Quel pomeriggio Simona e suo figlio Paolo erano andati a far visita a Serena. Era da un po' che le due donne non si vedevano, entrambe molto amiche e "complici", di quei rapporti in cui si scherza di tutto e ci si capisce al volo con un'occhiata.
Mariolino era molto contento quando Simona veniva in visita sia perché si trovava molto bene con Paolo (sebbene coetanei, Paolo era un po' imbranato e questo dava a Mariolino la sensazione di esserne un po' il capetto) sia perché avere per casa Simona era molto piacevole, una gran bella donna dalle forme generose (una taglia in più di sua madre Serena in tutte le curve "strategiche" e leggermente più alta) ma, soprattutto, sempre vestita in maniera terribilmente sexy.
"Tesoroooo !!!" esordi' Simona entrando in casa ed abbracciando Serena mentre i due ragazzini si salutavano.
"Ciao Simona, è quasi un mese che non ci vediamo, ho un sacco di cose da raccontarti" disse la mamma di Mariolino aggiungendo a voce più bassa "Ma come ti sei vestita ?!? Sembra che devi andare a battere".
"Stupidina" ribatté l'amica "Non sono mica come te, una strafiga che va in giro vestita come sua nonna!".
"Ma tu esageri proprio: hai una scollatura che se solo ti muovi ti si vedono i capezzoli e la gonna ... prova a piegarti leggermente che ti vedo il culo, con quel filo interdentale che chiami mutandine ..." disse Serena con fare scherzoso.
I ragazzi si diressero verso la camera di Mariolino: c'era un nuovo videogioco da provare, mentre le due amiche si sistemarono su uno dei divani del soggiorno, decise a colmare quel mese di blackout nel loro chiacchiericcio.
"Simo, ti volevo proprio vedere: mi sono successe delle cose assurde, non ne ho fatto cenno a nessuna delle nostre amiche ma con te mi devo proprio confidare" esordi' Serena facendosi più vicina all'amica ed assumendo un tono serio.
"Santo cielo!" replicò Simona "Stai male ? È successo qualcosa a Piero?"
"No, no almeno non nel senso che intendi tu ..." rispose Serena con un leggero imbarazzo.
"Vedi ... si tratta di un gruppo di amici di Mariolino ... più o meno suoi coetanei ... ci hanno fatto ... delle cose ..." continuò Serena con crescente imbarazzo.
"Vi hanno rubato qualcosa ? In questo caso per me la cosa migliore è parlarne con i loro genitori, vedrai che sapranno punirli a dovere".
"No Simo, non ci hanno rubato niente ... ci ... ci hanno ... violentati" concluse Serena con lo sguardo basso ed un filo di voce.
"Cosa vi hanno fatto ?!?!?" trasali' L'amica.
Serena cominciò a raccontare all'amica tutto nei minimi dettagli, dall'episodio nella camera di Mariolino fino alla serata nella palestra della scuola.
Ad ogni particolare che si aggiungeva, Simona era sempre più stupita.
"Ma davvero ... ti hanno spogliata nuda ??? E davanti a Mariolino e a tuo marito ???"
"Si, e mi hanno anche palpata dappertutto" confermo' Serena proseguendo poi il racconto.
"Nooo Sere, ti hanno scopata davanti a Piero, davanti a tuo marito !!!!"
"Si Simo ... ma il peggio è che lui ... era proprio lì davanti ... completamente nudo e legato ... insomma vedeva tutto quello che mi facevano ma non poteva fare nulla per impedirlo ... e ... dopo un po' ... è successa una cosa ..." prosegui' la mamma di Mariolino sempre più imbarazzata.
"Dai continua" la esorto' Simona, che ascoltava con gli occhi sgranati e con crescente curiosità "Cosa è successo dopo ????"
"Beh ... sai ... un uomo ... nudo ... che vede dei ragazzini che si fanno una come me ... anche se sono sua moglie ... insomma ... a Piero gli è venuto il cazzo duro ..."
"Nooooo !!!" trasali' Simona "Non ci posso credere: tu scopata da un ragazzino e tuo marito costretto a guardarvi ... e ... gli viene il cazzo lungo e dritto. Ma neanche nei film porno s'è mai vista una cosa del genere".
