Mi volto a guardare il gruppo che ora, quasi silenziosamente, ha iniziato a giocare. Silvia è inginocchiata intenta a succhiare il cazzo di Mario e quello di Marco, mentre Stefania si ritrova con il cazzo di Alberto in bocca, mentre Luca già la scopa da dietro. Anche Lucia è stretta fra le braccia di Luigi, che la masturba, mentre lei lo sega. Anna si inginocchia davanti a me, afferra il mio sesso, quasi completamente duro e lo prende in bocca.
È fantastica! Silvia mi ha succhiato il cazzo in maniera stupenda, ma con Anna è tutta un’altra musica. Ha un modo di succhiare il cazzo, in maniera unica, stupenda. La sua è una tecnica lenta, molto delicata, e, nello stesso tempo, sconvolgente.
Lecca bene la punta, poi, lentamente, lasciando scorrere la lingua lungo tutta l’asta, lo spinge agevolmente in gola, arrivando fino a toccare il suo viso contro il mio pube. Dopo averlo tenuto un po’ di tempo così, completamente in bocca senza nessuna difficoltà, lo lascia scivolare fuori lentamente, serrando i denti, che “ rigano “ l’asta. È una sensazione incredibile sentire quei denti che, in qualche modo, ti stanno “ mordendo “ il cazzo: è un misto di piacere e forte eccitazione la sensazione che si prova mentre esegue quella pratica. Nessuna femmina me lo ha mai fatto ed io non avrei permesso mai a nessun’altra di farlo. Credo sia una specie di fiducia, ma, soprattutto, una questione di piacere. Anna mi ha sempre dedicato questo trattamento e questo suo modo particolare di succhiare il cazzo, alternando il gioco di lingua e labbra con il piacere di sentire i suoi denti masticare il mio cazzo, è per me una sensazione unica al mondo. Rimango passivo, mi sposto di un passo e, insieme, ci ritroviamo distesi appena fuori del patio, sul prato verde antistante.


Mi giro verso le sue cosce, che lei apre, e mi offre da leccare il suo mondo di piacere. Subito, le mie narici si riempiono del meraviglioso profumo, che quello scrigno emana. Anche in questo caso, Anna è una donna speciale, perché il suo odore è diverso da quello di tante altre donne. Silvia, per esempio, ha un odore forte, intenso, quasi pungente, mentre quello di Anna è diverso. Il suo è più dolce. Quando lo senti, per la prima volta, diventa come una droga per la tua mente. Sentire quell’odore ti eccita in maniera particolare e, anche se lei lo definisce di cagna in calore, in realtà sa di femmina matura e desiderosa di godere intensamente. Affondo la mia lingua nel solco bagnato di quella splendida fica. Cerco subito il suo bottoncino già gonfio, duro, lo succhio, lo lecco facendola gemere a bocca piena. Lei ribatte colpo su colpo e intensifica il gioco, facendomi provare altro piacere. Non è facile farla godere velocemente. Non è come con Silvia, che basta poco per sentirla sciogliere nella bocca. Con Anna il gioco è veramente duro e, quindi, dopo averle succhiato e stretto fra i denti il suo clitoride, facendole provare la stessa sensazione di quella fornita a me e che anche a lei piace tanto, arrotolo la mia lingua e prendo a scoparla, spingendola velocemente dentro di lei, senza mai affondare completamente nel suo ventre. È questo il gioco, questo tipo di stimolazione fra le labbra esterne e l’ingresso della sua vagina, che la fanno impazzire. Si sfila il cazzo dalla bocca e mi esorta a portarla all’orgasmo.



«Continua! Non ti fermare! Se ti fermi ti uccido! Sei meraviglioso! Mi fai impazzire, come nessun altro sei capace di farmi godere così intensamente con la lingua. Continua ti prego! Carlo, godo! Vengo! Continua, che vengo! Ora!»



Come reazione serra le sue cosce intorno alla mia testa, in pratica ad impedire di sottrarmi, quasi con il timore che io potessi smettere a donarle quel piacere che, ora, la fa vibrare tutta. Si è infilato di nuovo il cazzo in bocca e lo succhia in maniera sconvolgente. Sono quasi prossimo al piacere, quando, di punto in bianco, sento un’altra bocca che si unisce alla sua. Lei si ferma un attimo, poi si sposta e quel movimento mi permette di vedere la persona che si è aggiunta a lei.


