1. Premessa.
Ed eccomi di nuovo a voi… E’ passato un bel po’ di tempo dall’ultimo racconto che vi avevo proposto, e nel frattempo alcune situazioni si sono modificate…
Ad esempio, Giorgia (ricorderete, mia sorella, ndr) ha definitivamente rotto il matrimonio con suo marito ed è venuta a vivere stabilmente con me, impenitente single, ed abbiamo iniziato una convivenza da veri marito e moglie…
Ma, prima di iniziare a raccontarvi questa ennesima avventura, voglio ricordarvi brevemente chi siamo.
Io sono Marco, 51 anni, alto 1 metro e 65 per 67 kg, moro, fisico per niente palestrato, anzi, libero professionista, e perciò libero anche di tenere una vita abbastanza “sregolata” anche professionalmente.
Dopo l’ultimo racconto, ho anche cambiato casa e città… Lì, dove vivevamo, si era sparsa la voce delle nostre “peccaminose” abitudini, e dunque è stato meglio così, sia per me che per Giorgia, la mia sorellona (solo di stazza, eh, perché più giovane di me di 6 anni).
Lei, 45 anni, è alta più o meno come me, ma formosa e ben proporzionata, due belle tette toste da 5 misura, fianchi tondeggianti; un po’ di ciccia sulla pancia, un bel culo abbondante che fa da “dirimpettaio” ad una magnifica fica pelosa e ben curata (d’altronde, come potrebbe non essere così, visto che me ne occupo io, personalmente e quotidianamente?).
Professionalmente, svolge il ruolo di mia segretaria personale (mai professione le si sarebbe adattata meglio…).
Come dunque vi ho accennato, circa 3 anni fa ci siamo trasferiti…
Per iniziare questa volta una vita ordinaria e ordinata direte voi? Ma niente affatto, per ricominciare invece daccapo – o meglio per continuare – con le nostre ormai irrinunciabili porcate, sessioni di sesso “h 24” spinte fino ed oltre ogni limite immaginabile…
Fatta questa doverosa premessa, veniamo agli eventi che saranno al centro di questo racconto…
2. Vacanza… con sorpresa!
Eravamo all’inizio dell’inverno, sotto le feste di Natale, e quello era stato per noi un periodo abbastanza duro, stressante, cosicchè Giorgia mi propose di prenderci una breve vacanza.
Di comune accordo, optammo per una settimana bianca in Alto Adige, presso la località di S. Lorenzo di Sebato, uno sperduto villaggio di poche anime, proprio quello che ci voleva per rilassarci in santa pace dove nessuno ci conosceva!!
Ma, come dicono gli uomini di chiesa, l’uomo propone e Dio dispone… esattamente quello che avvenne in quei giorni, tra quei monti.
Partimmo felici e sereni, lasciandoci alle spalle le nostre inquietudini, e giungemmo, la sera stessa – carichi di sci, attrezzature e quant’altro –, in un autentico, candido, paradiso incantato.
E lì, la prima sorpresa: alla reception dell’Hotel, ad accoglierci trovammo chi mai e poi mai ci saremmo aspettati di trovare… Adele!!!
Per i miei affezionati lettori, non occorrerebbe dire altro, ma per chi mi legge per la prima volta dico soltanto che la ragazza fu per lungo tempo la nostra cara compagna di “giochi”, reclutata dalla mia vacca in un sexy shop che allora frequentavamo (per i più curiosi, potete vedere il racconto: “Io e mia sorella IV: operazione pelliccetta”).
Era rimasta tale e quale ad allora: forme generose, fianchi e pancia ben visibili, aveva mantenuto anche le sue belle mammelle enormi, una 6 misura che stava su a dispetto della forza di gravità, un culo monumentale, tonico, incredibilmente bello…
Ma la mia mente, nello squadrare da testa a piedi quel corpo che tanto avevo goduto, andò a quel ragguardevole boschetto che allora aveva tra due cosce ben tornite e che io avevo totalmente depilato.
Mi chiesi se, dopo tanto tempo, la sua passerina grassoccia era rimasta rasata come quella di una fanciulla innocente, e mi riproposi di scoprirlo – assieme alla mia compagna-sorella – quanto prima…
Non vi dico la reciproca sorpresa!
