Il mio nome è Gianna , ho 48 anni ed un compagno che amo e dal quale sono amata.


Non mi ritengo una gran gnocca ma ho un fisico procace ed ho notato negli anni che non sono pochi gli uomini che amano le donne dalle forme generose. 


Conscia di questo amo indossare abiti che esaltano le mie curve e mi godo l'effetto che fa questo mio abbigliamento su coloro che incrocio per strada e spesso i commenti che sento non sono nemmeno troppo velati e certi apprezzamenti espressi con termini che non potrebbero essere più espliciti.


Mi piace il sesso , per me è un antidepressivo e col mio compagno lo facciamo spesso. Non nascondo però che se capita l'occasione di un diversivo non mi tiro indietro.


Ho avuto parecchi uomini da una scopata e via e il fatto che abbia un compagno non cambia le cose.


Dopo un po' che ci frequentavamo per il sentimento che ci lega ho sentito il bisogno si confessargli questa mia passione.


Al momento l'ha presa parecchio male tant'è vero che mi ha lasciata imbestialito e se n'è andato di casa sbattendo la porta.


Un giorno gli ho inviato un messaggio in cui spiegavo che il mio comportamento faceva parte di me , era la mia natura e i rapporti che avevo con altri erano solo dovuti alla voglia o meglio al bisogno di fare sesso fine a se stesso e con chiunque attirasse la mia attenzione perché ciò influiva positivamente sul mio benessere psicofisico ma questo mio modo di vivere il sesso non aveva nulla a che vedere coi sentimenti , il mio amore era per lui perché solo lui aveva conquistato il mio cuore e paradossalmente le libertà che mi prendevo contribuivano a dare stabilità e certezze sui miei sentimenti e il rapporto di coppia ne riceveva giovamento.


Evidentemente le mie ragioni lo avevano indotto a riflettere e alla fine capì e accettò la realtà dei fatti , anzi col tempo cominciò anche a trovare intrigante il pensiero che mi donassi ad altri ed ora mi chiede di raccontargli nei dettagli le scopate che faccio ed è arrivato anche a dirmi di non lavarmi dopo il sesso perché vuole sentirmi addosso l'odore del maschio con cui sono stata.


Fatta questa lunga ma necessaria premessa ora vado a raccontarvi un episodio particolare che mi è capitato di recente.


Io mi occupo del benessere delle persone per lo più anziane non autosufficienti. Mi reco presso il loro domicilio e mi prendo cura della loro igiene personale e dei bisogni quotidiani che non riuscirebbero a soddisfare senza l'aiuto di una persona specializzata.


Per tutto il resto c'è sempre qualche famigliare convivente o una badante.


Il mio mestiere non è certo noioso , dovreste vedere come sono arzilli certi vecchietti. Magari non ci sono più tanto con la testa ma quando mi occupo dell'igiene intima alcuni di loro con l'uccello sono ben presenti.


Io non li assecondo , non mi faccio coinvolgere e se capita che sborrino mentre glielo lavo non è dovuto alla mia volontà.


Insomma non mancano le occasioni per divertirsi nell'osservare la vitalità di queste persone che anche se non riescono ad occuparsi di se stesse mantengono un insospettabile vivacità sessuale.


Poi ci sono i parenti che ci provano ma anche in questo caso mantengo un atteggiamento professionale e non mi lascio coinvolgere.


Ho fatto un'eccezione solo una volta e presto ne capirete il motivo.


Tra i miei pazienti c'è una signora sui novantanni e con lei vive l'unico figlio , un uomo di una sessantina d'anni di una timidezza che sfiora il patologico. Non ha figli e non si è mai sposato , per quel che ne so non ha nemmeno mai avuto una fidanzata.


So per certo che è fortemente attratto da me ma non riesce come fanno altri a esprimerlo nemmeno usando espedienti come metafore o doppisensi. 


Si blocca , non è capace di abbordare una donna. 


Penso che se ha o ha avuto dei rapporti è con delle professioniste del sesso , difficilmente con una donna qualunque a meno che non sia stata lei a prendere l'iniziativa.


