La storia che sto per raccontare risale a 3 anni fa, anche se le conseguenze di quello che accadde le vivo ancora oggi. 


Allora avevo 34 anni ero sposata con quello che ancora oggi è mio marito ed ero mamma di un bellissimo bimbo di 4 anni. Facevo la segretaria in un’agenzia di pratiche auto e si può dire che dalla vita avevo avuto tutto ciò che mi ero ripromessa di ottenere.


Fisicamente sono una ragazza molto carina, capelli castano scuro con un viso dolce e un corpo di media statura, intorno a 174 cm di altezza. Il fisico è ben modellato grazie ad una dieta molto ferrea ed alla costanza negli allenamenti in palestra. 


Questa cosa della palestra e della cura dell’alimentazione e del fisico la devo a mia mamma che a sua volta è molto curata, basti pensare a tal proposito che quando andiamo in giro ci scambiano spesso per sorelle vuoi anche perché mi ha avuta molto giovane e ci passiamo soltanto 22 anni.


Con lei il rapporto è stato sempre molto confidenziale, spesso da adolescente le parlavo dei miei amori e dei miei piccoli problemi, tuttavia non ha mai mancato di ristabilire i ruoli quando il nostro rapporto diventava troppo amichevole:


- sono tua madre - diceva - non una tua amica-


Le voglio bene, anche se mi ha sempre pesato la preferenza che lei ha palesemente nei confronti di mio fratello Michele che lei non ammetterebbe mai ma che pure un cieco noterebbe.



Fu proprio durante uno dei nostri momenti di amicizia madre figlia che mi confidò di essersi iscritta ad una app di incontri per conoscere l’anima gemella dato che da qualche anno aveva concluso la relazione che aveva avuto dopo quella con mio padre.


Il modo in cui descriveva i soggetti che aveva conosciuto, le modalità con cui si erano presentati e quello che le avevano scritto mi faceva morire dal ridere.


Ridevamo così tanto che mio fratello e mio marito ci guardavano da lontano e ci chiedevano cosa avessimo da ridere tanto:



- niente, niente - diceva lei guardandomi con complicità


- Ma fammi capire, tu ti sei iscritta mettendo la tua foto? Tutti ti possono vedere…
- Ma no… ho messo la foto di un paesaggio
- Eh ma così pensano che sei brutta e non vuoi farti vedere. Non ti scriverà nessuno
- No, al contrario mi scrivono anche in troppi perché pensano che sono sposata
- Ma dai, perché pure le donne sposate ci vanno?
- Eh sì, non immagini quante!  Però per filtrare i deficienti nel messaggio di presentazione ho scritto che non voglio sesso e che cerco solo persone intenzionate a una storia seria
- Ah bene ottimo e hai incontrato qualche persona seria? Sei uscita con qualcuno di interessante?
Mi guardò con un sorrisetto malizioso e poi esplose in una risata dicendo


- No, ma sto scopando come una troia in calore! Hahahah
Ridemmo di gusto, poi si fece un po’ più seria.


Mi spiegò che molti uomini almeno inizialmente vogliono una frequentazione leggera, con l'idea che magari da quello che inizialmente parte come un flirt possa nascere un sentimento genuino. Da come lo diceva però sembrava che nella realtà oltre il flirt non si andava mai e a quanto mi pareva di capire spesso anche durante il flirt questi uomini non si risparmiavano nel continuare a frequentare altre donne. 


- E’ un troiaio - concluse rassegnata


Provai a consolarla ma volli essere sincera:


- Mamma, io non so se sia possibile trovare l’ amore in una app di incontri...però una cosa è certa: se continui a cercare ragazzi che hanno la mia età, muscolosi e belli sarà difficile trovarne uno che voglia da te qualcosa di più di qualche scopata. 
- Lo so amore hai ragione, ma io un sessantenne con la pancia non lo voglio!.
Scoppiammo a ridere di nuovo e la conversazione finì in quel modo. Era stata una bella chiacchierata ed ero contenta.



Contenta sì, e anche un po’ curiosa di capire quel mondo fatto di incontri su internet, di chat senza un nome, di mogli e mariti che scrivono ad altri di nascosto. 


Nella mia mente si insinuò il tarlo di voler dare un'occhiata e così dopo qualche giorno di tentennamento mi decisi ad aprire un profilo su un sito di incontri. Per sicurezza ne scelsi uno diverso da quello dove era mia madre e per capire bene come funzionava il tutto pagai anche la quota di iscrizione per un mese.