Ma ci volle meno di un istante a riaccendere negli occhi delle “mie” due donne le piacevoli sensazioni, mai sopite… In un istante, sgattaiolò fuori da dietro il bancone, accennò a un formalissimo benvenuto, ma quando si chinò per prendere i nostri bagagli, accostando la guancia a quella di mia sorella le sussurrò qualcosa che io non ebbi modo di afferrare.
In stanza, poi,quando fummo soli, Giorgia mi guardò negli occhi senza parlare, e lì capii inequivocabilmente che lei voleva ancora Adele… e pure io!!!!
Ma come fare?? Non eravamo nell’intimo di casa nostra, e lei era una dipendente di quell’albergo (almeno così pensavo allora…).
Rientrai in me stesso, e mi immaginai una lunga vacanza di sci e scopate con Giorgia, ma quella giornata – iniziata con la sorpresa di Adele – si sarebbe conclusa in maniera ben diversa…
3. Cena… e dopo cena.
Dopo un lungo bagno ristoratore, io e mia sorella nella stessa vasca a massaggiarci sensualmente a vicenda, ci avviammo alla sala da pranzo per consumare una cena frugale…
Date le abbondanti nevicate di quei giorni, l’hotel era quasi vuoto, tanto che nella sala da pranzo c’eravamo solo noi due…
Vidi Giorgia rabbuiata in volto, all’idea di non avere nessuno attorno con cui scambiare due parole…
Ad ogni modo, cenammo in silenzio e poi ci trasferimmo per un digestivo al bar, che affacciava su una sala arredata con divani in pelle scura.
Ci accomodammo, in attesa di essere serviti dal barman, quando all’improvviso udimmo il vociare giovanile di ragazzi e ragazze che senza curarsi della nostra presenza fecero irruzione portando una bella folata di allegria…
Anche loro si accomodarono vicino a noi, ed avemmo modo di vedere che era un gruppo già affiatato…
Con loro, c’era Adele, che appena ci individuò si rialzò da dove si era accomodata, prese per mano un ragazzo che noi non avevamo mai visto e al quale disse brevemente qualche parola, e venne verso di noi a presentarcelo: probabilmente, dai suoi sguardi ammiccanti, doveva avergli raccontato della nostra “storia” passata…
Era suo fratello, e noi – pur nell’imbarazzo e nell’incredulità – lo salutammo cordialmente.
Venimmo così a sapere che i genitori gli avevano lasciato quell’attività, e che lei stanca della vita di città aveva raggiunto lì il fratello a dargli una mano…
Tra scontate parole di circostanza, la ragazza ci invitò ad unirci alla loro comitiva, e a dargli una mano per far divertire i loro amici…
Non ci disse di più, ma (nonostante la fatica del viaggio) accettammo volentieri, stuzzicati anche da quelle parole pronunciate dalla nostra amica, la quale, in passato, non ci aveva mai delusi.
Introdotti dai padroni di casa, ci avvicinammo a quel bel gruppetto formato – oltre che dai due fratelli – da 3 ragazzi e 3 ragazze… che ora vado a presentarvi:
- Luca, il fratello di Adele, di 19 anni, biondo, fisico asciutto, 1.70 x 85 kg;
- Nicola, amico di Luca, 18 anni, alto 1.60 x 85 kg, un ragazzo chiaramente sovrappeso, riccio con capelli corti, pettorali esageratamente sviluppati tanto da sembrare una femmina, e peloso come un orso;
- Leonardo, 18 anni, barman dell’albergo, palestrato, 1.85 x 90 kg;
- Danilo, 21 anni, alto 1.60 x 55 kg, ospite dell’hotel assieme alla fidanzata Marina, magrolino al limite del denutrimento;
- Pamela, 22 anni, altra sorella di Luca e Adele, nera corvina, 1.55 x 75 kg, 6 misura di tette, fianchi enormi e cosce splendide, ascelle pelose;
- Cinzia, cugina di Nicola, appena 18 enne, 1.65 x 45 kg, mora con capelli a caschetto, 2 misura scarsa, magra, fianchi stretti; insomma, un fisico ancora un po’ acerbo;
- Marina, 18 anni, ospite anche lei, fisico da bbw, 1.55 x 105 kg, 5 misura di reggiseno, fianchi immensi con infiniti rotolini di ciccia che ondeggiavano ad ogni movimento, fidanzata di Danilo.
