Mentre Lorenzo seguiva Marcello e Vanessa, si domandava cosa stesse accadendo, si domandava se sarebbe stato saggio infilarsi nella casa di questi due individui strani, non lo riteneva normale che una coppia si comportasse così, i suoi genitori sono persone serie, mai farebbero certe cose, forse, magari lo avevano celato? Camminava ed era assorto nei pensieri, l'imbarazzo di essere stato colto da due uomini mentre stava toccando una donna e mentre si faceva toccare da lei, lo metteva in disagio, certo era eccitato, anche il costume non nascondeva quell'eccitazione.
Il passo dei suoi due nuovi amici era deciso, di chi sapeva cosa voleva, consci di fare quei 900 mt che li separava dal parcheggio il prima possibile, in modo tale da arrivare a casa e svezzare questo giovane che tanto piaceva a Vanessa.
Lorenzo rimase qualche passo indietro, troppo intento a pensare, i due si fermarono e si girarono per aspettarlo, lei gli sorrideva, rilassata, piena di comprensione per quello sguardo dubbioso che il giovane stava palesando, ma anche convinta che non poteva farselo sfuggire, così bello, dotato, prestante, ma soprattutto da svezzare, sicuramente l'aspetto più divertente di questa situazione.
“Tutto ok caro?” gli domandò con sentita preoccupazione riprendendo a camminare col passo del ragazzo.
“Si si” le rispose Lorenzo, ma con un tono più dovuto che convinto.
“Tesoro, ti vedo teso, non voglio che tu sia a disagio, anzi, vorrei far si che tu viva questa situazione con il massimo della serenità”
“Ti ringrazio Vanessa” disse con la tensione di chi sta vivendo un mix di emozioni contrastanti. Sicuramente l'eccitazione e la voglia di fare sesso era tanta, ma il dubbio di come doversi comportare con un marito che fosse li presente, eppoi, lui il sesso lo aveva fatto da solo con la sua partner, senza osservatori che lo disturbassero.
“Solo che sono un po', come dire, nervoso”
“Ci credo Lore, ci credo, se non te la senti non ci sono problemi, lo capisco”
“E se poi non sono in grado?”
“Non saresti il primo” le sorrise dolcemente “è capitato e mai ne ho fatto un dramma, l'unica cosa che voglio è che tu sia sereno, anche solo curioso di fare questa esperienza, ciò che capita lo prenderemo come viene”
Lorenzo sorrise, un po' rassicurato, ma sempre dubbioso se fosse o meno la cosa giusta, del resto mai aveva immaginato una situazione del genere, anzi, manco sapeva che certe situazioni potessero esistere, ma si fece coraggio, si disse che comunque avrebbe fatto un'esperienza, magari da raccontare, o forse no, gli amici lo avrebbero preso in giro perchè andato a letto con una 50enne mentre loro cacciavano ragazze giovani e bone.
Intervenne Marcello “Vedi Lorenzo, tu cerca di capire che quello che facciamo noi è condiviso, voluto da entrambi, nessuno dei due è forzato, è un modo di vivere la nostra sessualità che puoi non capire, ma sappi che entrambi lo vogliamo”
“Certo Marcello, questo mi fa piacere” rispose più per dare un feedback che non perchè comprendesse fino a fondo.
Continuarono a camminare fino ad arrivare al parcheggio, Marcello indicò la macchina, parcheggiata a tutto sole, sole che, vicino allo zenith, stava bruciando tutto, compreso l'abitacolo.
“Aspettate, accendo l'auto, abbasso i finestrini e accendo l'aria condizionata, sennò ci cuociamo li dentro”
Nell'attesa che la temperatura dell'auto diventasse più accettabile, i tre si misero a chiaccherare tornando sull'argomento università, di come fosse una facoltà ben organizzata.
“Andrai a vivere nella casa dello studente immagino” gli chiese Marcello
“Non ho trovato posto per poco pur avendone diritto per via dell'ISEE dei miei genitori, fortunatamente ho degli zii che abitano a Torino centro, mia madre li sta prendendo in considerazione, ma prima vuole vedere se trova un affittacamere economico, ancora non ne ha parlato con loro, penso che li contatterà solo se non trova”
“Bhè capisco il punto di vista di tua madre, orgoglioso, ma chiedere aiuto ad un parente in caso di necessità non è così vergognoso”
“Per l'appunto è sua sorella minore, si è trasferita li dopo il matrimonio oramai 20 e più anni fa”
“Torino è una città strana, ma ti piacerà ne sono convinto, poi male male ci saremo noi a farti da cicerone ahahah”
“Grazie Marcello” disse divertito “magari mi darete qualche info su locali da frequentare”
“Locali? Quelli che frequenti abitualmente te sono anni che non ci mettiamo piede” disse divertita Vanessa.
