Il giorno dopo mi sentivo bene. Avevo goduto tanto, ero di buon umore e non solo non ero affatto pentita di quello che avevo fatto, ma sentivo una gran voglia di rifarlo.
Avevo trovato in mio fratello un amante straordinario e il fatto che fosse mio fratello per qualche strano motivo mi faceva anche sentire meno in colpa nei confronti di mio marito.
Prenotai il parrucchiere per rimuovere la tinta. Come scusa avrei addotto una generica insoddisfazione per il colore scelto.
Qualche giorno dopo venne a trovarmi mia madre e finalmente dopo tanto tempo potemmo fare una delle nostre belle chiacchierate. Inevitabilmente con un po’ di malizia portai l’argomento sui siti di incontri:
- Allora come va con queste chat, hai trovato l’ amore?
- Macché ci ho rinunciato: ho deciso che finché potrò mi farò montare per bene da ragazzi giovani e belli. Qui pare che gradiscano l'articolo…
-Io ho fatto del cyber sex - dissi improvvisamente
Mia madre mi guardò come se cadesse dalle nuvole. Io, la ragazza perfettina tutta casa e famiglia avevo fatto cyber sex?
-Sì- continuai- mi scrivo con dei ragazzi, mi faccio mandare le foto dei loro peni o anche i video di quando ehm.. finiscono- conclusi con un’aria imbarazzata del tutto simulata
Mi madre era spiazzata a dir poco.
-Tengo tutto in una cartella in cloud e a volte quando sono sola vado a rivedere i filmati e mi masturbo-
-Davvero? Io ho incontrato molti uomini, ma una cosa del genere non l’ho fatta mai- disse lei
-Dovresti provare, a volte è meglio del sesso!-
Mentre le raccontavo questa cosa mi stavo stranamente eccitando. La mia bocca agiva secondo un disegno che non mi era ancora ben chiaro, ma la direzione del discorso appariva definita, tanto che non passò molto che le dissi:
-Perché non dai un occhio anche tu, ti condivido la cartella dei video e delle foto sul cloud, poi mi dirai se non ti eccita.-
-Mmh disse, perché no? Ho comprato proprio ieri uno stimolatore per il clitoride, sarà l’occasione per provarlo! - e giù le risate a profusione
-Ma perché non andiamo adesso nello studio e lasciamo tuo marito e tuo fratello a cucinare? Sono curiosa- disse
-Perché no, andiamo!-
Entrammo nello studio e io iniziai a sentirmi sempre più Lola. Ovviamente andai subito nella cartella dedicata a mio fratello e iniziai a farle vedere le foto e i video in cui si masturbava con gli addominali sempre ben in vista e il cazzo grosso e duro. Lei si stava palesemente eccitando e con la mano frugava sotto la gonna. Estrasse dalla borsetta lo stimolatore e lo accese mettendolo sotto la gonna, incurante della mia presenza, senza staccare gli occhi dal video.
-questo è lo stallone che ho sempre voluto, ti prego fammelo conoscere, diceva in preda a un orgasmo.
- lo so bene- dissi tra me. Inconsciamente lei e Michele avevano un rapporto incestuoso e io lo stavo facendo realizzare nella realtà. Quella eccitazione forte che lei non poteva spiegarsi era per me invece alquanto logica.
Quando ebbe finito si scusò dicendo che non sapeva cosa le fosse preso. Era molto imbarazzata. La tranquillizzai, le dissi che l’eccitazione sessuale è così, incontrollabile
-E poi- dissi per sdrammatizzare- davanti a un pezzo carne come quello anche una santa diventerebbe una troia!-
Giù a ridere e poi raggiungemmo gli altri per mangiare.
Il giorno dopo mi arrivò il messaggio di mia madre: “Cara, ti ricordi per favore di condividere quella cartella che dicevamo?” e poi un altro: “Ah, per curiosità mi diresti su che app vi siete trovati?” e ancora: “ ma tu di questo qui hai un numero, un contatto?”
L'incalzare dei messaggi e il loro contenuto tradivano le intenzioni e io a questo punto non sapevo cosa fare, così decisi di lasciar fare tutto a Lola senza pensare più.
La sera stessa scrissi a Michele che avevo goduto tanto e che avrei voluto prendere ancora il suo cazzone, ma allo stesso tempo mi sarei eccitata un sacco a vederlo scopare con un altra. Lui ovviamente era attratto dalla prospettiva e così gli raccontai che avevo fatto vedere i suoi video ad una mia amica, una vera porca sui 50 anni ma molto figa, che mentre li guardava non aveva resistito e si era masturbata con uno stimolatore per clitoride. A questo racconto lui mi inviò subito un breve video in cui si segava e poi zampillava.
