Entrammo in albergo praticamente di corsa, ci fermammo solo qualche secondo nella hall, giusto il tempo di prendere la chiave e fuggire poi verso la camera.
La nostra stanza era ubicata in fondo ad un corridoio dove c’erano più o meno una decina di altre stanze.
Mentre andavamo spediti verso la camera Laura si fermò e disse:
– Ma lo vuoi tanto il mio culetto???
– Si amore, sono eccitato da morire, ho voglia di giocarci tutta la notte...
– Mmmmmm...ma te lo meriti????
– Si che me lo merito, dovevi essere tu ad assecondare me, invece a quanto pare sono io adesso che assecondo la tua smania di essere puttana!!
– Ma senti che screanzato, si chiama così la propria dolce fidanzatina??? E poi...mica sono poi tanto puttana??? Certo che...mmmm…questo vestitino mi ha proprio stancata!!!! Ora lo tolgo e tu non provare a dirmi nulla!!!
In un secondo il sottile e corto vestitino era già alle caviglie e la scena che mi si presentò era la seguente:
Laura nuda nel corridoio di un albergo con il rischio concreto che una delle porte si potesse aprire o che arrivasse qualcuno che, come noi, aveva passato la serata in giro per Kardamena.
Visibilmente sorpreso tentai di dirle qualcosa ma, con un sorrisetto da vera puttana, Laura mi guardò e si mise l’indice davanti alla bocca facendomi segno di stare zitto e, sculettando vistosamente, si incamminò verso la nostra stanza precedendomi di qualche metro.
Dopo qualche passo, in maniera molto teatrale, gettò a terra il vestitino e disse a voce alta:
– Oh che sbadata che sono!!!….mi è caduto il vestitino…mmmm…fammelo raccogliere subito, non vorrei che si sporcasse’.
La zoccoletta divaricò quindi le gambe e, spostò lentamente il baricentro in avanti fino a toccare terra con la punta delle dita.
Quello che vidi era un vero spettacolo mozzafiato!! Laura, sfrontata ed esibizionista, che si lasciava guardare messa a 90 gradi e totalmente nuda nel corridoio di un hotel, mentre con l’indice e il medio della mano destra si apriva le labbra per mostrarmi la fica in tutto il suo splendore.
Inutile dire che il mio cazzo era di nuovo marmoreo, e l’eccitazione andò alle stelle quando mi disse, con fare da zoccoletta ingenua:
– Amore, hai visto come è bella la mia fichetta tutta depilata vista da dietro??? Mmmmm sapessi come era eccitante andare in giro senza mutandine e con la passerina così ma sai…a forza di eccitarmi ora sono fradicia, senti un po’ se è troppo bagnata???
Non me lo feci dire due volte e mi avvicinai, ormai del tutto indifferente all’eventualità che potessimo essere sorpresi da qualcuno, a quella delizia da mille e una notte ma quando le fui a pochi centimetri ecco che la puttanella con un repentino scatto si gettò nel corridoio gridandomi:
– Ma che ti credevi che sarebbe stato così facile??? Dai amore mio, prendimi se ti riesce!!!!
Rincorrendoci come due ragazzini arrivammo quindi vicino alla nostra stanza quando notammo che la porta era socchiusa!!!
Il mio primo pensiero fu quello che dei ladri fossero entrati a rubare nella nostra stanza, idea che credo balenò subito anche nella mente di Laura che in un batter d’occhio si rimise il suo vestito e si strinse intimorita a me con un atteggiamento ben diverso da quello dalla spregiudicata zoccoletta ostentato qualche minuto prima.
Non so per quale motivo non tornammo indietro per avvertire qualcuno nella hall, forse per incoscienza o per follia, ma decisi di farmi avanti e lentamente aprii la porta e vidi che nel bagno c’era la luce accesa.
Avevo il cuore in gola e non sapevo se andare avanti o tornare indietro, l’idea di trovare qualcuno dentro la stanza mi terrorizzava ma non so per quale motivo continuai ad avanzare, forse nella speranza di trovare la stanza vuota o che l’eventuale ladro se ne fosse già andato.
Ormai ero quasi davanti alla porta del bagno quando sento fare:
– Mr.XXX??? Sorry but your bathroom is broken, if you could wait 10 minutes I’ll fix the problem’.
La voce parlava un bizzarro inglese con nette inflessioni greche e proveniva dall’addetto alla manutenzione idraulica dell’albergo, un signore sulla quarantina che, con grande cortesia, stava riparando il nostro bagno vittima di una fastidiosa perdita d’acqua.
In un attimo scaricai tutta la tensione accumulata e vidi Laura che mi guardo è sorrise cancellando così la pesante morsa di paura che ci aveva attanagliato in quei secondi interminabili.
Feci segno di si all’idraulico, che scoprì poi chiamarsi Lambros, e lo lasciai lì intento a riparare la perdita mentre io e Laura ci buttammo nel letto spossati dall’inatteso spavento.