"E non è tutto Simo ..." fece Serena arrossendo e guardando negli occhi l'amica.
"Cioè ????" fece Simona, affamata di nuovi particolari.
"Quando i ragazzi si sono accorti che a Piero gli era venuto duro ... l'hanno preso e ..."
"Eeeeee ???" fece Simona ormai rapita dal quel racconto osceno ma anche irresistibilmente eccitante.
"Simo ... non so come dirlo ... l'hanno sodomizzato ... davanti a me e a Mariolino ... e mentre lo inchiappettavano gli menavano anche il cazzo ... così alla fine quel ragazzino che lo inculava, Matteo, gli è venuto nel culo e Piero gli ha sborrato nella mano".
"E ... e tu ???" replicò Simona mentre il respiro le si faceva più veloce.
"Simo ... mi vergogno a dirlo ma ... mi sono eccitata un casino a guardare quel ragazzo che si faceva il culo di mio marito ... e poi gli impugnava l'uccello e lo dominava sessualmente ... insomma ho perso il controllo e mi sono masturbata ... e ho anche fatto un pompino a Mariolino che aveva il cazzo duro anche lui ma era legato e non poteva segarsi" concluse Serena.
"Porca puttana Sere, che storia !!!" fece Simona con gli occhi spalancati e guardando sbigottita l'avvenente amica.
"Però ti devo confessare che mi hai fatto venire voglia ... senti come mi sono bagnata" e a sorpresa prese la mano di Serena, allargò le cosce nude e se la premette sulla figa.
Si, decisamente Simona si era eccitata pensò Serena sentendo la seta bagnata delle mutandine dell'amica.
Serena era rimasta imbambolata, un po' perché il ricordo di quanto accaduto nella palestra della scuola non la lasciava indifferente e un po' per la sorpresa per l'imprevista reazione dell'amica ... comunque dopo qualche secondo si riprese e provò a ritrarre la mano da in mezzo alle cosce di Simona.
L'amica però glielo impedì stringendole il polso e premendo ancor di più la mano di Serena sulla sua figa.
"Cazzo Sere, mi hai fatto proprio venire voglia. Senti come mi sono bagnata ???" disse sfilandosi le scarpe e tenendo la mano dell'amica premuta sul suo sesso.
"Voglio scoparti Sere, adesso, qui ... mi hai fatta eccitare troppo, ti prego" fece Simona, languida e supplichevole.
"Ma sei ammattita ?!?" protestò Serena cercando di riprendere il controllo della situazione.
"Ma come, ti racconto che un gruppo di ragazzini si sono fatti me e Piero, davanti a Mariolino e tu ti ecciti e vuoi scoparmi ?".
"Si tesoro, perché da come me l'hai raccontata anche tu ti sei eccitata mentre vi facevano tutte quelle cose oscene e scommetto anche che sei venuta e più di una volta" replicò decisa Simona.
"Beh ... non è vero ... non ricordo bene ... e comunque era una situazione particolare ... non potevo fare nulla per oppormi ... eppoi che ne sai tu se sono venuta e quante volte ho goduto ..." provò a replicare con scarsa convinzione Serena.
"Tu hai goduto, mia cara" fece Simona con un tono malizioso e, fulminea, appoggiò questa volta la sua mano tra le morbide cosce dell'amica.
"Delle due l'una, Sere: o ti sei pisciata addosso o hai la figa bagnata, direi la seconda" sentenzio' Simona.
Constatato che anche la bellissima amica si era eccitata nel ripensare a quanto era accaduto, la donna passò decisamente all'attacco infilando la mano sotto le mutandine di Serena e cingendole i fianchi con l'altro braccio, cercando di baciarla.
"Simo, che cazzo fai!" provò a protestare Serena cercando di divincolarsi dalle mani dell'amica che si stavano rivelando pericolose quanto quelle di quei ragazzini in calore.
"Dai smettila, se entrano i ragazzi ...." riprovo' Serena con minore convinzione e con il respiro leggermente affannoso ...
"Ti voglio Sere, sei così figa che anche per una donna è difficile resisterti" si lanciò Simona mentre le sollevava la vestaglietta nera.
