Nel 1971 partii per fare il servizio militare (allora era obbligatorio per tutti i ragazzi) e fui mandato prima ad Albenga per il CAR e, dopo 4 mesi, fui inviato in Puglia.
La destinazione mi fu particolarmente gradita, perché tornavo nella mia regione di origine da dove mi ero trasferito anni prima con la famiglia in cerca di lavoro al Nord.
In 6 anni non ero più tornato al paese dove ero nato e cresciuto fino ai miei 13 anni
Così decisi di approfittare della prima licenza utile per rivedere i nonni, i cugini, gli zii
Avevo scritto ai nonni che il venerdì della settimana successiva sarei andato da loro e, dopo 5 giorni, ricevetti la risposta dalla zia Maria che erano tutti felici di rivedermi
La zia Maria aveva 10 anni più di me e viveva ancora con i genitori
Quando eravamo bambini, in estate andavamo tutti in una casa dei nonni al mare.
Solo della mia famiglia eravamo in 6, poi c’erano zii e cugini da Napoli (altri 6) i nonni e altri tre zii ancora da sposare
Noi bambini, per dormire, eravamo smistati nelle camere da letto dei genitori, degli zii o dei nonni
A me toccava dormire proprio in un lettino nella camera di zia Maria
Andavo a dormire sempre prima di lei.
Nella stanza vi era un piattino con aceto per tenere alla larga le zanzare e un bicchiere con acqua, un dito di olio e un lumino galleggiante acceso che dava un po' di luce quando la lampadina era spenta
Zia Maria arrivava dopo una mezz’oretta, si spogliava e indossava un camicione alla luce del lumino
Anche se guardavo non mi creava problemi e zia sorrideva se mi vedeva sveglio
Solo che a intorno ai dodici anni le cose cambiarono e tutte le sere aspettavo il rito dello spogliarello per tirarmi delle stupende seghe sotto il lenzuolo
Per me la zia era il mio sogno erotico ricorrente
Arrivai al paese alle sette di sera del venerdì.
Zia Maria mi aspettava alla fermata del bus e mi abbracciò felicissima di rivedermi
Andando a piedi versa la casa dei nonni non faceva altro che dirmi come ero cambiato, che adesso ero un uomo, che stavo bene in divisa …
Io ricambiai i complimenti dicendo che anche lei era stupenda …come sempre
Infatti era alta 1,72, slanciata , un bel seno, un bel culo ---insomma era la donna che mi aveva ispirato le mie seghe per molto tempo
Naturalmente anche i nonni furono felicissimi di rivedermi
Mi accorsi subito che molte cose nella casa erano cambiate. Il nonno era andato in pensione, poi aveva avuto una paralisi alle gambe e c’erano stati anche problemi economici
Per sopravvivere i nonni avevano deciso di vendere metà casa, per cui la casa si era ridotta a sole tre camere.
Per questo dovevo dormire ancora nello stesso lettino nella camera di zia Maria.
Celai la mia felicità e mi mostrai anzi un po' deluso
Non mi sembrava vero di poter ancora spiare mia zia che si spogliava e di farmi un’altra sega
Inutile dire che fu una sega stupenda, ma il problema fu che schizzai tutto lo sperma sul lenzuolo di sotto e lo macchiai
La mattina dopo vidi confabulare nonna Lena e zia Maria fra di loro.
Nonna teneva in mano il lenzuolo e … rabbrividii
Aspettavo che mi dicessero qualcosa ma nessuno mi disse nulla
Passai la giornata a visitare gli altri parenti e a incontrare gli amici di infanzia
Quando tornai la sera, nonna mi disse che aveva svuotato lo stanzino che usava come ripostiglio e che quella sarebbe stata la mia camera da letto per il futuro
Inutile dire che mi sentii una merda. Farsi una sega a letto è roba da ragazzini, ma essere scoperto a 20 anni…. Era proprio una vergogna!!!!