Una volta fatte le nostre presentazioni, Luca – che poco prima ci aveva portato alcune bottiglie di birra ed altri alcolici - si mise a suonare la chitarra, e tutti noi cantavamo a squarciagola.
Il gruppo, anche grazie alle birre si stava scaldando e, chi più chi meno, i ragazzi erano quasi tutti brilli.
4. Il “gioco della bottiglia”.
A un tratto, Adele, che si era venuta a sedere accanto a me, dopo avermi lanciato uno sguardo intenso quanto inequivocabilmente porco, se ne esce rivolta al gruppo:
- “Dai, ragazzi, facciamo qualche gioco interessante!”.
Da quel momento, non ebbi più dubbi, era ancora (se non peggio, ma questo lo appurammo più tardi) la maiala di un tempo…
Alla sua proposta, tutti furono d’accordo, cosicchè – quasi per “dovere d’ospitalità” – Luca chiese alla mia sorella-amante a che gioco voleva giocare…
Mia sorella, incrociando lo sguardo di Adele, le sorrise e rispose:
- “Vogliamo giocare al gioco della bottiglia?”.
L’amica di mille porcate prese la palla al balzo, e fece sedere a terra, in cerchio, tutti i partecipanti, alternando un maschio ed una femmina.
Iniziammo così a giocare; all’inizio, molti si tenevano sul soft e al loro turno sceglievano “penitenze” consistenti in innocue domande del tipo: “Ti piace tizio?”, oppure: “Hai fatto questo?”.
Ad un certo punto, il gioco mise a confronto Adele (che già da un po’ dava segni di insofferenza) e Giorgia, la quale chiese a mia sorella, così a bruciapelo, senza alcun preavviso che il tenore del gioco stava cambiando:
- “Ti masturbi?”
Data l’età, era ovvio che Giorgia si masturbava (e non solo quello, e Adele lo sapeva benissimo…), ma non aspettandosi un simile approccio da parte della sua amica di fronte a tutti quei ragazzi, mia sorella era diventata rossa come un peperone…
Ma l’eccitazione stava prendendo il sopravvento sulla vergogna, e così, mordendosi un labbro, rispose:
- “Sì, ogni giorno…”.
Scoppiò un fragoroso e lunghissimo applauso…
Giorgia e Alessia avevano acceso la miccia, cosicchè pian piano il gioco si stava facendo più “scabroso”, e anche i più giovani si esibivano in baci lussuriosi con la lingua.
Si arrivò a domande tipo: “Sei ancora vergine?”, che coinvolse Marina e Nicola.
Contrariamente a quanto sicuramente stavano pensando tutti i presenti, il ragazzo non ebbe alcun problema, e confessò di non aver ancora mai fatto sesso…
Così giunse il mio turno, e la sorte mi assegnò come “penitenza” quella di toccare le tette di Cinzia…
Era molto giovane, 18 anni appena compiuti e molto timida, ma non volendo sfigurare con le amiche e fare bella figura con il cugino, accettò di buon grado… Si avvicinò a me, che esitavo quasi tanto era magrolina da sembrare ancor più giovane della sua età reale…
Poi, scuotendomi da quell’incredibile stato d’estasi, le sorrisi, le sfilai lentamente (tra grida di approvazione) la maglietta che indossava, e con un gesto divenuto per me meccanico le slacciai il minuscolo reggiseno…
Uscirono fuori due piccole ma fantastiche tettine (una 2 misura), e i suoi capezzoli si erano irrigiditi da quella situazione così eccitante…
Diedi una rapida occhiata a Giorgia, la quale mi diede il suo “via libera”… Allungai allora una mano, e prima sfiorai e poi strinsi con più vigore quel ben di dio dal quale tutti i presenti non riuscivano a distogliere i loro sguardi e per il quale sentivo di essere invidiato: non ero certo abituato a taglie così minuscole, ma ebbi lo stesso un forte impulso emotivo percui il pacco cominciò a spingere da sotto il pantalone…
Via via, tutti noi maschi restammo in mutande e le donne con il seno al vento, comprese le più mature Giorgia e Adele, le cui mammelle fecero sgranare gli occhi a quei giovani inesperti…
Intanto, eravamo tutti ubriachi e super eccitati, anche grazie ad alcolici e superalcolici che Adele e Luca avevano generosamente offerto alla calda compagnia…
Improvvisamente, come se non bastasse e per mettere altro pepe alla situazione che si era creata, Adele gridò:
- “Ehi, ragazzi e ragazze, siete pronti? il prossimo, sarà nudo totale! Ve la sentite? Siete curiosi di vedere i vostri amici come mamma li ha fatti?”
