Il messaggio in segretaria che ricevette il giorno dopo lo colse di sorpresa. Era Luana che lo convocava per la sera stessa. “Prof., abbiamo bisogno di un bodyguard e abbiamo pensato a lei. Si faccia trovare alle 20.50 all’ingresso del cinema Smeraldo. Mi raccomando puntuale, lo spettacolo inizia alle 21 e perderci l’inizio sarebbe un peccato”.
Si presentò puntuale all’ora e al posto concordato ove trovò Luana e Bianca, entrambe vestite con minigonna inguinale, sandali alla schiava e top striminzito; verde quello di Bianca e viola quello di Luana. Bianca aveva confermato lo smalto verde, della stessa tonalità del top, mentre Luana aveva scelto uno smalto viola. Gli ombelichi delle due ragazze facevano occhiolino, eccitanti come le abbronzature che tutte e due sfoggiavano già.
Le ragazze lo salutarono con gioia e lo baciarono in ordine alfabetico, mettendogli tutte e due la lingua in bocca e abbracciandolo con trasporto, facendogli sentire le tette e facendo durare l’abbraccio ben più dello stretto necessario.
“Che piacere vederla, prof.! Grazie di essere venuto. Non se ne pentirà”, gli disse Luana al termine dei saluti. Le due ragazze non indossavano reggiseno, tanto che dal top si vedevano i capezzoli induriti di entrambe, avevano ambedue il piercing all’ombelico ed erano maledettamente attraenti.
“Andiamo dentro di corsa che ci aspettano”, disse Bianca, prendendolo sottobraccio e guidandolo verso l’entrata. Il prof. pagò l’ingresso per tutte e tre e fu pilotato dalle due ragazze verso la sala proiezioni del cinema Smeraldo, l’unico cinema porno della città rimasto. Le due ragazze si vollero sedere nella penultima fila al centro e lo fecero accomodare in mezzo a loro.
La sala era apparentemente ancora vuota quando entrarono e immediatamente Bianca cominciò a baciarlo appassionatamente, sedendosi in braccio a lui e guidando la mano esperta di lui verso il suo culo voglioso. Ovviamente non indossava biancheria intima e Luca, dopo aver accarezzato brevemente fica e buco del culo e constatato che entrambi sembravano più che pronti, iniziò a masturbarla, inserendo tre dita nella fica e uno nel culetto. Bianca si inarcò per accogliere meglio le carezze del prof. e gli sbottonò la zip dei pantaloni, facendosi strada verso il suo cazzone nodoso, ormai in tiro. Cominciò ad andare su e giù, scappellandolo ogni volta con maggiore ardore. Il bacio proseguiva, più bramoso e bagnato che mai e gli umori della ragazza uscivano dalla figa, imbrattando le mani e i pantaloni del prof., che sentì poco dopo il suo cazzone preso in bocca da Luana, che si era inginocchiata davanti a lui e gli disse: “Prof., ma quanto ce l’ha grosso … e ha anche un buon sapore”.
Bianca accelerò il ritmo della sega e lo incitò a toccarla ancora più forte. Lui mise tutta la mano nella fica di lei, che gli disse, “Bravo prof., la volevo così porco”. Luana continuava a prenderlo tutto in bocca e aumentò anche lei il ritmo. L’obiettivo era farlo godere prima possibile. Luca si trattenne ancora un po’, ma poi venne abbondantemente. Luana era preparata e accolse tutto il suo sperma in bocca. Bianca si chinò e baciò la compagna che gliene trasferì un poco. “Confermo”, disse Bianca, “il suo sperma ha proprio un buon sapore. Dopo lo voglio prendere direttamente io”.
Le due ragazze lo ringraziarono e si rimisero a sedere sui loro sedili, mentre il prof. si assentava per recarsi in bagno. Al suo ritorno il film, “Il marito guarda e la moglie gode”, era iniziato e la sala si era popolata. Nella ultima fila, esattamente dietro a Bianca, in particolare, si era seduto l’autista della gita scolastica, che aveva appena abbassato il top di Bianca e le stava accarezzando entrambe le tette, mentre la baciava appassionatamente. La ragazza aveva la testa girata verso di lui, mentre l’autista lo vide con la coda dell’occhio e gli fece un cenno di saluto. Nel mentre anche Luana stava subendo lo stesso trattamento da un signore dai capelli quasi completamente bianchi, probabilmente amico dell’autista. Luana si alzò per prima e si chinò a novanta gradi davanti a mr. capelli bianchi, offendo al vecchio il culo e la fichetta da baciare e allargando entrambi con le mani una a destra e l’altra a sinistra. L’anziano signore cercò di estendere al massimo la lingua e cominciò a leccare Luana come se fosse un cono gelato. Luana apprezzava, dimenandosi e spingendo il culo verso la lingua ruvida del vecchio, che nel frattempo la sculacciava ritmicamente e le accarezzava culo, fianchi e seni.
