La pioggia torbida picchietta sulle grandi vetrate dell’aeroporto. Il volo parte in ritardo, non si sa di quanto, guasti a qualcosa. Tempo infame, nell’ultima settimana ha piovuto un giorno sì e l’altro pure. Ma non dovrebbe essere un paese caraibico, questo? Tutti quei soldi spesi per una vacanza esotica, e Cuba si è mostrata col suo aspetto peggiore. Vento e pioggia. Giorgio fissa i mezzi in manovra fra le piste, vanno e vengono carichi di valigie, passeggeri, rifornimenti o il diavolo sa che altro. Sposta lo sguardo a cercare sua moglie, ma non è ancora tornata dal bar. Si sofferma su una cubana assopita su una poltroncina della sala d’aspetto. La gonna colorata le è risalita fino alla coscia: è davvero bella, che corpi che hanno qui le ragazze. Se solo si spostasse ancora un po’ riuscirebbe ad intravedere la natica soda e abbronzata’
Basta così poco per sentire già un prepotente inizio di erezione. Ultimamente si eccita con niente, devono essere tutte le energie represse durante la settimana di vacanza. Con i figli finalmente al campo estivo, questa doveva essere la loro settimana di passione bollente. Anche Vanessa, sua moglie, aveva coltivato tante aspettative. è timida e riservata, non gli aveva mai fatto capire niente, ma lui se n’era accorto lo stesso. Anche Vanessa aveva una gran voglia di sesso, sperava che durante la settimana a Cuba si sarebbe lasciata andare come si deve. E invece, che delusione. Prima ci si sono messi i malesseri da jet lag, quei pirla della stanza di fianco e una giornata di febbre da intossicazione alimentare. Poi le sue cose, perfidamente in anticipo.
Che razza di sfiga, ma neanche Fantozzi. Così, non si è battuto chiodo. Certo, le sue cose le sono finite da poco. Adesso è proprio in quel periodo particolarmente sensibile e voglioso che’
Ma una volta a casa ci saranno i bagagli da disfare, la roba da sistemare, poi i ragazzi da andare a recuperare dal campeggio. Una sveltina nei bagni? Sì, come no, una come Vanessa, ma quando mai. Però anche lei è carica, come lui, di voglia repressa! Non si sa mai, no?
Vanessa torna dal bar, con acqua e succo di frutta, più una birretta fresca per Giorgio. Lui la guarda, seduta nella poltroncina di fianco alla sua. Come è bella. Non li dimostra per niente, i suoi quaranta e i suoi due figli. Sarà perché è così magra e in forma, saranno i capelli corti o le tette piccole, fatto sta che sembra una ragazza. Sua moglie osserva due giovani dalla pelle scura, un ragazzo e una ragazza carini e spensierati, che si baciano appassionatamente vicini ad un telefono pubblico. Arrossisce appena, mentre il desiderio le riscalda il ventre. Loro sì che possono scopare quanto e come vogliono.
‘Tesoro ‘ dice Giorgio, che ha notato lo strano sguardo della moglie ‘ che ne dici se’ Insomma, ci diamo da fare anche noi?’
‘Cosa?’ Vanessa era assai distratta dai due ragazzi avvinghiati. Distratta ed eccitata, forse? Magari c’è una speranza’
‘Dai, andiamo nel bagno ‘ bisbiglia Giorgio ‘, ci chiudiamo dentro e’ Tanto chi ci conosce, qui?’
Esita, imbarazzata, con uno scintillio sospetto nello sguardo. Speranza.
Sorride. Poi risponde, teneramente.
‘Amore, sei ubriaco. Non dire sciocchezze. ‘ ammazzata la speranza, addio sveltina in bagno, che amarezza ‘ Faremo l’amore a casa, quando torniamo’.
Sì, come no. Ben che vada a Natale, quando i ragazzi sono di nuovo via con gli scout.