È Stefania. Anna si sposta e le lascia il mio uccello da succhiare, mentre lei infila la sua testa fra le cosce dell’amica e comincia a leccare avidamente la sua fica, che, da dietro, Luca le sta pompando con vigore. Il pompino di Stefania è completamente diverso da quello di Anna. A differenza della mia amica, Stefania lecca e succhia normalmente il cazzo, senza nessun'enfasi, in maniera quasi meccanica. La sua bocca non riesce a contenere neanche la metà del mio membro; improvvisamente se lo sfila dalla bocca per esternare, con un urlo, il piacere che sta provando nel sentire Luca che le sta sfondando la figa e la bocca di Anna, che le sta torturando il clitoride.
Lascio il gruppo e mi sposto sotto il porticato, dove Alberto sta leccando Lucia, mentre Luigi si sta facendo succhiare l’uccello. Mi avvicino e vedo che Luigi viene nella bocca della donna, che serra le labbra intorno al suo membro e ne succhia ogni singola goccia. Lui geme e poi, quando lei ha finito, mi lascia il suo posto, mentre egli va ad inginocchiarsi davanti alla bocca di Stefania, che subito prende a succhiarlo di nuovo. Tra i sei maschi, sicuramente lui è il meno dotato. Lucia afferra il mio sesso, lo porta alla bocca e incomincia un meraviglioso pompino. Scopro immediatamente che adotta lo stesso sistema di Silvia: lo lecca e lo ingoia con estrema facilità; accarezza le mie palle e poi mi pompa il cazzo, mentre la bocca di Alberto le sta facendo provare un orgasmo molto intenso. Quando mugola a bocca piena il suo piacere, rimane per un attimo immobile con il mio cazzo tutto piantato in gola, mentre il suo corpo viene scosso da brividi di piacere che Alberto le procura torturando il suo clitoride, che succhia con forza. Rimane un lungo istante immobile, poi si sfila il mio cazzo dalla bocca e, con voce languida, mi chiede di penetrarla.



«Scopami, voglio sentire questo splendido membro dentro di me. Voglio sentirlo fino in fondo, tutto dentro».



Alberto mi cede il suo posto e lei apre oscenamente le cosce, mostrando il rosa della sua splendida fica. Appoggia una delle gambe sulla spalliera del divano in vimini, mentre sporge la testa indietro per ricevere in bocca l’uccello di Mario, che si è avvicinato, ed è andato a prendere il mio posto fra le labbra di quella splendida femmina. Alberto, invece, si è unito a Marco e, insieme, stanno facendo godere Silvia, scopandola in doppia. Appoggio il mio membro duro fra le pieghe di quella meravigliosa figa e lei mi attira verso di sé, mentre io, con un affondo deciso, le entro tutto dentro. Gode, mentre sente il mio cazzo che le scivola fino a fondo.



«Bellissimo! Ti sento fino in fondo! Sento la punta che mi solletica l’utero, e questo mi fa impazzire! Dai scopami con forza! Fammi sentire il maschio stupendo che sei. Fammi godere! E poi, versa il tuo seme dentro di me. Ingravidami! Riempi il mio ventre con il tuo seme, così da rendere felici i miei due cornuti!»



Nel sentire quelle parole, per un attimo resto perplesso, poi, memore di quanto mi ha detto Anna, mi rendo conto che lei sta recitando una parte in favore dei suoi uomini, quindi decido di collaborare e di intensificare il gioco.



«Certo che ti scopo troia! Ti voglio pompare questa fica fino a farti urlare di piacere, e poi ti inondo il ventre con il mio seme per ingravidarti. Sei una vacca da monta! Una zoccola da farcire il più possibile! Stai tranquilla che oggi ti faccio il pieno, per la gioia dei tuoi due cornuti, che dovranno allevare un figlio mio».



La pompo con forza, mentre Mario le spinge con decisione tutto il cazzo in gola. Lei mugola piacere a bocca piena e, ad un tratto, raggiunge un orgasmo molto intenso, che la fa tremare tutta: si sfila il cazzo di Mario dalla bocca ed urla tutto il suo piacere, rendendo partecipi di questo, anche i suoi due uomini.