Rimanemmo fermi sopra le coperte per qualche minuto fino a quando voltandomi rividi su Laura l’espressione da porca che ormai avevo imparato a riconoscere, temere ma soprattutto desiderare.
Sorridendomi dolcemente mi disse:
– Amore…mamma mia che caldo che fa!! Io ho bisogno di fare una doccia’
Disse alzandosi velocemente dal letto,
– Via il vestitino et voilà!!! Ahhhh si si ho proprio tanto bisogno di una doccia fresca’.
E lasciandomi come di consueto pietrificato si incamminò verso il bagno. Stavolta la voce non mi rimase strozzata in gola e le urlai:
– Vieni qua cazzo!!! Cosa vuoi che ci buttino fuori dall’albergo????
Mentre si avvicinava per rispondermi mi incantai a guardare il suo corpo scolpito da ore di palestra ma allo stesso tempo morbido e femminile, rimasi ipnotizzato dal muoversi armonioso delle sue tette e rimasi come al solito estasiato dalla visione dei suoi capezzoli duri ed eccitati, fatti per essere succhiati fino a farla urlare di piacere e dolore. La sua fica era un’opera d’arte, liscia e succosa al tempo stesso, scrigno del piacere e paradiso per la mia lingua e il mio cazzo.
Mi venne vicino e pian piano mi disse:
– Buttarci fuori??? Semmai ci fanno un bello sconto!! Vado amore’..
– Eh no stronzetta!!! Stavolta mi voglio godere lo spettacolo della mia fidanzata porcellina ed esibizionista in azione’…credo proprio che verrò farvi compagnia’…
– Che porco che sei! Bè…allora...accomodati pure.
– Grazie tesoro, ti precedo’
Mi alzai allora dal letto ma non fui in grado di resistere alla prorompente sensualità di Laura e iniziai a succhiarle con bramosia i capezzoli mentre affondavo le dita nella sua fica letteralmente fradicia. Lentamente mi riempivo indice e medio dei suoi umore che con cura le spalmavo sui capezzoli che diventavano così ancor più turgidi, gustosi, irresistibili.
Dopo aver succhiato quelle splendide tette mi diressi verso il bagno e appena Lambros mi vide cercò di comunicarmi a gesti che aveva quasi finito dicendomi solo ‘ few minutes, few minutes ‘
Lo guardai sorridente i gli dissi:
– Sorry but my girlfriend must use the shower, is a problem???’
E lui rispose’.
– Ehmmmm’.few minutes!!! few minutes!!!
Evidentemente aveva capito che ci stavamo lamentando per il tempo che gli occorreva per riparare il guasto così gli dissi:
– No no, you’re ok, she have to use the shower now. You can work!!!
Lui mi guardò perplesso ma il suo sguardo mutò rapidamente quando vide entrare Laura nel bagno totalmente nuda!!!
Non dimenticherò mai quegli occhi, il suo stupore fu così puro e spontaneo che non riuscì a trattenere una bella e grassa risata. Lui mi guardò come per dire ‘ Ma cosa fa?? ‘ e io gli risposi guardandolo sorridente e scrollando le spalle così che potesse capire che non ero arrabbiato o geloso del fatto che potesse ammirare la mia Laura.
Giustamente lei, ormai più esibizionista che mai, inizio a farsi la doccia senza chiudere la tendina lasciandosi ammirare dall’idraulico greco che si godeva così uno strepitoso spettacolino!!!
Laura, consapevole della sua bellezza, non lesinava a lisciarsi continuamente le tette e ad accarezzarsi la passerina mentre il nostro ospite aveva ormai smesso di lavorare restando a fissare le bellezze della mia ragazza con una faccia che veramente non saprei descrivere a parole.
Interruppi quindi la bizzarra situazione pregando il nostro amico greco di ricominciare il lavoro e, per fargli capire bene la mia fretta gli dissi:
– I have to fuck my girlfriend in the ass so, please, hurry up!!! ‘
Il povero Lambros probabilmente non capì quello che gli avevo appena detto ma, convinto dalla mia espressione severa e decisa, ricominciò a lavorare fin quando vidi Laura che, facendomi l’occhiolino disse ad alta voce:
– Excuse me’could you help me???
Sentendo parlare in inglese ( ..o quasi.. ) il tipo si giro subito verso Laura che, facendo segno di si con la testa, gli porse la spugna e indicandosi la schiena disse:
– Pleeeeeeaseeeeee’..help me”’
..e lo disse con una vocina così da puttanella che credo neanche un santo avrebbe potuto resistere.
Lambros quindi si alzo mostrando come un’evidente erezione.
La mia zoccoletta lo fissò quindi negli occhi e voltandosi gli prese una mano guidandolo e facendosi massaggiare la schiena. Inutile dire che l’esterefatto greco sembrava in stato di ipnosi mentre muoveva in maniera quasi meccanica la spugna sulla liscia schiena di Laura.