Si accende la luce del loro check in. Trascinando le valigie, Giorgio e Vanessa completano le formalità d’imbarco prima per i bagagli, poi per loro stessi. C’è un sacco di polizia qui in aeroporto, con le loro divise grigio azzurre sembrano più dei postini. A molti passeggeri controllano documenti, zaini, borse, tasche. Che rottura, ci mancava anche questa.
Forse notano Giorgio per la sua aria stanca e insofferente. O forse notano il bel culo di Vanessa fasciato dal vestitino di cotone chiaro. Ma all’appello non poteva mancare anche questa sfiga.
‘Prego segnori, possono seguirme per cortezia?’ Il poliziotto parla un discreto italiano. è un tipo alto e piazzato, capelli cortissimi, profuma di colonia. La targhetta sul suo ampio petto dice che si chiama Elian. Che nomi’
Li accompagna in un corridoio laterale, dove ci sono alcuni agenti e due signori anziani stanno richiudendo le loro grandi borse di cuoio, con aria risentita e offesissima. L’agente di prima, Elian, apre lo zainetto di Giorgio e inizia a svuotarla meticolosamente, mentre i due signori prendono su e se ne vanno borbottando lamentele in qualche aspra lingua nordica. Una ragazza con la divisa della polizia, la targhetta la battezza Marissa, guarda a lungo Vanessa, poi le chiede la borsa e inizia a frugare dentro a casaccio. La poliziotta è giovane, avrà si e no venticinque anni, snella e molto carina
‘Prego segnore, può poggiare al muro le mani e allargare un poco le gambe?
Risa, presto” Elian perquisisce Giorgio con fredda e militaresca efficienza.
Che rottura. Girando leggermente la testa, vede che Marissa-Risa se la sta prendendo comoda. Un po’ troppo comoda. Le sue mani abbronzate passano sulle caviglie di Vanessa, poi sui piedi, poi risalgono fino ai polpacci, alle ginocchia, alle cosce. Ma che sta facendo? Le perquisisce le gambe? Tra l’altro l’abitino di sua moglie non ha nemmeno tasche’ Marissa si sposta sopra.
Accarezza e palpeggia la schiena della donna, le spalle, le braccia, il collo. Vanessa è imbarazzata da morire, trema tutta.
‘Ma che sta facendo? Siete impazziti?’ Chiede Giorgio all’agente, inviperito. Elian sorride e gli fa cenno di stare zitto, posandogli una enorme mano sulla spalla. ‘Risa, presto por favor”
Risa sorride di rimando e, facendo gemere la donna per la sorpresa (sorpresa? è davvero solo sorpresa?), le infila le svelte mani nella scollatura, sotto le coppe del reggiseno, accarezzandole le tettine e i capezzoli. ‘Ooh’ Ma che”
Vanessa protesta debolmente, accaldata e tremante per l’imbarazzo e l’eccitazione. Risa sposta le mani nuovamente in basso, le accarezza il sedere, poi infila le mani sotto la gonna e le afferra le chiappe, palpandole di gusto. Giorgio è allibito. E molto, molto arrapato.
‘Nooh’ Per favore, cos’ Aah” Le dita della ragazza si insinuano sotto l’elastico delle mutandine di sua moglie, palpandole ben bene la passera. ‘Mmh’ Aanh”
Vanessa si lascia sfuggire un gemito, che ormai non sembra affatto una lamentela. Non più’
I due agenti si scambiano uno sguardo complice e bisbigliano fra loro in spagnolo. Giorgio raccoglie le sue cose e prende la moglie per un braccio, spingendola verso il check in. Ma di nuovo la poderosa mano di Elian gli si posa sulla spalla. Gentile, ma irremovibile.
‘Scusate tanto, segnori, ma dovete seguirme. Abbiamo recevuto una segnalazione, potrebbe esserce un problema. La segnora deve essere perquisita in maniera più approfondita’.