"No dai, ti ho detto che non voglio ..." fece Serena con minor convinzione e facendo uno sforzo non piccolo per resistere alle avances sessuali della sua bellissima e prosperosa amica che le stava massaggiando la fighetta.
"Sere non mi arrendo, mi hai fatta eccitare troppo, se non ci stai ... racconto alle nostre amiche quello che ti hanno fatto ... anche che hai goduto a vedere che sodomizzavano tuo marito e che hai spompinato Mariolino".
Era un ricatto in piena regola, Serena non lo prese bene.
"Simona, per favore, siamo amiche da sempre, non puoi ricattarmi, non è giusto".
"Va be' hai ragione, non così" corresse la donna "Facciamo una sfida: lotta libera ! Se vinco io ti scopo senza pietà, se vinci tu non facciamo niente e dovrò accontentarmi del vibratore".
"Lotta libera ?!?" sorrise Serena tra lo stupito ed il divertito "E che dovrei fare ?" chiese ridendo.
"Semplice" rispose Simona "Niente calci, pugni, graffi e ciascuna cerca di costringere l'altra a dichiarare che si arrende".
"Va bene, così ci sto !" disse la mamma di Mariolino, divertita.
Le due bellissime donne si tolsero quel poco di vestiti che avevano e rimasero con le mutandine, poi si misero una di fronte all'altra studiando la prima mossa.
A sorpresa fu Serena a cercare di afferrare per prima l'amica che però riuscì a non farsi prendere e ad afferrare a sua volta Serena per una gamba facendola cadere e cadendo poi essa stessa, sbilanciata.
Il grande tappeto bianco a pelo alto attuti' molto l'impatto e Simona fu svelta a rimettersi in ginocchio per bloccare l'amica con le spalle a terra.
"Cazzo Sere, sei davvero troppo figa" esclamò la donna ammirando il corpo perfetto dell'amica impreziosito da quel viso meraviglioso "Adesso ti violento !".
Serena riuscì a piegare una gamba e facendo leva diede una spinta a Simona che ruzzolo' indietro.
Serena le fu addosso e le si sedette sopra all'altezza del sesso.
"Beh, chi violenta chi adesso, troietta infoiata" disse scherzando.
Nel frattempo i loro figli, sentendo il trambusto della lotta, si erano affacciati sul soggiorno e, nascosti dietro ad un mobiletto, stavano assistendo sbigottiti alla scena.
"Ma queste due si stanno menando ?!?" chiese Paolo a Mariolino.
"No, sembra piuttosto che stiano facendo le sceme fingendo di lottare".
"Certo che tua madre è proprio una gran figona, Mariolino, guarda che cosce, che culo di marmo e com'è bella. La bacerei tutta, le leccherei il culo, le tette, i piedi, tutto ..." confessò Paolo all'amico.
"Eh, vedo che mia madre ti piace proprio tanto" annuì Mariolino indicando il pisello dell'amico che gonfiava i pantaloni corti e leggeri del ragazzo.
"Comunque, anche la tua è una strafiga da paura. Ha le tette ed il culo un po' più grandi della mia ma è una donna stupenda. Potrei stare delle ore a palparle il culo e le gambe ..." ricambiò Mariolino abbassandosi i pantaloni.
"Ma che fai ?!?" disse sottovoce Paolo per non farsi sentire dalle loro madri, vedendo che Mariolino si era denudato e stava accarezzandosi il cazzo lungo.
"Non vorrai perdere un'occasione così" ribatté il figlio di Serena all'amichetto "Due fighe così che lottano quasi nude ... ci scappa un segone epocale".
"Hai ragione" concordo' Paolo "anche se sono le nostre mamme sono due donne stupende" e si spoglio' anche lui, impugnando il suo pisello duro.
Intanto sul ring Serena manteneva la sua posizione di vantaggio seduta sul bacino di Simona stesa a terra "Vediamo un po' queste tette se sono ancora sode o se ti sei ammosciata" fece Serena con tono di sfida.
No, decisamente le tette di Simona non si erano per nulla ammosciate, pote' constatare Serena palpando il seno di Simona.
Nel toccare le tette dell'amica Serena si distrasse un attimo, un errore fatale che consenti' a Simona di capovolgere letteralmente la situazione e di atterrare l'amica.