Dissi che la donna in questione era ancora più di me intenzionata a mantenere l'anonimato e che oltretutto non avrebbe voluto neanche vedere il suo volto per non rischiare di riconoscerlo ed essere in imbarazzo, quindi gli proposi di indossare un passamontagna e non parlare, ma lui mi sorprese con una controproposta che la diceva lunga su quanto fosse navigato il porco:
-un mio amico-disse- ha un albergo in cui spesso si organizzano orge o cosa simili. Ovviamente nessuno lo sa, ma ci sono un paio di stanze attrezzate per situazioni come questa. Diciamo che questa è un po’ particolare, ma credo che una stanza cuckold potrebbe fare al caso nostro: Si tratta di una camera, con un grande specchio spia da dietro il quale potrai togliere la corrente e rendere impossibile per noi vederci. Tu invece potrai vedere tutto grazie ad una telecamera infrarossi.
Per il silenzio abbiamo l'ultimo ritrovato tecnologico: uno stereo molto potente che campiona i suoni emessi e li ritrasmette in opposizione di fase in modo quasi istantaneo, non rendendo udibile quanto viene detto. La cosa bella è che tu nella console sentirai tutto quello che diremo, anzi potrò sostanzialmente parlare con te senza che lei possa udire una sola parola. Se ci metti sopra anche un po’ di musica di sottofondo vedrai che sarà impossibile riconoscerci. Niente passamontagna e niente maschere, ti piace l’idea?
-Mi piace un sacco- dissi -facciamolo-
Chiamai mia madre e le spiegai che avevo parlato con il ragazzo dei video e che, siccome era sposato aveva richiesto come condizione di scopare al buio in una stanza particolare che le descrissi, omettendo la parte relativa alla mia presenza.
Mi ringraziò molte volte, come se le stessi facendo chissà quale favore mentre io da grande maiala quale ero diventata non vedevo l’ora di gustarmi la scena di mio fratello che si scopava mia madre ascoltando oltretutto le porcate che avrebbe detto sapendo che lei non poteva sentirlo.
Passai i giorni di attesa a masturbarmi continuamente, tanto che mio marito vedendomi sempre in bagno mi domandò se stessi male.
Quando il giorno arrivò comprai a mia volta uno stimolatore per il clitoride, poi mi recai all’albergo con una parrucca e occhiali da sole e presi le chiavi della camera console, dalle mani di Giorgio, un amico di Michele che conosco da sempre, ma che ovviamente non mi riconobbe e mi fece un paio di apprezzamenti da vera troia.
Entrai nella mia stanza e attesi, poi finalmente nello specchio vidi arrivare mia madre, vestita da porca con un vestito estivo svolazzante. Si sdraiò sul letto e allargò subito le gambe toccandosi la fica. Vederla così nella sua intimità senza sapere di essere vista era una cosa super eccitante. Si leccava le dita e le passava sul clitoride: una masturbazione di riscaldamento, quasi un warm up prima della grande scopata che la aspettava. Ed io mi gustavo tutto questo.
Vidi la porta che si apriva, così tolsi la luce e accesi la musica avendo cura di accendere la telecamera a infrarossi.
Li vedevo cercarsi nel buio e la scena inizialmente più che eccitante era buffa, ma appena mia madre lo trovò con le mani iniziò la più bella scopata che mi fosse mai capitato di vedere.
Lei era dominante, lo guidava e se lo godeva totalmente. prima se lo strinse al petto e si fece succhiare il seno nel più naturale dei gesti tra madre e figlio. Questa posizione per entrambi scatenò una eccitazione incontenibile che nessuno dei due sapeva spiegarsi mentre io che me lo spiegavo benissimo mi allargavo la fica con tutte e due le mani e zampillavo. Mentre godevo come mai prima, mi sentii toccare il seno: era Giorgio che nel frattempo era entrato e mi sussurrava qualcosa all’orecchio:
- Vedi troietta, tua madre non mi ha riconosciuto, perché quando mi ha visto ero piccolo, ma io sì: hai proprio avuto una bella idea a farli scopare, ma ti è sfuggito il fatto che l’ amico di Michele poteva essere qualcuno che vi conosce…
Ero preoccupata ma talmente arrapata che non me ne fregava niente.
Gli presi in mano il cazzo ed iniziammo una masturbazione reciproca mentre mio fratello continuava a succhiare i grossi seni di mia madre senza riuscire a staccarsi. La cosa durò tantissimo perché evidentemente entrambi godevano da morire, poi lei gli prese in mano il cazzone pulsante mentre dalle casse interne arrivavano le frasi pronunciate da Michele:
-Grazie Lola, questa è una vera troia che sa come far godere un uomo
Mia madre gli leccava l’asta dalle palle a salire con una maestria dovuta in parte all’esperienza e in parte a quella situazione che evidentemente la eccitava da morire.
Iniziò a scoparla e baciarla con la lingua. Era arrapatissimo e si rivolse di nuovo a me:
-Lola questa è una gran maialona, con lei si fa tutto-disse
-Va a chiamare quel porco alla reception, è un mio amico: ora ti faccio vedere come la sfondiamo con due cazzi.
