Era ili lontano 2015 quando stavo lavorando in Repubblica Ceca. Abitavo da in un monolocale non distante dal centro di Praga. Durante l’estate dello stesso anno mi chiamò, una mia carissima amica di nome “S” per chiedermi se poteva passare da me una settimana per visitare la città. Ci conoscevamo sin da piccoli perchè le nostre famiglie erano vicine di casa e per me era più una sorella minore che un’amica soprattutto sapevo benissimo che a lei piacevano le donne tanto quanto a me e non aveva nessun interesse negli uomini. Così acconsentii e ci orgamizzammo per i giorni che vanno dal 3 al 12 Luglio; le dissi subito che avevo molto lavoro da fare e che sarei andato a prenderla all’aereoporto, ma potevo farle da guida solo il Sabato e la Domenica. Arrivò Il Venerdì 03 Luglio e mi feci trovare all’aeroporto nel tardo pomeriggio con un po’ di anticipo. Quando la vidi uscire dal gate le feci cenno con la mano e subito si diresse verso di me. Era un po’ cambiata dall’ultimo anno, fisico snello e tonico capelli scuri e corti e i suoi soliti occhi azzurri. “Ti trovo bene” le dissi. “Grazie, invece te hai l’aria stanca, tutto bene?” disse lei “Si sai un periodaccio al lavoro, ma oggi è Venerdì e inizia il week-end per fortuna”. Passammo una bella serata insieme, avevo prenotato in un ristorante e poi andammo a casa mia dove avevo lasciato a lei la camera da letto con lenzuola nuove e io mi misi sul divano. “Se vuoi possiamo scambiarci, sto io sul divano” propose. “No tranquilla, tanto stanco come sono dormirei anche per terra”. Il giorno Seguente le feci visitare la città e a pranzo mi disse “C’è pieno di belle ragazze qui, possibile che non ne hai trovato una con cui stare?”. Io la guardai e pensai è sempre la solita “S” di sempre. Questa cosa mi faceva molto piacere, poi le dissi “Hai ragione, ma ho davvero troppo lavoro da fare e non ho molto tempo libero ed è un peccato stare in una città come questa con tante belle donne e non avere del tempo libero”. Passammo un bel fine settimana e poi arrivò il Lunedì e la settimana passò veramente veloce, “S” visitò la città e i dintorni e le sere le passavamo insieme passeggiando o guardandoci un bel fil come ai vecchi tempi. Arrivò poi nuovamente Venerdì sera circa le 18 e come al solito tornai a casa. Quando aprii la porta trovai il tavolo apparecchiato con tante candele profumate e una musica di flauti di sottofondo. “S” mi si avvicinò e mi disse “Ora ti faccio rilassare un po’, in bagno ti ho preparato il tutto per una bella doccia e poi facciamo una bella cena insieme”. Ero un po’ stanco, ma feci la doccia e poi andai a cena. “S” si presentò in jeans e maglietta come suo solito e aveva preparato le lasagne. “Ti ho trovato molto stanco quindi voglio farti riprendere un po’”. “Grazie, ma non è necessario, se qui in vacanza anche tu, non devi preoccuparti di me”. Dopo cena ci siamo messi sul divano a guardare un film insieme, mi sentivo davvero rilassato. Finito il film chiusi gli occhi sentii le mani di “S” che mi massaggiavano il collo. “Vuoi un massaggio, sa che faccio la fisioterapista, quidni so come fare” disse lei. “Ma si dai, ci vorrebbe proprio”. Tolsi la maglia e mi sdraiai sul divano. Le sue mani cominciarono a massaggiare il mio collo e le spalle. “Sei messo maluccio, sei contratto sia le spalle che il collo, vediamo cosa posso fare”. Passata un’ora di massaggi mi misi seduto e “S” si sedette accanto a me “Ci voleva proprio grazie”. Ad un certo punto la sentii appoggiare la testa sulla mia spalla sinistra così la abbracciai come avevo fatto centinaia di volte da quando ci conosciamo. Lei mi guardò e si mise a cavalcioni in braccio me. Non lo aveva mai fatto e mi sorprese poco e non sapevo cosa fare. Lei si tolse la maglia restando in reggiseno e mi baciò le labbra. “Ma cosa...?” dissi io. “Scusa, non so cosa