Di certo si masturba e ne ho avuto la prova una volta che sono andata in bagno per fare pipì e sul bordo della vasca , probabilmente per una dimenticanza c'era una salvietta di quelle da bidè abbondantemente sborrata.


Il tizio dev'essere ben fornito per averne prodotta in tale quantità.


Questo suo essere così imbranato con le donne da soffrirne mi ha fatto da un lato compassione e dall'altro ha iniziato ad intrigarmi così un giorno mi sono decisa.


Ho lasciato sua madre come ultima paziente con già le idee chiare di ciò che avevo intenzione di fare.


Come sempre mi accoglie alla porta e mi conduce da lei.


Mentre mi occupo dell'anziana signora se ne sta in disparte e mi osserva convinto che io non me ne accorga.


Una volta sistemata la donna nel suo letto esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle e mi rivolgo a lui.


“Damiano mi è venuta un'irresistibile voglia di un bel caffè , ti andrebbe di farlo ? Non ho fretta , tua mamma era l'ultima paziente quindi non ho altro da fare se non tornarmene a casa”.


Lui emozionatissimo non perde tempo e va in cucina mentre io mi accomodo in salotto dove ci sono un divano con di fronte due poltrone d un tavolino nel mezzo. 


Mi siedo su una delle poltrone e approfitto del fatto che Damiano è occupato per slacciarmi un paio di bottoni della camicetta in modo che si possa vedere il solco tra i seni ed il pizzo del reggipetto , tiro anche su leggermente la gonna che del resto non arriva già di suo a metà coscia.


Dopo alcuni minuti lo vedo entrare in salotto portando un vassoio con due tazzine , la moka fumante e una zuccheriera.


Posa il tutto sul tavolino e versa il caffè nelle tazzine quindi si siede di fronte a me sul divano.


E' visibilmente impacciato , non sa cosa dire. Io gli sorrido e mi chino per mettere lo zucchero nel caffè mostrando la mia procace scollatura. Indugio un po' perché si possa godere lo spettacolo. Quando mi rialzo si è fatto rosso in viso , segno che ho fatto centro.


Mentre sorseggiamo il caffè mi metto a parlare di banalità per farlo rilassare e accavallo un paio di volte le gambe in modo che per qualche istante siano ben visibili le mutandine di pizzo abbinate al reggiseno.


Il suo imbarazzo è palpabile così decido di andarmi a sedere accanto a lui.


“Ti vedo molto teso Damiano , qualcosa ti turba ? Sono forse io la causa del tuo disagio ?”


Lui diventa paonazzo e balbetta qualcosa che nelle sue intenzioni vorrebbe essere un'affermazione.


“Ti devi rilassare , non c'è niente di male a desiderare qualcuno e a comunicarglielo , male che vada otterrai un rifiuto , a chi non è capitato ma può anche succedere che tu abbia un riscontro positivo. Se non ci provi non potrai mai saperlo e resterai sempre nel dubbio”


“V,,vuoi dire che tu che io........”


“Non penso sia difficile da capire”


Immagino che il cuore gli stia battendo a mille e comincio a notare del movimento sotto i pantaloni.


“mmmm vedo che qualcosa si muove”


Appoggio la mano sul pacco e lo sento lievitare sotto il tessuto.


Dev'essere un cazzo di tutto rispetto.


Avvicino le labbra alle sue e con la mia lingua cerco la sua.


Ci mettiamo a limonare , dapprima lui è un po' rigido ma presto si scioglie e partecipa con passione.


Gli slaccio i pantaloni , infilo una mano nelle mutande , gli afferro il cazzo e glielo tiro fuori. In effetti è ben attrezzato e la cosa non può che farmi piacere. Prendo a menarglielo poi stacco le mie labbra dalle sue e mi chino a baciarglielo. Mi dedico prima ai testicoli coi quali gioco a prenderli in bocca ed a rilasciarli con uno schiocco. Lo sento gemere.


Risalgo l'asta dura e pulsante che afferro con la mano a pugno e stringo forte facendogli gonfiare ulteriormente la cappella già ampia di suo.