Giorgio protesta, ma può fare ben poco. Ai due agenti se ne aggiungono altri due, sempre sorridenti e gentili, ma irremovibili. Scortano lui e sua moglie in un ufficio lindo e spoglio, ci sono solo una scrivania vuota, alcune poltroncine, uno scaffale straripante di faldoni e un grande specchio rettangolare sulla parete. Roba da film poliziesco, pensa Giorgio, questa è una stanza da interrogatorio. E quello è uno specchio finto, di quelli che da una parte riflettono e dall’altra sono trasparenti. Che cavolo sta succedendo?
Marissa, sbrigativa, fa accomodare Vanessa su una sedia. Elian accompagna Giorgio fuori, mentre gli altri poliziotti se ne vanno a grandi passi.
‘Esto è l’ufficio del responsabile. ‘ spiega Elian ‘ Non se preoccupi, tutto a posto. Venga con me’.
Fa accomodare Giorgio proprio nella stanza di fianco. è una stanzetta minuscola, ci sono solo alcune sedie e un vetro rettangolare: l’altra faccia dello specchio. Da qui si vede e si sente perfettamente tutto quello che succede nell’ufficio del responsabile. E quello che si vede è Vanessa seduta su una sedia, con Risa seduta alle sue spalle, che ha ricominciato a carezzarla e massaggiarla.
‘Ma cosa cazzo pensate di fare?’ Sbotta Giorgio di colpo.
‘Stia calmo segnore. Ora la mia collega se scopa per bene quella troia de sua segnora’ risponde, tranquillo, Elian. Che, rapido come il demonio, sfila dalla cintura un paio di manette e assicura il polso di Giorgio alla sedia. Lui lo guarda allibito, senza riuscire a protestare.
Nel frattempo Giorgio si accorge che Marissa si è data da fare. Sua moglie ha il vestito abbassato fino alla pancia, il reggiseno è per terra e le mani della poliziotta le tormentano le tette piccole e sode, stuzzicandole i capezzoli, turgidi come non mai. Ansima e geme, rossa di vergogna, eccitata. Crede di essere sola nella stanza? Non si è accorta dello specchio fasullo?
Marissa le infila due dita in bocca, e inizia a muoverle dentro e fuori, carezzandole la lingua e le labbra.
‘Esplorazione delle cavità corporee ‘ spiega Elian leccandosi le labbra ‘, indispensabile in una perquisizione approfondita’.
L’altra mano di Risa è scesa fra le cosce di Vanessa, iniziando a massaggiarle sapientemente la passera. La donna tenta di stringe la gambe, ma ormai le dita della poliziotta sono in posizione e i suoi affondi sono inarrestabili. ‘Mmh… Mmmh’ Mmfh” Vede sua moglie sussultare ed ansimare, con le dita di Marissa in bocca e le tette di fuori.
Soddisfatta, la poliziotta fa alzare la donna in piedi e le fa appoggiare le mani alla parete, proprio davanti allo specchio. ‘Ora devo perquisirti per bene, signora’ dice Risa. Sfila del tutto il vestito a Vanessa, le toglie le scarpe, poi sempre carezzandola le toglie anche le mutandine. Ora Vanessa è nuda, completamente alla mercè della sua molestatrice, che ricomincia a palparle la figa facendola gemere di nuovo. ‘Gran bel culo. Alla signora piace essere perquisita’ Ora te porto un giochino’ commenta Elian, uscendo dalla stanza.
Giorgio guarda, impotente, con un’erezione spaventosa che gli preme nei pantaloni. Le dita di Risa cominciano a insinuarsi anche dentro la passera di sua moglie, mentre con l’altra mano le massaggia le piccole tette. Ci sa fare, la poliziotta: Vanessa trema e sussulta, stravolta dalle mani che la masturbano senza tregua.
Elian entra nell’ufficio, osserva per un attimo la scena, poi raccoglie le mutandine e esce di nuovo.
