Sapevo quali erano le intenzioni di Laura ma stavolta non erano le stesse che avevo io.
I nostri due amici, Marco e Alessandra, erano una bella coppia ma erano troppo diversi da noi, troppo ‘normali’ se così si può dire. Laura non aveva avuto scrupoli nel far cadere Marco nella sua trappola di seduzione e nell’usarlo per i suoi giochetti ma stavolta io non volevo andare avanti, non con quei due.
Sapevo bene che la cena di stasera poteva essere per loro l’inizio della fine e, mentre Laura sembrava del tutto insensibile a tale aspetto, io non mi sentivo in pace con me stesso.
Certo, non nascondo che trovavo estremamente eccitante l’idea di poter sperimentare per la prima volta il sesso di gruppo e lo scambio di coppia, sapevo bene che Laura stasera non si sarebbe fermata a semplici ammiccamenti, ma ogni volta che pensavo ai nostri amici mi veniva in mente il volto di Alessandra, rilassato e sereno, mentre andavamo insieme in giro per il supermarket e mentre, a sua insaputa, il suo uomo era tra le braccia della mia insaziabile compagna.
No, non lo avrei fatto. Non era giusto.
Laura uscì dalla doccia, bella da far perdere la testa, bella come una dea.
Le feci segno di venire li da me, lei si sedette sul divanetto, e le dissi:
– Ti devo parlare
– Dimmi amore mio
– Stasera non mi va, non voglio coinvolgere quei due…
– E perché scusa?? E poi Marco mi sembra già abbastanza coinvolto..
– Si lo so, oggi ci hai giocato come e quanto volevi ma credo che non sia giusto
– Secondo me sei fuori di testa Davide, qual è il problema?? Non ti piace Alessandra?
– No no, evidentemente non capisci, o forse non te ne frega nulla, ma non mi va di coinvolgere quei due in una cosa della quale magari potrebbero pentirsi e poi… chi te lo dice che Alessandra ci sta??
– Nessuno me lo dice!! E’ proprio quello il bello, e comunque quanto meno ho voglia di fare un po’ la parte della zoccola stasera…vedrai che ci divertiremo…
-No!! Non voglio, stasera ceneremo tutti insieme, senza forzature, senza che tu prenda il centro della scena con la tua voglia di fare la puttana. Ma non li vedi quei due?? Credi che se stasera facessero quello che tu vorresti domani sarebbe uguale per loro?? Fammi una cortesia, risparmiali!! Domani loro ripartono per l’Italia, fai che ricordino questa vacanza con piacere, Marco magari la ricorderà anche per te, il tuo corpo e la tua bocca, ma non fare che sia la loro ultima estate insieme.
– Che stronzo che sei!! Ma chi ti credi di essere?? Madre Teresa di Calcutta?? Ma che pezzo di merda che sei!!! Guarda che io lo faccio anche per te!!!
– Lo so amore, lo so, ti dico solo che stavolta non credo sia giusto giocare con Marco e Alessandra, ceniamo con loro, salutiamoli da buoni amici e lasciamo che tornino in Italia sereni e tranquilli. Fra due giorni anche noi torneremo a casa e per l’ultima sera…bè…ho grandi progetti per te amore mio’
– Mmmmm va bene, farò come vuoi tu. Un po’ mi spiace perché ero carica da morire stasera, mi eccitava da matti l’idea di coinvolgere Marco e Alessandra. Però ti amo e farò come vuoi tu’.
– Brava Laura, ti amo anche io e…vedrai che non te ne pentirai!!!
La serata passò così in maniera molto divertente e gioviale, cenammo fuori nella tiepida notte greca ridendo e scherzando come vecchi amici. Più di una volta mi ‘incantai’ a guardare il viso di Alessandra, il viso di una giovane donna innamorata e felice, pieno di quella gioia che mai e poi mai avrei voluto cancellare da quella ragazza.