Scelsi la foto di uno scorcio di Parigi e nella descrizione scrissi che ero single ma per discrezione mi sarei mostrata solo a chi avesse attratto la mia curiosità.


Iniziai a sfogliare i profili dei maschi e ce n'erano alcuni veramente belli.


Ero una donna fedele, non mi interessava andare a letto con qualcuno, ma chattare e fantasticare non la vedevo come una cosa tanto sbagliata, visto che il mio interlocutore non avrebbe mai saputo chi ero. E così cominciai questo gioco.


Dapprima chattavo con degli uomini che mi raccontavano di loro con l’intento di uscire. Io a mia volta raccontavo delle cose inventate su di me e la cosa mi divertiva, ma non volendo mai giungere all’incontro spesso la chat si arenava e il divertimento finiva.


Poi un giorno incontrai un ragazzo molto diretto, che mi disse che era sposato e non avrebbe mai voluto incontrarmi ma solo chattare in modo porco, scambiare foto, video e cose simili. Decisi di provare e mi piacque al punto che divenne come una droga: tutte le notti mi ritiravo nello studio con la scusa di lavorare e passavo un paio d’ore a chattare con qualcuno, masturbandomi alla vista del suo fisico e del suo membro, scrivendo ogni sorta di porcheria che la mia mente potesse concepire.


Spesso poi andavo a scoparmi mio marito e questa cosa rendeva la mia vita se vogliamo ancora più appagante, donandole quel pizzico di sale in più che faceva bene a me e perché no anche al rapporto di coppia, che indirettamente godeva della mia rinnovata sensualità.


Tutto bene insomma, avevo di nuovo il mio equilibrio e non era un caso perché io da sempre sono bravissima a creare e mantenere equilibri: è il mio principale talento.


Poi una sera come tante, mentre sfogliavo i profili accadde l’impensabile: nella foto di un surfista figo, con gli addominali scolpiti, gli occhiali da sole e la immancabile tavola riconobbi mio fratello Michele. Guardai meglio per essere sicura che fosse lui e l’inconfondibile tatuaggio sul bicipite me ne diede la conferma.


Sfogliai le foto del profilo sorridendo:


- che coglione! - pensai
Ma era un coglione molto figo. Del resto, single da sempre, si era scopato tra le altre anche due mie carissime amiche che nonostante fossero passati anni continuavano a ricordare la cosa con dovizia di particolari..


Feci per andare oltre, poi pensai che sarebbe stato divertente scrivergli per vedere come si comporta in queste situazioni. Una specie di gioco, ma ovviamente senza farglielo sapere.


Così gli scrissi, fingendo di essere interessata a conoscerlo, per vedere in che modo mi avrebbe corteggiata. Ma la sua risposta fu fredda, del tipo:


- Senti io non ho tempo di fare giochetti. Vedo che non hai la foto quindi o sei sposata o sei un cesso!
- Sono sposata
- Bene, che cerchi? Del sesso vero o del sesso virtuale?
Mi aveva messo subito spalle al muro. Risposi l’unica cosa che potevo:


- Non so ancora se avrò il coraggio di tradire mio marito; per adesso vorrei provare il sesso virtuale e poi magari se dovessi vincere la paura vedremo
Il suo atteggiamento per fortuna cambiò, divenne più bonario, come quello di una persona che vuole aiutare un’altra ad esprimersi al meglio.


- Non preoccuparti Lola - questo era il mio nickname- ti aiuterò io capire quello che cerchi. Intanto inizia a mandarmi delle foto.
Fu così che quasi senza volerlo iniziai a fare cyber sex con mio fratello e mi trovai praticamente ogni giorno a masturbarmi guardando il suo cazzo, i suoi addominali o dei brevi video in cui si segava e sborrava copiosamente che non mancava mai di inviarmi. 


Questa cosa mi faceva godere come una forsennata e il fatto che tutto avveniva a sua insaputa e da dietro uno scherno mi faceva sentire al sicuro sia da lui che dalle mie remore.


Era tutto bellissimo, solo che a differenza di prima non sentivo equilibrio nella mia vita. Come se questo evento avesse scatenato qualcosa che non mi dava pace, neanche dopo l’orgasmo e neanche dopo aver scopato mio marito.


Quando lo vedevo in circostanze di famiglia non mi faceva nessun effetto. Spesso veniva a cena a casa mia, giocava con mio figlio e scherzava con mio marito. Per me era come sempre, in quei momenti  non ero neanche lontanamente eccitata. Poi però, appena se ne andava correvo a scrivergli al pc e la mia passerina cominciava a bagnarsi di nuovo.