I ragazzi, dopo aver goduto dello spettacolo offerto da Giorgia, risposero all’unisono di sì, già immaginando ciò che sarebbe potuto saltar fuori dal suo striminzito perizoma trasparente… Io per primo ero in completa erezione!!
Luca, intervenne a dare il via libera:
- ”E allora, andiamo avanti!!!”
Adele, da consumata regista, invitò Giorgia a girare la bottiglia, la quale dopo molte piroette si fermò proprio di fronte a me…
Ci guardammo negli occhi per qualche istante… Farlo davanti a tanta gente non ci era mai successo, e nemmeno la perversione di mia sorella era mai arrivata a inventarsi ciò che invece la sorte ci aveva assegnato!
In quel breve istante, nel silenzio generale, Marina, quasi sovrapensiero e senza freni inibitori, disse:
- “Ohhh finalmente vediamo un cazzo!”.
Giorgia, si inginocchiò davanti a me, con le sue tettone che pendevano verso il pavimento e con i capezzoli sempre più turgidi… Vedeva il mio pacco palpitare, e ci mise sopra le mani a coppa in un gesto di stupefacente sacralità.
Poi, le portò sul bordo superiore, si spostò dietro di me sui miei fianchi (in modo che tutti potessero vedere bene), e afferrando lo slip lo fece scendere fino alle ginocchia…
Il mio cazzo schizzò verso l’alto, grosso ed eretto all’inverosimile…
Nel frattempo, Giorgia si era rialzata, e standomi al fianco impugnava l’asta saldamente…
Un applauso interminabile concluse quella esibizione: i ragazzi ammirati dalle mie dimensioni, le ragazze dall’abilità di Giorgia che per poco non mi fece sborrare lì, davanti a tutti…
Tornammo a sederci, io ero completamente nudo e la regola era che potevo girare la bottiglia e scegliere la penitenza da far fare al nuovo “prescelto”.
Girai, dunque, con grande energia, e la bottiglia si fermò dinanzi ad Adele…
La girai di nuovo, e questa volta fui io il prescelto.
Che emozione! La vedevo ansimare, con le sue poppe che salivano e scendevano dall’eccitazione… Difatti, il passo successivo non poteva che essere quello di restare completamente nuda anche lei!
Ed anche io ero su di giri… Infatti, mi tornò in mente il pensiero della mattina al nostro arrivo, quando mi domandai se la sua vagina era ancora pelata come la lasciai io l’ultima volta che scopammo…
Mi toccò, quindi, di scegliere la penitenza da far fare a Adele…
Dichiarai pubblicamente:
- “Dovrai farti togliere le mutandine da me!”.
Non vidi in lei, davanti al fratello e alla sorella, alcun cenno di diniego o di vergogna, ma anzi in un triangolo di occhiate (io, lei e Giorgia), si offrì spontaneamente agli occhi di tutti coloro che finora la avevano conosciuta come una “brava ragazza”… Tutti tranne me e mia sorella!
Io, con l’uccello ancora in tiro e che sbatteva sulle sue voluminose chiappe sode, la condussi in mezzo al cerchio, super eccitata com’era…
Gli occhi di tutti erano su di noi e sul suo perizoma abbondantemente bagnato di umori…
Adele, cominciò a muoversi ancheggiando al ritmo di una musica inesistente, ed io la seguivo nel suo muoversi sinuosa, fino a che non potei più resistere e – prese le sue micromutandine per i fianchi – cominciai a fare un “Sali-scendi” molto sensuale.