«Vengo! Godo! Sbattimi ancora di più! Fammi impazzire! Ora! Sto venendo! Godo! Ti prego, vieni! Inondami il ventre, sborrami dentro, ingravidami!»



Serra le gambe con forza dietro la mia schiena, impedendomi di muovermi mentre viene travolta dal piacere. Resta immobile con me piantato dentro di lei, dando, per un attimo, l’impressione che io le sia riversando nel ventre tutto il mio piacere, mentre, in realtà, sono ancora ben lontano dall'eiaculare. Per un attimo siamo circondati da Marco ed Alberto, che mi guardano con occhi che brillano. Mi rendo conto di quale potente afrodisiaco questo gioco sia per i due maschi. Mi guardano, estatici. Marco si sposta e Alberto si abbassa e bacia Lucia in bocca, mentre Marco le tiene la mano e la guarda con occhi carichi di gioia.



«Lucia, amore, in questo momento ci stai rendendo felici, fieri di avere una donna puttana, come te. Se questo maschio ti avrà ingravidato, saremo felici di allevare suo figlio, che diventerà il nostro e, ogni volta che lo guarderemo, avremo la consapevolezza di essere due cornuti e di avere una moglie infinitamente puttana!»



Improvvisamente Lucia scioglie le gambe da dietro la mia schiena e mi libera, mi sfilo da lei e subito Alberto, con il cazzo durissimo in mano, prende il mio posto e la penetra con decisione. Lei, allunga la mano e prende in bocca il cazzo di Marco e lo succhia, portandolo in breve ad un orgasmo che lui riversa tutto nella sua bocca. La donna raccoglie il seme fino all’ultima goccia, poi si gira e abbraccia Alberto; lo bacia con passione, mentre lui le riversa nel ventre tutto il suo seme urlando di piacere, ma è soffocato del bacio. Osservo la scena e mi rendo conto che l’alchimia di questo trio è incredibilmente bella, la loro unione è terribilmente forte. Sono convinto di quanto asserisce Anna; questa donna non sarà mai ingravidata da nessun altro maschio, che non sia uno dei suoi due amori. Mario, dopo aver lasciato la bocca di Lucia, ora si sta dedicando, insieme a Luigi, a Silvia, che è rimasta immobile a guardare l’amica godere del gioco che lei stessa ha costruito. Improvvisamente, da dietro, Anna mi abbraccia, mi fa girare e la sua bocca si unisce alla mia, la sua lingua entra di prepotenza nella mia bocca, mentre con la mano afferra decisa il mio sesso e lo stringe, lo sega lentamente, saggiandone la durezza, poi si abbassa, lo prende di nuovo in bocca, regalandomi ancora quella meravigliosa sensazione di piacere che solo lei sa regalarmi. Mi appoggio all’indietro in una delle poltrone in vimini e assaporo il piacere di quel lavoro di bocca, a cui, inaspettatamente, si unisce anche Silvia. È meraviglioso sentire quelle due femmine stupende che mi stanno facendo letteralmente impazzire di piacere, utilizzando solo la bocca.
Intanto Alberto, dopo aver goduto nella fica della sua donna, è uscito e il suo posto è stato sostituito dalla bocca di Stefania, che adesso lecca avidamente il seme che sta sgorgando dalla fica dell’amica. La sua posizione agevola Mario, che la penetra da dietro e la scopa vigorosamente. Lei gode e fa distendere il mio amico per poi salirci sopra, impalandosi su di lui e spingendo il busto in avanti per offrire alla bocca dell'amico il suo seno, che viene afferrato e stretto tra le mani forti di Mario, che provocano alla donna subito altro piacere. Lei gode movendosi avanti indietro sul cazzo del mio amico, che la penetra a lungo. Improvvisamente davanti alla bocca della donna si mette in piedi Luigi, suo marito e, con fare deciso, infila il suo membro nella bocca della moglie, facendoglielo succhiare fin quando non è di nuovo perfettamente duro. Ipotizzo che potrebbe anche sborrare in bocca a Stefania, ma improvvisamente lui si sfila e si posiziona dietro la sua donna e, dopo averla l’afferrata per i fianchi, le spinge con un colpo deciso il cazzo in culo facendola urlare.