E’ come se ogni volta che varcavo la porta dello studio mi trasformassi in Lola.



Una sera come tante, dopo che Michele era stato a casa mia e se ne era andato, come sempre andai al pc per chattare con lui. In un momento di eccitazione forte, gli scrissi che il giorno dopo lo avrei voluto incontrare, ma che per prudenza ci saremmo visti di notte in un parcheggio e che avrei indossato una maschera che per nessun motivo avrebbe dovuto cercare di sfilarmi. Motivai la cosa dicendo che il nostro comune era piccolo e che, facendo un lavoro al pubblico non meglio specificato non volevo in nessun modo essere riconosciuta, visto che ero sposata e per quanto ne sapevo lui avrebbe anche potuto conoscere mio marito.


Comprese il mio punto di vista senza sospettare nulla e accettò. 


Il dado era tratto, del resto dentro di me avevo capito che l’unico modo per ritrovare il mio tanto amato equilibrio era quello di togliermi questa voglia una volta per tutte.


Così il giorno dopo acquistai una maschera che copriva la parte superiore del volto e andai a fare la tinta bionda dal parrucchiere in modo che non potesse in nessun modo riconoscermi. Misi uno smalto rosso sulle unghie di mani e  piedi,  indossai un vestitino corto e zoccoletti alti di quelli che all’occorrenza si tolgono velocemente. Per rendere tutto ancora più comodo non indossai l’intimo.


Arrivai all’appuntamento mezz’ora prima e lo attesi nascosta dietro un cespuglio. Quando riconobbi la sua auto gli andai incontro e salii immediatamente senza che nessuno mi vedesse.


Lui disse qualcosa, ma io, sapendo che la voce mi avrebbe tradita stetti zitta e lo baciai direttamente in bocca infilandogli dentro la lingua. Avevo la fica fradicia e non vedevo l’ora di toccargli il cazzo. Non avevo mai realmente tradito mio marito, se non col pensiero e adesso stavo per farlo con mio fratello, senza che tra l’altro lui lo sospettasse minimamente.


La cosa non mi faceva affatto sentire in colpa perché era come se a fare tutto questo non fossi io, ma Lola, che non era né la moglie di mio marito, né tantomeno la sorella di mio fratello.


Tirai fuori il suo uccello che trovai già durissimo e iniziai a succhiarlo di brutto. Era come lo avevo visto nei video, ma ora lo potevo vedere da vicino e sentirne l’odore.Tenerlo in mano, leccare l’asta e risalire fino alla cappella mi dava un senso di potere un appagamento che non riesco a descrivere. Il sedile era abbassato e lui, completamente sdraiato  mi teneva la testa sul suo coso e mi accarezzava, contorcendosi quando lo facevo godere di più.Dal canto mio, mentre facevo il pompino con una mano gli toccavo gli addominali scolpiti che mi fanno eccitare da morire e con l'altra mi strofinavo il clitoride


Pensavo che ero una cagna, pensavo alle mie amiche a mia madre a mio marito alla mia vita segreta nello studio, ma tutto questo era lontanissimo. In quel momento mi sentivo molto Lola e godevo come una gran troia. 


Per la prima volta nella mia vita vedevo mio fratello nell’intimità, sentivo le porcate che diceva, i suoi gemiti. Avevo in mano il suo cazzo pulsante e presto lo avrei anche fatto sborrare. 


Alzai la gonna e mi feci leccare la fica tenendogli la testa con la mano come aveva fatto lui, poi quando fui abbastanza eccitata se ne accorse, si infilò un profilattico e mi iniziò a scopare piano, con dolcezza. Mi baciava con la lingua, come se fossimo amanti e questa inaspettata dolcezza mi fece arrapare anche più. Così tirai fuori il cazzo, gli sfilai il profilattico e me lo rimisi dentro. Questa mossa lo eccitò a mille e prese a stantuffarmi forte dicendo che questo era solo l’inizio perché aveva intenzione di scoparmi ripetutamente e farmi godere come una vera troia. Disse che mi avrebbe rimandato a casa da mio marito piena di sborra e forse anche incinta.


Sentirlo parlare così da vero porco, come in 34 anni non l'avevo mai sentito mi procurava un orgasmo dietro l’ altro, finché fu lui a tirare fuori il suo arnese e a sborrarmi addosso sulla pancia e sul vestito.


Provò nuovamente a dire qualcosa, ma io mi limitai a baciarlo. Scesi dalla macchina e mi avviai verso il cespuglio dal quale mi aveva visto arrivare, sparendo in pochi attimi dalla sua vista.


 

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