Le scoprii quasi completamente quel culone tanto bello, e dopo essermi seduto a terra le dissi:
- “Siediti sulle mie ginocchia!”
Fu a questo punto, forse, che Luca capì quanto la sorella, Adele, fosse troia, e quanto io e Giorgia non eravamo solo amici di vecchia data…
Si sedette sulle mie ginocchia in modo che il cazzo finì “incastrato” nella fessura delle sue natiche, e riafferrando gli slip glieli tolsi del tutto, lasciandola nuda.
Poi, le presi le gambe e gliele allargai il più possibile, così che le cosce si spalancarono mettendo in bella vista le labbra della sua fica.
La feci alzare in piedi… E mentre le labbra si richiudevano, la voltai e mi accorsi che sotto era tutto un magnifico pelo nero…
Dunque, aveva ricominciato a non radersi! E non solo: ora quel vello era macchiato di una straordinaria schiuma bianca…
La cagna era venuta!
Ci risistemammo ognuno al proprio posto, e intanto il gioco andò avanti…
Toccò poi a Giorgia far cadere anche l’ultimo velo dal suo corpo, e per farlo lei scelse – perfidamente – Nicola, che in precedenza aveva “confessato” di essere ancora vergine.
Mia sorella prese per mano il ragazzo esitante e gli sfilò in un sol colpo lo slip, lasciandolo tutto nudo e vergognoso davanti alla fidanzata, e lo sistemò dinanzi a se.
Il ragazzo non sapeva cosa fare, per cui Giorgia – maiala fantastica – lo fece inginocchiare, gli prese le mani e se le mise sui suoi fianchi sussurrandogli:
- “Adesso ti faccio uomo!”.
Dovette aiutarlo lei, perché era come paralizzato… Gli disse di afferrare le sottili cordicelle del suo perizoma e di tirarle verso il basso… Man mano che l’indumento calava lungo le cosce, Nicola respirava sempre più affannosamente a causa di quell’eccitazione che non aveva mai provato prima…
Finalmente, si svelò la passera di Giorgia… una fica bellissima, gonfia, con un pelo ben curato…
Al vedere quella scena e quell’imbranato lì immobile, Adele non resistette oltre, si avventò su quella foresta affondandoci dentro il suo volto e stringendola a se prendendola dalle natiche… Poi, disse al ragazzo:
- “Ma tua cugina non te l’ha mai fatta vedere?”.
Tutti risero, finché Adele non mollò la presa e Giorgia poté andare a sedersi di nuovo, ostentando orgogliosa il suo fisico…
Pian piano, tutti restammo nudi, maschi e femmine… Con Adele che diceva alle altre ragazze:
- “Vi sareste immaginate degli stalloni così ben dotati dai vostri amici?”
E a noi maschi:
- “Non si può dire che noi donne non vi piacciamo, vedendo i vostri cazzi belli duri e dritti…”.
E di nuovo scoppiammo tutti a ridere…
5. Senza più freni.
Ma Luca, che era rimasto piacevolmente sconvolto dall’intraprendenza della sorella, e che cercava di far proseguire questo momento di piacere, disse:
- “Che dite giochiamo ancora?”
Ancora una volta fummo tutti d’accordo… Ci dividemmo in maschi contro femmine e io girai la bottiglia, beccando una ragazza.
Dovevamo decidere che penitenza far fare alle ragazze, e dopo un breve conciliabolo Leonardo disse a voce alta, rivolto all’altro sesso:
- “Dai ragazze, aprite bene le cosce e fatevi un ditalino di fronte a noi per 30 secondi”.
Fu l’ultima barriera a crollare… Luca, vedendole titubanti, come estremo atto di sfida disse alle giovani:
- “Lo sapevo che non ne avreste avuto il coraggio…”.
In un primo momento ci fu un attimo di indecisione, ma poi la più lesta a raccogliere la sfida fu Pamela:
- “Ehi, fratellino, guarda un pò qua chi non ha coraggio!”
E mentre diceva così, allargò le gambe mettendo in mostra la sua magnifica fessurina che procurò un apprezzamento generale.