‘Aaah! Aaah! Ooh! Aanh!’ Sua moglie sta per venire, Giorgio lo vede chiaramente. Elian ricompare nella stanzetta, gli mostra le mutandine di Vanessa, fradicie, e gliele appoggia sulla faccia senza dire niente.
‘Ooooh’ Oooooh” con un ultimo sussulto Vanessa viene, scossa da un orgasmo liberatorio, mentre Risa, maliziosamente, con la destra continua a masturbarla.
Con la sinistra invece le lascia andare le tette e insinua la mano fra chiappe della donna. ‘Oooooh!’ esclama Vanessa, mentre un dito della poliziotta le penetra nel culo, facendola sentire completamente violata. Le gambe le cedono e scivola in ginocchio, ancora scossa da tremiti di piacere.
Marissa, sbrigativa come al solito, le ammanetta i polsi dietro la schiena e la fa rialzare, portandola verso la scrivania. ‘Ci danno attrezzature speciali ‘ le dice libidinosamente ‘ per perquisire quelle come te, signora’. Si sfila la gonna della divisa, mettendo in mostra un perizoma rosso che ne esalta il culo dorato e perfetto, fruga rapidamente nei cassetti della scrivania e in pochi istanti si allaccia sull’inguine un robusto cazzo di gomma, rugoso e pieno di bozzi.
Spinge a terra Vanessa facendola inginocchiare, e le ficca l’uccello finto in bocca. ‘Oomfh!’ geme la donna, che cerca come può di leccare e succhiare quel coso. Ma Risa si stufa presto di questo gioco. Fa rialzare Vanessa e la mette a novanta sulla scrivania. Con un sorrisetto saputello le infila il cazzo di lattice nella figa ed inizia a muoversi avanti e indietro, molto lentamente,
lasciando che il dildo si lubrifichi. ‘Aaah’ Aaah’ Oddio’ Oooh” Giorgio sente i mugolii da troia di sua moglie, mentre viene chiavata dalla poliziotta.
‘Scommetto che il cazzo di Risa è il doppio del tuo ‘ commenta Elian ‘, vedrai come se diverte adesso quella puttana!’ Giorgio, stravolto da quel che sta succedendo, non riesce a reagire. Guarda allibito, mentre Marissa aumenta gradualmente il ritmo, pompando vigorosamente la passera fradicia di sua moglie. Vanessa, ammanettata, con una mano della poliziotta che la tiene piegata col culo in aria e quel grosso uccello finto che la chiava senza pietà, si contorce, gode e ansima sempre più intensamente. Non può fare altro che prendersi tutto il cazzo che Risa ha voglia di farle prendere.
‘Aanh! Aanh! Aaghh!’ Vanessa non tenta nemmeno più di trattenere i gemiti, si sente talmente usata e umiliata, questa ragazza in divisa la sta facendo impazzire. Il secondo orgasmo è travolgente, la investe all’improvviso e non sembra volersi placare, mentre Marissa le afferra i fianchi e continua a chiavarle la passera.
‘Credo che la troia ha voglia di un poco di cazzo vero, no? ‘ chiede Elian, con aria divertita e arrapata, indicando sua moglie che gode come una pazza, impalata dal cazzo di lattice ‘ Ora vado a farle el culo!’ Conclude, uscendo dalla stanzetta e ignorando bellamente le proteste di Giorgio.
Giorgio vede l’agente entrare nell’ufficio aprendosi la patta e Risa, soddisfatta ed eccitata, sfilare il dildo gocciolante dalla figa di sua moglie.
‘Io sono stanca ‘ dice a Vanessa ‘, ma non preoccuparti, signora. Ora il mio collega mi dà il cambio e continua la perquisizione’. La donna si guarda alle spalle e fa per alzarsi, ma subito Elian la rimette al suo posto, a novanta sulla scrivania. Il poliziotto non degna di uno sguardo la sua collega, ma tira fuori dai pantaloni il suo uccello scuro, con un gemito lo infila nella passera
fradicia di Vanessa e comincia a chiavarla. Le infligge colpi vigorosi, sbattendola contro la scrivania, mentre con una mano le tiene i polsi e con l’altra le palpa lascivamente le chiappe e le cosce.