Ora era lei a stare seduta sul culo di Serena, stesa su tappeto a pancia in giù.
"Ora vedi cosa ti faccio, Sere, scommetto che in pochi minuti ti arrendi".
Ciò detto si spostò di qualche centimetro per poter sfilare le mutande all'amica e sculacciarla un po'.
"Ti arrendi o continuo ?" fece Simona ridacchiando mentre esplorava accuratamente il bellissimo culo della sua amica, infilandole le mani tra le cosce.
"Stronza!" sibilò Serena, per nulla soddisfatta di essere finita in posizione dominata.
Simona allora le accarezzò i piedi morbidi...
"Sai amore, se non ricordo male hai un punto debole ... sbaglio o il solletico a questi bellissimi piedini è una vera tortura per te ??" fece maliziosa.
"No, Simo, NO !!! Non pensarci nemmeno, il solletico ai piedi no, fammi qualunque cosa ma non quello. Simona, ti prego, ti scongiuro... non farmi il solletico ai piedi !!!!" implorò Serena disperata.
Ovviamente l'amica aveva già piegato una gamba di Serena e mentre con una mano teneva ben fermo il piede morbido e indifeso con l'altra cominciò a far scorrere sadicamente e delicatamente le unghie sulla pianta del piede dell'amica.
Serena impazziva, era fuori controllo e rideva ed imprecava contemporaneamente cercando di divincolarsi ma non c'era modo di liberarsi da quella presa, peraltro il solletico la stava fiaccando facendole perdere le forze.
"Ahhhhh cazzo Simo, smetti subito, mi fai morire così, basta Simo, basta !!!".
"Ti arrendi ?" chiese Simona, dandole qualche secondo di tregua.
"No !!!" rispose l'amica, con le ultime forze che le restavano.
"Ok, l'hai voluto tu" e afferrato l'altro piede della donna ricominciò la tortura con maggior decisione.
"Ahhhhhhh!!! Simona, fermati, non ce la faccio più, se non smetti subito mi piscio addosso, ti prego ..."
"Allora ti arrendi..." ribadi' Simona.
"Si, hai vinto, mi arrendo ... fammi quello che vuoi ma ti prego smettila di farmi il solletico ai piedi"
"Ho vinto, ho vinto !!" fece Simona esultando come una ragazzina.
"Sei proprio stronza" si lamento' Serena "Lo sai che non resisto al solletico sotto i piedi ... e poi ...
mi hai anche fatta eccitare, stesa li sul tappeto, senza mutande e con te che mi toccavi il culo e mi facevi il solletico, senti ?" disse guidando lei stessa la mano dell'amica verso la sua figa ancor più bagnata.
Simona accarezzò il sesso dell'amica poi le sue dita si fecero strada dentro la figa mentre baciava in bocca Serena.
Si abbracciarono come due amanti, con le mani ansiose di toccarsi reciprocamente le tette, scivolando poi sui fianchi verso il culo e le cosce.
"Ora ti scopo, Sere, mi è venuta ancora più voglia a fare la lotta nude!" fece Simona baciando l'amica sulle labbra.
Serena ricambiava il bacio cingendo i fianchi dell'amica e scivolandole con le mani sui glutei prosperosi e sodi, due autentiche statue di marmo.
Simona si era sistemata sopra l'amica dedicandosi alle sue tette che baciava e palpeggiava in continuazione, poi scese con la bocca verso il sesso di Serena baciandole la figa e leccandola prima all'esterno poi intrufolandosi in quella morbida e delicata fessura.
"Mhhhhh, cazzo Simo, così mi fai impazzire" mugolo' Serena sotto l'azione delle labbra e dell'abile lingua dell'amica mentre a sua volta continuava a toccarle il culo, spingendosi sempre più in mezzo ai glutei.
Si misero a 69 dedicandosi entrambe prima ai piedi e poi alle cosce dell'altra accarezzandosi ogni centimetro di pelle.
Si baciarono a vicenda il sesso iniziando un abile lavoro di lingua che passavano sulla figa dell'amica senza pietà ben sapendo di eccitarsi a vicenda.
I ragazzi assistevano immobili alla scena, avevano anche smesso di masturbarsi tanto sconvolgente era lo spettacolo cui stavano assistendo: se ne stavano lì con gli occhi fissi ed il pisello lungo e dritto in mano, quasi in contemplazione.
