Mi misi a piangere pensando alle minacce di Lorenzo, Marco l'avrebbe lasciata se avesse mai avuto il sospetto che lei lo avesse tradito, lo amo troppo per perderlo, speravo solo che Lorenzo avesse soddisfatto i suoi istinti scatenati dall'incauto invito di mia cugina e che tutto finisse lì, mi tolsi come potevo lo sperma che mi aveva lasciato sul seno, volevo farmi una doccia ma questa avrebbe tolto anche l'unguento che mi stava davvero aiutando con la sensazione di bruciore che avevo sulla pelle, mi vestì e scesi a cena.
Eravamo solo io, Alessia, Lorenzo e Simone perché il marito di Alessia era andato via per qualche giorno per un improvviso impegno lavorativo.
Non riuscivo a guardare nessuno in volto, ogni volta che incrociavo lo sguardo di Lorenzo diventavo rossa e una vampata di calore misto rabbia mi saliva facendomi formicolare le mani, lo avrei schiaffeggiato fino a far scomparire quel suo sorriso beffardo da quella faccia brufolosa e intanto speravo che, il video di cui parlava, lo avesse cancellato e che non avesse raccontato a nessun mai di quello che era successo pochi minuti prima.


- Matilde, mi disse Alessia, come va con la scottatura?


- Meglio grazie, decisamente meglio.


- Dopo cena, continuò lei, ti consiglio di fare un lungo bagno con questi sali, puliranno la pelle dall'olio in eccesso ed aiuteranno a rilassarla, domani questo color mezza aragosta dovrebbe essere sparito del tutto. Sorrise porgendomi la boccetta di sali rosa.


La ringraziai ancora e le dissi che dopo cena mi sarei fatta questo bagno come suggerito. Diedi una mano a riassettare la cucina e quando finito lei andò a cambiarsi perché aveva un appuntamento con una sua amica, visto che il marito non c'era ne approfittava per una uscita e visto che io ero in casa non aveva neanche il problema di lasciare i ragazzi da soli.
Nonostante la preoccupazione di restare da sola con Lorenzo e suo fratello cercai di restare serena. Alessia uscì.
Io rimasi un po' a guardare la TV, i ragazzi erano saliti in camera e non si vedevano più, erano quasi le 22 quando decidi di andare a farmi il bagno con i sali così come consigliato.
Salì in camera, preparai il mio accappatoio, quello che dovevo indossare per andare a dormire e mi diressi verso il bagno che aveva una bella e grande vasca da bagno con tanto di idromassaggio.
Ho chiuso la porta, mi sono spogliata, la vasca era già piena e l'acqua aveva una bella e mite temperatura, mi sono immersa completamente ed ho cosparso i sali da bagno che avevano un fresco profumo floreale, ho acceso l'idromassaggio chiuso gli occhi e mi sono rilassata quasi dimenticando tutto ciò che era accaduto.
Mi stavo godendo le bollicine dell'idromassaggio ed il profumo dei sali quando mi sentì accarezzare la spalla


- Ciao Matilde, come va il bagno; era Lorenzo seduto sul bordo della vasca che mi guardava col suo sorriso beffardo.


- Esci subito, gridai, che cazzo ci fai qui? come hai fatto ad entrare con la port...


Uno schiaffo mi colpì al volto, rimasi intontita, per il gesto, lo spavento, ero nuda nella vasca da bagno, Lorenzo era entrato non so come e ora mi aveva picchiata.


- Forse non ci siamo capiti, cara cugina


Tirò fuori il telefono dalla tasca e fece partire un video, mi vedevo io a gambe aperte mentre lui mi masturbava, il mio volto era perfettamente riconoscibile, cercai di afferrare il telefono, lui lo ritrasse, mi diede un altro schiaffo e disse:


- Allora sei proprio lenta, anche se prendi il telefono questa è solo una copia, se non vuoi che arrivi agli occhi sbagliati in questi tuoi giorni qui da noi sarai buona ed ubidiente come la brava troietta che sei, hai capito?


Era un incubo, un ragazzino con 10 anni meno di me mi stava minacciando in questo modo e io non potevo rischiare di buttare per aria la mia relazione o, ancora peggio, permettere che un video come quello divenisse pubblico, decisi di cercare di stare al gioco, sperando che finisse in fretta.


- Per favore Lorenzo, cancella quel video, io farò quello che mi chiedi ma, per favore, non farlo sapere a nessuno.


- Tu non puoi dettare condizioni, se continui così esco da qui e tutti sapranno come ti bagni quando qualcuno ti tocca.


Chinai il capo in segno di resa, annui e gli dissi che non mi sarei più lamentata. Lorenzo spense l'idromassaggio della vasca che con le sue bollicine camuffava un po' il mio essere nuda nella vasca, divenni rossa in volto e sentivo una fitta allo stomaco per la paura, cosa voleva ancora da me? fino a dove si sarebbe spinto questo porco maniaco?