mi è preso” disse lei e stava per scendere allora la fermai “No, va bene” le dissi e la baciai novamente sulle labbra. Era strano baciarla non lo avevo mai fatto con lei. Si alzò e tolse tutti i suoi vestiti: un fisico tonico con una seconda di seno e pube ben curato perfettamente liscio senza peli. Mi spogliai e andammo in camera da letto. “E’ la prima volta che sto con un uomo” disse lei. La lascia sdraiare sul letto e comincia a leccare la sua vagina. La lingua passava tra le le labbra e stuzzicando il clitoride. Poi sempre leccandola salii fino ai capezzoli e poi alla bocca. Le presi la testa tra le mani e guardandola negli occhi le chiesi “Posso?” dopo un paio di secondi “Si” e la penetrai dolcemente, sentivo la sua vulva dilatarsi e il mio pene si scappellava sempre di più “E’ bellissimo, entra di più” disse lei. Così feci ma senza entrare fino in fondo. Cominciai il classico movimento in posizione missionaria lei mi teneva la testa ferma con le mani guardandomi dritto negli occhi. Vedevo le smorfie di piace sul suo viso. Mi fermai “Allora ti piace?” le chiesi “Si molto meglio di quando pensavo”. “Allora continuuo” le dissi “Va bene ma entra tutto che ti voglio sentire fino in fondo”. Ricomincia e diedi dei colpi profondi per arrivare in profondità e dopo qualche spinta arrivai fino in fondo la sentii dilatarsi e sentivo il mio pube a diretto contatto con lei che lasciò partire un urlo di piacere. Ricomincia con maggiore intensità fino al farla squirtare. Io uscii per darle una tregua e per godermi quella donna contorcersi per il piacere. La girai, le riaprii le gambe e mi misi sopra di lei “Vuoi continuare?” le chiesi nuovamente. “Si è troppo bello”. “Allora aspetta che prendo un preservativo”. “Lascia non serve, prendo la pillola per dei problemi miei...”. Non la lascia finire e la penetrai fino in fondo e con molta foga me la sono scopata facendola urlare di piacere e squirtare per altre due volte, ma senza mai uscire o fermarmi. Al suo terzo orgasmo venni anche io riempiendola di sperma. Mentre scaricavo quell’enorme quantità di sperma in lei la guardavo negli occhi spalancati che si godevano quelle nuove sensazioni mai provate. Le acque si calmarono e ancora dentro di lei dissi “Allora come è stato?”. “Incredibile, lo voglio rifare... se non sei troppo stanco”. “Nessun problema”. Ancor prima che il mio pene si ammosciasse la misi a pecore in ginocchio sul letto e da in piedi la penetrai da dietro. Ormai era dilatata e ancora piena di del mio sperma la stavo sbattendo molto forte sentendo ogni volta i suoi glutei sbattere contro il mio addome. Provavo un piacere quasi insopportabile, ma volevo venire una seconda volta così aumentai il ritmo. Sentivo “S” godere ad ogni affondo. All’ultimo affondo venni riversando altro sperma nel profondo in lei. Dopo qualche secondo uscii. Lei si mise in piedi e vidi scendere lungo le sue gambe il mio sperma “Ora che faccio?”. La accompagnai in bagno e la aiutai a pulirsi. “Non sapevo che voi uomini venite così tanto”. “In realtà da da un lungo periodo che non faccio sesso e sono fuori allenamento, ma tu mi hai fatto venire comunque più del solito” le risposi. “Quando facevo sesso con le mie compagne era diverso anche le sensazioni interne erano molto diverse”. Il sabato successivo lo passammo praticamente aletto tutto il giorno facendo sesso fino allo sfinimento. La domenica la riaccompagnai all’aereoporto. “Mi è piaciuto stare con te, mi sono trovata benissimo”. “Lo stesso vale per me, cosa ne dici se ci rivediamo, ad Agosto?”. “Va bene, speravo che me lo chiedessi, ma nel frattempo non divertirti un po' anche con le ragazze di Ceche che ti voglio in forma per quando torno”. Lei ripartii e io tornai alla mia vita solita aspettando l’Agosto. Da allora stiamo ancora insieme e vi racconterò altre nostre avventure.