Le mani di Simona avevano nel frattempo raggiunto il loro obiettivo e stavano accarezzando la figa di Serena stimolandole il buchino del culo. Serena dal canto suo era già nel pallone e, eccitatissima, ricambiava l'amica con pari attenzioni al sesso di Simona.
Le due donne cominciarono a penetrarsi contemporaneamente violando con le dita le rispettive fighette.
"E' così che ti facevano quei ragazzi?" chiese ansimando Simona, vogliosa di sentirsi ripetere i particolari osceni di quel che era accaduto all'amica e a suo marito.
"Si, mi facevano proprio questo" rispose Serena, anch'essa ansimante e fingendo una vocina dispiaciuta come fosse una ragazzina violata "Però ... mi hanno fatta godere sai ... ero tutta bagnata come adesso ... e a te piace sentire quello che mi hanno fatto, è vero ???? ... lo sento dalla tua figa e dal culetto .... da come stringi di più quando ti racconto i particolari di cosa mi hanno fatto ...."
"Si tesoro" confessò Simona "Mi fa impazzire questo racconto, mi eccita un casino ... sai, mi sarebbe piaciuto essere presente, in mezzo a voi ...".
"Ah si ???" riprese Serena languida e con il respiro affannato "E ... cosa avresti fatto?"
"Beh, non ti incazzare ma ... li avrei aiutati a tenerti ferma, poi ti avrei leccata e toccata come sto facendo ora e poi ..."
"E poi ???" chiese Serena, supplichevole che l'amica proseguisse nelle sue fantasie...
"E poi avrei preso in mano i cazzi duri di quei ragazzini e uno a uno li avrei guidati nella tua bocca, in questa morbida fighetta e nel culo ...".
"Che troia che sei Simo!" miagolo' Serena fingendosi scandalizzata mentre, stimolata nella figa e nel culo, stava per venire.
"Si tesoro, più forte ora" replicò Simona, raggiungendo anch'essa l’orgasmo.
Le due donne rimasero distese sul tappeto, spossate per l'intenso orgasmo e completamente incuranti che in casa c'erano i rispettivi figli che avrebbero potuto vederle.
Ed infatti Mariolino e Paolo qualcosa avevano visto, e a dir la verità anche più di qualcosa.
Da dove si erano nascosti avevano potuto ammirare le evoluzioni sessuali di quelle due splendide femmine in ogni dettaglio e la cosa li aveva eccitati oltre l'immaginabile, al punto da far cadere ogni inibizione o pudore.
Entrambi abbandonarono il nascondiglio dietro al mobile dal quale avevano assistito allo stupendo rapporto lesbico tra le rispettive madri e si avvicinarono alle due bellissime donne che giacevano nude sul tappeto.
"E voi due che ci fate qui ? E senza pantaloncini e mutande ? E con i piselli lunghi ???" trasali' Serena accorgendosi della presenza dei due ragazzini.
"Oddio Paolo, ma cosa fai ... e non guardare" ribatté Simona cercando inutilmente di coprirsi con le mani i punti strategici del suo corpo statuario.
"Beh, avete fatto un gran casino e siamo venuti a vedere cosa succedeva" rispose Mariolino leggermente imbarazzato.
"Poi abbiamo visto cosa avete fatto e ... ci è venuto duro ..."
"A ... avete visto proprio tutto?" chiese Simona, con gli occhioni spalancati per la sorpresa.
"Direi proprio di si" ammise Mariolino, continuando a fissare le grazie della bella zia "E ci è venuto duro ...".
"Allora io e Paolo ... pensavamo che ... beh ... si ... insomma ... siccome vi abbiamo viste completamente nude ... mentre facevate tutte quelle cose ..."
"Mariolino, che vuoi dire ?" fece turbata e incuriosita Serena a suo figlio.
"Beh ... insomma ... un premio per non dire niente a nessuno ... compresi i nostri padri e vostri mariti ... forse ci starebbe".
"Ma che figli degenerati" fece Simona rivolgendosi con un sorrisetto a Serena "E sentiamo un po', quanti euro di paghetta extra ci costerà questa estorsione ?" chiese a Mariolino, rassegnata a cedere al ricatto.
