GIOVANNA – CAPITOLO III – Insomma come avrete capito nonostante il marito ubriacone e i due figli ogni Domenica nel pomeriggio ero a casa di Giovanna. Un giorno le chiesi tra la prima e la seconda”ma non è che mi terresti il cazzo mentre piscio?” Lei subito “Certo però nella doccia” Andammo nella doccia e lei lo prese in mano, mise la sua mano aperta sopra il mio cazzo e poi lo strinse dentro la mano. Pisciare era un po' difficile perchè ero già eccitato. “Stringi un po' meno” le dissi. Cominciai a pisciare e non appena iniziai lei cominciò a muoverlo a destra e a sinistra, ora capii perchè lo voleva fare nella doccia si divertiva tantissimo. Subito dopo passammo nel letto lei distesa io a gambe aperte vicino al suo viso glielo infilai tutto in bocca. Mentre facevo avanti e indietro nella sua bocca gli faccio “Infilami un dito in culo” lei rimase perplessa un attimo ma lo fece, stimolando la prostata si gode ancora di più. Uscii il cazzo della bocca e mi misi a fine letto dicendole di mettersi laterale. Lei aveva la faccia interrogativa. “Non ti preoccupare le dissi” Poi in piedi alla fine del letto glielo infilai in fica lateralmente mentre lei mi dava le spalle. Dopo continuammo a pecorina a un certo punto stavo per venire lo esco e gli faccio “girati”. Si girò di scatto e le venni copiosamente in piena faccia. La domenica successiva gli chiesi di nuovo di tenermi il cazzo mentre pisciavo. “No” disse lei “piscia nel cesso che faccio un'altra cosa” Mi misi in piedi davanti al cesso pronto per pisciare, lei si sedette nel bidet e mi cominciò a leccare il cazzo lateralmente, mentre pisciavo. Fortuna che eravamo tra la prima e la seconda, altrimenti sarebbe stato troppo duro per pisciare mentre lo leccavo. Ma vi voglio dire sapete come si piscia bene mentre una donna te lo lecca?.. Beh visto che era così disponibile la domenica successiva arrivai che dovevo proprio pisciare e gli chiesi “Mi scappa ma se stavolta te la volessi fare di sopra?”... “E che problema c'è “ disse lei “dove vuoi..andiamo in doccia?”.......”No” gli dissi “hai degli asciugamani?”Li aveva e li mise tutti sotto di lei. Con lei distesa salgo sul letto a gambe aperte e mi metto vicino la sua faccia, gli chiudo le tette con le mani e gli metto il cazzo in mezzo. A quel punto lascio andare un fiume di pipì. Gli arrivava sul collo e il rivolo poi scendeva lateralmente sugli asciugamani. Appena finito prendo il cazzo e glielo infilo in bocca. Solito pompino poi la prendo a pecorina e al momento di venire tutto in faccia. La domenica successiva noto che ha un graffio nel braccio ma mi dice che ha sbattuto in un mobile. Arriviamo così al 30 Dicembre 2016. Quel giorno Giovanna mi chiama, è al bar e vuole scopare nel pomeriggio. Mi dice però di andarla a trovare al bar a fine turno cioè alle 15. E' quello che faccio ma arrivato sul posto dice che non possiamo andare a casa sua potrebbe esserci il marito, non è Domenica (figurati se avevo capito i turni di lavoro di suo marito ero più concentrato sulla scopata anzi sulle scopate). Giovanna mi porta in un posto alquanto sperduto, ad una ventina di km dal bar, a un certo punto la strada diventa sterrata, poi mi fa entrare con l'auto praticamente sull'erba (forse prima c'era una strada) finendo dietro un casolare semidistrutto, invisibili dalla strada sterrata. Lei scende dall'auto e fa “Mi sto pisciando di sopra” e stava per accovacciarsi per farla ma io la fermo “Fammela a pecorino che mi bagno il cazzo” Lei si leva di corsa i pantaloni e anch'io. Si mette a pecorino allarga le gambe e lascia uscire un fiume. Io mi metto dietro e mentre mi innaffia il cazzo me la meno appena finisce glielo infilo dentro nella fica tutta bagnata. Ero così eccitato che dopo 4 colpi le sono venuto copiosamente sul culo.,,,,,,fine III CAPITOLO non perdete il IV che lì ci sono cose molto più porche...


 

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Categorie: Feticismo Etero
Tag: Siciliane