Anche Laura sembrava più serena del solito, la sua parte più selvaggia e violenta per stasera era rimasta nella sua tana pregustando il banchetto che le avevo promesso. Marco invece vedevo che stava sulle spine, sapeva che forse io ero al corrente di quello che era successo nel pomeriggio e temeva che, da un momento all’altro, avrei rovinato la sua vacanza e, forse, la sua vita sputtanadolo con la sua dolce metà.
Salutammo così i nostri amici, ci scambiammo i numeri di cellulare, come da rito, augurandoci di potersi incontrare ancora prima o poi.
Il giorno successivo era per noi l’ultimo giorno di questa meravigliosa e sorprendente vacanza.
La mattina e il pomeriggio passarono serenamente, tra sole, mare e le solite piccole esibizioni della mia donna. Io invece avevo la mente altrove, ad una serata che volevo far diventare indimenticabile.
Nella mia testa era già tutto scritto, le idee si accavallavano una con l’altra creando un disegno di perversione che avrebbe lasciato di stucco anche la mia puttanella.
Una bella doccia rinfrescante ci preparò al meglio alla serata.
Laura si preparò di tutto punto, era splendida.
Andammo insieme a cena in un tipico ristorantino, l’atmosfera era intima e romantica, tutto era perfetto. Le dissi.
– Tesoro mio, sei pronta per la seratina che ti ho organizzato??
– Mmmmm non vedo l’ora amore mio’.
– Eh eh eh, ok, vedrai che sarà una notte indimenticabile!!!
– Dai Davide, dimmi cosa hai architettato!!
– Ancora è presto principessa, dai tempo al tempo, ora andiamo a casa.
– Va bene, ma sono curiosissima!!
Andammo al nostro appartamentino tenendoci per mano, come due giovani fidanzati pieni di entusiasmo e di emozione.
Mi misi comodo sul divano e le chiesi di cambiarsi per la serata.
Quando tornò in soggiorno mi lasciò senza fiato.
I capelli legati dietro mettevano in risalto la bellezza del suo viso, il suo corpo perfetto era fasciato da un mini vestitino dorato, con minigonna minimale che slanciava ancor di più le sue splendide gambe. Nessuna traccia di mutandine o reggiseno. A coronare il tutto un paio di sandali dal tacco vertiginoso.
Una bomba!!!
Laura mi si avvicino e, accarezzandomi dolcemente si sedette accanto a me.
Iniziai così a spiegarle cosa avevo in mente:
– Ok amore, devo darti tre cose.
– Mmmm…va bene’.
– Ecco le chiavi della macchina, il mio cellulare e questo biglietto.
– E cosa dovrei fare con questa roba.
– Semplice. Con la macchina andrai fino a Lindos. Staserai andrai in giro da sola. Io starò qua o, al massimo, prenderò un taxi per farmi un giro ma tu sarai sola e libera. Il mio cellulare ti servirà per mandarmi messaggi in merito alla serata.
– E perché non posso prendere il mio???
– Bè, semplice, perché il mio ha la fotocamera. Voglio che tu mi mandi anche le foto della serata’.
– Che porco che sei, e il biglietto??
– Quello che vedi è un biglietto d’entrata per un club priveé di Lindos. Li dovrai chiedere di Vasileios. Ho parlato con lui ieri e sa cosa deve fare.
– Ho capito, grazie amore, ma tu che farai??’
– Te l’ho detto, ti aspetterò…e attenderò con ansia i tuoi messaggi. Oppure potrei prendere un taxi ed andare un po’ in caccia…
. Mmmmm porcellino…perchè no’…con quanto sono stata puttana quest’estate un po’ di corna me le merito anch’io…
– Eh eh eh, in effetti…ora vai, sei meravigliosa, ho un nodo nello stomaco all’idea di lasciarti sola ma ti avevo promesso una notte indimenticabile e l’avrai!!!
– Grazie amore ti amo.
– Ti amo anch’io…ora vai!!!
Laura mise il biglietto e il cellulare in borsetta, prese le chiavi e andò via mandandomi un bacio. Nel preciso istante in cui vidi chiudersi la portiera sentì che anche lo stomaco mi si chiudeva, in un mix devastante di gelosia, lussuria e paura.