«Piano! Mi stai spaccando il culo! Fai piano! Comunque mi piace!»


 


Lui la ignora, le pompa il culo con forza e ritmo molto sostenuti e, poco dopo, le sborra in culo, urlando il suo piacere.



«Sei una vacca sfondata! Ti rompo il culo ogni volta che ne ho voglia! Hai promesso che dopo esserti fatta ingravidare da un altro maschio, ogni volta che volevo il tuo culo, l’avrei avuto in esclusiva ed ho piacere di sfondartelo ogni volta che ne ho voglia. Quindi, sta zitta! Senti come ti sborro in culo, puttana! Troia! Sei una troia meravigliosa! Ti amo da impazzire!»



In tutto questo evolversi della situazione, io sono rimasto sempre con Anna. Ho iniziato a penetrarla, in profondità, lentamente, consapevole del fatto che questa femmina è diversa da tutte le altre, e non è sufficiente darle quattro botte per farla godere, ma è necessario pomparla a lungo, con calma, con un bel ritmo cadenzato, spingendo a fondo il membro, finché la punta non le sbatte contro l’utero.
Anna è una donna diversa: ama godere intensamente e i suoi orgasmi sono qualcosa di artistico, sia da vedere che provare, nell'intento di riuscire a condurla nelle più alte vette dell'estasi totale. È una femmina matura; sa esattamente cosa vuole e come ottenerlo. Con lei la fretta e l’irruenza giovanile non sono per niente efficaci a farle raggiungere quel certo livello di eccitazione da farla godere in maniera totale e soddisfacente. Mentre se ne sta sdraiata sopra di me, godendosi il mio cazzo, che dal basso la penetra a fondo, ad un tratto, dietro di noi si inginocchia Marco e, dopo aver lubrificato il suo culo con un po’ di saliva, appoggia il suo randello contro quel buchetto e lo spinge con decisione dentro di lei.
Anna solleva lo sguardo, i nostri occhi si incontrano e vedo il piacere dipingersi sul suo volto. Lui la scopa molto più velocemente di me, che ora resto immobile sotto di lei ben, piantato dentro, e sento le contrazioni muscolari della sua vagina, che mi stanno mungendo il cazzo in maniera stupenda. Lei resta immobile, contrae i muscoli vaginali per stimolarmi e, nello stesso tempo, si gusta quella monta anale a cui la sta sottoponendo Marco. Il giovane la scopa con irruenza, le pompa velocemente il culo e, nello stesso tempo, sento il mio cazzo fortemente provocato dal piacere che lei sta provando. Sento il suo respiro sempre più corto, mentre le contrazioni vaginali diventano più veloci; Anna è pronta a godere!


Marco la pompa ancora un po’, aumentando la velocità, indice che anche lui non è lontano dal raggiungere il suo culmine. Sento il corpo di Anna vibrare, sta per giungere all’apice del suo piacere, ma improvvisamente Marco, con un grido strozzato, le viene nel culo. Peccato! Sarebbe bastato ancora un attimo e anche lei avrebbe raggiunto il suo clou. Lei rimane un attimo immobile, tesa e, mentre Marco si sfila da lei, immediatamente sostituito da Luca.  Le assesto alcuni colpi dal basso, cercando di mantenere ancora alta la sua eccitazione. Luca entra dentro con un solo affondo. Incomincia a pomparla velocemente, mentre lei mi guarda: non c’è bisogno di parlare per capire che ancora non ha goduto. Anche questo giovane la scopa con veemenza ed avverto che lei sta di nuovo tornando in corsa. In qualche modo riesco a inarcare le gambe e partecipo anch’io alla monta, spingendo il mio cazzo dal basso anche se con un movimento molto limitato, ma continuo. Luca sembra più resistente e di nuovo Anna è prossima al piacere. Si stringe a me, appoggio la sua testa sulla mia spalla, sento le sue labbra vicine al lobo del mio orecchio, il suo respiro affannoso, tutto il suo corpo sta vibrando, la sua vagina serra il mio cazzo in maniera così stringente che devo imporre a me stesso di non godere dentro di lei e di aspettare che sia lui a farla godere. Luca ora la scopa con più forza, con un ritmo ancora più veloce e lei sembra davvero prossima all’orgasmo. Grida, cercando di godere.