E' imperlata dalle prime gocce che dimostrano desiderio.


Le raccolgo con la punta della lingua , hanno un piacevole gusto salmastro.


Lui si limita a godersi il momento senza far nulla allora mi tolgo la gonna , prendo la sua mano e l'accompagno ad adagiarsi tra le mie cosce poi torno a dedicarmi al suo grosso fallo. Lo prendo in bocca ed inizio a succhiare.


Nel frattempo Damiano inizia ad accarezzarmi la coscia.


“Vai più su , ho la passera tutta bagnata , accarezzala e infilaci le dita”


Lui infila la mano sotto le mutandine e tasta , struscia fino a che si decide a infilarci un dito.


“mmmmm si , così , muovi il dito che mi fai godere”


Damiano forse a causa della mia figa fradicia di umori e delle mie parole viene all'improvviso scaricandomi in bocca energici e abbondanti fiotti di sborra calda e densa.


Presa alla sprovvista sono costretta a gonfiare le guance per non perdere parte del succulento omaggio e preso il controllo mando già ad ogni schizzo. Continuo a succhiare finché sono certa che non esce più niente.


Quando mi stacco dal suo cazzo e mi rimetto dritta lui imbarazzatissimo


“Scusami se sono venuto troppo presto , ti ho certamente delusa”


“Ma che dici , sorpresa si ma non delusa , chissà quanta voglia repressa avevi ed è più che giustificabile che già dai primi tocchi tu sia esploso e ti dirò che mi sono gustata il tuo sperma , era tanto e dal buon sapore e poi non credere che finisca qui , sono certa che presto sarai pronto per far godere anche me”


Mi slaccio il reggiseno e mi prendo in mano le mammelle.


“Coraggio nutriti dei miei seni , guarda come sono gonfie le areole e ritti i capezzoli , prova che sono eccitatissima ed ho una gran voglia”


Gli prendo la testa e affondo la sua faccia nel mezzo tra le due mammelle.


Le stringe tra le mani e coi pollici stuzzica i capezzoli poi si china e li prende in bocca e succhia come farebbe un poppante affamato.


“Fammi sentire i denti , si così , stringi un po' di più ooooohh si ancora un po' mmmm uiiiii così siii continua così , fammi male. Il dolore misto al piacere mi regalano il primo orgasmo.


“Mi hai fatto venire , assaggia il mio miele , leccamela”


Damiano non si fa pregare e si mette a lavorare di lingua con lena mostrando di apprezzare il frutto del mio orgasmo e a dimostrazione di questo il suo cazzo riprende vigore fino a raggiungere una completa erezione.


“Che voglia di prenderlo”


Mi metto in ginocchio sul divano dandogli le spalle , mi appoggio allo schienale allargo bene le gambe e inarco la schiena offrendogli il mio fiore da cogliere.


Lui si avvicina , prende in mano il cazzo e lo guida all'ingresso della mia calda tana.


Spinge e scivola dentro lentamente fino alla sua radice.


Inizia a pompare , non è poi così sprovveduto come era lecito credere . Si muove bene prima affondando e ritraendosi con ritmo lento e cadenzato e mano a mano sempre un po' più veloce e con spinte più energiche.


I miei seni cominciano a sbattere man mano che aumenta l'intensità dei colpi arrivando a colpirmi il viso.


Io prendo a sgrillettarmi mentre godo sonoramente.


Lui sbuffa , ansima e lavora di lombi.


Dopo alcuni minuti sento salire il secondo orgasmo che mi bagna mano e cosce e accolgo con un lungo mugolio di piacere.


“Non temere , vienimi pure dentro , sono protetta”


Ancora una decina di botte decise col suo ventre che colpisce con un secco rumore di schiaffo le mie chiappe mentre il suono che produce il cazzo nel suo scorrere è un suono bagnato , sshciak sshciak e viene anche lui per la seconda volta.


Sento la sua sborrata che accompagna con una serie di grugniti scaldarmi il ventre ed anche stavolta ne libera parecchia.


