Sempre di più. Col passare del tempo Daniele assumeva un ruolo continuamente più dominante nella nostra coppia; sul lavoro, coi messaggi, nelle visite a casa nostra. Elena era ogni giorno più succube della situazione, e io a ruota. Non la scopavo più  perchè era diventata solo sua, mi erano concessi solo seghe e pompini quando approvati da lui. Il prossimo passo era diventare padrone anche del nostro tempo libero e l'arrivo dell'estate lo aiutò anche in questo,


Noi siamo la classica coppia milanese che si concede spesso la tipica domenica al mare in Liguria. Dopo un assaggio a fine maggio, ci concediamo la seconda gita a metà giugno. Naturalmente Daniele è al corrente dei nostri programmi e quel giorno comincia a stuzzicare Elena fin dal mattino. Le chiede foto a gambe aperte in auto, foto in topless nel parcheggio dell'autogrill, foto nuda in cabina quando si cambia.


La giornata trascorre serena, il sole permette ad Elena subito di ravvivare il suo splendido colorito scuro, la sua bellezza nelle forme, negli occhi e nei movimenti rapisce gli occhi di molti uomini e ragazzi. 


Nel pomeriggio Daniele torna all'attacco: è troppo eccitato dalle foto, non vuole aspettare il lunedi in ufficio per scoparla. Si fa una sega in videochiamata mentre sono al telefono e poi ci impone di farsi una sveltina con lei. L'appuntamento è sulla strada del ritorno: all'uscita di Gropello c'è un parcheggio con vicino un motel. Vuole un'ora con lei, col suo corpo caldo e assolato, un'altra dimostrazione della sua e nostra sottomissione. La reazione di Elena è quella della solita, vogliosa e porca zoccola che è: non vede l'ora, quasi anticipiamo il ritorno...


Quando arriviamo lui è già lì ad aspettarci. Senza troppi convenevoli, lei scende e passa da una macchina all'altra come fa una puttana, mentre io rimango lì, da marito cornuto ad attendere che me la riporti dopo essersela scopata.


Dopo qualche minuto ricevo un messaggio: fatti una sega e poi mandami la foto del cazzo moscio e bagnato. Eseguo. Ma la foto ovviamente non verrà aperta, se non al ritorno: non avevano tempo di guardarla...


Passata quasi un'ora ricevo il vocale di lui che mi racconta cosa hanno fatto:


"La tua donna è stata molto brava anche oggi. Ha fatto quello che doveva fare. Sai il sale sulla pelle, un pò di sabbia da togliere... così quando siamo entrati l'ho mandata nella vasca da bagno, contro il muro. Poi mi sono allontanato il più possibile col tubo della doccia e l'ho lavata con l'acqua fredda come si fa con le ladre. Dovevi vedere i capezzoli come le son venuti dritti per il freddo, non stava ferma, si muoveva tutta. Quando ha smesso di lamentarsi mi sono avvicinato, l'ho fatta mettere in ginocchio nella vasca e le ho detto di cominciare a toccarsi per riaprire bene le labbra della sua figa infreddolita. Le ho bagnato anche tutti i capelli, era fradicia ma la volevo così, infatti le ho impedito di asciugarsi. Un veloce bocchino e poi in piedi davanti allo specchio con le mani sul lavandino: gambe ben larghe e me la sono scopata così. Bella la sua pelle bagnata, bello insultarla guardandola negli occhi, sentire le sue suppliche di essere presa con forza, di essere sculacciata, offesa. Te l'ho fatta godere per bene anche stavolta e poi le sono venuto dentro, perchè come sai per noi le vere corna sono solo quando le sborro nella figa. E lei mi vuole sempre nella figa, anche se poi in piedi è colata tutta... Ora si sta risistemando i capelli, tra poco te la riporto nuda ma questo lei non lo sa ancora."


Dopo una ventina di minuti arriva la loro macchina ma stranamente non mi parcheggia a fianco ma a circa 50 metri. Non capisco ma vedo che si salutano. Lei scende e io rimango a bocca aperta. è totalmente nuda, solo coi sandali, col costume e il pareo in mano e si avvicina per risalire da me. Ma quanto è diventata troia per farsi convincere a camminare completamente nuda nel parcheggio di un'autostrada alle 10 di sera?


"Oddio amore mi ha scopata benissimo anche stasera ma sta passeggiata quanto mi fa sentire troia! Andiamo a casa che ti voglio fare una sega e ti racconto cosa mi ha fatto"


Ma io lo sapevo già...


 


 

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Categorie: Racconti Cuckold