“LAURA”
Guidando per le strette strade di Rodi non riuscivo a non sorridere all’idea di quello che mi aspettava.
Una notte da sola, da predatrice con tanto di ‘benedizione’ del fidanzato. Wow!!!
La mia eccitazione era già a mille e mentre guidavo verso Lindos non potevo fare a meno di toccare le mie gambe semiaperte sfiorandomi la fica che già era bagnata ed eccitatissima.
Parcheggiata l’auto scendo ed inizio ad incamminarmi per le tortuose stradine della meravigliosa Lindos, piccola cittadina arroccata sulla montagna che di notte si trasforma grazie ad un’infinità di localini nascosti all’interno delle caratteristiche casette bianche.
Inutile dire che il mio vestitino dorato attirava non poco l’attenzione e passarono si e no 30 secondi prima di venir abbordata dal solito gruppetto di inglesi, educatamente congedati con un sorriso facendo segno di no con il dito.
Era veramente divertente stare li sola, con mille occhi addosso, consapevole di essere libera di fare tutto, di godere con chi volevo e come meglio volevo.
Mi fermai quindi in un bar a prendermi un succo, la serata era torrida ed avevo bisogno di bere. Nel bar, nella moltitudine di gente, la mia attenzione fu attratta da un ragazzo bellissimo che stava seduto con la sua compagna. Mi misi così seduta sul tavolino vicino, con la sua lei che mi dava le spalle e lui di fronte a me. Inizia a sorridergli vedendo come lui era in imbarazzo visto che non poteva rispondermi se non con larghi sorrisi quando la sua lei si distraeva un attimo.
La situazione si stava facendo divertente.
Sapendo che la sua lei non poteva vedermi allargai leggermente le gambe tirando un po’ sua la già cortissima gonna indicando con il ditino la mia passerina che si intravedeva..
Vidi i suoi occhi sgranarsi e notai come era a disagio con la sua tipa davanti.
Iniziai a fissarlo e, con un movimento quasi impercettibile della testa, gli indicai il bagno e gli feci l’occhiolino.
Mi alzai e mi incamminai verso la toilette, con la speranza di venir presto seguita.
Entrai nel bagno pubblico, fortunatamente piuttosto pulito, e mi misi davanti allo specchio a controllarmi il trucco.
Ormai era passato quasi un minuto e mi stavo rassegnando all’idea di aver fatto ‘cilecca’ ma la porta si aprì e vidi entrare la mia splendida preda.
Mi sentivo irresistibile e padrona e in un batter d’occhio lo presi per la camicia e lo trascinai dentro il bagno riservato alle signore chiudendo la porta a chiave.
Iniziai così a sbottonargli la camicia mentre lui, forse imbarazzato da tanta intraprendenza, rimase immobile.
Il suo corpo era abbronzato e scolpito, assolutamente favoloso, e mentre gli accarezzavo gli addominali gli presi una mano e me la misi tra le gambe.
Ero fradicia e lui inizio ad esplorare piano la mia fica facendomi già godere.
Iniziò quindi a palparmi tutta e a masturbarmi facendomi vibrare di piacere.
A questo punto gli presi la mano e lo bloccai, sbattendolo contro il muro.
Il mio sguardo doveva essere incredibile, da vera troia, quando fissandolo gli aprì la zip dei pantaloni e ci misi una mano dentro.
Mmmm…che bel cazzo che trovai, durissimo e in gran tiro!!!
Lo tirai fuori ed iniziai ad accarezzarlo, per poi chinarmi pronta a farlo godere con un pompino da urlo ma…ecco cosa stavo per scordare!!!
Tornai su e presi la borsetta, presi il cellulare e chiamai, dicendo al mio amico ‘ one moment, please ‘.
Il mio tesoro rispose subito.
– Ciao Amore
– Ciao Laura dove sei??
– Sono a Lindos e tu??