Lei, riprendendosi la spugna, si giro quindi verso il fortunato signore e con un largo sorriso ringrazio con un ‘ Thank you ‘ da brividi e si lasciò ammirare mentre un vigoroso getto d’acqua lavava via la schiuma dal suo corpo sinuoso.
Lambros, spinto anche dai miei continui segni di fare svelto, si rimise al lavoro ma sapevo bene che Laura non avrebbe concluso così il suo show.
Uscita infatti dalla doccia la mia porcellina evitò accuratamente di prendere un telo di spugna e si mise a sedere su un comodo sgabellino che faceva parte dell’arredamento di un bagno dentro al quale la temperatura stava ormai raggiungendo vette incredibili.
Laura stava seduta appoggiando leggermente la schiena al muro e tenendo le gambe totalmente aperte così da mettere in bella vista la sua fichetta rosa e depilata, un autentico sogno per qualsiasi uomo.
Il greco stava ancora lavorando senza sapere dello spettacolo che aveva alle sue spalle. Io e Laura ci guardavamo sorridendo consapevoli che il nostro ospite avrebbe avuto una bella sorpresa quando, voltandosi, avrebbe visto la fica di Laura aperta, anzi, spalancata.
Neanche qualche secondo e l’amico esclamò ‘ Ok, is ok now!! ‘, si girò e rimane come impietrito, immobilizzato alla vista di tanta bellezza e sfrontatezza.
Ormai la resistenza di Lambros vacillava e vidi che con la mano destra iniziò a toccarsi l’uccello da sopra i pantaloni evidentemente incapace di trattenere la sua voglia.
Intanto osservavo Laura a cosce aperte che si accarezzava la fica guardandolo dritto in faccia il nostro amico con un’espressione così da troia da far quasi paura. In un attimo Lambros si fece avanti e tentò di raggiungere con la lingua le tette di Laura che altrettanto repentinamente lo spinse via e, con lo stesso sorrisetto da puttana, gli mosse l’indice davanti al viso facendogli segno di no.
Lambros si voltò allora verso di me ma all’istante capì che io ero solo uno spettatore, che quello era il mio ruolo, che chi comanda era solo ed esclusivamente Laura.
Il greco ripartì all’attacco e questa volta le andò incontro allungando entrambe le mani verso i seni, manovra che ricevette lo stesso trattamento di prima, una bella spinta e, stavolta, anche una risatina da troietta impunita.
Lambros rimase fermo, incapace di reagire di fronte a Laura che ormai da padrona assoluta del gioco muoveva le pedine a suo piacimento. La cosa più sconvolgente era la devastante sicurezza di Laura che pur sapendo bene di avere di fronte un uomo voglioso e potenzialmente anche pericoloso rimaneva li, seduta a cosce aperte con il suo sorriso furbetto dipinto in faccia. Sapevamo che a quel punto tutto poteva succedere.
Sapevamo che la situazione avrebbe potuto degenerare.
La tensione nell’aria si tagliava con il coltello, quello era il momento adatto per interrompere il gioco invece...Laura esagerò!!!!
Anche se lei aveva capito bene la situazione non certo tranquilla che si era creata aveva scelto di rilanciare e mentre fissava la sua ‘vittima’ aveva iniziato a masturbarsi infilando lentamente dentro la fica il dito medio della mano destra.
Lambros ormai era rosso paonazzo e si vedeva che non sapeva più come reagire, lanciarsi sulla strafica che aveva davanti e rischiare casini o andarsene via, scappare da quella situazione ormai rovente???
L’uomo era in apnea e Laura non accennava a smorzare la situazione, anzi aumentò il ritmo della masturbazione e si lanciò in suadenti mugolii di godimento.
Lambros non ce la faceva più e così si gettò in ginocchio verso la fica aperta della mia bella che scattò come una molla e mollò l’ennesimo spintone al pover’uomo ormai esasperato.
Lambros, subito l’ennesimo affronto, si rimise in piedi iniziando una litania incomprensibile e, probabilmente inanellando una serie di bestemmie in greco, senza neanche voltarsi uscì dalla stanza sbattendo la porta.
Laura, per nulla sorpresa dalla reazione dell’uomo mi si gettò al collo baciandomi, forse felice e riconoscente del fatto che l’avevo resa regina della scena mettendomi in disparte, evitando di intervenire anche nei momenti più ‘tesi’ e mi disse:
– Amore, cosa aspetti, lo sai che non mento mai e ti avevo detto che il mio culetto aveva tanta voglia…dai, fammi godere’...fammi sentire ancora più puttana!!!


‘e senza dire altro presi Laura in braccio e andammo verso il nostro letto che quella notte ne avrebbe viste delle belle’.


...continua...


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