Risa intanto si libera del dildo e scivola fuori dall’ufficio, mentre i gemiti di Vanessa si fanno sempre più intensi e strozzati.
‘Aanh’ Aanh’ Aanh! Oooh! Oooh!’
Giorgio nota che anche Elian sembra sempre più eccitato e si sta scopando sua moglie sempre più energicamente. Vanessa non prende la pillola! Cerca freneticamente di liberarsi, non può lasciare che quello stronzo le faccia quel che vuole. La sedia alla quale è ammanettato è fissata al pavimento con dei bulloni. Forse, con un po’ di fortuna’ Risa entra nello stanzino, col dildo
ancora in mano, troncando sul nascere i suoi progetti di evasione. Guarda prima la sua patta, poi il vetro. Il poliziotto tira fuori l’uccello dalla passera di Vanessa e le piazza la cappella fra le chiappe. ‘Ooh’ No’ No, io’ Aaagh!’
‘Zitta, troia italiana!’ le risponde Elian, mentre l’uccello ben lubrificato del poliziotto le penetra inesorabilmente nel culo.
‘Ti piace tanto veder godere la tua signora’ – commenta Marissa, rimettendo Giorgio sulla sedia e tastandogli il cavallo dei pantaloni ‘ Come siamo duri!’
Le mani svelte della ragazza gli slacciano la patta e gli abbassano pantaloni a mutande fino alle ginocchia. Il cazzo di Giorgio è teso allo spasimo, sembra che stia per esplodere. Lei gli passa le dita sull’asta e gli carezza la cappella, mandandolo in orbita. ‘Uuuuh’ Che duro’ – ridacchia ‘ Guarda ancora, guarda bene!’ gli dice, indicando il vetro.
Nell’ufficio Elian sta inculando sua moglie con affondi decisi, sculacciandola, sempre più vicino all’orgasmo. Vanessa riesce solo a mandare urletti voluttuosi, con il cazzo del poliziotto che la pompa nel culo e le sue mani scure che le schiaffeggiano le chiappe.
Giorgio ha un attimo di mancamento quando sente la lingua bollente di Risa che gli scivola sull’uccello. ‘Oddio! Porcaputtana!’ mugola, sul punto di scoppiare, di fronte alla scena di sua moglie inculata dallo sbirro cubano. Ma la maledetta Marissa si ferma, lasciandolo lì ad agonizzare, con le palle doloranti. Si sfila sensualmente il perizoma rosso e gli piazza la passera
perfettamente liscia sulla faccia. ‘Vediamo di diventare amici’ – gli dice ‘ La signora è già mia amica, e anche amica del mio collega” Giorgio, senza speranza, inizia a leccare.
Elian intanto ha passato il limite. Con un ringhio animalesco affonda l’uccello nel culo di Vanessa ed inizia a sborrare. La donna mugola e si dibatte, bloccata dalla stretta del poliziotto, sentendo il fiotto caldo riempirle il culo. Poi Elian si rilassa, si tira indietro e inizia a ripulirsi il cazzo con un fazzoletto. ‘Bel culo, segnora’ le dice. Giorgio, impegnato a leccare la passera liscia di Marissa, riesce a malapena a vedere che sua moglie si accascia lentamente sulla scrivania, sconvolta, con lo sperma che le cola fra le chiappe.
‘Non ti distrarre! ‘ lo sgrida la poliziotta ‘ Mmmh’ Mmmh’ Bravo, così”
All’improvviso si sente un rumore e nell’ufficio entra un tizio bassettino, di una certa età, quasi calvo, che nonostante la divisa sembra un professore di quelli che nessuno ascolta. Risa impreca in spagnolo e alla velocità della luce si rimette il perizoma, raccatta il dildo dal pavimento e si dilegua schizzando fuori dallo stanzino. Nell’ufficio intanto Elian sta parlando freneticamente col piccoletto pelato, evidentemente un suo superiore. Indica il vetro, sua moglie e blatera ancora. Il piccoletto alza una mano e Elian si zittisce. ‘Esta bien’ dice forte, poi qualcos’altro di incomprensibile. Il massiccio agente solleva Vanessa dalla scrivania e la libera dalle manette. Lei lo guarda, sudata e accaldata, con gli occhi accesi di lussuria.