– Io ancora a casa. Che fai di bello?? Si sente molto male…
– Mi spiace sono in un locale, adesso sono al bagno…
– Ah, capisco, hai già fatto strage di cuori’.
– Beh…che dire…come la prenderesti se ti dicessi che al bagno non sono sola???
– Che puttanella che sei, già all’opera eh’
– Già’ stavo per fare un bel pompino ad un gran figo quando mi sono detta ‘ il mio amore gradirebbe che mi facessi fare delle belle foto…ora gli chiedo se le vuole”. Ho fatto bene??
– Certo amore mio, dai il telefono a lui e poi fagli fare un bel servizio
– Il bel servizio credo che lo farò io, ciao amore bello..
e senza dargli neanche il tempo di rispondere chiusi la telefonata.
Il mio nuovo amico era basito, gli passai il telefonino e gli dissi ‘ please, make photo”.
Lui sorrise ed io mi abbassai infilandomi subito il suo cazzo in bocca prendendolo tutto fino in gola.
Che meraviglia che era!!! Lo spompinavo con passione mentre con le mani toccavo quei muscoli guizzanti e forti. Lo sentivo fremere di piacere e al tempo stesso sentivo il ‘click’ che emetteva il cellulare quando lui scattava una foto.
Avevo voglia di farlo godere e intensificai il bocchino mentre con le mani gli stringevo le palle e gli stuzzicavo il culetto. I continui scatti del telefonino facevano da sottofondo al mio pompino stellare e in men che non si dica mi sentì inondare la bocca da uno primo fiotto di caldo e denso sperma, seguito da altri due getti che mi riempirono totalmente la bocca.
Ingoiai tutto e mi alzai in piedi, baciando sulla fronte il bel ragazzo e facendomi ridare il cellulare.
Lui ricambio il bacio ed uscì di corsa dal bagno, con il timore che la sua tipa potesse spazientirsi e fosse magari in procinto di venire a cercarlo.
Mi misi subito a riguardare le foto ( veramente un gran fotografo il ragazzo ) e ne scelsi alcune da mandarti come mms. Dopo aver inviato i messaggi rimisi il cellulare in borsa e mi ravvivai il trucco. Dopo circa 5 minuti, mentre ero ancora in bagno, ripresi il cellulare.
– Ciao Amore’.
– …
– Tesoro??? Non mi rispondi??? Ci sei???
– ‘..che troia che sei’.
– Aaahhhhhh ci sei allora!!! Ti sono piaciute le fotine??? Visto che bravo fotografo ho trovato??
– Questo non era previsto…comunque…sono strepitose’
– Grazie amore…mmm mi pizzica un po’ la gola, aveva uno sperma molto forte’.
– Bè…sono sicuro che stasera avrai occasione di assaggiarne molti tipi
– Si, ne sono sicura pure io, ciao amore e grazie.
Uscì quindi dal locale senza curarmi troppo degli sguardi dei camerieri e aprii la borsetta dove c’era il biglietto che mi aveva dato la mia dolce metà.
Mmmm… Club Akropolis…chissà cosa mi avrebbe aspettato lì.
Continuai la mia passeggiata per la caratteristica cittadina greca attenta alle insegne dei locali fin quando vidi , in fondo ad un vicoletto buio, la vistosa insegna al neon rossa che indicava la mia destinazione.
Entrai ancheggiando vistosamente, chiesi di Vasileios e porsi il biglietto alla cassiera che dopo avermi salutato mi chiese di attendere e prese il telefono. La donna parlava in greco e mi guardava sorridendo, come se sapesse qualcosa che io nemmeno immaginavo.
Abbassò il ricevitore e mi chiese di attendere ancora.
Passarono un paio di minuti e vidi arrivare un elegante signore.
L’uomo, presumibilmente sulla cinquantina, abbronzato e brizzolato, mi accolse con un largo sorriso, mi venne incontro e con grande galanteria si esibì in un baciamano d’altri tempi.
– Piacere di conoscerla Laura, mi aspettavo una bella donna ma lei va ben al di là di quanto avessi mai potuto immaginare
– Ma lei parla italiano???