"Veramente ... noi non pensavamo a chiedervi soldi" intervenne Paolo "Ma ... piuttosto ... un'altra cosa ..."
"E ... cosa ..." incalzo' Serena con voce incerta, cominciando ad intendere dove quei due porcellini intendessero andare a parare.
"Si ... insomma ... vogliamo fare delle cose con voi due ... nude e bellissime come siete e poi con tutte le porcate che vi siete fatte a vicenda ci avete fatto venire voglia ..."
"Sereeeeee ... ma ...." trasali' Simona
Inaspettatamente Serena apparve più comprensiva "Si, in effetti siamo state un po' leggerine a fare sesso sapendo che due ragazzini erano in casa, non abbiamo neanche chiuso la porta e hanno visto tutto. Simo credo che adesso dovremo rimediare e l'unico modo è aiutarli a scaricare la tensione che avranno nel pisello ... guarda come gli è venuto lungo, non possiamo lasciarli in queste condizioni".
"Ma ... Sere ... sono i nostri figli ... hai capito cosa ci vogliono fare ?!?"
"Si Simona, ho capito fin troppo bene ma penso che ... glielo dobbiamo".
Ciò detto fece cenno a Paolo di avvicinarsi e gli prese in mano il pisellino, lungo e duro: lo sego' un po' poi si mise in ginocchio e lo prese in bocca per un delicato pompino.
Il ragazzo era inebetito, ma Serena gli prese le mani e, mentre andava su e giù con la testa per spompinarlo, le portò sulle sue tette: Paolo approfittò subito dell'invito e afferrò quelle due belle tettone, leggermente più piccole di quelle di sua madre ma ugualmente piene e sode, un vero piacere poterle finalmente palpeggiare a piene mani.
Anche Serena non era del tutto indifferente all'azione delle mani del ragazzo che, sebbene un po' incerte all'inizio, si stavano man mano rivelando abili nel toccarle le tette e stuzzicare i capezzoli, tanto che Serena si era di nuovo bagnata ed eccitata.
"Simona, puoi stenderti sul tappeto ?" fece Mariolino, sfoggiando la maggior esperienza sessuale maturata nel partecipare alle rocambolesche avventure erotiche della madre.
Simona lanciò un'occhiata interrogativa alla volta dell'amica che annuì.
La donna si distese sul tappeto, a pancia in giù come aveva specificato il figlio dell'amica letteralmente affamato di quel culo e di quelle cosce monumentali.
"Ho capito cosa vuoi fare, maialino" fece Simona, maliziosa "Però te lo devi guadagnare".
Ciò detto si rigiro' e sollevò una gamba portando il piede all'altezza del viso di Mariolino "Baciami e leccami i piedi, porcellino, dopo potrai dedicarti al mio culo".
Mariolino obbedi' docilmente, prese in mano il morbido piede della donna e cominciò ad accarezzarlo e baciarlo.
Stando sdraiata sulla schiena, Simona sollevò anche l'altra gamba andando a premere leggermente con il piede sul cazzo del nipote ed accarezzandogli le palle ed il pisello con le dita del piede.
Mariolino non poté trattenersi ancora, disse a Simona di girarsi con il culo in su, si sdraio' sopra Simona e le infilò il pisello nel buchino in mezzo alle chiappe marmoree, godendosi quel momento di follia in cui poteva sodomizzare la bellissima amica di sua madre.
Serena guardava stupita ed incuriosita quella scena: le faceva un po' strano vedere suo figlio scopare quella gran figa della sua amica, ma lo spettacolo era anche molto eccitante.
E che lo spettacolo fosse di prim'ordine doveva pensarlo anche Paolo che, con il pisellino bello duro e lungo, si stava dedicando a palpeggiare le cosce e la morbida fighetta depilata di Serena.
Serena pensò che fosse giusto ricambiare quelle delicate attenzioni, prese in mano quel bel pisellino allo stesso tempo vellutato e duro, lo scappello' del tutto e lo prese tra le labbra per un dolce pompino.
«:racconto eccitante ma i ragazzi alla fine avrebbero dovuto fare di più»
«Minchia .....che troie , beati i figlioli»
«A Merlì sei proprio un "mago"!»