“Andiamo in un posto più comodo , il tuo letto”


Lui mi prende per mano e mi guida fino alla sua stanza. Per fortuna è un letto matrimoniale. Mi ci sdraio sopra , lui si affianca a me e mi bacia e nello stesso tempo mi palpa le tette.


“Grazie , sei fantastica , non sai le volte che mi sono sognato di passare dei momenti come questi con la mano che andava sul cazzo a masturbarmi.


Le sborrate che ti ho dedicato”


“Non prendermi per presuntuosa ma l'avevo immaginato e ne sono lusingata”


Lui riprende a baciarmi e la sua mano scorre lungo il mio corpo ad esplorarne ogni anfratto.


“Immagino tu conosca la posizione del 69”


“Si , non l'ho mai provata ma so com'è”


“Su allora coraggio , mettiti sopra tu”


Si posiziona così sopra di me in senso inverso , lui col viso all'altezza della figa ed il suo cazzo che penzola sopra il mio volto.


E' rilassato ma non moscio. Mentre inizia a leccarmela io gli accarezzo le cosce per poi salire alle natiche. Gli palpo il culo , poi gli massaggio le palle e infine gli prendo in mano il cazzo e me lo porto alla bocca.


Lo sento crescere mentre succhio ed è una sensazione che mi eccita sempre molto. Presto ritorna delle sue massime dimensioni che sono decisamente apprezzabili. Con la mano lo mungo mentre con la bocca gli faccio un pompino. Lui infila la lingua fin dove riesce ad arrivare e la fa serpeggiare lungo le pareti pregne di umori della mia vagina poi notato il clitoride che sporge turgido ci passa prima il pollice che muove in tondo e poi lo prende tra le labbra , tira e succhia.


Riesce a procurarmi un altro intenso orgasmo che si gusta fino in fondo.


Io passo a leccargli il buco del culo. Lo bagno per bene di saliva per poi infilarci un dito e andare a stimolare la ghiandola prostatica. Mentre premo e struscio il polpastrello su di essa il suo cazzo ha degli scatti che lo fanno arrivare a sbattere contro la pancia che è un po' sporgente , caratteristica che apprezzo in un uomo maturo.


Non voglio che venga mentre facciamo il 69 , ho altro in mente.


Lo invito a scostarsi e lui si sdraia di nuovo accanto a me.


“Non ho mai portato una donna all'orgasmo e tu me ne hai dato l'opportunità , è una sensazione inebriante”


“E' il desiderio di ogni maschio , la prova che ha coinvolto pienamente la femmina durante l'amplesso”


“Mi hai regalato delle sensazioni fantastiche che mai mi sarei aspettato.


Non avrei mai immaginato che tu ti concedessi a me e se non avessi preso l'iniziativa come hai invece fatto non sarebbe mai successo perché mai avrei trovato il coraggio per farti delle avances”


“C'è una cosa che voglio chiederti , l'hai mai messo nel culo ?”


“No , mai e mai ci ho pensato”


“Vorresti provare adesso ? Ho una gran voglia di prenderlo anche dietro”


Lui preso un po' di sorpresa dall'inaspettata richiesta resta qualche istante in silenzio per poi dirmi che l'idea lo attira.


“Devi lubrificarlo bene e così anche il tuo cazzo. Riempiti la bocca di saliva e falla cadere nel solco tra le natiche così che coli tra di esse , poi fermala all'altezza della rosellina e spalmala bene fino all'interno. Lo stesso devi farlo sul suo cazzo , sputaci sopra oppure fallo sulle mani e poi spalmaci la saliva”


Mi metto carponi con le gambe aperte e mi aggrappo alla testiera del letto .


Lui si posiziona dietro di me in ginocchio e dopo pochi istanti sento il bagnato calore della saliva cadere tra le chiappe. Lui fa come gli ho suggerito ed in seguito si insaliva anche il cazzo.


“Non sarà così facile come in figa. Qui dovrai spingere con più energia senza però entrare con un colpo secco ma gradualmente , prima con la cappella dopodiché vedrai che lo scivolerà dentro senza fatica”


Damiano appoggia la cappella al pertugio e spinge con misura fino a che vince la resistenza dei muscoli dello sfintere e penetra seguita dal tronco che scivola agevolmente fino alle palle.