– Si mia cara, ho lavorato molti anni in Italia prima di tornare qua nella mia terra.
– Ah, capisco. Ma come fa a conoscere il mio nome
– Il suo fortunato compagno le ha preparato una serata speciale. Mi segua.
E così dicendo mi prese per mano accompagnandomi dentro al locale.
Il posto era decisamente molto bello, con un arredamento raffinato e minimale che dava ai grandi saloni un look decisamente ‘stylish’.
Il locale era stracolmo di gente, e notai che gran parte dei clienti erano giovani coppie, presumibilmente turisti in cerca di piccole trasgressioni, un po’ come me.
Arrivammo davanti ad una porta e l’uomo , dopo averla aperta, mi fece cenno di entrare.
La stanza era circolare e ospitava al suo interno un enorme letto rosso mentre il soffitto era totalmente occupato da un gigantesco specchio, come del resto le pareti.
Non c’erano altre porte o finestre, e il bizzarro gioco di riflessioni originato dagli specchi dava al tutto una certa dimensione onirica.
– Bene signora, questo sarà il teatro della sua ‘sorpresa’, sono certo che si divertirà, ma ora dovrebbe farmi un favore.
– Si, mi dica’
– Dovrebbe permettermi di metterle questa
E così dicendo tolse dalla tasca una benda.
– Bè..si…va bene ma, perché???
– Fa parte della sorpresa, a proposito, sono incaricato di dirle da parte del suo compagno che una volta messa la benda lei dovrà lasciarsi ‘trascinare’ dagli eventi. Mi incarica di dirle che ogni suo possibile desiderio stasera potrà venir esaudito. Posso bendarla adesso???
– Si, sono pronta.
L’uomo si spostò alle mie spalle e, con grande delicatezza, mi lego la benda così che io non potessi più vedere nulla.
– Arrivederci signora e buon divertimento
– Grazie.
Senti chiudersi la porta alle mie spalle e rimasi li, in attesa di chissà cosa.
Passò poco più di un minuto e sentii la porta riaprirsi.
Istintivamente mi girai di scatto ma la benda mi impedì di vedere chi era entrato, decisi di stare al gioco, come promesso, e rimasi li in attesa.
Dai rumori capii che molte persone erano entrate nella stanza.
Pochi secondi e senti due mani cingermi i fianchi, due mani forti e robuste, mani di uomo.
Sentivo nella stanza un universo di rumori, di voci appena sussurrate, parole a me sconosciuto provenienti dalle bocche di uomini e donne.
Non era semplice capire bene cosa succedesse, la confusione data dal luogo e dalla situazione si mischiava con un senso di eccitazione mai provato prima.
Sentivo intorno a me un immane calore di corpi e di mani che, ormai, esploravano il mio corpo in ogni centimetro.
Qualcuno mi prese per mano e mi accompagnò verso il letto al centro della stanza.
In un attimo mi ritrovai a cosce aperte, con qualcuno ( uomo, donna, chissà.. ) che mi infilava lingua e dita nella fica e, contemporaneamente sentì appoggiarmi sulle labbra un bell’uccello che mi affrettai a spompinare.
Era una situazione incredibile, assurda, e godendo come non mai mi lasciai trasportare’
—
“DAVIDE”
Arrivai al club un’ora dopo la chiamata di Laura. Sapevo che il padrone del privè avrebbe seguito alla lettera le mie istruzioni e quindi ero certo che avrei trovato la mia compagna già al centro della situazione estrema partorita dalla mia fantasia.
Entrai e chiesi del signor Vasileios, padrone del locale.
Il distinto signore arrivò poco dopo accogliendomi con un largo e caldo sorriso.
– Ciao Vasileios, tutto bene
– Benissimo. La sua signora è già qua.
– Bene, sono certo che avrai seguito le mie istruzioni.
– Si, certamente, sono già passati più di 20 minuti, credo che sia già nel pieno del divertimento.
– Ne sono sicuro, chi c’è con lei??