“Ah, non frequentate locali?” domandò curioso Lorenzo
“Non quelli che frequentano i giovani come te” disse con un tono e sorriso malizioso la donna
“E quando uscite dove andate?”
“A divertirci ahahahah” rispose ilaricamente e maliziosamente Marcello
“Vabbè mi state perculando ahahahah” si arrese Lorenzo
“No, non ti prendiamo in giro, ma se ti diciamo il tipo di locale che frequentiamo magari non li conosci nemmeno...se ti dico i privè?”
“Bhè...anche io a volte vado nei privè quando vado a ballare”
“Ahahahahah appunto ahahahah, non è lo stesso locale” rise divertito Marcello
“Dai non prenderlo in giro” lo difese Vanessa “mi pare chiaro che certi ambienti Lorenzo non li conosca, quindi è normale che non sappia dell'esistenza dei privè”
“Bhè...ma privè cosa intendete?”
Vanessa lo guardò e gli sorrise “sono locali dove coppie come noi ogni tanto vanno per fare sesso”
“Aaaaaaaaa...e ci sono locali del genere?” disse sorpreso
“Si, fortunatamente” rispose Marcello “non sempre possiamo incontrare chi vogliamo tra le mura domestiche o più semplicemente, non sempre abbiamo a disposizione partner che vogliano giocare con noi, lì li troviamo”
“Capito” sorrise divertito nel pensare loro all'interno di questi locali a fare sesso “interessante, magari un giorno ci andrò anche io”
“Se avrai 150 e più euro da buttare” le sorrise lei
“150 euro???? ma che sono fatti con l'oro?”
“Ahahahah no, ma i singoli li spennano, con la scusa che li dentro possono trovare donne disponibili, ci sono uomini che pagano quelle cifre”
“Ma sono scemi...150 euro...a parte che non li ho e se li chiedo ai miei mi sparano, ma se poi non trovano? Se li rifanno dare indietro?”
“Seeee indietro” disse Marcello “pagano l'ingresso, accettano il rischio di non compicciare nulla”
“Magari un giorno potrei anche spenderli per curiosità, ma sinceramente buttare quei soldi per poi non fare nulla....”
Vanessa, che era accanto al ragazzo fino a quel momento, le si accostò ulteriormente e, con fare civettuolo, gli accarezzò il petto dicendo “Tesoro, tu stati tranquillo, se entri in un locale del genere noi donne si litigherebbe per fare sesso con te” e ardì baciandolo sofficemente sulle labbra
Lorenzo rimase impietrito, non si aspettava il bacio, che in un primo momento subì, ma poi iniziò ad essere partecipe. Si ritrovò abbracciato a Vanessa che, aiutata dai sandali tacco 10, si inerpicava per godersi le labbra del giovane amante.
“MMMMMMM la situazione inizia ad essere più calda fuori che in auto” disse ironicamente osservandoli
Vanessa, senza alcun pudore, passò la mano sul pene di Lorenzo e che si era completamente rilassato dalla spiaggia al parcheggio, ma che, durante il bacio, aveva iniziato a riprendere vigore.
“Che dite, si va a casa o volete farlo nel parcheggio?”
Lei si staccò dalle labbra di Lorenzo, gli sorrise, lui sorrise a lei, quell'assalto ben portato da parte della donna, fece sembrare tutto naturale al ragazzo che, per la prima volta, non ebbe il tempo di sentirsi in imbarrazzo, poi rivolgendosi al marito “certo tesoro è il caso di andare, anche perchè qualcosa per pranzo dovrò prepararlo, dai Lorenzo, sali” indicando l'auto.
Lui sorrise e montò dietro, stava per chiudere lo sportello quando Vanessa si chinò e disse “Ti dispiace se viaggio dietro con te?” mostrandogli un sorriso malizioso
“Bhè no...se a Marcello non dispiace”
“Tranquillo, fa parte del gioco anche questo, approfittane ragazzo” gli disse divertito l'uomo.
Fu così che fece spazio a Vanessa che si sedette accanto a Lorenzo.
Marcello iniziò a guidare, sbirciando di tanto in tanto dallo specchietto, conscio che non avrebbe visto le scene che abitualmente vede quando dietro c'è un bull calato nel suo ruolo, vedeva quei timidi tocchi al seno di sua moglie che, con fare sapiente, aveva già tirato fuori il pene eretto di Lorenzo, segandolo piano e baciandogli le labbra.
Le mani inesperte del ragazzo toccavano il seno da sopra la maglia che portava Vanessa, senza la malizia di esporlo come avrebbe fatto chi avrebbe avuto più esperienza, ma stava in silenzio, contemplando quello che poteva vedere, ascoltando quell'asimare di entrambi gli amanti che piano piano era più forte.