Io lancio un mugolio di piacere. Lui una volta tutto dentro si ferma un attimo come se volesse gustarsi questa sua prima esperienza fino in fondo e coglierne ogni particolare quindi inizia a muovere il suo pistone a stantuffo e preso il ritmo mi monta dandomi grande piacere. Il suo cazzo è largo e lo sento bene.


Mi afferra per i fianchi per affondare in modo più efficace.


Io come quando mi ha scopata da dietro prendo a masturbarmi e muovo le dita freneticamente strapazzandomi il grilletto in cerca dell'ennesimo orgasmo che non giunge immediato ma quando arriva è così potente che contemporaneamente squirto.


Damiano pompa e ansima , pompa ed ansima e così per forse un quarto d'ora poi arriva anche per lui il momento di dare sfogo al suo godere e riversa la sua terza sborrata nelle mie viscere.


Sfilato il cazzo glielo prendo in bocca e succhio le ultime gocce.


Sento che un rivolo di sperma scorre lungo una coscia , lo raccolgo con le dita che mi porto alla bocca e gli faccio cenno di avvicinarsi.


“Baciami e assaggia il sapore del tuo seme dalla mia bocca”


Limoniamo a lungo , le mani che scivolano lungo i corpi nudi e sudati.


Ci sdraiamo uno accanto all'altra. 


Ora sembra un'altra persona , la timidezza è sparita come la nebbia quando viene dissolta dal calore del sole.


Il suo modo di fare pur se pacato non nasconde l'entusiasmo generato da questa sua inaspettata ed intensa esperienza.


“Voglio essere sincero con te. Non ho mai fatto l'amore con una donna che fosse coinvolta , a parte qualche superficiale e parziale esperienza di gioventù , ho solo frequentato prostitute le quali non si lasciano coinvolgere e il rapporto si limita a qualcosa di unilaterale , paghi , ti liberi e te ne vai.


Tu in questo senso sei la mia prima volta”


“L'avevo intuito e questa tua eccessiva timidezza , il tuo modo impacciato di comunicare con me sono stati la molla che mi ha portato a desiderare di sedurti”


“Ti ringrazio , mi hai fatto un regalo tanto grande quanto inaspettato”


“Beh , è piaciuto anche a me inoltre non ti sei comportato affatto male una volta che ti sei lasciato andare ed hai permesso che fossero l'istinto , i sensi a guidarti. Adesso però è tempo che vada , si avvicina l'ora di cena”


“Vuoi fare una doccia prima di andartene?”


“No , il mio compagno ci rimarrebbe male se dopo una scopata tornassi da lui senza le tracce di colui col quale ho scopato”


“Ma lui sa tutto e addirittura oltre a non essere geloso desidera che tu torni a casa portandoti addosso le tracce lasciate dall'uomo col quale hai fatto sesso?”


“Abbiamo un rapporto estremamente aperto che ci vede complici nel rapporto di coppia in tutti i suoi aspetti tra i quali non può mancare il sesso. 


Ci amiamo e abbiamo coltivato e nutrito il nostro sentimento attraverso la sincerità e la comprensione delle necessita l'uno dell'altra”


“E' certamente un rapporto singolare ma è invidiabile la sintonia che siete riusciti a creare”


Mentre facevamo questa chiacchierata mi sono rivestita ed esaurito il discorso l'ho salutato non prima di averlo avvisato che con ciò che era successo oggi non doveva dare per scontato che diventasse un'abitudine , andava considerato come un piacevole episodio da cui non dovevano nascere facili illusioni.


Lui mi ha dato l'impressione di avere capito e così ho lasciato quella casa per tornare alla mia dove ho trovato il mio compagno ad accogliermi al quale ho raccontato tutto mentre facevamo l'amore e lui si è eccitato più che mai nell'ascoltare le mie parole e nel sentire gli odori ed i sapori che mi portavo addosso.


Del resto anch'io vivo questi momenti come intensamente erotici e ne traggo immenso piacere. 

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Categorie: Racconti Cuckold