Giorgio, ancora ammanettato e col cazzo di fuori, chiama aiuto. Ma sembra che nessuno lo senta, evidentemente lo stanzino è insonorizzato. Arriveranno, tra poco arriveranno dei veri poliziotti, dei poliziotti normali, questa storia assurda sarà finita e tutto si sistemerà’
A sorpresa, Giorgio vede Elian spingere sua moglie a sedere per terra. Il superiore intanto si è tolto giacca, pantaloni e mutande, appoggiando tutto con cura su una sedia. Ha un uccello di discrete dimensioni, già bello eretto.
Mentre l’agente si tira in disparte, il piccoletto afferra Vanessa per i capelli e le infila il cazzo in bocca. Sua moglie inizia a leccare e succhiare, dapprima forzandosi, poi, man mano che l’uccello dell’ufficiale si fa più teso e gonfio, sempre più coinvolta. Le sue mani risalgono lungo le gambe dell’ometto fino a stringergli il sedere, facendosi pompare energicamente la bocca.
Poi il tipo si sfila e fa distendere la donna. Giorgio lo osserva senza fiato mentre allarga le cosce di sua moglie, le tira su le gambe piazzandosi le sue caviglie sulle spalle ed inizia a scoparla a sua volta.
‘Mmh’ Oooh’ Oooh’ Oooh” Vanessa geme voluttuosamente e sobbalza ad ogni colpo
di cazzo, mentre il piccoletto la chiava di gusto. Spalancandole le gambe, inizia a leccarle le piccole tette e a succhiarle i capezzoli, facendola mugolare. Elian guarda la scena, tranquillo, con un’espressione soddisfatta e sollevata. L’ufficiale, dopo aver leccato e sbavato per bene le tette di Vanessa, le prende di nuovo in spalla le caviglie e inizia a pomparle più rapidamente la figa spalancata. Ormai domata, Vanessa si abbandona completamente al piacere, sentendo un altro orgasmo che si avvicina. Gli affondi del piccoletto sono sempre più energici, di lì a poco, ansimando felice, inizia ad eiaculare pompandole freneticamente la figa, fregandosene altamente di precauzioni, conseguenze e quant’altro.
‘Aaaaaah! Oooh! Aaaaaaaaah!’ grida Vanessa: gli schizzi bollenti dell’ufficiale sono la scintilla che ci voleva e Giorgio può osservare sua moglie contorcesi a terra in preda ad un altro orgasmo, scopata a gambe in spalla da quel nanerottolo pelato.
Quando l’orgasmo si placa, il superiore si fa indietro e porge l’uccello grondante a Vanessa, che lo prende in bocca leccando via sperma e altri umori.
Poi le dà un buffetto su una guancia e si riveste. Elian indica reggiseno e abitino a Vanessa, che a sua volta inizia a rivestirsi.
‘Vada a recuperare anche el suo slip, segnora ‘ le dice piano Elian, mentre il superiore se ne va in tutta fretta ‘, che ho lasciato di là con suo marito’.
Vanessa lo fissa, sbalordita, come se tornasse solo ora alla realtà. ‘Mio’ Mio marito?’
‘Certo, segnora. Suo marito sta di là ‘ spiega indicando lo specchio ‘ e credo che se sia gustato molto lo espetaculo. Il vostro volo parte fra quarantacinque minuti: ha tempo de succhiare per bene anche il suo cazzo. Ne ha grande bisogno, penso’.
Per fare quattro chiacchiere: evoman@libero.it