In realtà, l’avevo sposata proprio per questo motivo: il sesso piaceva (e piace) anche a me, soprattutto se vissuto intensamente e senza alcuna remora.
Stanco di ragazze reticenti che evitavano di fare determinate cose perché imbarazzate o solamente per mantenere inalterata una loro immagine di pudore, quando alla fine dell’Università conobbi quella che sarebbe diventata la mia compagna per una vita, esultai di gioia. Insieme a me, esultava anche la mia verga che non aveva più limiti nel fare quello che da sempre aveva voluto in piena libertà e con la convinta partecipazione di Laura.
Prima del sentimento, ci fu una magnetica intesa sessuale che ci univa in modo speculare: le mie esigenze si coniugavano perfettamente con le sue e questo originava intense e passionali ore di sesso fatto in ogni circostanza, longitudine e latitudine che fosse.
Non più semplici o anche articolate scopate, ma la realizzazione di ogni più strano desiderio che veniva partorito dalla nostra sfrenata fantasia.
Sfido qualsiasi uomo a non farsi intrigare da una relazione così viscerale e, direi, anche unica!
I nostri primi venti anni di matrimonio sono sempre stati improntati all’insegna del divertimento illimitato sotto il profilo puramente carnale e, progredendo con la conoscenza e l’intesa, abbiamo raggiunto un’affinità totale che ha rasentato la perfezione di una estrema complicità.
Con Laura è sufficiente uno sguardo oppure un cenno o anche un cambio di umore, per decifrare i suoi desideri e devo dire che in questo, c’è piena reciprocità.
Mai siamo stati delusi dai nostri atteggiamenti e, all’affetto è subentrato anche un fiero rapporto sentimentale che ha coronato le nostre esistenze.
Identici nella volontà di gestire la vita coniugale in un certo modo (non abbiamo mai voluto avere figli per continuare ad essere scevri dalla gravosa responsabilità di essere genitori consapevoli) i nostri lavori ci hanno portato spesso, a dividerci anche per intere settimane dove io non ho sacrificato nulla del mio desiderio sessuale e penso che Laura abbia fatto altrettanto.
Abbiamo evitato di riversare ipocriti rimorsi l’uno all’altra solo per scaricarci la coscienza, istintivamente preferendo affrancarci al detto ‘occhio non vede, cuore non duole’ , rinunciando a stupiti interrogatori indagatori che avrebbero potuto originare incomprensioni o altre spiacevoli conseguenze.
Laura è una donna che ha passato da poco i 46 anni ma conserva un invidiabile fisico che la fa definire ‘una vera fica’ da tutti gli uomini che incontra. Capelli neri lunghi, fisico atletico senza rughe e privo di cellulite, un seno eretto nonostante sia una naturale terza misura, un culetto delizioso. Il viso senza difetti la fa apparire come una ex top model per via della bellezza che ancora mantiene intatta. E, quanto al suo modo di fare, posso assicurare che è sempre alquanto disinibito ma senza accennare ad alcuna volgarità.
Fatto sta che emette una voglia di scoparla a chi ha modo di interagire anche solo un minuto con lei.
Nonostante il pieno appagamento sessuale da lei assicuratomi sempre, confesso di aver perduto quel brivido dal quale nasce il desiderio fisico azionato da quello cerebrale e, da qualche mese in qua, mi sono dato alla visione di video cuckold che mi eccitano da morire. E’ nato in me il desiderio di vedere Laura essere scopata da un altro uomo, convinto che lei accetterebbe la proposta ma ciò che devo imbastire è una situazione quasi ‘casuale’ dove lei possa tradirmi di fronte ai miei occhi senza che io sia partecipe, per vivere il brivido del tradimento proibito.
E’ questa una situazione che sono riuscito a pilotare (almeno ho questa impressione ma con Laura non si sa mai) una giornata quando, approfittando dell’inizio dell’estate, abbiamo deciso di trascorrerla al mare.
Una spiaggia libera totalmente deserta fu scelta come ideale location per vivere questa trasgressione e, come immaginavo, non mi fu difficile scambiare un breve discorso con un paio di africani in cerca di fortuna. Dopo essermi sistemato sulla spiaggia con Laura intenta a prendere il sole, con una scusa mi sono appartato con due giovani senegalesi che vendevano perline e bracciali etnici e, mettendogli in mano 50 euro ognuno, ho detto quello che avrebbero dovuto fare. I due, guardandomi increduli, non hanno esitato ad intascare le banconote per poi sparire come da accordi.
Rientrato sulla spiaggia dove mia moglie stava messaggiando con lo smartphone, le ho detto che avevo sonno e che mi sarei addormentato sicuramente, lasciandola libera di giostrare il suo tempo come meglio credeva.
Dopo circa una dozzina di minuti, Laura posò il cellulare apprestandosi a raggiungere il mare per farsi un bagno rinfrescante. Facendo finta di essermi assopito, osservavo protetto dagli occhiali, quanto stava avvenendo.
Laura intenta a nuotare vicino a riva e subito dopo, l’apparizione dei due senegalesi, attirò la mia attenzione anche se sapevo bene cosa sarebbe accaduto poco dopo. I due, si tolsero la maglietta e si buttarono in acqua come se volessero rinfrescarsi da chissà quali fatiche ma, seguendo le mie indicazioni alla lettera, facendo scivolare i loro variopinti bermuda come se appesantiti dall’acqua, l’elastico avesse ceduto all’improvviso. A pelo dell’acqua Laura non potè fare a meno di rimanere attirata da due verghe davvero imponenti che si stavano indurendo grazie alle attenzioni che ognuno dei due, faceva alla propria attraverso specifiche carezze.
Laura si avvicinò curiosa e questo, per i due senegalesi, fu come un segnale convenzionale per fare altrettanto. Entrambi la cinsero a sandwich poggiando i loro cazzi duri sia al culo che sulla fica e, dalle movenze che stavano facendo, mi fu facile intuire il momento in cui riuscirono a penetrare Laura mentre il mio uccello era fuoriuscito dal costume reclamando una sega liberatoria. Mia moglie trombata al mare di fronte ai miei occhi era uno spettacolo unico.
Vidi mia moglie inginocchiarsi per inghiottire prima uno e poi l’altro cazzo di colore sapendo quanto fosse abile nel fare magistrali pompini con tanto di ingoio senza arrestarsi nel risucchio per continuare a mantenere eccitato qualsiasi uccello meritevole di un bis.
In modo forsennato continuai a masturbarmi contento di vedere quelle lunghe verghe color ebano fare su e giù su di Laura e sapendo che erano esplose in ogni parte del suo corpo. Fu allora che venni con piena soddisfazione, lasciando al sole il compito di asciugare sulla sabbia il mio sperma. Chiusi gli occhi facendomi cullare da quelle immagini e poco dopo tornò mia moglie alla quale non sfuggì il mio piacere quasi assorbito sulla sabbia. Inforcò i suoi occhiali da sole e sdraiandosi mi disse che stava passando una fantastica giornata che avrebbe voluto rivivere prima possibile mentre un sorrisino mi si stampò sulla faccia, contento di essere un felice cornuto..
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Aggiunto: 6 anni fa
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Voyeurismo