Comunque feci finta di non capire il perché di quello spostamento e dopo cena andai a dormire
Stavo per addormentarmi, quando sentii la porta aprirsi e vidi entrare nonna e accendere la piccola lampadina
Lei aveva 59 anni e la consideravo una vecchia signora, anche se era ben in forma ed era la copia della figlia, solo con 30 anni di più
Anzi aveva un culo stupendo e un seno più grosso della figlia
Si sedette in fondo al mio letto e mi chiese se gradivo la nuova sistemazione
Naturalmente risposi di si. Non potevo certo dirle che mi piaceva più poter vedere zia nuda
Nonna mi chiese come avevo passato la giornata, chi avevo visto e altre cose del genere
Poi mi disse che nonno ormai erano anni che non camminava più, che le cose andavano male. Sperava che zia Maria trovasse uno che la sposasse, così si sistemava
Poi cambiò argomento
- Hai capito perché ti ho cambiato stanza? – mi chiese
Cercai di mostrarmi sicuro, ma mi resi conto di balbettare mentre le spiegavo che i maschi durante il sonno hanno sogni onirici che spesso provocano l’eiaculazione e balle del genere
- Giorgio, non mentirmi. Capisco bene che non hai una ragazza qui e che tua zia può averti eccitato…non sono nata ieri. So bene come siete fatti voi uomini anche se quasi non me ne ricordo più. Sono anni che non ……
Capii al volo cosa voleva dire, cioè che erano anni che non prendeva un cazzo
Improvvisamente ai miei occhi apparve non la nonna, ma una donna desiderosa di sesso
La sua faccia era stanca, rassegnata ma qualcosa brillava nei suoi occhi
- A Milano hai una ragazza ? – mi chiese – sei un bel ragazzo, le donne sicuramente ti desiderano…fossi anche io giovane e bella…
- No nonna, sei ancora una bella donna, non fossi mia nonna…
- Non fossi tua nonna? Mi faresti la corte? Ti potrei piacere?
- Certo che si, nonna. Mi piaci come donna
- Non chiamarmi nonna, chiamami Maddalena – mi disse con un certo tono strano – fai finta che sono una tua amica
Cosa stava succedendo? Mia nonna stava forse dicendomi che voleva essere considerata come una donna …mi desiderava forse? …il mio cazzo aveva capito prima del mio cervello perché era ormai duro come l’acciaio sotto il lenzuolo .
Una mano di Maddalena si era posata sulla mia gamba e faceva si che la montagnola apparisse ancora più evidente visto che stavo senza mutande.
- Cosa ti succede Giorgio? – mi chiese sapendo bene la risposta
- Nulla, cosa mi può succedere?
- Cosa è questo? - mi chiese sfiorando con la sua mano la sommità della montagnola
Dopo un attimo la sua mano si posò più decisa e incominciò a stuzzicare la punta del mio uccello
- Certo che il tuo pisellino è un po' cresciuto. Posso vederlo?
Non sapevo più cosa fare, cosa dire. L’unica cosa che feci fu di abbandonarmi sul letto e volgere la testa dall’altra parte e lasciare che facesse quello che voleva
Lei sollevò il lenzuolo (era estate e non c’erano coperte) . Sentii la sua mano accarezzarmi le palle, salire su sempre con una carezza lieve, quasi fosse una mamma con il suo bambino
Sentii i suoi capelli sulla mia pancia e poi a solleticarmi la minchia, poi la sua bocca baciarmi tutta l’asta, la sua mano scappellarmi e la sua lingua leccare come fosse un gelato, piano piano
Tornai a guardarla…Che donna stupenda!!!... e come ci sapeva fare!!!
La tirai un po' su e incominciai a spogliarla. Mi accorsi subito che aveva solo il vestito e sotto niente
Il seno sodo e un culo tutto nervi.
La feci stendere e le ricambiai il piacere leccandole la sua bella figa con i peli cortissimi , anche se un po' ingrigiti
Lei , dopo due minuti, mi fece stendere sul letto e si mise sopra di me per il classico 69
Mentre leccavo la sua figa, lei ingoiava il mio cazzo come una pazza ….….la sua figa era un fiume di liquido… le mie dita la penetravano …prima un dito, poi due, poi tutta la mano
Man mano che leccavo, il clitoide era diventato grosso come un piccolo cazzo. Ormai era diventato un doppio pompino
Non avevo mai visto un clitoide così grosso
Venne emettendo un grido fortissimo, si sollevò e si posizionò a spegnere la mia candela
Il mio cazzo entrò nella sua figa senza alcuna fatica
Proprio per la abbondantissima lubrificazione, malgrado tutti i suoi sforzi io non riuscivo a finire.
Come un pazzo la scacciai dalla sua posizione, mi alzai dal letto e la feci mettere alla pecorina
Non so se avesse capito le mie intenzioni, ma io ero assatanato
Le aprii i glutei e puntai il mio cazzo sul culo di nonna
Il mio uccello era impregnato di tutti i suoi umori e entrò quasi senza sforzo .