Giorgio sentì la frase, si alzò ed entrò nella stanza. Mia madre che non poteva vedere né sentire non se ne accorse.
Una pacca sulla spalla all'amico che che ricambiò il gesto, poi col cazzo dritto andò a cercare la faccia di mamma, che sorpresa da questa nuova presenza non si scompose affatto ma semplicemente estrasse la lingua in modo osceno accogliendo in bocca il cazzone di Giorgio.
Mio fratello scopava mia madre che a sua volta spompinava Giorgio: la scena che vedevo era la cosa più eccitante che potessi immaginare.
-A questo punto che aspetti Lola? Vieni qua!- disse Michele
Mi alzai e mi decisi ad entrare: raggiunsi il gruppo al buio.
Una volta nella stanza mi mischiai a loro, ma fui attratta come una calamita dai seni di mia madre che iniziai a baciare e succhiare godendo come un vera troia mentre qualcuno, probabilmente mio fratello mi scopava forte. godevo tantissimo quando all'improvviso si accese la luce e si staccò lo stereo con la situazione che divenne all’improvviso visibile. Per un po’ mia madre e mio fratello continuarono come se niente fosse dato che non avevano idea della reale portata della situazione ed erano ancora presissimi dall’ eccitazione, ma ben presto mi guardarono e si guardarono.
entrò Giorgio ridendo di gusto e disse:
-ma guarda che bella famigliola-
-Prima era eccitante, ma adesso lo sarà di più- disse guardando verso di me e facendo l’occhiolino- succhiami il cazzo che intanto spiego a loro la situazione- mi ordinò
- Dunque:questa troietta non so come ma vi ha messo in questa stanza perché voleva eccitarsi a vedere suo fratello che scopava sua madre. Poi come avete visto ha anche partecipato. Mi sembra foste tutti molto eccitati, quindi vi chiederei di riprendere da dove avevate lasciato mentre io andrò a gustarmi la scena e continuerò le riprese. Se farete come dico queste riprese non le condividerò con i nostri amici disse guardando Michele.-
Dopo aver detto così si mise a sedere.
Michele mi prese per i capelli e mi schiacciò la faccia sulla fica di mamma, dicendo:
-Sei proprio una scema, oltre che una grandissima troia. Ora lecca bene.-
Era completamente preso dall’eccitazione. Mamma godeva da morire mentre la leccavo e Michele mi scopava a pecorina guardandola negli occhi. Ebbi un’orgasmo e lui se ne accorse:
-Togliti un attimo-mi disse- andai a sedermi con Giorgio
Michele si stese sopra alla madre e prese a baciarla e a scoparla dicendole delle cose all’orecchio. Lei si contorceva e ammise che lo aveva sempre sognato.
Lui si alzò, chiese a Giorgio di raggiungerlo sul letto e invitò nostra madre a sedersi sopra al suo amico perché voleva scoparla mentre aveva un cazzo nel culo. Lei non fece una piega e anzi, con tutta la perizia che aveva già mostrato in precedenza si infilò nel culo il cazzo di Giorgio e allargò braccia e gambe pronta a ricevere la penetrazione del figlio. Era chiaro che doveva averlo già fatto altre volte.
Michele la penetrò e prese a baciarla mentre la stantuffava. Lei gridava fortissimo e mi guardava.
-Poi dovete farlo provare anche a lei- disse godendo come una forsennata
Io continuavo a toccarmi, poi quando lei non ne poteva più mi fecero andare sul letto e mi fecero prendere il suo posto in mezzo a loro.
-No,non così la prima volta- li ammonì mia madre
- Meglio che lei salga a cavallo di Michele e poi Giorgio le penetri il culo. Le prossime volte quando sarà più esperta potrà farlo nell’altro modo.
Seguimmo i suoi consigli da troia navigata ed ebbi non so quanti orgasmi mentre sentivo che i due cazzi si sfioravano nel mio corpo divisi solo da una sottile membrana.
Alla fine si sfilarono; mia madre si sdraiò accanto a me e mi prese la mano, poi disse ai ragazzi:
-Ora veniteci dentro le fiche, tu nella mia Michele.
Ci salirono sopra e presero a stantuffarci forte fino a riempirci di sborra calda.
-Mamma ma se mi ha messo incinta?- le chiesi
-Vorrà dire che avrò un altro nipotino amore. Intanto vieni qui a leccare la sborra di tuo fratello nelle mia fica. - E detto questo iniziammo un sessantanove che culminò con un ultimo profondo orgasmo.
La guardai sorridendo e dissi:-Sei proprio una troia! -Scoppiammo tutti a ridere in una risata liberatoria
Ci rivestimmo e ognuno andò a casa sua pensando a come sarebbe stato rivedersi il giorno dopo.