Il professore si sedette in mezzo alle due coppie a godersi lo spettacolo, come stavano facendo altri spettatori, un ragazzo nero seduto due posti a destra di Luana e il vecchio e una coppietta di 30 anni circa, che si stava dando da fare poco lontano da Bianca e Bruno. Quest’ultimo aveva fatto sedere Bianca sul suo cazzone, facendolo entrare completamente nella fica di lei e la stava guidando, incitandola a muoversi sopra di lui mentre lui continuava a stimolarle i capezzoli, che baciava e leccava frequentemente, alternando slinguazzate impazienti a baci in bocca sempre più eccitati. La ragazza si muoveva abilmente, alzandosi e abbassandosi ritmicamente sul suo attempato compagno e accompagnando il movimento con eloquenti gemiti.
I godimenti di Bianca erano comunque coperti da quelli di Luana, che, mentre oscillava tra un pianto e una risatina, incitava apertamente il suo amante: “Sborrami dentro vecchio. Riempimi tutta. Dai porco, voglio assaggiare il tuo sperma d’annata”. L’anziano la stava penetrando da dietro, con colpi sempre più decisi. Luana godeva apertamente e pubblicamente: “Non ho mai avuto dentro un cazzone così grosso; ce l’hai enorme porco. Sbattimi ancora più forte. Mi stai scopando l’anima. Sborrami dai che ti voglio”. L’eccitazione del vecchio cresceva visibilmente ad ogni incitamento della ragazza. Il vecchio cercava di spingere ancora più forte e di penetrarla più profondamente, con colpi secchi e prolungati. Si sentiva il ciak delle palle di lui sulla fica di lei. Il vecchio le infilò due dita nel culo e continuò a pomparla. Lei lo pregò di scoparla ancora più forte. Mr. capelli bianchi aumentò il ritmo e venne rumorosamente dentro di lei.
Nel frattempo la coppietta, formata da un giovane muscoloso e dotato di un cazzo molto lungo, che era attualmente inserito per metà nella bocca della fidanzata, una brunetta piccolina con un trucco vistoso e due piercing sui capezzoli, che lo stava spompinando alla grande, si stava avvicinando a Bianca e Bruno, invitata da un cenno d’intesa di quest’ultimo.
Il ragazzo si posizionò davanti a Bianca e le presentò il proprio cazzone. Bianca si sporse un po’ in avanti, senza far uscire il membro di Bruno e prese immediatamente in bocca una parte del cazzone lungo, cominciando a succhiarlo come se fosse un ghiacciolo.
La ragazza, rimasta sola, si avvicinò sorridente al professore inoperoso e cominciò ad aprirgli la cerniera. Appena trovò quello che cercava il sorriso si allargò ancor di più e la ragazza baciò immediatamente il professore, mentre iniziava a segarlo energicamente.
Bianca si dedicava abilmente al cazzo lungo del ragazzo, il quale apprezzava molto, e continuava a muoversi sul membro di Bruno, muovendosi talvolta con dei piccoli salti di assestamento. Bruno la incitava a continuare, dicendole: “Dai troietta, ancora due colpi e ti vengo tutto”. Bianca fece due ultimi salti e quando capì che Bruno stava venendo si staccò dall’autista, continuando a leccare il ragazzo, che, eccitato dalla situazione, venne immediatamente, sborrandole abbondantemente in faccia e sulle tette.
Bianca, si avvicinò alla ragazza, che si girò verso di lei e iniziò a pulire con metodo la sborra del fidanzato, mentre continuava a segare il professore. Bianca si fece leccare le tette, baciare in bocca e pulire la faccia da Gaia, mentre la aiutava a sollazzare Luca. Quest’ultimo cominciò a venire non appena Bianca aggiunse la sua mano a quella di Gaia. Bianca si chinò a raccogliere ancora il suo sperma, facendogli nuovamente i complimenti per il sapore.