Incominciai a stantuffarla selvaggiamente. Ogni inibizione era saltata
Per me, mia nonna era solo Maddalena, la troia incestuosa
Dopo due minuti lei emise un grido di piacere pazzesco …continuai a incularla e lei continuo’ a emettere gemiti,,,
- Ti piace prenderlo in culo, vero Madda?
- Siiiiiii…sfondami maiale….hahahahhh
Dopo un attimo finalmente venni dentro al suo culo
Mi accasciai stremato sul letto.
Lei mi baciò sulla bocca appassionatamente
- Mi hai fatto rivivere, nipotino mio. Erano anni che non provavo più queste cose. Beata la ragazza che ti avrà!!!
- Grazie Maddalena, sei la mia nonnina preferita
Si asciugò velocemente la sborra che le usciva dal culo, si rivestì e , dopo avermi baciato ancora una volta, tornò in camera sua
Mi addormentai profondamente
La mattina dopo mi alzai abbastanza presto e andai in cucina per fare colazione
Trovai zia Maria ancora con la sua camicia da notte
- Buongiorno nipotino. Dormito bene? Devi essere stato molto stanco ieri sera. Ti sei molto affaticato
Il tono della sua voce era sarcastico
Mi resi conto che poteva aver sentito sua madre gemere…. sapeva tutto… o immaginava tutto
- Stavo per venire a trovarti io ma…..eravamo in troppi – mi sussurrò sorridendo
Cavoli !!! Anche lei in cerca di cazzi !!!
- Stamattina non andare a spasso. Tua nonna alle 10 va a messa – e mi fece un sorriso ancora più ampio
Come al solito il mio cazzo comprese il messaggio e si pose sull’attenti
Naturalmente lei se ne accorse e disse:
- Alle 10 meno un quarto…..
Feci colazione in fretta e decisi di farmi due passi in attesa che nonna andasse a messa
Alle 9:45 in punto ero in casa .Nonna era nell’ingresso pronta ad uscire.
Mi diede un bacio sulla bocca e corse via. Mi diressi verso la stanza di zia Maria con l’uccello già in tiro.
Quella che mi apparve non era la zia che conoscevo. Aveva solo un body rosso trasparente . Senza reggiseno e senza mutande. Se ne stava sdraiata sul letto mostrando le sue belle gambe
- Ciao nipotino. Come ti sembro? Mettiti in libertà e vieni qui vicino alla tua zietta. Staremo un po' stretti… ma forse è meglio
- Zia, sei bellissima. Non sai quanto ho aspettato questo momento. Saranno 8 anni
Era vero che erano 8 anni che la desideravo perdutamente. Anche quando scopavo con Luisa, la mia ragazza di Milano, io pensavo a zia Maria
- Fammi vedere nipotino. Come è diventato grosso l’uccellino che ti lavavo quando eri piccolo. Non ti ricordi che fino a dieci anni ti lavavo sempre io in estate quando venivi dai nonni? Mi piaceva farlo
Dicendo questo lisciava gentilmente l’asta, giocherellava
- Ho sempre voluto sapere che gusto ha questo coso. Posso assaggiarlo?
Intanto mi scappellava e passava la sua lingua sulla cappella
- Buono, quasi quasi …
Il mio cazzo sprofondò nella sua gola, ebbe un accenno di vomito ma continuò
Lo fece uscire dalla bocca e disse:
- Sai che è la prima volta che faccio questo… e lo faccio solo per te
Ricominciò a ciucciarlo. Io le accarezzavo il seno e le strizzavo i capezzoli
- Zia, fammi baciare la tua figa per favore
La feci sdraiare e mi posizionai con la testa fra le gambe. Misi un cuscino sotto al suo culo in modo da sollevarla un po' e incominciai a leccare la sua figa.
Incominciò subito a godere come una pazza .
In quel momento la mia mente scorreva tutta quello che era successo la sera prima.
Come era tutto simile, madre e figlia, nonna e zia ! Come tutto era immorale! Come tutto era stupendo!!!
Per la prima volta mi assalì l’idea del peccato, della trasgressione.