– Ci sono due coppie di turisti, una coppia greca e una inglese. Le due signore sono molto belle. Poi, come da sue istruzioni, ho cercato due singoli molto ben dotati, c’è voluto un po’ per trovarli come voleva lei ma ci sono riuscito. Se vuole accomodarsi la accompagno a godersi lo spettacolo..
– Si, volentieri’.
Fui così accompagnato in una saletta insonorizzata. La stanza era situata dietro agli specchi che rivestivano la stanza circolare dove era Laura, regalandomi così una vista incredibile sulla mia ragazza coinvolta in una vera e propria gang bang. Laura stava sul letto a gambe aperte le due ragazze all’interno della stanza che si alternavano a leccarle selvaggiamente la fica mentre lei succhiava l’uccello dei due ragazzi alternandoseli nella sua bocca vogliosa. I due ‘professionisti’ invece erano ancora fermi che attendevano istruzioni grazie alle auricolari che portavano.
Vasileios si mise una piccolissima cuffia e si preparò a fare quello per il quale l’avevo pagato.
Furono fatte uscire le due coppie e Laura rimase sola con i due superdotati ragazzi.
I loro cazzi erano incredibili, due veri e propri bastoni lunghi e grossi, uno dei due, quello del ragazzo calvo e abbronzatissimo, pareva veramente allucinante per quanto era enorme.
Senti il padrone del locale iniziare a parlare in greco e notai che anche i due uomini nella stanza erano dotati di auricolare.
Vidi così i due avvicinarsi alla mia Laura e cominciare a baciarla in tutto il corpo.
Mi immaginai di sentire il suo corpicino fremere al contatto con le bocche e le lingue dei due uomini che attimo dopo attimo si facevano più insistenti e lussuriose andando ad assaggiare ogni angolo della mia donna.
Vasileios mi guardo e mi fece capire che era pronto ad andare avanti.
Gli dissi:
– Ok, di ad uno dei due di fare un 69 con le mentre l’altro la sbatte’
L’uomo comunicò con i due splendidi ragazzi mentre la mia eccitazione era a mille
Vedere Laura fra quei due corpi era una visione spettacolare e il mio cuore batteva all’impazzata in un misto di eccitazione, paura e gelosia.
Laura sembrava quasi in trance mentre succhiava con foga il cazzo di uno dei due ragazzi lasciandosi contemporaneamente leccare la fica, che di certo sarà stata un vero e proprio lago di umori. Nel frattempo il secondo si stava avvicinando alla coppia impegnata in un selvaggio 69 e si mise ad accarezzare il culo di Laura che non solo non fece alcuna resistenza ma alzò le natiche pronta per farsi scopare.
Lo show era da urlo, i tre corpi si muovevano come in una danza, in una perfetta armonia di movimenti e di goduria. La faccia di Laura era lo specchio della lussuria e alternava profonde succhiate di cazzo ad urletti di piacere.
– Ok Vasileios, ora di a quello sotto di girarsi, voglio che la scopino uno nella fica e uno in culo. Digli di farla godere al massimo e poi falli venire entrambi nella bocca di lei.
L’uomo non esitò un attimo e riportò ai due ragazzi le precise istruzione che subito misero in atto.
Non pensavo che avrei mai assistito ad una scena del genere ma giuro che fu un’emozione indescrivibile, un turbine di adrenalina talmente potente da lasciare senza fiato.
Laura era lì, a pochi metri da me, pompata nel culo e nella fica da due stalloni pazzeschi.
Urlava.
La stanza era insonorizzata ma le sue grida arrivavano lo stesso, pur se rese come un sussurro dalle spesse pareti di vetro.
Goduria e dolore si alternavano nel suo viso ma, mentre sulle prime il suo corpo era rigido, ora era quasi lei a scoparsi i due ragazzi muovendo ritmicamente il bacino per farsi penetrare più profondamente.
Poco dopo i due si staccarono da lei che però non fu poi così obbediente e si tolse la benda godendosi così lo spettacolo di quei due splendidi e giovani ragazzi.
