la sta inculando e lei se lo gode tutto, la mia lei si eccita ancora di più e io mentre le lecco la fregna le infilo un dito nel culo giusto per farle capire che poi toccherà a lei, ma più tardi , la notte è giovane, adesso che pensi a prendersi la leccata. Improvvisamente lei si alza e mi bacia, sento il sapore del mio sperma e mi eccito ancora di più, la troietta ha voluto condividere il suo piacere , io non lo avevo mai fatto e la cosa mi manda fuori di testa! La sbatto giù e questa volta tocca a me farla godere con la lingua, ma io non sono tanto delicato, voglio il suo piacere subito e più volte e lei mi gratifica con tre bordate sparate nella mia bocca in pochi minuti, bevo tutto anche io goloso, e alla fine la bacio facendole assaggiare il suo sapore e la prendo in braccio e la distendo a letto, ci addormentiamo soddisfatti guardando la tv.
La notte passa tranquilla riposando abbracciati, ma al mattino mi sveglio con il mio fratellino in tiro mentre lei dorme a pancia in giù, allora decido in un attimo di fare una certa cosa…..guardo la sua schiena che si alza e si abbassa al respiro regolare, alle sue natiche nude, al solco…e a ciò che mi aspetta tra poco. Cerco piano piano di non svegliarla e di mettermi con la faccia tra le sue natiche e le lecco il buchetto, spaziando in su e in giù, passano pochi secondi e lei dimostra di gradire ciò che faccio, così le tocco anche il grilletto passando da sotto (faccio un po fatica ma ne vale la pena) e i mugolii aumentano ma mi pare che dorma ancora. Dopo averlo insalivato ben bene e dilatato il più possibile appoggio la punta del mio cazzo e spingo piano piano lasciando il tempo di dilatarsi, si stringe un poco (dorme ancora allora) ma io non desisto e piano piano entra e lei si sveglia. Cosa fai , mi chiede. Ti sto inculando le rispondo. Porco , fa lei, sei un grande porco mi hai presa alla sprovvista. Si , le dico io, sono il tuo porco e adesso ti inculo come piace a te , eh troietta? MMMMMMMMMM mi risponde lei, vuoi farmi eccitare? No , porcona sei già eccitata, adesso ti scopo il culo, lo aspetto da ieri.
Mi tiro su sulle braccia e guardo il mio cazzo che va dentro e fuori dal suo buchetto, bagnato dalla saliva, lei grufola, geme, e spinge indietro : lo vuole tutto dentro. Dopo qualche minuto comincia ad andare fuori di testa e a mormorare frasi sconnesse : bastardo scopami , porco mi stai inculando, sfondamelo, non smettere , continua…..Io svuotato la sera prima , posso resistere senza problemi e continuo imperterrito a pomparle il didietro.
Senza levarlo da dentro la invito a sollevarsi e a mettersi a pecorina, faccio meno fatica e va più a fondo, so che a lei piace perché può rinculare come vuole e perché le prendo le tette e posso strizzarle: si dai continua cazzone , pompami, rompimi il culo dai più forte! Anche io sto andando fuori di testa, le sue parole mi eccitano al parossismo e do colpi fortissimi in quel culo da favola, tieni troia , ecco puttana, ti sfondo il culo te lo slabbro tutto così godi! E infatti se ne viene una prima volta mentre si tocca il grilletto e io le strizzo le tette. Cambiamo posizione e la invito a sedersi sopra il cazzo perché voglio guardarla in faccia, detto e fatto, si impala sul mio uccello mettendolo di nuovo nel culo e strofinandosi la fregna colante di umori mentre io le abbranco le zinne. Mi dice le peggiori sconcerie, sa che mi eccitano e le rispondo allo stesso modo facendola godere di nuovo per l’eccitazione.
Le schizzo dentro con un urlo soffocato, le inondo il culetto dopo averla sbattuta per un bel po, rosso dagli schiaffetti e slabbrato dai colpi di cazzo che le ho inferto, lo lascio dentro finchè diventa piccolo, poi esco e mi stendi di fanco a lei, a coccolarla per ringraziarla per le sensazioni che mi da e l’affetto che prova per me.
Ma purtroppo dobbiamo andare via, la giornata mia prevede appuntamenti di lavoro, così la porto alla stazione e di nuovo ci salutiamo (lei un po malferma sulle gambe) con qualche lacrima e tanta voglia di rivederci presto.
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