Noia
ci sono giorni in cui la noia mi opprime come un boia
ed avvolgo le lenzuola attorno alla mia gola
e stringo sino a fermare il fiato con il respiro mozzato
rimango così per vedere se e' difficile morire
mentre la vista si annebbia, si davanti agli occhi ho come una nebbia
e tremano le mie braccia stanche le mie braccia esili e bianche
e alla fine lasciano le lenzuola mentre il naso mi cola
comincio a respirare e il colorito può tornare
ricordo quando c'eri tu e il cielo per me era blu
ti divertivi a giocare ti piaceva vedermi soffocare mentre ti lasciavi amare
ti piaceva giocare alla padrona a il gioco non perdona
ed hai voluto provare cosa si sente a lasciarsi torturare
la cera calda di una candela o il ghiaccio che gela
e così piano piano il gioco mi prese la mano e il piacere che prima pensavo insano 
conquistò la mia mente come un tarlo un serpente
la panna il peperoncino ogni volta un nuovo giochino
il piacere e il dolore fecero breccia nel tuo cuore
ed io che prima ero un buffone diventai così il tuo padrone
correvi da me sempre più spesso per quel sesso portato all'eccesso
quante scuse inventavi a tuo marito che certo era vecchio e rimbambito
ricordo la sera che pioveva sembrava che il cielo piangeva
ti aspettavo per trascorrere la serata ma tu non sei mai arrivata
guidavi ma forse in qualcosa eri assorta la macchina uscì di strada e tu sei morta.