Loro invece furono molto ligi alle regole e si fecero spompinare a turno dalla mia bella venendole copiosamente in bocca e in faccia scatenando ancor di più l’istinto da troia della mia dolce metà che per finire l’opera si mise a leccare con cura le due aste pulendole di ogni minima traccia di sperma prima che i due ragazzi lasciassero la stanza.
– Bene amico mio ora accompagnala a fare la doccia e quindi alla sauna dove la aspetterò, ok??
– Si Davide, e complimenti, la tua donna e una vera dea
– Grazie Vasileios, sei stato veramente perfetto.
E così dicendo andai a rilassarmi in sauna aspettando la mia Lauretta cercando di calmare il mio battito cardiaco che, per tutto il tempo, non aveva smesso di mitragliarmi il petto.
Laura arrivò fasciata in un lungo telo di spugna bianca e appena mi vide non riuscì a nascondere la sua sorpresa e rimase sulla porta a fissarmi a bocca aperta
– Bè?? Che fai lì?? Vieni a rilassarti qua con me, no??
Lei mi rispose con un sorriso furbetto e, ancheggiando venne verso di me. Mi guardava con occhi felini e, con grande malizia e maestria, slaccio il nodo che teneva chiuso il telo e lo fece cadere a terra, mostrandosi in tutta la sua prorompente bellezza.
– Amore mio che sorpresa vederti qua!! Posso sedermi accanto a te?? Ah, mi è scivolato il telo…mica ti dispiace vero??
– No no, figurati, anzi, visto che ci sono faccio scivolare pure il mio…ma se arrivasse qualcuno??
– Bè non credo che avrebbero niente da ridire…questo posto mi sembra abbastanza…come dire…libertino, no??
– Si, credo di si, allora, ti è piaciuta la serata che ti ho organizzato??
– Da morire amore mio ma quanto hai organizzato la serata?? Intendo dire, hai organizzato solo il fatto che io venissi qua o…
– O??
– O anche il resto??? Bè sai che stasera diciamo che ho provato…’cose nuove”
– Certo che lo so, ti ho osservata per tutto il tempo’
– Porco!!! E ti piaceva vedermi scopare da quei due fusti eh??? Che maiale che sei’
– Eh eh eh, in effetti si…e mi pare che tu ti sia proprio divertita, a proposito, perché non concludi l’opera succhiando anche il mio di cazzo???
– Certo tesoro…
E così la bella Laura cominciò l’ennesimo pompino della serata con la consueta maestria. Mentre godevo le dissi:
– Che vacanza eh, amore mio?? Abbiamo fatto insieme esperienze che mai avrei nemmeno immaginato di poter fare con te, fino al punto di vederti scopare contemporaneamente da due uomini. Sei meravigliosa, e questo resterà il nostro segreto, la nostra storia proibita, la nostra vacanza indimenticabile che ricorderemo quando torneremo a casa tornando alle nostre solite giornate, alla nostra vita di coppia di sempre’…e…ahhhh
Venni con così tanta energia che letteralmente allagai la bocca e la gola di Laura che comunque continuò a succhiare per non perdersi neanche una goccia di sborra…certo che…era proprio diventata golosa la ragazza!!!
Guardandomi dritto negli occhi si rialzò e dischiuse la bocca mostrandomela piena di sperma. Sempre fissandomi si avvicinò e comincio a baciarmi mischiando nella mia bocca la sborra che avevo appena scaricato nella sua mi disse. Le nostre lingue saettavano in un bacio proibito fino a che si staccò da me e, fissandomi negli occhi, disse:
– Si amore, sarà il nostro segreto e ti ringrazierò per sempre per avermi fatto scoprire questa parte di me e…a proposito…ti ricordi di Alberto, quell’amico di Giulia che ha aperto un negozio di abbigliamento vicino a casa dei miei??
– Ehmmm…Alberto?? Ah si, ho presente, l’ho visto qualche volta in palestra, ma che c’entra.
– Sai…credo che anche lui presto ti ringrazierà’.
FINE
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