- “Guarda Luca”, disse allargandosi le labbra
- “ora è completamente aperta… ti piace così?”
E cominciò a sgrillettarsi per bene e con gran vigore…
Il fratello, al vedere quello spettacolino a lui indirizzato, seppe soltanto dire:
- “Hai capito che troia di sorella!”
Poi fu la volta di Cinzia che disse a Nicola:
- “Guarda la fica di tua cugina, ti pare un sogno eh?“.
E anche lei prese a farsi un ditalino da mille e una notte…
Nicola le ribattè, pronto:
- “Cazzo che puttana che sei!”.
Scaduti i 30 secondi, tutte le femmine erano così eccitate da avere la fica arrossata e gocciolante…
Poi toccò a Giorgia girare la bottiglia, ma per sfiga uscì un’altra ragazza. Luca, allora, sempre più infoiato, le propose:
- “Accoppiatevi Pamela con Cinzia e Adele con Marina, venite al centro e leccatevi la patata a vicenda”.
Ormai erano così eccitate che niente poteva fermare quelle porcelle. Adele si distese supina e Marina le salì sopra nella posizione del 69, e cominciarono a leccarsi, scendendo molto in profondità a gustarsi i reciproci sessi.
Nel frattempo, anche Pamela e Cinzia erano aggrovigliate a leccarsela, mentre noi maschi guardavano con voglia e con i cazzi durissimi in mano che svettavano verso il cielo.
Toccò di nuovo a Giorgia manovrare la bottiglia, e questa volta si fermò di fronte a Danilo.
Era compito delle ragazze decidere, adesso, fissare la penitenza, e dopo un breve scambio di opinioni Adele sentenziò:
- “Adesso, vogliamo vedere voi maschietti masturbarvi di fronte a noi… Dai, venite qua davanti e fateci vedere…”.
I nostri cazzi, anche quelli dei più giovani, erano prontissimi,con il prepuzio che scopriva e ricopriva le cappelle, e alla fine nessuno di noi eiaculò.
Pamela girò ancora, e beccò un altro maschio. La penitenza fu:
- “Facciamo così, ognuno masturberà la persona alla propria sinistra, così ognuno potrà toccare per la prima volta l’altro sesso, ci state?”.
Cinzia ridendo disse:
- “Assolutamente si, non aspettavo altro che averlo in mano!”.
Così si formarono di nuovo delle coppie: Giorgia segò a me, Adele a Luca, Pamela a Nicola, Cinzia a Leonardo, Marina a Danilo…
6. Sesso penetrativo.
Passati i soliti 30 secondi del gioco, ormai si era andati oltre ogni limite.
Adele riprese in mano la situazione (solo quella?! Ahahah…) e per l’ennesima volta domandò:
- “Andiamo avanti a giocare, o siete stanchi?”
ricevendo ancora una volta l’assenso da parte di tutti.
Quindi, propose:
- “Questa volta, avrei un nuovo gioco se vi va…”
Siccome nessuno ebbe nulla da obiettare, Adele spiegò a tutti la sua idea:
- “Allora, innanzitutto dividiamoci a coppie come prima”.
E io domandai:
- “E di chi gioco nuovo si tratta?”
Ma Adele non si curò della mia domanda e continuò la spiegazione:
- “I maschi dovranno sdraiarsi a terra, quindi le ragazze dovranno andare a gambe aperte sulla faccia e farsi leccare la patatina. Poi le ragazze dovranno strusciare sui corpi dei ragazzi fino a raggiungere i cazzi, e quindi se li dovranno infilare nella fica cavalcandoli”.
Anche questa volta, era troppa la voglia che fummo tutti d’accordo… ma siccome Adele non sarebbe stata Adele senza un pizzico di follia, aggiunse:
- “Ovvio che i maschi non dovranno usare i preservativi, succeda quel che succeda!”
Ci fu un silenzio tombale… Forse stavolta era davvero troppo… Poi fu sempre Pamela, la più intraprendente, a rispondere per le ragazze:
- “Ci piace, è un bel rischio, ma tanto prima o poi dovrà accadere…”.