«Continua ti prego! Non ti fermare! Luca, dai che vengo! Luca... ancora! Ancora! Ora! VENGO! Non ti fermare!»


 


Lui ora la scopa come un forsennato, viene nel suo culo urlando il suo piacere, mentre lei ora vibra e trema, scossa da quell’orgasmo lungo, agognato. Resto immobile dentro di lei, mentre il mio cazzo viene letteralmente serrato dalle contrazioni muscolari della sua vagina, che ora rilascia tutto il piacere di quell’orgasmo. Appena Luca è venuto, si sfila da lei che mi abbraccia, mi spinge di lato e, sollevata una gamba, mi fa capire in maniera inequivocabile che vuole essere scopata. Ci muoviamo insieme e ad ogni mio affondo, lei spinge il suo corpo contro di me, per meglio assorbire la penetrazione cui la sto sottoponendo. Sento il suo corpo tendersi, prossimo ad un nuovo orgasmo, quando, improvvisamente, una testa si insinua fra le mie e le sue cosce. Giro lo sguardo e mi rendo conto che è Silvia, che si mette a leccare Anna da dietro. Sento la sua lingua indugiare a lungo su quel foro, da cui sgorga il seme dei due maschi che l’hanno posseduto e, nello stesso tempo, la sua lingua indugia anche sul mio cazzo, che ora sta penetrando Anna con forte determinazione. Al gioco si unisce anche Mario, che penetra da dietro Silvia, mentre, godendo, continua a leccare Anna. Mi volto dall’altro lato e vedo che Alberto è sdraiato supino con Stefania che lo cavalca, volgendogli le spalle, mentre tiene in bocca il cazzo di Luigi. Luca e Marco, invece, sono alle prese con Lucia e si fanno succhiare il cazzo, con lei inginocchiata fra di loro. Questa scena, altamente erotica, mi spinge a dare il meglio di me stesso con Anna. La scopo vigorosamente e, ad un tratto, Silvia si stacca da noi, si gira verso Mario e, inaspettatamente, gli prende il cazzo in bocca, portandolo ben presto al piacere. Anna gode in quel preciso istante, stringendosi con forza a me, mentre il suo corpo trema, scosso da scariche di piacere che la fanno vibrare come le corde di un violino. Rimane immobile per un lungo istante, poi mi guarda negli occhi e il suo viso è una maschera di piacere, poi si sfila da me, si abbassa e prende il mio cazzo in bocca. È una cosa irresistibile, sentire quella bocca abile e calda che desidera, quanto prima, abbeverarsi del mio piacere. Chiudo gli occhi, mi lascio andare e, con tre schizzi generosi, le riverso in bocca il mio seme, che lei lecca e sugge fino all’ultima goccia. Si stacca da me e si gira a guardare Silvia che, quasi contemporaneamente, ha fatto la stessa cosa a Mario. Le donne si avvicinano, si guardano negli occhi con aria maliziosa, poi Silvia spinge Anna a sdraiarsi sotto di sé e il suo volto sovrasta quello della mia amica e fa sì che dalla sua bocca cominci a colare il seme che ha avuto dal cazzo di Mario.
La scena è di un erotismo più unico che raro. Le due donne si scambiano gli umori raccolti, si baciano con passione e, ad un tratto, anche Stefania si unisce a loro, baciandosi e abbracciandosi fra loro.
Lucia lascia gli altri due maschi e raggiunge le amiche, così che, ora, quattro femmine proseguono a baciarsi, di certo scambiano nelle loro bocche la nostra sborra. Nonostante, in tutti questi anni, abbia visto cose stupefacenti, mi rendo conto che, in questo gruppo, l’intrigo, la complicità, la trasgressione, ma soprattutto il piacere di sconvolgere la mente del maschio o della donna di turno, è qualcosa di profondamente erotico, assolutamente eccitante.
Osservo compiaciuto la grande libidine che questo gioco ci trasmette. Poi sento il desiderio di esprimere il mio apprezzamento ad alta voce.



«Cari amici miei, queste quattro femmine sono la quintessenza del piacere. Trovarne quattro, capaci di stare al loro livello, è praticamente impossibile. Non sono ancora nate quelle che un giorno prenderanno il loro posto. Ma la cosa che le rende speciali è il fatto che ciascuna ha una peculiarità che la rende unica.