Eppure quelle donne erano ritenute delle sante in paese
Nonna era la moglie fedele a un marito ormai impossibilitato a muoversi e, naturalmente, a far sesso
Zia non usciva di casa se non per fare delle commissioni e tutti pensavano di lei che sarebbe morta zitella, visto che non era mai stata vista con nessun uomo
Inoltre non aveva mai lavorato fuori casa e non aveva mai avuto occasioni…o, mi chiedevo, è proprio questo il problema
Eppure stavo scoprendo che tutte e due erano donne come le altre
In un paese del sud , cinquanta anni fa, scoprire che una donna faceva sesso fuori dal matrimonio era uno scandalo tremendo, figuriamoci un rapporto incestuoso nonna-nipote o zia-nipote
Eppure, malgrado questo, quelle due donne….
Presto i pensieri scomparvero.
Zia era bagnata abbastanza…mi sollevai in ginocchio fra le sue gambe e con il cazzo strofinavo il clitoide , poi entrai deciso e spinsi tutto dentro con violenza
Lei sussultò, come se fosse stata ferita. Cosa era successo? Guardai la sua faccia e vidi soddisfazione, un po' di dolore e tanto desiderio.
Un rivoletto di sangue bagnava la mia minchia
- Zia, ma tu…..?
Zia era vergine a 30 anni? Non potevo crederci
Ero stato io a sverginarla…. Pazzesco!!!!
Non aveva mai fatto sesso con nessun prima!!!
- Dai Giorgio ,continua…è bellissimo…dai…Ho sempre desiderato questo
Ero felice, infoiato, carico…..non so come definirlo.
Più lei godeva e più aumentavo il ritmo. Ogni tanto mi fermavo e spingevo tutto dentro con molta forza.
- Mi sembra di averlo in gola – mugulava – che bello. Dai …continua
Avrei voluto quasi quasi cambiare buco, ma l’avevo appena sverginata …. Non era il caso di
sverginarla anche nel culo
- Che bello….finalmente….continua….haaaah …dai porco …dai …
Non ci volle molto che tutti e due venimmo contemporaneamente. Lei emise un urlo mentre io la inondavo di sperma
Mi stesi su di lei baciandola e ansimando. Ansimavamo tutti e due , sudati, estasiati, stanchi, desiderosi di continuare, desiderosi di riposare un po', felici…
- Ti è piaciuto? – domandai sapendo già la risposta – ma … come mai … a trent’anni…
- Qui non è Milano. Io non ho un lavoro e qui di lavoro non ce ne sta per gli uomini, figuriamoci per una donna! Devo assolutamente sposarmi se non voglio morire di fame quando nonno non ci sarà più. E nessuno si sposa una donna che non è vergine…..cioè che la gente pensa che non sia vergine
- Ma oggi tu…
- Ti ho spiegato… l’essenziale è che non si sappia in giro. Se fosse stato uno di qui, il giorno dopo lo saprebbe tutto il paese. E poi…sapevo che ti piaccio…e tu mi piaci
- Ma se ti sposi, tuo marito lo scoprirà che non sei vergine…
- Non ti preoccupare per questo, saprò come fare e poi…qui è tutta apparenza…se anche lo scopre…l’essenziale è che non si sappia in giro. La mattina dopo andrà in giro a raccontare comunque di avermi sverginata e tutto il resto
Non feci altre domande
Nonna stava per ritornare e quindi ci rivestimmo in fretta. Zia andò in cucina per preparare il pranzo e io accesi il televisore. Nonno chiamò dalla sua camera e andai a scambiare due chiacchiere con lui. Poverino! in due giorni che ero lì, ci eravamo quasi scordati di lui.
Subito dopo pranzo, cioè alle tre del pomeriggio secondo gli usi del sud, mi cambiai, indossai la mia divisa e mi accinsi a ripartire.
Nonna mi pregò di ritornare alla prossima licenza.
Zia mi accompagnò alla fermata del bus e, anche lei, mi pregò, anzi mi implorò di ritornare
- Volevo comunque che fossi tu .....Mi ero accorto da subito delle tue manovre sotto le lenzuola...facevo a posta lo spogliarello per te e poi....io facevo la stessa cosa che facevi tu...me la menavo come facevi tu. Ti amo....ritorna
La rassicurai
- E’ stato il più bel finesettimana della mia vita. Ritornerò
---SEGUE
«Semplicemente bellissimo e eccitante. Per questo racconto una sega è il minimo.»
«Spero in un altra puntata»
«Bellissimo. Ancora!»
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