Stavamo per posizionarci quando la “padrona di casa” mi prese per un braccio e mi allontanò da Giorgia:
- “Eh no, belli miei… Voi scopate sempre insieme come ricci… Oggi il tuo cazzo me lo gusto tutto io, e vedi di sputarmi dentro un bel po di sperma…”.
Giorgia, rabbiosa ed esterrefatta come una bimba a cui era stato sottratto all’improvviso il suo giocattolo preferito, replicò all’amica:
- “E io? Non vorrai mica che resti a guardare!”.
Adele, se la strinse a se, e sussurrandole in un orecchio le disse:
- “Amica mia, ho per te il meglio… Luca! Vedrai, non resterai delusa…”.
Intanto erano tutti pronti, io mi distesi per ultimo e Adele me la appiccicò alla bocca che per poco non soffocavo, e la stessa cosa fece mia sorella con Luca…
L’odore e il sapore della fica di Adele ebbero l’effetto di “bruciarmi” il cervello… Era proprio come me la ricordavo… La succhiavo, strappando con i denti il pelo nerissimo e spingendomi sino a scoprire a fondo il suo magnifico clitoride…
Lei ricambiava il mio servizietto muovendo la passera sulle mie labbra…
Stava per venire quando all’ultimo momento si ricordò che doveva essere impalata come tutte le altre, ed iniziò a scendere verso il mio cazzo già eretto e scappellato…
Intanto Giorgia stava svolgendo egregiamente il suo compitino: salita sopra a Luca, si era disposta per farsi “mangiare” la fica, e il suo maschio non si era certo fatto pregare… Aveva afferrato il grilletto di mia sorella e lo stava “stritolando” tra gli incisivi… Io mi augurai che lei si allontanasse presto da quella bocca famelica, sapendo bene quanto fosse sensibile il clito di Giorgia…
Per fortuna anche lei arrivò al limite e poi iniziò a scendere verso il cazzo dell’uomo…
Ora, io avevo Adele seduta sui testicoli, e tra breve sarei entrato nella sua fradicia micia… Aspettavo solo che lei fosse cotta a dovere…
Nelle altre coppie, le ragazze avevano ricevuto lo stesso trattamento della mia, ed erano rimaste tutte più che soddisfatte…
Adele sembrava si fosse fermata… forse per prendere fiato…
Mi disse:
- “Preparati a entrare!”.
Io già mi pregustavo il momento in cui sarei affondato nel suo utero, ma invece la vacca che avevo sopra mi piazzò il suo sfintere sulla cappella e si lasciò andare… Dentro, fino alle palle!
Emise uno strillo di dolore, ma soffocato, e nessuno si accorse di nulla… Poi, iniziò ad autodistruggersi il culo…
Che meraviglia! Dopo tanto tempo ero di nuovo dentro all’intestino di Adele, e lei mi stava accogliendo con tutta se stessa…
A quel punto sborrai clamorosamente, svuotandole dentro tutto quello che avevo…
Quando le ebbi regalato anche l’ultima goccia, lei si sfilò, esausta…
Mi stampò un gran bacio in bocca: il nostro, non era stato solo sesso, ma sesso fatto con amore, con la consapevolezza che adesso che l’avevo ritrovata – insieme a Giorgia – non ci saremmo più persi di vista…
Ah, già, Giorgia…
Mentre io godevo davvero, lei si era fatto uscire Luca e si stava sgrillettando la fica in solitaria… Non era riuscita a godere con il cazzo che aveva dentro… e aveva dovuto fare tutto da sola!
Quella notte, facemmo l’alba in quella sala, e solo quando il sole fu alto andammo a coricarci per un meritato riposo. Erano state più di 12 ore di sesso assoluto.
7. Epilogo.
Finalmente eravamo soli. Io ero molto soddisfatto, ma Giorgia la vedevo troppo inquieta…
Mi spiegò la sua delusione e l’accaduto… Poi, stando a cavallo sopra di me, e guardandomi negli occhi, mi disse:
- “Quello stronzo non mi ha fatto godere, adesso devo scoparlo io!”.
Cercai di tranquillizzarla, promettendole di parlarne con la sorella Adele… ma questa è un’altra storia…
FINE.