Guardò la strada conscio che dietro la situazione si era stabilizzata, consapevole che sua moglie avrebbe gestito egregiamente la situazione, quando sentì la voce ansimante di Lorenzo “Oddio...ma qui, ora, in auto davanti a tutti?” Girò lo sguardo nello specchietto che, una volta sistemato, vide chiaramente sua moglie china intenta nel succhiare il cazzo di Lorenzo.
“Rilassati e goditi la bocca di mia moglie” disse sorridente “e attento a non venire troppo presto” disse scherzosamente, ma anche conscio sia delle capacità della moglie sia della poca resistenza che, l'esperienza aveva insegnato loro, potesse avere un ragazzo giovane.
“Oddio che bello” disse ansimante Lorenzo che ora aveva reclinato la testa e con una mano accarezzava i capelli di Vanessa, godendosi e, in qualche maniera, subendo un pompino magistrale, che mai nessuna delle sue due ex gli aveva mai fatto.
La bocca di Vanessa avvolgeva tutta l'asta di Lorenzo, facendo scorrere quelle labbra umide e sapienti lungo tutta la lunghezza del pene, a volte aumentando il ritmo, a volte fermandosi, a volte togliendolo di bocca per leccare con colpettini rapidi di lingua il frenulo; e proprio in questo frangente Lorenzo, ansimando, disse “Mamma mia, così duro un attimo”
“Ahahahahah ci stà che te ne frega, mica avrai problemi a riprenderti” disse divertito Marcello, ascoltando e godendosi i rumori chiari di una bocca che risucchiava avidamente quella dotazione giovane.
Lei staccò la bocca e segandolo piano “Tranquillo, se devi venire fallo, non ti preoccupare” gli disse comprensiva, ma anche vogliosa di assaggiare il seme del suo giovane amante, poi riprese a succhiarlo con dovizia, conscia che sarebbe potuto venire rapidamente.
“Lorenzo mi fai una cortesia? Le tocco la fica e mi dici come è?” Gli chiese Marcello più per guidare il ragazzo dal suo impacciato immobilismo.
Lui allungò la mano e iniziò a toccarla da sopra il costume “ha il costume, ma sembra bagnata” disse.
“E che aspetti a spostarlo, dai, sono curioso di sapere se la mia signora è soddisfatta o meno”.
Così Lorenzo, guidato dal marito complice, scostò il costume e iniziò a toccare la fica di quella donna che lo stava succhiando con maestria. Posò le dita sulle grandi labbra, per poi cercare il clitoride, come gli aveva spiegato prima l'uomo, che, una volta trovato, iniziò a masturbarlo, sentendola bagnata e calda.
“Allora, come è?” vedendo dallo specchietto il ravanare incerto del ragazzo.
“E'...è...è bagnata” rispose a singhiozzo per il piacere che quella donna gli stava donando.
“mmmmm, positivo ragazzo mio, piaci alla signora....ce la fai a resistere altri 2 minuti che siamo arrivati?”
“Oddio...non lo so...”
“Pensa a qualcosa di brutto, così resisti ahahah” scherzò Marcello
Vanessa staccò la bocca dal cazzo di Lorenzo e disse “Non ascoltarlo, se devi godere fallo, a me farebbe piacere” e riprese a succhiare
“Oddio vengo...vengo” annunciò il ragazzo, e Vanessa affondò il cazzo di Lorenzo nella sua bocca aspettando i caldi getti che giunsero a più riprese abbondanti, tanto che al terzo dovette tirarlo fuori per non rischiare che lo sperma le andasse di traverso. Lei fece uscire dalla bocca lo sperma, facendolo colare sulla cappella del ragazzo, per poi riprendere a leccarglielo e ripulirlo tutto, ingoiando a più riprese.
Nel frattempo Marcello aveva parcheggiato in una stradina secondaria, poco frequentata, vicino alla casa che avevano preso in affitto, in modo tale che i due amanti, nel pieno del pompino, potessero finire con calma senza doverli esporre alla vista dei vicini e soprattutto per godersi gli attimi finali del bocchino che Vanessa stava facendo a Lorenzo.
“Che spettacolo, ti è piaciuto?” domandò l'uomo al ragazzo
Lui, ancora ansimante e obnubilato dall'orgasmo rispose “il più bel pompino della mia vita”
Lei sorrise, accolse il complimento, ma sapeva anche che di pompini come glieli aveva fatti lei, lui non li aveva mai ricevuti, quindi fiera di essere stata la prima.
Marcello rimise in moto la macchina e si avviò verso casa “avete un minuto per risistemarvi poi siamo a casa”
«Bellissimo
Mi piacerebbe leggere come finisce»