- Ora alzati, voglio vederti per bene, prima nella tua stanza era troppo buio, voglio guardarti.


Mi alzai lentamente coprendo con le braccia e le mani le mie parti intime; uno schiaffo mi colpì il gluteo destro.


- Giù quelle mani!


Abbassai le braccia, ora ero inerte e nuda davanti a lui, la sua mano ora mi accarezzava dove prima mi aveva dato lo schiaffo, si muoveva lenta lungo i miei fianchi, con l'altra mano mi strinse il seno sinistro e poi il capezzolo fino a farmi male, emisi uno stridulo gridolino di dolore, mi lasciò e mi diede uno schiaffetto sul seno.


- Sei proprio bella Matilde, noi ci divertiremo proprio tanto in questi giorni, però oggi, mentre ti masturbavo, ho sentito qualche peletto quindi ora rimedieremo.


Sentì le gambe cedere, che cosa voleva fare?


- Ma di che stai parlando? cosa vorresti f...


Mi colpì ancora più forte sul gluteo, facendomi davvero male.


- In questi giorni sei mia cara cugina, se dico che c'è qualcosa da fare tu la fai e stai zitta, non lo ripeterò più, la prossima volta tutti sapranno quanto sei puttana.


Mi sembrava un incubo, o forse lo era e poi mi sarei svegliata, intanto mi mostrai condiscendete e gli chiesi cosa voleva.


- Siediti sul bordo della vasca, allarga bene le gambe perché devo rasarti bene questa fichetta morbida


Avevo paura ma veci come aveva detto, lui prese un rasoio dal cassetto e del sapone, si bagnò le mani ed iniziò ad insaponarmi in mezzo alle gambe in modo molto, troppo insistente, avevo paura che potesse tagliarmi ma le mie labbra si stavano gonfiando, involontariamente il mio corpo si stava eccitando, ero nuda davanti ad un ragazzino in una posizione quasi oscena e il mio clitoride era un fuoco ormai.
Iniziò a passarmi il rasoio con delicatezza, passo con perizia dappertutto, sopra il pube ed intorno alle labbra, ogni tanto controllava con la mano quanto fossi liscia e passava ancora; tutto questo sfregare e poi sentire la lama che mi sfiorava mi stava facendo diventare pazza, avevo i capezzoli turgidi e lui ogni tanto mi guardava perché sapeva bene come stavo in quel momento.


- Ora mi sembri liscia qui, ora alzati, girati, appoggia le mani sul bordo della vasca ed allarga bene le gambe; voglio vedere se c'è qualcosa da ripulire anche da dietro.


A quella richiesta avvampai, la posizione era anche più oscena di quella precedente, ma ubbidì.
Iniziò nuovamente ad insaponarmi, la sua mano passava tutta in mezzo alle mie gambe, sentivo il mio seno appeso pulsare.
Continuò a depilarmi e a toccarmi fino a quando non posò il rasoio a terra, io feci per alzarmi ma lui mi tenne ferma


- Non abbiamo ancora finito


Mi insaponò ancora e col dito iniziò a giocare intorno al mio ano, a nessuno dei miei ragazzi avevo mai concesso di toccarmi così, la trovavo una cosa sporca, all’improvviso iniziò a spingere il dito nel culo, dato il sapone scivolò abbastanza facilmente ed io emisi un leggero mugolio.


- Guarda come gode la mia cuginetta a farsi sditalinare il culetto.


Continuò un po' dopo senti spostare la sua attenzione sulla mia fica che ormai era un bagno di umori, iniziò a leccarmi e mentre lo faceva mi strizzava i capezzoli, dovevo sembrare oscena. Poi sentì che si sbottonava i pantaloni, cercai di muovermi, volevo resistere, mi picchiò nuovamente sul culo, desistetti e sentì il suo pene toccarmi le labbra e poi penetrarmi, iniziò a sbattermi mentre il mio seno ballava e sbatteva sul bordo della vasca, venni, involontariamente nonostante le lacrime che mi solcavano il viso.


- Per favore, ti prego, non venirmi dentro, ti prego


Mi colpì ancora senza dire niente e poi lo sentì, venne e mi trattenne a sé, avevo gli occhi sgranati di terrore, come sarebbe finita questa storia.
Tirò fuori il pene, mi fecce girare e lo avvicinò alla mia bocca


- Ora guardalo, questo ti farà tanta compagnia in questi giorni


Lo appoggiò alle mie labbra e spinse, la mia bocca cedette, mi strizzo i capezzoli, lo presi tutto dentro fino a quasi soffocare, continuò a muoversi e a torturarmi fino a quando non mi venne nuovamente in bocca.


- Ora ingoia tutto mia cara Matilde, ti sei appena guadagnata la mia benevolenza. Buonanotte.


Mi lasciò lì, nuda, sporca di lui, confusa e senza via d'uscita.

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