In Vacanza dalla nonna.
A diciotto anni frequentavo il quarto anno di ragioneria, a fine anno avevo un paio di materie da recuare e per punizione i miei genitori mi mandarono in vacanza da mia nonna, lei viveva in montagna in una cascina con alcuni animali, era un tipo stravagante, sulla settantina, in carne ma anche molto alta.
Mi accompagno in auto, poi i miei genitori rimasero per il pranzo e la sera tornarono a casa.
Mia nonna indossava un lungo camicione, il corpo tonico perchè coltivava le verdure ed era sempre in movimento, me la ricordavo più grassa, il seno era sempre grosso.
Mi diede una cameretta a fianco alla sua, guardammo un pò di tv ma poi a dormire presto.
Faceva caldo io dormivo nudo, anzi prima di dormire stavo guardando dei video porno e mi menavo l'uccello, solo che quel letto era in ferro battuto e dovevo fare piano perchè cigolava, comunque dopo una decina di minuti riuscii a sborrare.
La mattina dopo alle sette venne a svegliarmi, mi vide nudo ma non disse nulla, andai a fare colazione, aveva indossato un paio di pantaloncini sgambati e una camiciola, caspita che belle gambe che hai nonna le dissi.
Sorrise ma non disse nulla, dopo una abbondante colazione andammo a raccogliere le pesche, con la scala lei salì sull'albero e vedere il suo bel culo era eccitante, mi passava le pesche che io mettevo in una cassetta, poi passammo alle ciliegie.
Dopo un paio di ore ero tutto sudato, lasciammo le cassette all'ombra e ci dirigemmo verso uno stagno, la nonna si spogliò davanti a me e si immerse nell'acqua, poi mi invitò a spogliarmi, a vederla nuda anche se da dietro mi ero eccitato e ora nell'acqua vedevo le sue tettone con i suoi grossi capezzoli, mi spogliai e con il cazzo duro entrai nell'acqua che era freddissima, rabbrividivo dal freddo e lei mi strinse da dietro, sentivo le sue tettone e le sue mani che mi carezzavano, poi arrivò sul cazzo, ahh nonna che fai dissi, ti ho sentito che ti masturbavi stanotte e dalla serratura ti ho visto venire rispose.
Continuava a menarmi il cazzo, poi mi girai e iniziai a baciarla, le succhiavo le tette mentre le sue mani mi menavano il cazzo, poi mi spinse e si abbassò, sott'acqua mi prese il cazzo in bocca, sborrai subito, ingoiò tutto e poi riemerse, mmm sai di buono disse.
Andiamo a riscaldarci al sole e uscimmo dall'acqua, ci sdraiammo sull'erba, mi appoggiai al suo seno, succhiai un pò e poi avevo ancora il cazzo duro, le salii sopra e lo infilai, aveva una fica larga, non feci fatica ad entrare, la scopavo e le succhiavo le tette, lei mi stringeva, dopo poco sborrai dentro. Andammo a sciacquarci, poi ancora un pò di sole e ci rivestimmo, prendemmo le cassette e tornammo a casa, poi al tavolo mangiammo pesche e ciliegie, tanta frutta.
Nonna e' stato bellissimo le dissi, lei non rispose, poi ci sedemmo a guardare la tele, che caldo che fa disse e si spogliò, dai leccami la figa disse e io mi inginocchiai a leccare, era proprio larga, iniziai a toccarle il clitoride, poi infilai le dita, una diìue, tre, poi la mano entrò dentro, la sentivo gemere, dai fai forte mi disse e muovevo la mano dentro di lei, il polso la possedeva, la sentivo gemere, poi venne con un grande piacere, la mano grondava di succo, me la leccai.
Poi andammoa dormire, mi disse di dormire con lei e io mi spogliai, si sdraiò bocconi e mi disse se vuoi sborrami in culo, non me lo feci ripetere e infilai il cazzo nel suo culo largo, dopo un pò di colpi sborrai.
poi rimanemmo abbracciati, dormii benissimo.
La mattina avevo ancora il cazzo duro, lei si svegliò e iniziò a spompinarmi, aveva delle labbra dolcissime, non me ne accorsi e sborrai, ingoiò, leccò e pulì tutto, poi mi disse la colazione e' pronta, io vado nella stalla, ci vediamo tra un'ora, fai con comodo.
«Balla spaziale sapere xké le ciliegie si raccolgono a fine maggio inizio giugno mentre le pesche di quei tempi manco ci sono ancora c»
«Chi non avrebbe voluto una nonna così,
troia e formosa»