Nel mentre il vecchio, che aveva recuperato le forze, aveva cominciato a penetrare da dietro Luana, che le aveva chiesto di essere inculata, perché, come gli aveva confessato candidamente, non aveva mai provato un cazzo così grosso nel culo. La ragazza sembrava piangere ogni volta che il vecchio lo spingeva dentro, ma lo incitava nel contempo a continuare. “Sì, ohhhh, sì, sì dai, dai”. La povera Luana non riusciva a dire altro. Bianca prese in mano il cazzo del ragazzo e lo posizionò davanti alla bocca di Luana. Quest’ultima, che evidentemente era esperta nel settore pompini, lo prese quasi interamente in bocca e cominciò a leccarlo. Si avvicinò anche il ragazzo di colore, che offrì il suo membro, anche quello dalle dimensioni ragguardevoli, a Gaia, che lo prese subito in bocca e cominciò a spompinarlo energicamente.
Il terzetto composto da Luana, dall’anziano e dal ragazzo ci dava dentro con metodo, ma tutti e tre i protagonisti erano al limite dell’arrapamento. Il ragazzo, oltremodo eccitato, cominciò subito a venire, seguito a breve dal vecchio e da Luana.
Poco dopo anche Gaia fece venire il ragazzo di colore.
La compagnia si sciolse, con l’autista che, dopo aver pagato le ragazze, salutò calorosamente il professore, facendogli i complimenti per lo spettacolino iniziale.
Luca riaccompagnò a casa prima Luana, che lo baciò e lo ringraziò, e poi Bianca, che lo invitò a salire per conoscere la sorella più grande Viola. Quest’ultima, ventenne bionda dagli occhi azzurri, stava dormendo e li accolse con una camicetta che copriva a malapena il culetto, abbondante al punto giusto, e che, comunque, era completamente trasparente, tanto da far vedere la fica completamente depilata e due splendide tette, coronate da due capezzoli piccoli e chiari da sballo.
Viola lo accolse con un eloquente: “Ah, lei è il prof. con lo sperma buonissimo”. Le due ragazze si baciarono con la lingua davanti a lui e cominciarono ad accarezzarlo (in pochi secondi Viola si era sbarazzata di gonna e top ed era rimasta nuda, così come la sorella, che si era tolta la camicia da notte). Le due si baciarono ancora le tette, dicendo al prof. “Ci vogliamo proprio bene, vede prof.”, si girarono verso di lui e si inginocchiarono abbassandogli i pantaloni e prendendo a turno in bocca il suo pene, ovviamente già eretto.
Viola disse alla sorella: “Avevi proprio ragione, proprio un bel cazzone saporito”. Le mani e le bocche delle due ragazze non gli davano posa e lui … aveva sognato Bianca per un sacco di tempo. Venne di nuovo sulle bocche e le tette delle ragazze, che si pulirono a vicenda e si baciarono scambiandosi più volte il suo sperma. Tanto che divenne di nuovo duro come il marmo e dovette chiedere a Bianca di sedersi sopra di lui. Bianca lo fece, dandogli il sedere, così da poter abbracciare e baciare la sorella Viola, che si mise di fronte a loro e cominciò a baciarli prima uno e poi l’altra. Il prof. accarezzava le tette e il culo delle sorelle e continuava a pensare che se quello era un sogno sperava di non essere assolutamente svegliato.
Bianca cominciò a dimenarsi come un’ossessa sul suo cazzone, dicendogli che stava venendo e che non aveva mia goduto tanto. Viola li abbracciava e baciava tutti e due e, quando la sorella cessò di godere, gli chiese di prenderla. Luca la fece sedere sul tavolo, le alzò le gambe, le leccò i piedi e inserì il suo cazzone grosso nella fica bagnata e depilata di lei. Viola apprezzò immediatamente, incitandolo a “sfondarla”. Luca la prese subito con un ritmo indemoniato, non aveva mai immaginato di poter godere tanto …. La ragazza continuò ad incitarlo e iniziò subito a godere, tanto che i due vennero insieme poco dopo.
Luca ringraziò, si rivestì e andò a casa.
«carino!»