Dopo cena, entrammo nel carro e ci spogliammo, io ero molto carico, il cazzo eretto grosso e duro, Esmeralda e Piccola luna si spogliarono a loro volta, poi Esmeralda iniziò a baciarla e carezzarla, solo con la mano la fece venire, poi iniziai a scoparla , era calda e tra il mio cazzo  e le dita di Esmeralda che le masturbavano il clitoride, la ragazza iniziò a venire senza posa, continuavo a martellarla con forza, poi lei mi guardò e mi disse basta, iniziai a scopare Esmeralda che si fece mettere in faccia la figa brodosa della ragazza, scopavo mentre lei succhiava la figa, poi anche lei iniziò a godere e venire, era più di un ora che cavalcavo ma non ero stanco, stavo per venire e mi fermai, le due donne si impegnarono in una sessantanove leccando e succhiandosi la figa, poi Esmeralda ficcò un dito in culo a Piccola luna che parve gradire, piano piano le allargò il buco e poi lentamente e a fatica le infilai il cazzo, poi iniziai a spingere, la ragazza godeva, spinsi sempre più e lei veniva in bocca a Esmeralda che gradiva quel succo giovane, poi dopo parecchi minuti le sborrai in culo, la ragazza emise un forte gemito di piacere dopo essere venuto, mi sdraiai e anche loro ai miei fianchi e ci addormentammo, la notte mi svegliai con la testa di piccola luna sul petto. Al mattino dopo aver fatto colazione ci recammo vicino ad una foresta, a raccogliere bacche e erbe per le pozioni, dopo aver raccolto ciò che ci serviva, pranzammo e poi ci dirigemmo verso un villaggio, passando vicino a una montagna vedemmo una capanna addossata alla parete, ci fermammo per scambiare un po' di pelli con del cibo, ci aprì una donna bionda molto bella, portava un cinturone con due pistole, ci invitò a entrare per bere della tequila, stava aspettando il marito che era andato nel paese vicino a comprare del cibo, per questo non poteva aiutarci, rimanemmo un paio d'ore a chiacchierare poi andammo via, ci accampammo per cenare dietro una collina , ma Esmeralda era inquieta, mi invitò ad andare con lei, aggirammo la collina e dall'altra parte c'erano una ventina di indiani, avevano legato un uomo a un carro e si divertivano a tirargli le frecce, erano troppi per noi le dissi, tornammo al carro, lei preparò una pozione con uno strano fiore nero, ne bevve un sorso lei e poi me la diede da bere, non capii più nulla iniziai a ululare e poi arrivarono una ventina di lupi, iniziai a correre seguito dai lupi e arrivai al carro, gli indiani erano mezzi ubriachi, iniziai a prenderli a pugni, i lupi li finivano azzannandoli alla gola, presi un colpo di coltello alla gamba, una freccia al fianco ma non sentivo dolore, continuavo a colpire, alla fine tutti gli indiani giacevano morti, svenni.
Esmeralda mi versò in bocca alcune gocce di una pozione e mi risvegliai, ero seminudo, delle lievi ferite e nulla più. liberai l'uomo ferito e svenuto e lo caricai sul carro, poi andammo da Piccola Luna.
        

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