Silvia, nonostante la sua giovane età, è una meravigliosa troia, capace di far impazzire un uomo, con la sua sfrontata gioventù, unita alla sua forte perversione tesa alla lussuria più estrema.
Lucia può sembrare, a prima vista una persona tranquilla e morigerata, mentre in realtà, nella sua sconcertante bellezza è di una perversione difficilmente eguagliabile: tiene per le palle i suoi due maschi, facendoli impazzire di piacere, semplicemente torturando la loro mente al solo pensiero che un altro maschio possa renderla pregna. Se non è perversione questa, che cos’è?
Stefania non è da meno. Mi rendo conto che sa stare al passo con le altre, in quanto sa essere troia ad un livello elevatissimo. Si è fatta ingravidare da un altro maschio sotto lo sguardo estasiato del proprio marito e lo ripaga offrendogli il culo in esclusiva, perché ho notato, che nessuno tra noi, al di fuori di Luigi ha osato penetrare quella femmina nel culo. Certamente la cosa rende l’uomo molto felice, perché sa che la sua donna, nonostante sia una troia stupenda e fortemente puttana, riserva per lui quel buco in assoluta esclusività. In ultimo, ma non meno importante, c’è Anna. Di lei conosco tutta la sua vita e, soprattutto, conosco benissimo la sua spiccata bravura nell’essere troia, con estrema classe e, perché no, con estrema lubricità. A differenza delle altre tre, lei ha dovuto vivere le sue esperienze una dopo l’altra, senza usufruire della libertà che hanno le altre. Ogni sua trasgressione, ogni suo gioco, ogni suo desiderio di esser libera e puttana, è stata un’esperienza unica e irripetibile, che l’hanno portata ad essere quella meravigliosa femmina, matura, ma splendidamente donna, ninfa! Nessuna di voi quattro è uguale alle altre, siete uniche, meravigliose, e incredibilmente puttane! Oggi mi sento la persona più felice del mondo, per aver goduto, insieme a voi, questo incredibile momento di cui mi avete reso partecipe»



Tutti mi hanno ascoltato in silenzio e, d'un tratto, Alberto rompe il silenzio con un applauso rivolto alle nostre divine, fantastiche ninfe.



«Hai perfettamente ragione! Sono quattro femmine stupende e nessuna di loro è uguale all’altra, ma insieme son capaci di far impazzire un maschio, fino al punto di desiderare solo il loro piacere. Nella mia vita non potrei fare a meno di una donna come Lucia e sapere che lei ricambia questo mio sentimento, mi fa sentire superlativamente felice».



Anche gli altri approvano e, mentre Marco e Luca sorridono compiaciuti, è Luigi che completa il discorso.



«Avete tutti perfettamente ragione ed io sono una testimonianza vivente del fatto che avere una donna come Stefania, al mio fianco, non solo mi fa impazzire ogni giorno, ma rende la mia vita sicuramente più bella, più interessante e immensamente erotica. Vedere lei fra le braccia di altri uomini e sapere che posso disporre del suo culo a piacimento, mi tiene costantemente con il cazzo in tiro e questo, per me, è motivo di immenso piacere».



Le quattro donne si guardano, poi Anna si alza in piedi ed allunga le mani verso le sue amiche, mentre cerca di ridurre la portata delle lodi che abbiamo esternato.



«Basta così! Ragazze, venite con me, andiamo a darci una rinfrescata, altrimenti finisce che questi signori ci fanno un monumento e lo mettono nella piazza principale del paese con la dedica: Alle migliori quattro puttane del mondo!»



Ridiamo tutti di gusto, poi, tutte e quattro in piedi, si avviano verso la piscina, dove si tuffano per un bagno rinfrescante. Sono seguite dagli altri, mentre io li osservo e, dentro di me, avverto una sorta di malinconia per non aver trovato anch’io una femmina stupenda, come una di loro. Ma è solo un attimo, perché immediatamente mi rendo conto che essere amico di una donna come Anna, mi rende fiero e orgoglioso e, da oggi, sapere che sono anche amico di quelle tre impareggiabili puttane delle sue amiche, mi fa pensare che il futuro sarà ricco di intriganti emozioni.

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